Il nostro Madagascar

Viaggio di laurea col botto: da Antananarivo ad ovest, poi da Antsirabe verso sud lungo la RN-7. Infine, sei giorni a Nosy Komba... Organizzazione fai da te
Scritto da: hurricane88
il nostro madagascar
Partenza il: 13/08/2013
Ritorno il: 06/09/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Viaggio di laurea col botto: da Antananarivo ad ovest (discesa in piroga del fiume Tsiribinha, parco Tsingy e Morondava), poi da Antsirabe verso sud lungo la RN-7 (Ranomafana, Anja Reserve e Isalo). Ultimi sei giorni a Nosy Komba. Organizzazione fai da te.

Perché il nostro Madagascar? Perché l’idea è partita da un’intuizione di Alessia a metà settembre del 2012 ed il viaggio è stato il prodotto di una lunga ricerca su internet, senza agenzie o operatori ma basandoci solo su esperienze di altri viaggiatori. Informarsi è un passaggio necessario per visitare questo Paese, il turismo non conosce mezze misure (o fascia bassa o lusso) e le scelte da fare sono molte e soggettive (il sud? il nord? la discesa dello Tsiribinha, con Morondava e parco Tsingy? il pluviale est con l’antica ferrovia che attraversa la foresta da Fianarantsoa a Manakara? il mare sulla costa di Anakao/Ifaty oppure nell’arcipelago di Nosy-be o ancora all’Ile Sainte-Marie e nella piccolissima Ile aux Nattes?). Io e Alessia abbiamo scelto un itinerario personalizzato e sapevamo esattamente quello che avremo trovato. Così è stato.

Come arrivare? Per prima cosa prendere il volo. Air Madagascar fa pagare la metà l’eventuale volo domestico se si fa con loro il volo internazionale. Meglio andare direttamente sul sito Airfrance e vedere i prezzi giorno per giorno (noi prenotando a Ottobre per Agosto abbiamo pagato 900 euro a testa con scalo a Parigi di un’oretta. Partenza da Roma), si paga comunque di meno e si vola con una compagnia affidabile. Ethiopian Airlines vola da Parigi e fa scalo ad Addis Abeba e Johannesburg. Neos e Meridiana volano direttamente a Nosy-be da Roma e Milano. Il volo è senz’altro la voce più cara del viaggio, può arrivare anche a 2000 euro a persona… giocate di anticipo!

A chi rivolgersi? Viaggiare in taxi-brousse è un risparmio solo apparente, i soldi che non spendi li perdi in tempo (oltre che comodità e sicurezza), il che non è il massimo considerando il costo considerevole del volo. Noi abbiamo optato per Gaby, una guida locale che lavora in proprio da oltre 20 anni e parla italiano, francese ed inglese; inoltre ha una grande macchina 4×4 che permette di percorrere fuori strada e di viaggiare anche in gruppo. Potete contattarlo sulla email gabiturbo@yahoo.com e trovarlo su facebook (Gaby Madagascar), tel 00261320253214 oppure 00261348794918. Il suo nome figura anche in altri racconti che potete trovare su questo sito. Noi ci siamo trovati molto bene, unendo i nostri desideri ai suoi consigli è uscito fuori un bellissimo viaggio. Un’agenzia locale ci ha chiesto più del triplo rispetto a lui per fare le stesse cose.

Perché aprile-ottobre? Perché è stagione secca e si può evitare di fare la profilassi antimalarica (portate un repellente), più dannosa che altro. Consigliamo solo Epatite A e Tifo. Nella stagione delle piogge fa caldo umido, piove molto, le strade sterrate vengono chiuse e ci sono più zanzare. Necessario Imodium e Normix: nonostante le precauzioni un malanno intestinale è molto frequente, ma se attrezzati passa in fretta.

IL VIAGGIO

N.B. In questo diario di viaggio io ed Alessia cercheremo di dare prevalentemente informazioni e consigli operativi, per le descrizioni le parole non bastano…se siete amanti della natura DOVETE visitare questo Paese. Sulla pagina facebook di Gaby (Gaby Madagascar) troverete alcune foto scattate da noi durante il viaggio, potrebbe essere un buon modo per farsi un’idea!

13 AGOSTO

Arriviamo ad Antananarivo (o Tana) alle 22,10 e compiliamo la carta di arrivo consegnandola al controllo passaporti. Qui ci fanno il visto, gratuito per soggiorni inferiori a 30 giorni. Gaby ci aspetta all’uscita dell’aeroporto munito di cartello e ci porta all’albergo Cheval Blanc, soluzione senza infamia e senza lode ma pratica: l’hotel è attaccato all’aeroporto, comodo per chi non ha intenzione di visitare la capitale e vuole risparmiare tempo.

