Fly, rail & drive in Portogallo

In giro tra Lisbona, Porto, Guimares, Coimbra, Sintra...
Scritto da: Gianfranco Canu
fly, rail & drive in portogallo
Partenza il: 03/09/2013
Ritorno il: 18/10/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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…Lisbona, Porto, Braga, Guimares, Lamego, Cohimbra, Batalha, Nazarè Sintra, Pria das Macas, Cabo da Roca, Cascais, Sesimbra, Cabo Espichel Evora, Beja, Mertola, Sagres, Cabo de Sao Vicente, Lagos, Tavira, Silves…

Decidiamo per un viaggio fly, rail and drive, prenotiamo dall’Italia, tramite Booking gli alberghi di Lisbona Porto e Tavira (con alterne fortune…), il volo Malpensa-Lisbona-Malpensa con TAP, la macchina con Guerin tramite CarRental, e il treno attraverso il sito delle ferrovie portoghesi, per tutto il resto provvediamo in loco.

Giorno uno – 3 settembre – LA PARTENZA

Partenza da Milano Malpensa, aereo in ritardo, arriviamo a Lisbona attorno alle 22, la metro è perfettibile, troppo stancante troppi gradini… immobili, e troppa strada da fare, fermata Martin Moniz, a quest’ ora non esattamente una buona scelta, Rossio sarebbe stata l’opzione migliore, raggiungiamo la Pensao Nova Goa. Pochi minuti e siamo, attraversata la Baixa, a prendere un drink di benvenuto al Monasterium in Praca do Comercio. Ormai è tardi, buonanotte Lisbona.

Giorno due – 4 settembre – LISBONA 1

Decidiamo di cominciare la visita della città dal quartiere di Belem, il tram 15 (abbiamo acquistato il giornaliero valido per tutti i mezzi di trasporto per 24 ore alla “casa da sorte”, costa 6 euro e si deve vidimare a ogni corsa) porta da Praca da Figueira, appena vicino all’hotel, proprio davanti al Mosteiro dos Jerònimos. Lì vicino assaggiamo per la prima volta i Pasteis de Nata. Pochi passi, siamo in riva al fiume e ammiriamo il Padrao dos Descobrimentos. Una bella passeggiata lungo il Tejo ci porta alla torre di Belem. Tappa al Mercado Municipal e metropolitana fino alla praca Marquèz de Pombal, giusto un’occhiata e torniamo sottoterra per raggiungere lo Stadio da Luz, casa del Benfica, ci perdiamo nel tentacolare centro commerciale Colombo. Verso sera prendiamo da Praca Restauradores la funicolare di Calcada da Gloria che ci porta al quartiere del Bairo Alto, molto carino e pieno di locali, scegliamo una cena con Fado. Rincasiamo, a piedi attraverso il Chiado.

Giorno tre – 5 settembre – LISBONA 2

Da Martim Moniz parte il famoso tram 28 che si inerpica per le stradine di Graca e dell’Alfama attorno al Castello. Facciamo appena a tempo a salire che assistiamo pronti-via a un tradizionale scippo, fortunatamente non ai nostri danni, atencao! borseggiatori a parte: imprendibile. Arriviamo al Castello de Sao Jorge, e da li scendiamo lungo i ciottoli dell’Alfama, ora in discesa, fino alla Se. Percorriamo il lungo-fiume ai piedi dell’Alfama fino a raggiunger Praca do Comercio, questa volta di giorno e ci perdiamo nella sua bellezza, a noi ricorda molto la triestina piazza Unità d’Italia. Lungo la Baixa raggiungiamo l’elevador de Santa Justa dopo una breve attesa saliamo fino alla largo do Carmo, incantevole, e dopo esserci prestati al rito della foto con Pessoa davanti al Cafè a Brasileira scendiamo piano piano verso la nostra casa Lisboneta. La sera cena al restaurante Berlenga al Rossio preceduto da un assaggio di Gingjinha tipico liquore della città alla ciliegia.

Giorno quattro – 6 settembre – LISBONA 3

Mattinata al Parco delle Nazioni, zona dell’Expo’98. La stazione di Oriente di Calatrava è bellissima. Passeggiamo sul lungo fiume per ammirare il ponte Vasco da Gama, con i suoi 17 km, il più lungo d’Europa. Metropolitana fino ad Avenida da Libertade e giù fino a Restauradores, e su nuovamente fino al Chiado a mangiare un boccone. Passiamo la serata alla Baixa.

