Arte e croissants in Provenza

Breve tour tra graziosi paesi e monumentali città: Aix, Avignone, Nimes e Arles sostando nelle profumatissime boulangerie
Scritto da: steber
arte e croissants in provenza
Partenza il: 18/08/2013
Ritorno il: 24/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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18 agosto 2013 domenica – PARTENZA PER LA PROVENZA

Pieno di benzina a Sestri Levante e partenza per la Francia ore 6 del mattino per percorrere circa 430 km.

Usciamo a Brignoles, graziosa, piccola e tranquilla cittadina medievale, che si anima soprattutto in occasione dei mesi estivi ed in particolare proprio in questo fine settimana che prevede una coinvolgente festa medievale. Manifestazione allestita in perfetto stile antico, in tutti gli angoli ed in tutte le piazzette. Approfittiamo della pace del mattino e dell’assenza della folla per curiosare nelle vie e per assaggiare subito la tarte au citron (crostatina alla crema di limone, molta crema e poca crostata, ottima)acquistata in un forno. Sono molte le cose di oggettistica varia, compresi dolci e vino, che si possono acquistare sui numerosi banchetti.

Abbandoniamo la cittadina verso la tarda mattinata quando inizia ad affollarsi e dirigiamo verso l’Abbaye du Thoronet (euro 7.50), primo edificio cistercense della Provenza, con passaggio sul Caramy e con breve sosta in un laghetto lungo la strada, dove alcune persone fanno il bagno. Arriviamo all’abbazia, dall’aspetto rigoroso e ben conservato, giusto in occasione della celebrazione della Messa in gregoriano; pertanto, la visita turistica (a pagamento) è sospesa e viene consentito l’accesso solo ai fedeli che intendono partecipare alla celebrazione. C’è la possibilità di entrare, gratuitamente, solo per ascoltare la Santa Messa in latino con canti gregoriani, che dura 1 h e mezza e nel frattempo di osservare rapidamente gli spazi attorno all’abbazia ed il suo interno. Immersa nella foresta, in una posizione così tipicamente isolata che ispira serenità, merita il passaggio. Essendo molto antica l’interno è imponente, ma spoglio.

La successiva sosta è ancor più meritevole: St. Maximin la S.te Baume, che ci offre un importante scorcio di storia. Dominato dalla Basilica di S.te Marie Madeleine , al cui culto è legata la cittadina, che si impone sulla piazza. Il luogo su cui si erge non è frutto del caso, è stata eretta per nascondere la tomba e le reliquie della Santa.

Occorre superare la scarna facciata della Basilica ed entrare, per osservarne la bellezza, è tra i più pregevoli esempi di architettura gotica delle Regione . Inoltre custodisce uno degli organi più belli di Francia.

Dietro l’Hotel de Ville, situato in un bell’edificio, si trova l’ufficio del Turismo, anch’esso ben collocato, dal quale si accede gratuitamente all’ammirevole chiostro della cattedrale.. Curiosa la pietra miliare del I sec., esposta all’ingresso del chiostro, rinvenuta lungo la Via Aurelia.

Proseguiamo in direzione Vauvenargues piccolo e grazioso villaggio situato nella valle circondato dai monti, ideale per fare passeggiate, per le quali purtroppo non abbiamo tempo. Vauvenargues offre ai visitatori un imponente castello del XVII sec.,dove abitò Picasso e nel cui parco è sepolto il famoso pittore. Il castello è visibile dal paesino in tutta la sua bellezza, circondato dal verde. Purtroppo è proprietà privata e non sempre visitabile; una signora del luogo ci ha rivelato che le visite sono a discrezione degli attuali proprietari, i quali hanno deciso, almeno per questo anno, di non consentire le visite! Dopo aver visto i proprietari uscire dal cancello con il gigantesco suv, gettandoci uno sguardo oseremmo dire quasi di scherno, un po’ delusi ci dirigiamo verso la prossima meta: Aix-en-Provence, dove pernottiamo, a qualche km dal centro , nel nuovo hotel B&B per 55 euro per camera doppia escluse tasse di soggiorno (2 euro) e la colazione.