14 AGOSTO

Circa 4 ore di macchina per Antsirabe, città pulita e più ricca delle media, famosa per i pousse-pousse. Notte al Green Park, carino, economico e con ottimo ristorante! I proprietari sono malgasci, il che rappresenta un’apprezzabile eccezione in un panorama alberghiero a presenza quasi totalmente francese.

15 AGOSTO

Circa 6 ore di macchina per Miandrivazo, città calda e senza particolari pregi ma da cui parte la discesa del fiume Tsiribinha. Notte a Reine Rasalimo (abbastanza decaduto, si vede però che in passato doveva essere bello).

16-18 AGOSTO

La piroga è ricavata da un tronco incavato, dunque è lunga, stretta e spartana. Ad ogni modo dei cuscini rendono comoda la discesa. A poppa abbiamo un rematore, a prua una guida specializzata di nome Erik. Erik parla italiano, cucina benissimo ed è molto abile ad avvistare animali (camaleonti, uccelli, lemuri, coccodrilli), potete contattarlo direttamente (betsytours@yahoo.fr, tel 0349894895) o chiedere di lui a Gaby. Considerate che nel nostro caso è venuto Erik perché Gaby doveva portare la macchina fino al punto di arrivo (non esistendo strade che costeggiano il fiume occorre percorrere 800 km!), ma solitamente Gaby incarica di ciò un autista ed accompagna i clienti in piroga. Portate un cappello perché l’esposizione al sole è notevole. Per il resto che dire: 3 giorni di silenzio, fauna, paesaggi che cambiano, pernottamento in tenda sui banchi di sabbia formati lungo le rive, cieli stellati unici…Per gli amanti del genere un’esperienza memorabile! Per quanto riguarda l’attrezzatura da campeggio pensa a tutto Gaby. Il secondo giorno di navigazione scendiamo per visitare una piccola cascata che, circondata da vegetazione, forma una fantastica piscina naturale, in cui facciamo il bagno più panoramico di sempre.

Notte del 18 agosto

Dovremmo raggiungere in macchina Belo sur Tsiribinha per dormire all’hotel du Menabe, ma fa buio e preferiamo fermarci in un villaggio intermedio. La vista è mozzafiato: risaie e baobab ai nostri piedi. I bungalow invece non sono all’altezza, ma si tratta di una soluzione di emergenza.

19 agosto

Arriviamo a Belo sur Tsiribinha (occorre guadare il fiume con la macchina, servizio prestato da apposite imbarcazioni a motore) e da qui partono 5 ore di sterrato (impraticabile nella stagione delle piogge) per raggiungere Bekopaka, località che ospita il celebre parco nazionale Tsingy (Tsingy de Bemaraha, da non confondere con omonime e simili formazioni rocciose che si possono trovare più a nord). Dormiamo 2 notti al Vazimba hotel, molto carino.

20 agosto

La mattina visitiamo il grande Tsingy (non è proprio una passeggiata: il percorso richiede una minima agilità, soprattutto nella fase della salita dei pinnacoli, il tutto avviene comunque in sicurezza grazie ad apposite funi cui ci si assicura con moschettoni consegnati all’ingresso), il pomeriggio invece visitiamo il piccolo Tsingy. Il parco è famoso per le alte formazioni rocciose letteralmente inglobate in una vegetazione ricchissima, inoltre nel piccolo canyon è possibile avvistare il celebre lemure Sifaka.

21 agosto

Da Bekopaka ci aspettano 5 ore di sterrato fino a Belo sur Tsiribinha, poi 3 ore di pista battuta fino a Morondava. La pista è avvolta da dry forest e baobab, lungo la strada deviamo per vedere il baobab “sacro” (millenario) ed il baobab “innamorato” (il tronco si divide alla base in due parti che si intrecciano tra loro fino alla chioma). Arriviamo alla celebre Avenue des Baobabs, circa 100 metri di strada da percorrere a piedi in mezzo a decine di baobab! Qui ci fermiamo fino al tramonto che, con i suoi colori, rende ancor più magica l’atmosfera. C’è anche un piccolo chiosco con vista panoramica che serve da bere. Dopo il tramonto raggiungiamo Morondava (20 km), cittadina sul mare e con una lunga spiaggia. Ci hanno detto che il mare non presenta particolari qualità, ad ogni modo la città è molto carina e vivace, noi la sera siamo addirittura usciti per cena, andando al ristorante “Oasis”. Qui si può mangiare molto bene con meno di 10 euro a testa ed ascoltare musica reggae dal vivo, dopo cena si balla pure (noi alle 22 avevamo il coprifuoco fisiologico quindi quest’ultima parte l’abbiamo saltata). Dormiamo nel confortevole e curato hotel Trecicogne.