Giorno cinque – 7 settembre – IN TRENO VERSO PORTO

Ore 10, treno per Porto dalla stazione Entrecampos. In 3 ore circa giungiamo a destinazione. Metropolitana fino a Trinidade e pochi minuti a piedi fino all’hotel (pensao Grande Oceano, consigliatissimo) in centro a pochi metri da Aliados, piazza centrale della città. Piccola pausa e cominciamo a visitare Porto, Aliados e Praca da Libertade fino alla bellissima stazione di Sao Bento con i suoi Azuleios. Quindi lungo la avenida de Alfonso Henriquez, eccoci alla Se, antica cattedrale, un complesso veramente suggestivo. Tramite dei vicoli a metà strada tra Genova e L’Alfama raggiungiamo il bellissimo quartiere della Ribeira, casette di ogni colore e foggia, che senza soluzione di continuità costeggiano il rio Douro ad ovest del ponte Dom Luis I. Risalendo dalla chiesa di Sao Francisco, ci inerpichiamo fino al punto più alto della città, dove abbiamo ammirato la torre dos Clerigos e le chiese Carmo e Carmelitas, dopo una breve visita alla libreria Lello, facciamo pausa nel nostro albergo li vicino. La sera alla churrasqueria sotto casa si mangia il frango. E’ sabato sera, c’è una gran festa con tanto di orchestra sinfonica ad Aliados.

Giorno sei – 8 settembre – PORTO

Stamattina attraversiamo il bellissimo ponte Dom Luis I, la parte superiore offre un panorama imperdibile. Siamo a Vila Nova de Gaia, ormai parte integrante della città, dove hanno sede tutte le più importanti cantine del vino Porto, visitiamo la Ramos Pinto, antica casa produttrice. Riattraversando il ponte, questa volta al piano inferiore, ci godiamo per l’ultima volta la Ribeira, e raggiungiamo la fermata della metropolitana di Aliados, e ci dirigiamo verso la Casa da Musica, sala concerto opera di Koolhaas che merita la visita, nonostante sia impossibile vederne l’interno (oggi..). Spuntino con la tipica Francesinha, una maialata incredibile.

Giorno sette – 9 settembre – ON THE ROAD BRAGA GUIMARES

Il collegamento con l’aeroporto ci porta in metro fino alla nostra nuova compagna di viaggio, una Opel Corsa davvero poco brillante. Partiamo alla volta di Viana do Castello, arrivati a destinazione scopriamo che non merita una visita troppo approfondita, e che l’autostrada portoghese è un salasso. Ora di pranzo eccoci a Braga, terza città del Portogallo, ma con un centro raccolto e molto bello, in particolare la Se. A 5 km dal centro città si trova il santuario del Bom Jesus, una sorta di sacro monte con la famosa scalinata barocca, davvero meravigliosa, saliamo e scendiamo tutti i suoi 250 scaloni. Ora ci trasferiamo nella vicina Guimares, La prima capitale del Portogallo è una città incantevole, inspiegabilmente non troppo turistica, il suo assetto e aspetto medievale perfettamente conservato la rende unica, tanto da essere uno dei luoghi patrimonio dell’ Unesco. Passiamo qui la notte in una pensione sulla rua che porta al castello.

Giorno otto, 10 settembre: NELLA VALLE DEL DOURO VERSO COIMBRA

Dopo una tappa nella deludente Lamego, attraversiamo la valle del Douro, zona di produzione del Porto, paesaggi bellissimi. La segnaletica portoghese ci fa faticare molto per raggiungere l’Accademica Coimbra. Non facciamo fatica invece a trovare l’albergo in praca da Portagem, sul fiume. Dopo una breve sosta in hotel ci addentriamo nel centro. Davvero bello, percorriamo le vie della parte bassa e saliamo per la Rua de Quebra Costas (via spezza schiena…dopo 10 giorni non facciamo più caso a tutte le scale e salite…) fino all’ antica università, che da sola vale la visita della città.

Giorno nove – 11 settembre (franceschino’s day) – DALLE PARTI DELLA CAPITALE

Partiamo verso il monastero di Batalha, fantastico, ci perdiamo tra le sue guglie e le sue cappelle incompiute, per alcuni quarti d’ora. Risaliamo in macchina verso Nazarè. La via principale di questa cittadina, contornata da donne per lo più anziane e vestite di nero che su sedute improvvisate tengono in mano cartelli con scritto “aluga-se quarto” affittasi stanza, sfocia davanti all’oceano… una bellissima spiaggia in una bella caletta con onde oceaniche. Una passeggiata e risaliamo in macchina direzione Lisbona. L’idea è quella di dormire nei dintorni della capitale. Sintra, la nostra prima scelta, è inequivocabilmente poco ospitale quindi ci dirigiamo verso la costa e troviamo un’ ottima sistemazione a Praia das Macas, un paesino sulla spiaggia dove abbiamo la possibilità di ammirare uno splendido tramonto dopo qualche bagno nell’oceano, e di mangiare un gustoso arroz de pulvo.