19 agosto 2013 lunedì – AIX EN PROVENCE / SALON DE PROVENCE

Ci svegliamo alle sette per sfruttare l’iniziale calma della giornata, l’aria è piacevolmente fresca senza l’opprimente umidità che abbiamo lasciato in Italia. Dopo una brevissima sosta ad un forno lungo la strada verso il centro per acquistare buonissimi croissants ed uno squisito e dolce pain au raisin per la colazione, arriviamo prossimi al centro (parcheggio a pagamento in Cours Gambetta, 4 euro fino alle 14).

Acquistando la colazione al forno si mangiano ottime paste fresche e si risparmia. Il caffè al bar, caro rispetto all’Italia (minimo 1,40 euro), in alcuni casi ottimo.

Pieni di energie e curiosità iniziamo la visita alla vivace Aix partendo dalla Fontana de la Rotonde, dalle dimensioni eccezionali, eretta nel 1860 ed introducendoci nel lunghissimo e vasto Cours Mirabeau, fiancheggiato e ombreggiato da alti platani (che ritroveremo sempre nei luoghi visitati), arricchito da tre fontane di cui una di acqua termale, da caffè, ristoranti ma soprattutto da hotels molto particolari e caratteristici del XVII e XVIII sec.

Troviamo ancora chiusa la chiesa di St. Jean de Malte e percorrendo rue Cardinale arriviamo a Place de 4 Dauphins, dove si trova l’omonima e ben curata fontana; le città hanno grande cura delle loro fontane e ci capita spesso di verificare il passaggio di appositi automezzi che ne seguono la pulizia. Sarebbe un esempio da seguire!

Di grande effetto:

Pavillon de Vendome, perfetto quadro di una vecchia dimora d’Aix del XVII e XVIII sec, la cui porta principale è sorretta da due statue di Atlante che ritroviamo anche in uno dei bei palazzi di Corso Mirabeau , che a differenza di questi ultimi non pudicamente non lasciano intravedere i peli pubici! Questo pregevole edificio acquista maggior fascino dal meraviglioso giardino alla francese che lo circonda; da non perdere assolutamente, incantevole luogo. D’obbligo la foto con la rana filosofa, seduta all’interno del giardino.

Place e Fontaine d’Albertas del 1862, insieme barocco e rococò completato nel 1745 per il marchese d’Albertas secondo la moda parigina dei palazzi reali. Degli edifici attorno alla piazzetta è restaurato solo l’edificio di uno studio di un notaio!

Inoltre:

Place de l’Archeveché, S.te Marie Madeleine, Terme Sextius: ora centro di massaggio e spa, situato sui resti delle antiche terme romane di Sextius, adiacenti alla difensiva torre medievale Tourreluque del XIV sec.

Hotel de Ville, completato nel 1670, costruito attorno ad un cortile, bello nelle sue rimarchevoli facciate e con le porte in legno scolpito. Possiamo entrare a visitare la Sala delle città provenzali, aperta al pubblico. Da ammirare la vicina Torre dell’orologio fornita di un orologio astronomico del 1661.

Cattedrale St. Sauveur: ubicata nel cuore della città vecchia, magnifica rappresentazione di molteplici stili architettonici; purtroppo presenta i danni del tempo e dello smog e così costretta tra gli altri edifici, esternamente a nostro avviso non lascia trapelare veramente la sua bellezza. Stupefacente è il chiostro, un gioiello ancora in fase di restauro. Grandioso il portale della cattedrale con battenti in noce riccamente scolpiti e che solo su richiesta esplicita rivolta al sagrestano è possibile vedere, visto che di solito sono coperti da altre ante per preservarne la bellezza ed evitare che subiscano danni da persone scriteriate che ne hanno già asportano alcune parti. Il sagrestano vi potrà offrire una interessante spiegazione dettagliata di ciò che i portali raffigurano e con questa conoscenza si potrà apprezzarli ancora di più.