22 agosto

Da Morondava ritorniamo verso l’altopiano centrale (da qui in poi finalmente la strada torna asfaltata!) e impieghiamo circa 7 ore per raggiungere Antsirabe. Notte al solito ed ottimo Green Park.

23 agosto

Ci spostiamo verso la foresta pluviale di Ranomafana, trascorreremo 2 notti all’Ihary hotel, bungalow confortevole e soprattutto dotato di ottima vista sul fiume.

24 agosto

Visitiamo il parco optando per il giro lungo (6 ore circa). Il sentiero è agevole ma per vedere bene i lemuri bisogna uscirne ed addentrarsi nella foresta. Un battitore ci precede per poi telefonare alla guida quando trova qualcosa…in una foresta così fitta è utilissimo! Fantastiche le due specie di geco “foglia” che incontriamo! Il giro termina direttamente al villaggio e passa per la celebre vasca termale (Ranomafana vuol dire acqua calda). Poco prima ci fermiamo ad oziare di fronte ad una cascata monumentale. Torniamo in albergo e verso le 18 partiamo per l’escursione notturna, siamo un po’ stanchi ma alla fine la scelta si rivela azzeccatissima. Si tratta di 30 min di camminata sul ciglio della strada che taglia il parco (negli anni precedenti la visita notturna si faceva all’interno del parco, poi lo hanno proibito per evitare che gli animali venissero nutriti), il tutto con guida armata di torcia. Ne vale la pena perché con minimo sforzo si può vedere una fauna completamente diversa: il picolo lemure-topo o Microcebus (si avvicinano quando le guide strofinano una banana su determinati alberi), micro-camaleonti posati su foglie, diversi tipi di rane.

25 agosto

Lasciamo Ranomafana e scendiamo la RN-7 in direzione Ranohira (Isalo). Lungo la strada ci fermiamo all’Anja Reserve (poco dopo Ambalavao). Si tratta di una piccola riserva gestita dalla comunità locale e molto “sfiziosa”: si possono vedere facilmente i simpatici lemuri-catta, oltre a immancabili rane e camaleonti. Anche il paesaggio merita, con la vegetazione che alle spalle presenta una montagna rocciosa levigata dal vento e tondeggiante. Raggiungiamo Ranohira, qui pernotteremo due notti all’albergo Les toiles de l’Isalo, assolutamente convincente.

26 agosto

L’escursione al parco Isalo si paga in relazione al numero di cose che si desidera visitare, noi abbiamo optato per: sentiero principale, cresta della montagna, cascata delle ninfe, piscine naturali (blu e nera). La cosa bella dei parchi nazionali è che sono tutti diversi, all’Isalo il panorama è roccioso e a tratti desertico. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle piscine naturali e dalla cascata delle ninfe, che nella loro area generano vere e proprie oasi di verde. Fantastica anche la passeggiata sul fondo del canyon (per raggiungere le piscine naturali), roccia e vegetazione si mescolano creando un mix veramente particolare. Interessante anche la buffa curiosità con cui i lemuri catta si avvicinano alla zona pic nic.

27-28 agosto

Per due giorni risaliamo la RN-7, dormendo la prima notte ad Ambositra, capitale dell’artigianato, (hotel l’Artisan) e la seconda a Tana, al solito Cheval Blanc, comodo perché offre un servizio di navetta gratuito da/per l’aeroporto.

29 agosto-4 settembre

Atterriamo a Nosy-be con volo Air Madagascar, compagnia cara e detestabile (432 euro per un volo di 1 ora e 20, aereo ad elica) che sfrutta il monopolio sui voli interni per fare come gli pare. Ho già detto che il volo interno costa la metà se si vola con loro dall’Europa all’Italia. Per quanto ci riguarda siamo contenti della nostra scelta (Airfrance) perché la compagnia di bandiera malgascia è l’emblema della disorganizzazione: se prenotate con loro lasciate sempre vari recapiti telefonici visto che il cambio di orario è la prassi. Noi avevamo lasciato anche il numero di Gaby e, vedendo il prefisso locale, hanno chiamato solo lui per avvertirlo del cambiamento di orario. Inoltre pretendevano di lasciarci a terra affermando che il nostro acquisto (fatto a marzo) fosse in lista d’attesa e che doveva essere confermato ma:

1) sulla carta d’imbarco da me stampata al momento dell’acquisto era chiaramente scritto “prenotazione confermata”;

2) la compagnia non dà la possibilità di fare il check-in online.

La verità è che avevano accorpato due voli riempiendo l’aereo, ad ogni modo protestando ci hanno fatto partire. Non siamo nel mondo delle certezze informatiche ma in quello delle comunicazioni verbali. Fate tesoro di questo e, il giorno prima del volo, chiedete alla vostra guida/hotel di telefonare all’Air Madagascar per confermare le prenotazioni (di per sé già confermate…). Con questo piccolo accorgimento abbiamo evitato problemi al viaggio di ritorno. Il volo Tana-Nosy be solitamente fa scalo ad Antsirana (altrimenti detta Diego Suarez).