Giorno 10 – 12 settembre – ROTOLANDO VERSO EVORA

Ore 7:30, copriamo i 10 km circa che ci separano da Cabo da Roca. Il punto più occidentale del continente europeo è un luogo surreale a quest’ora, deserto, fatto salvo per qualche camper qua è la che bivacca. Incontriamo un mezzo che sembra pronto per la Dakar, in realtà è una sorta di camper fuoristrada di proprietà di una simpatica coppia californiana, per loro Cabo da Roca è solo l’inizio di un lungo viaggio che li porterà a Pechino nel giro di due anni. Una lauta colazione in Hotel e via verso Cascais, cittadina bella e molto chic. Una breve visita e ripartiamo. Prima Estoril, poi il quartiere Belem di Lisbona e, tramite il ponte 25 de abril, attraversiamo la foce del fiume Tejo. Eccoci a Sesimbra, un’ occhiata alla spiaggia, e ci accorgiamo che possiede un mare insospettabilmente bello e calmo. Un po’ per caso , un po’ per desiderio, arriviamo a Cabo Espichel, un posto magico, con un grande monastero bello e semi-deserto e un immancabile faro adagiati su un promontorio direttamente sull’oceano. Non sorprende che Wim Wenders l’abbia utilizzato come location per alcune scene di Lisbon Story. Passando per Setubal città natale del grande condottiero Josè Mourinho, ci avviamo verso Evora. Bellissima la città ci attende, tutt’attorno protetta da un alto muro di cinta ci accoglie con i suoi 35 gradi. Troviamo sistemazione in un “quarto” subito a ridosso di praca do Giraldo: il centro della città. Ancora una volta la guida Lonely non è direttamente responsabile, ma ci aiuta a trovare un’ottima sistemazione. Una tappa all’ufficio turistico, ci svela che qua tutto chiude attorno alle 18, quindi una rapida visita ci fa toccare tutti i punti salienti: tempio e terme romane, la Se, la igreia di Sao Francisco con la straordinaria Cappella delle ossa, un luogo unico tappezzato (nel vero senso della parola…) dalle ossa di 5000 persone apposte dai monaci in quel luogo come memento mori per tutti i fedeli.

Giorno 11 – 13 settembre – IMMERSI NELL’ALENTEJO

In mattinata raggiungiamo Beja, la nostra guida ci fa sapere che non ha niente da invidiare a Evora, ma sta mentendo. Tuttavia il posto è carino, ha un castello molto bello, e non ci spiace per niente essere qui di passaggio. 50 km attraverso paesaggi desolatamente unici e arriviamo a Mertola. Che meraviglia, crocevia tra arabi e cristiani è uno dei posti imperdibili di questo viaggio, la visita richiede poco tempo ma ci riempie gli occhi. Ci avviamo verso il mare dulla costa alentejana, Vila Nova de Milfontes è un posto carino con bei paesaggi. Entriamo in Algarve accarezzando la costa vigentina e arriviamo a Sagres, un bel posto per stare un po’ in spiaggia e passare la notte.

Giorno 12 – 14 settembre – L’ALGARVE

Visita al Cabo de Sao Vicente, è mattina presto e quindi è chiuso, qui ogni tanto hanno l’abitutdine di aprire tardi e chiudere presto, com’era logico aspettarsi piove, ma tutto ciò non ci impedisce di goderci il posto, molto suggestivo. Ci dirigiamo a est verso la costa centrale dell’algarve, a Lagos ci soffermiamo a Praja de Dona Ana con i suoi faraglioni e Ponta de Pietade. Attraversiamo Portimao, città un poco caotica, e praja da Roca, una serie di grattaceli su una grande spiaggia, molto bella ma per noi di nessun interesse. Ora cerchiamo, e quasi troviamo i Terracos di Benagil, una serie di grotte fantastiche sul mare. Raggiungiamo Tavira seguendo la N125, il paesino ci appare subito delizios e anche il nostro albergo prenotato dal’Italia.

Giorno 13 e 14 – 15,16 settembre – TAVIRA

Passiamo due giorni tra la favolosa spiaggia dell’Ilha de Tavira che si raggiunge tramite imbarchino dal paese in 15 minuti circa, cenette al ristorante Bica, e una piccola visita al paese.

Giorno 15 – 17 settembre – E ALLA FINE…

Preparati tutti i bagagli ci organizziamo per il rientro. Il tragitto per Lisbona ci consente una breve gita prima a Silves, un piccolo centro dell’entroterra dell’Algarve, con un bellissimo castello medievale e poi Monchique, un paesino di montagna che pur non entusiasmandoci molto ci consente di ammirare i paesaggi montani della zona, ovvero le zone di produzione del sughero. Raggiungiamo Lisbona ed ammiriamo il tramonto attraversando il ponte Vasco da Gama, mangiamo qualcosa in uno dei locali del parco delle Nazioni, ci dirigiamo all’aeroporto, per una notte di bivacco nell’attesa del volo delle 6 circa.

Giorno 16 – 18 settembre – IL RITORNO

Un bel volo con una partenza complicata ci porta a casa in 2 orette e mezza circa.

Ciao ciao Portugal.

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