La visita ad Aix si conclude subito dopo un pranzo veloce da Quick, lungo il Corso Mirabeau; sfruttiamo quindi il pomeriggio per andare a Salon de Provence, città dove visse Nostradamus (“nous donnons ce qui est à nous”).

Prima di arrivare a Salon, ci fermiamo, dopo aver casualmente avvistato la segnalazione, presso lo Chateau La Barben, in passato proprietà di re Renato. Il castello è arroccato, ben tenuto e molto bello a vedersi, con bei giardini annessi, ma ora di proprietà privata e riteniamo che sia esagerato richiedere per l’ingresso 15 euro a persona! E per visitare delle stanze che, dalle foto esposte sui depliants pubblicitari non evidenziano nulla di spettacolare. Non è certo il Palazzo dei Papi di Avignone, che costerà di meno. Ci godiamo dunque l’esterno ed il paesaggio ed andiamo oltre.

Arriviamo a Salon-de-Provence, e percorriamo a piedi la via che conduce al centro e che svela numerosi begli edifici tra cui il Palazzo di Giustizia ed altri che ora ospitano agenzie immobiliari. Giunti nei pressi del centro ci imbattiamo subito in qualcosa di stranamente insolito: la bella torre dell’orologio con un altrettanto bello e particolare quadrante , edificata nel XVII sec. dove sorgeva un’antica porta medievale, si presenta parzialmente ricoperta di vernice rossa .. Entriamo nel borgo e ci dirigiamo verso l’imponente Chateau del’Empéri, oggi ospitante un museo, che non visitiamo; ci limitiamo a curiosare nel piccolo “giardino dei semplici” – (raccolta di piante medicinali che si possono trovare normalmente e che Nostradamus utilizzava nelle sue preparazioni mediche) – ed salire sulle mura da dove è possibile comprendere il significato della vernice rossa sulla torre! Dall’alto del castello si scopre che si tratta di un’opera d’arte di “un maestro” svizzero donata alla città di Salon: la visione completa dell’opera evidenzia due grandi cerchi rossi che ricoprono parte dei tetti della città, torre compresa! .. Le considerazioni di fronte a questa presunta opera d’arte possono essere molteplici, così come si può leggere dal quaderno messo a disposizione per i commenti dei visitatori.

Abbandoniamo il bel castello-fortezza e scendiamo alla sottostante Chiesa di St. Michel (ingresso laterale).

La nostra visita a Salon non può protrarsi oltre e velocemente passiamo nelle vie non senza apprezzarne i particolari ed sosta anche al forno vicino alla torre, dove acquistiamo la merenda. Cerchiamo la casa di Nostradamus (Via Nostradamus), quasi a stento la troviamo, visto che non ha niente di particolare nella sua struttura.

Ritorniamo ad Aix per prendere possesso della camera a pochi km dal centro prenotata dall’Italia all’Etap Meyreuil (42,60 euro tasse incluse).

20 agosto 2013 martedì – AVIGNONE

Sveglia alle sette e partenza verso la città dei Papi (90 km circa di percorrenza)

L’arrivo ad Avignone ci riserva uno spettacolo che non avevamo nemmeno immaginato! Di primo mattino la città, delimitata e nord e ad est dal Rodano lucente e leggermente increspato , ci appare in tutto il suo splendore: è bellissima! Le mura che possiamo già vedere e che abbracciano la città per oltre 4 km, ci promettono una giornata piena di sorprese da scoprire. Rintracciamo subito il nostro Etap, situato in centro, quasi attaccato alle mura e prenotato dall’Italia (57,88 euro tasse incluse). La collocazione è ottimale per raggiungere subito la città.