Nosy-be è una “colonia” Italiana ed è l’isola più grande dell’arcipelago (Nosy-be= isola grande). La meta preferita dai turisti è la spiaggia di Andilana, bella ma quasi totalmente occupata da un grande villaggio vacanze. Per il resto l’isola, a parte la foresta primaria di Lokobe, non presenta grandi attrattive. Noi abbiamo preferito soggiornare nella piccola e tranquilla Nosy-komba. Si tratta di un’isola vulcanica e molto verde, in cui non esistono strade ma solo sentieri e piroghe… insomma dipende da cosa cercate. Noi abbiamo dormito da Remo e Berenice (80 euro a notte a persona, pensione completa), una vera chicca! Qui troverete 4 bungalows curatissimi, immersi in un giardino fantastico e con vista mare. Un clima disteso e familiare accompagnato da un’ottima cucina (forti le influenze italiche di Remo, purtroppo deceduto) renderanno il vostro soggiorno unico, grazie anche alla piacevole compagnia di Berenice e del figlio Hubert. Per le prenotazioni (necessarie) sappiate che leggono le email con difficoltà a causa della debolezza del segnale internet, meglio un sms allo 00261320410601. Tutto ciò che leggerete su tripadvisor è assolutamente confermato dalla nostra esperienza. Con 40 euro a persona (50 per nosy-iranja e nosy-mitsio) è possibile partecipare a escursioni molto interessanti, noi abbiamo scelto il parco marino di nosy-tanikely, con le sue tartarughe marine, ed il fascino di nosy-iranja (due isole collegate da una sottile lingua di sabbia). Per il resto ci limitiamo a dire che vi sveglierete immersi nel verde, ozierete in una graziosa spiaggia privata, farete snorkeling nella barriera corallina che parte proprio di fronte a voi, e, perché no, con un po’ di fortuna vedrete delfini e, nella settimana a cavallo tra agosto e settembre, balene.

4-5 settembre

A malincuore lasciamo nosy-komba e voliamo a Tana. All’aeroporto troviamo la navetta dell’immancabile Cheval Blanc, in cui ci romperemo le palle a morte per tutta la giornata successiva, visto che il volo Airfrance parte all’1 di notte. Imbarcarsi ad Antananarivo per un volo internazionale può mettere a dura prova la propria pazienza, meglio fare il check-in online stampando le carte d’imbarco in modo da saltare una fila esagerata (15% passeggeri, 85% amici e parenti).

6 settembre

Atterriamo a Roma (via Parigi).

Informazioni Pratiche

1 euro: circa 2840 Ar;

Prezzi degli hotel riportati: circa 20 euro a notte la doppia, esclusa colazione;

Ingressi ai parchi nazionali (l’Anja Reserve costa di meno): 25.000 Ar a persona, cui si deve aggiungere la tariffa per la guida (obbligatoria);

Mance (almeno noi ci siamo regolati così…): 500-2000 Ar ai fattorini, 15-20% del totale alla guida (molto dipende dal vostro giudizio soggettivo, noi a Gaby abbiamo lasciato 50 euro a testa), 10.000 Ar alle guide dei parchi e, quando presente, al battitore;

Pranzo: 3.000-4.000 Ar a persona negli hotely (sono una sorta di tavola calda malgascia, poco frequentati dai turisti ma parte imprescindibile del nostro viaggio);

Cena: circa 10.000-12.000 Ar per una portata principale (noi abbiamo cenato sempre in hotel, tranne a Morondava);

Prelevamento: possibili in quasi tutte le città ma badate bene che i circuiti accettati sono unicamente VISA e MASTERCARD;

Tassa aeroportuale per la sicurezza: 6.600 Ar a persona per voli domestici; 37.000 Ar a persona per voli internazionali;

Spostamenti: il rapporto tra km e tempo di percorrenza in Madagascar non è in alcun modo assimilabile al mondo occidentale. Per la fattibilità logistica del vostro programma fidatevi sempre dei consigli che vi darà la vostra guida, altrimenti vi ritroverete a fare un tour de force. La strada, anche quando asfaltata, non ha mai più di una corsia per senso di marcia e raramente si superano i 70 km orari. Inoltre è sconsigliabile marciare quando fa buio (ad agosto verso le 17,45).

Buon viaggio!

Marco e Alessia

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Cascata con piscina naturale, discesa del fiume Tsiribinha

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Piccolo Tsingy

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Paesaggio dell'altopiano

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Lemure catta, Anja Reserve

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Vista dall'alto di Nosy komba

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Avenue des baobabs, Morondava

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Geco foglia, Ranomafana

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Nosy iranja



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