Decidiamo di andare subito a visitare il Palazzo dei Papi per evitare le code eccessive che poi si formeranno. Il palazzo nella sua imponente mole domina la vasta piazza du Palais e subito ci toglie il respiro dall’emozione. Acquistiamo due biglietti cumulativi per Palazzo+Ponte Saint Benezet (ponte d’Avignone) e audio guide (2 euro l’una) per un totale di 34 euro.

Il Palazzo, la cui visione notturna è anch’essa spettacolare, con le sue numerose stanze, cortili, sale di ricevimento, affreschi, intrattiene il visitatore senza stancarlo affatto, ma continuando a stupirlo per la maestosità che ad ogni angolo presenta. Noi abbiamo fatto tutto il percorso con calma e ci siamo resi conto che per vederlo bene bisogna considerare almeno un’ora e mezza.

Bellissima anche l’adiacente Notre Dame des Doms, con una caratteristica Madonna dorata posta sulla torre, i suoi rigogliosi giardini circostanti.

Avignone è una città ventosa; l’aria che ci accompagna durante tutto il giorno non può che farci piacere, soprattutto quando ci si trova in pieno sole in cima al Palazzo!

Subito dopo la visita al palazzo, corriamo al Ponte St. Benezet: iniziato nel 1177 dall’omonimo pastorello (con cappella St. Nicolas sul ponte ). La mattina ormai inoltrata ha riempito di gente che sosta sul ponte e ascolta le storie che l’audio guida racconta in corrispondenza dei numeri che si trovano sul percorso; altri fanno semplicemente avanti e indietro, scattano foto, osservano il fiume che sotto scorre piuttosto impetuoso mentre il vento sul ponte si fa ancora più forte ma è come una calda carezza che le persone ricevono sotto il sole ormai alto.

Lo spettacolo sul ponte è bellissimo e così decidiamo di fare in seguito la piccola crociera in battello (Mireio) che durerà 45 minuti al costo di 8 euro a persona , e che partendo verso il famoso Ponte ed il Palazzo, consentirà anche di osservare anche la torre di Filippo il bello e il forte St. André (da luglio fino a fine agosto dalle 14, ogni ora fino alle 18). E’ una piacevole gita, soprattutto per chi non ne ha mai fatte, che consente di ammirare ulteriormente e sotto altre prospettive la città intera, il fiume e tutto il paesaggio circostante. Noi abbiamo scelto la partenza delle 17, così da avere il sole meno caldo addosso. Ci è piaciuta molto! Dopo aver visitato il ponte ci siamo fermati per il consueto pranzo veloce, scegliendo due insalate da Mc Donald’s. Vi suggeriamo di non acquistare lì le bottigliette d’acqua perché in proporzione costano più delle insalate! Una bottiglietta d’acqua da mezzo litro 2,40 euro! Prima di raggiungere il bateau per la mini crociera abbiamo passeggiato lungo le vie della città per ritrovare i luoghi che da casa avevamo contrassegnato sulla piantina e abbiamo avuto modo di visitare piacevolmente , non nell’ordine che indichiamo, ma per potervi suggerire luoghi meritevoli di essere visti

Hotel de Ville e place de l’Horloge, St. Pierre, St. Agricol.

Dopo aver concluso la nostra gita in battello siamo andati alla bella chiesa gotica di St. Didier, da cui abbiamo facilmente raggiunto rue du roi René, al termine della quale ha inizio rue de la Masse che porta poi alla caratteristica rue des Teinturiers. Il percorso non è del tutto breve, soprattutto quando si ha addosso un’intera giornata fatta di passi, ma abbiamo avuto modo di trovare bei palazzi sei-settecenteschi, sia pure un po’ rovinati dal tempo e soprattutto di giungere in un angolo della città molto diverso dal resto. A piedi ci siamo inoltrati sui ciottoli di rue des Teinturiers, affascinanti anche dall’idea di trovare all’inizio i resti dell’antico convento (Clocher des Cordeliers) dove, secondo la tradizione, è sepolta Laura del Petrarca. La via, ombreggiata dai consueti platani, in effetti è particolare, con le case cinquecentesche, con le antiche ruote a pala delle tintorie, con la cappella dei Penitenti, ma appare in decadenza, sicuramente mal conservata ed è un vero peccato. Se si ha voglia e ancora tempo a fine giornata, si può pure piacevolmente passeggiare fin là; di certo è tutta un’altra cosa rispetto al Palazzo dei Papi, ma ogni tratto di strada percorso e ogni cosa che si può osservare, è un tesoro rivelato.

Bellissima città!

21 agosto 2013 – mercoledì – PONT DU GARD – NIMES

La partenza è di buon mattino come al solito e si rivela ancora una buona decisione.

Lasciamo Avignone dando un ultimo sguardo alle mura, mentre usciamo dall’hotel e ci godiamo il vento fresco sulla pelle. C’è comunque un’altra tappa che ben promette, sulla nostra strada.

Arriviamo prestissimo in prossimità del Pont du Gard e seguendo i suggerimenti di altri turisti abbiamo cercato l’ingresso dalla riva sinistra, per evitare di pagare, per la sola sosta dell’auto nel parcheggio a pagamento, 18 euro! Il ragazzo che riscuote la quota vi dirà che per entrare e visitare il Ponte c’è solo quella possibilità, ma noi, forti di quanto letto in precedenza, abbiamo ringraziato, salutato e siamo tornati indietro a cercare una seconda via, gratuita. Bisogna allontanarsi per circa paio di km per trovare sulla sinistra uno spiazzo dove si può lasciare l’auto; è il parcheggio del vicino hotel, ma trovando altre auto ne abbiamo approfittato. Ci si incammina poi per uno stretto sentiero asfaltato e dopo circa 1,5 km si giunge di fronte allo spettacolare acquedotto! Incantevole luogo e stupefacente costruzione!, giustamente classificata patrimonio mondiale dell’Unesco. Ritorniamo all’auto e proseguiamo verso Nimes, che si rivelerà un’affascinante città.

Decidiamo di andare subito a visitare l’Anfiteatro dove acquistiamo due biglietti al costo di euro 22, valevoli anche per la Maison Carrée, la Tour Magne e l’ingresso alla Cappella dei Gesuiti. Conviene senz’altro, ma si possono evitare le audioguide che raccontano più che altro storielle. Entrare nell’arena e passeggiare in quel sistema fitto di corridoi e scale è davvero molto suggestivo! Lo spettacolo della città dall’alto e la visione globale dell’arena meritano di essere visti.

Con il nostro biglietto ci presentiamo anche alla Maison Carrée, tempio romano in perfetto stato, grazie anche al rifacimento del tetto nel 1992. Ci si può soffermare a lungo davanti alla “Casa quadrata” senza stancarsi di scoprire ogni dettaglio. E’ bellissima. Al suo interno però c’è una sorta di cinema. Convinti di poter entrare e visionarne l’interno, ci siamo trovati davanti alla coda in attesa della proiezione di un filmato sugli eroi della città. Ne abbiamo comunque approfittato, così ci siamo riposati un po’.

La scarpinata verso la Torre Magna meritava di essere fatta! Pur essendo ormai priva dell’ultimo livello, andato distrutto, si eleva maestosa in tutta la sua altezza, di circa 32 mt. Ci facciamo pure i gradini per conquistare la cima, da cui si vede un bellissimo panorama della città! Vale la pena di salire. Lo spazio è ristretto ma con calma tutte le persone in coda lo possono ammirare.

Scendiamo dalla Torre e pure dal Mont Cavalier su cui si leva, procedendo verso i Giardini della Fontana, magnifico parco! Dove si trovano pure i resti del Tempio di Diana.

Tutti i luoghi che ci siamo prefissati di vedere e visitare hanno meritato il nostro passaggio, che anche se pur breve; è comunque un modo per vivere la città. Abbiamo così visto il Castellum, resti del punto terminale dell’acquedotto romano (si può saltare), la porta d’Augusto, a est della città vecchia, ormai poco visibile ma rievocatrice di storie importanti. Di fronte alla porta abbiamo invece ammirato, solo esternamente, St. Baudile. E poi la Cattedrale St. Castor, con accanto il Museo du Vieux Nimes, S.te Perpetue, il Palazzo vescovile, senza dimenticare l’Hotel de Ville da cui si può osservare, sulla facciata di fronte, un curioso personaggio con i baffi: Le Jacquemart. Al punto d’accoglienza del Comune potete raccogliere informazioni sullo stesso e sui 4 coccodrilli appesi al soffitto dell’Hotel de Ville ornandone la grande scala!

Al termine della soddisfacente visita alla città, andiamo verso l’Ibis Nimes, vicino alla stazione dei treni, e prendiamo possesso della nostra camera, sempre prenotata on line dall’Italia, al costo di 48,52 euro tasse incluse (hotel appena inaugurato), e che trovandosi al sesto piano ci offre un bello spettacolo della città al tramonto! Possiamo vedere anche la Tour Magne! Splendida posizione non troppo distante dall’arena.

La città non finisce di stupirci: desiderosi di fare una passeggiata serale, oltrepassiamo la stazione, nuova costruzione e ci troviamo di fronte all’Avenue Feucheres, lunga e larga via pedonale, costeggiata da platani e con una curiosa attrattiva: un corso d’acqua che la percorre tutta e che cambia rapidamente colore, così come la fontana davanti alla stazione, che zampilla di colori differenti. Grazioso e divertente spettacolo!

Merita senz’altro il passaggio serale davanti all’arena e davanti alla Maison Carrée.

22 agosto 2013 giovedì – AIGUES-MORTES / LES SAINTES MARIE DE LA MER / ARLES

La meta finale di quest’oggi è l’arrivo ad Arles, prima sostiamo nella la città medievale di Aigues-Mortes, edificata nel 1240 dal Luigi IX per poter disporre di un porto sul Mediterraneo.

Arriviamo di buon mattino, così da trovare parcheggio davanti alla stazione ferroviaria, prima di entrare direttamente nella cittadina attraverso il ponte sul piccolo Rodano; arriviamo così presto da trovare ancora chiuso l’ingresso alle mura. Il borgo ancora non si è popolato e in attesa dell’apertura, ci concediamo una passeggiata ricognitiva al suo interno, entriamo nella Chiesa dedicata a Notre Dame des Sablons, datata 1183, certo scarna ma caratteristica; sostiamo nella piazzetta St. Louis e troviamo subito l’ufficio del Turismo dove è possibile trovare tutta la documentazione e pianta relativa al borgo.

Acquistiamo i biglietti (15 euro per due) per il giro sulle mura, durante il quale si intercettano alcune esposizioni temporanee. Il percorso può durare circa un’ora e mezza, vale la pena di farlo, per poter osservare il panorama dall’alto e vedere pure le Saline rosa. Vale al pena passare da questo borgo molto suggestivo. Fuggiamo poco dopo mezzogiorno quando ormai le stradine si sono riempite di troppo gente e le vie sono intasate dal traffico automobilistico.

Ci dirigiamo verso gli stagni della Camargue e incontriamo numerosi cavalli bianchi, che non corrono propriamente liberi, ma almeno non sono legati.

Sostiamo sulla spiaggia libera lunghissima al termine di Les Saintes Maries de la Mer sulla sinistra, affollato di gente, dopo esserci incamminati sulla stradina di terra battuta che attraversa gli stagni, sotto il sole cocente, ma ripagati da questo paesaggio insolito e dalla vista di alcuni fenicotteri, troppo lontani però per esser fotografati.

La spiaggia è sassosa, non molto comoda, ma sotto l’ombrellone che riusciamo comunque a piantare ci riposiamo per un paio d’ore. Evitiamo il bagno nel mare che appare piuttosto torbido.

Attraverso la stessa stradina, torniamo all’auto per dirigere verso Arles e prendere possesso della nostra micro camera all’Ibis Budget les Fourchon (euro 42,60 a camera con tasse), la sola che si è rivelata non proprio in buono stato. Quello che sostanzialmente ci interessa è poter dormire per poter affrontare un nuovo giorno all’insegna di nuove scoperte.

23 agosto 2013 venerdì – ARLES / LES BAUX / TARASCON / ST.REMY DE PROVENCE

La temperatura al risveglio è più alta rispetto agli altri luoghi, non soffia un filo d’aria e a maggior ragione ci alziamo presto per raggiungere il centro e in primo luogo Les Arènes. L’anfiteatro appare un po’ nascosto rispetto a quello di Nimes, ma in seguito si rivelerà altrettanto bello, soprattutto grazie alla visita guidata e gratuita condotta da una guida francese in grado di parlare perfettamente l’italiano e di dare spiegazioni esaurienti e soddisfacenti.

Acquistiamo dunque i due biglietti cumulativi per la cifra totale di 18 euro (sempre per due). La visita dura circa un’ora e mezza: bella e interessante davvero. Alla cassa è possibile acquistare e scegliere il tipo di biglietto che si vuole comprenda determinati siti e musei. I nostri biglietti comprendono anche il Criptoportico (sotto l’Hotel de Ville) monumentale costruzione romana sotterranea che si visita in breve tempo, le terme di Costantino, la cui visione è possibile anche all’esterno ma è meglio entrare per osservare meglio l’abside semicircolare in pietra, la Cattedrale St. Trophime con il suo stupendo Chiostro in fase di restauro, il Museo Reattu, situato in un bel palazzo ma nel quale non entriamo causa mostra temporanea che non ci interessa affatto. Preferiamo proseguire per la città e gustare con gli occhi tutto quello che ci offre.

In questi ultimo giorno cerchiamo di vedere il maggior numero di luoghi possibili; la Provenza è davvero bella! Dopo aver deciso di dormire a St. Rémy de Provence , ci fermiamo durante il tragitto a Les Baux de Provence, bel borgo medievale arroccato da dove si gode una splendida vista. C’è parecchia gente lungo le strette stradine ma riusciamo a visitare tutto quello che ci offre, evitando il castello di cui sono rimasti solo i resti, per i quali riteniamo non sia necessario pagare il biglietto di 9 euro a testa! Il bel panorama lo si può osservare anche da altri punti.

Decidiamo di passare anche da Tarascon, città medievale. Non bisogna lasciarsi scoraggiare dal primo impatto; il centro è purtroppo in decadenza, se capita di arrivare da questa parte, ma il Castello, costruito a partire dal 1400, è fiabesco e merita di essere visitato! (A fianco del castello c’è un comodo parcheggio). Paghiamo 14 euro per i due biglietti e visitiamo le numerose e belle stanze e saliamo sulle mura per ammirare il panorama e il Rodano che sotto scorre. Il castello è costruito sulla rupe a picco sul fiume! Lo spettacolo è molto suggestivo! Vicinissima al castello, meritevole di essere vista sia all’esterno che all’interno, si trova la Collegiale Santa Rita, che la storia racconta abbia salvato la città dalla Tarasque, il mostro (da cui il nome della città). C’è una statua dedicata al mostro (che a vedersi pare un po’ buffo) proprio sotto al castello.

Arriviamo nel tardo pomeriggio nella tranquilla Saint Rémy de Provence, ai piedi delle Alpilles, e cerchiamo la camera per la notte; molto stanchi non ci dilunghiamo più del dovuto e ci fermiamo a “La reine Jeanne” percorrendo la via principale che circonda la cittadina. Nel cortile interno dell’albergo si trova pure il ristorante, ma i prezzi sono per noi eccessivi e, come durante tutto il nostro soggiorno, abbiamo fatto acquisti al supermercato e mangiato ottime baguettes.

Appoggiamo le nostre borse nella vasta camera, che sembra più un monolocale e che ci costerà 77 euro comprese le tasse di soggiorno, e usciamo subito per una prima rapida perlustrazione della cittadina, città natale di Nostradamus e luogo dove visse Van Gogh.

24 agosto 2013 – sabato – ST. REMY DE PROVENCE / LES ARCS / ITALIA

Al mattino presto percorriamo con maggiore tranquillità questa piacevole cittadina e ne gustiamo meglio gli aspetti. Ne gustiamo pure i sapori acquistando in una pregiata pasticceria qualche “macarons”, mai assaggiati prima! Li vendono a peso d’oro, ma sono piccoli gioiellini veramente e pure buoni.

Il tempo ormai stringe ma cerchiamo di vedere tutto il possibile, gli antichi edifici, le belle piazzette, la collegiale St. Martin con l’organo importante, la fontana di Nostradamus, il negozio di peluches con alle finestre tantissimi orsacchiotto in fila, davanti all’hotel de ville.

Grandioso e indimenticabile, ad un quarto d’ora di cammino dal centro e che noi troviamo comunque sulla strada del ritorno in auto, l’ingresso di Glanum, sito archeologico. Non abbiamo il tempo di entrare, molta strada ci attende, ma parcheggiamo (gratuito fino alle ore 10) e rimaniamo estasiati davanti a Les Antiques: un arco trionfale eretto in epoca augustea e un mausoleo del 30 a.C.

E’ mattino presto, c’è calma e pace attorno, alcune nuvole basse nascondono parzialmente le montagne, l’atmosfera è particolare e sembra che questa opere magnifiche siano lì solo per noi. E’ un incanto.

A malincuore riprendiamo l’auto per rituffarci nel traffico che più avanti troveremo e che ci riporta a casa con un ricco bagaglio interiore, provenzale.

Durante il tragitto breve sosta a Les Arcs piccolo e grazioso paese medioevale, merita una breve sosta.

CONSIDERAZIONI

Nonostante il viaggio sia stato intrapreso in agosto, il caldo è stato sopportabile e partendo presto al mattino si può evitare la folla nei parcheggi e nei luoghi di maggior richiamo. Prenotando gli hotels in anticipo tramite internet si riesce a risparmiare sull’alloggio.

Chilometri percorsi circa 1.700, il costo della benzina è notevolmente inferiore all’Italia, un litro – circa euro 1.50 nei distributori degli ipermercati. Non ho inserito i chilometri tra uno spostamento e l’altro essendo brevi tragitti che impegnano alla guida massimo per un’ora e mezza. Ogni angolo di questa terra interessante, i monumenti e le città sono manutenuti in perfetto stato. Devo ammettere che anche i francesi mi hanno stupito, sempre attenti alle esigenze dei turisti e cortesi. La città che più ci ha colpito è stata Nimes, in particolare “il fiume colorato” acceso di notte che dall’arena arriva alla stazione. Volevamo una breve fuga economica e ci siamo riusciti: circa 1.000 euro totali per due.

NOTE DOLENTI

Nessuna, il viaggio non ha avuto nessun problema.

LA CLASSIFICA DEGLI IMPERDIBILI

1) Pont du Gard

2) Maison Carrèe

3) Les Antiques

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nimes - arena

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nimes - notte piazza orologio

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nimes - vista di notte

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nimes

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pont du gard

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aix - piazza orologio

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aix - pavillon de vendome

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avignone vista dal rodano

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avignone palazzo dei papi

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s. remy - les antiques

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arles - chiostro cattedrale

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castello la barben

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nimes - maison carrèe



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