Le spiagge di Corfù

Una piacevole scoperta nel verde del Mar Ionio
Scritto da: sagapo
le spiagge di corfù
Partenza il: 31/07/2013
Ritorno il: 07/08/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: Fino a €250 €
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Dopo la bella avventura della scorsa estate a Cefalonia, le 3 “galline in fuga” decidono di ripetere l’esperienza vacanziera nelle isole Ionie. Partenza da Malpensa e volo diretto su Corfù. Noleggio immediato della mitttiiicccaaaa… Suzuki Alto (270 euro per la settimana). Il luogo prescelto per il soggiorno, a 30 km circa dall’aeroporto sul versante orientale, è stato senza alcun dubbio e fin da subito, Paleokastritsa: la zona dell’isola più spettacolare dal punto di vista paesaggistico, grazie alla costa alta e al colore del mare verde smeraldo. Ricca di calette e grotte, alcune raggiungibili solo via mare, Paleo ci ha accolte nel migliore dei modi, grazie alla squisita e calda ospitalità della nostra padrona di casa.

Dove alloggiare a Corfù

In effetti Paleokastrtsa non esiste, o meglio è costituita dalla strada principale che termina al monastero omonimo ed è un susseguirsi di Studios, hotel, taverne e minimarket. Abbiamo soggiornato al “Noufaro”, “domatia” deliziosa in posizione panoramica, immersa in un giardino rigoglioso e frequentato da numerosi micetti, gestito da Caterina e dalla sua famiglia, che ci ha coccolato con vari omaggi, tra cui anguria all’arrivo, e ben due tipi di torte fatte da lei durante il soggiorno. Il nostro studio (240 euro per tutta la settimana) era dotato di un balcone con vista da sogno sulle baie di Paleo, sul quale ci deliziavamo tutte le mattine con la colazione vista mare.

Le spiagge di Corfù

Il pomeriggio del nostro arrivo abbiamo deciso di esplorare le spiagge vicine a casa: alcune davvero affollatissime! Sono molte le spiaggette nel territorio di Paleo, tutte con acqua freddina, ma purtroppo, essendo facilmente raggiungibili, in agosto erano quasi impraticabili per la folla. La mattina seguente decidiamo di vedere le altre spiagge della zona, in particolare ci fermiamo a fare il bagno nelle spiagge attigue al bellissimo e consigliato monastero di Panaghia tas Paleokastritsa, situato in alto, su un promontorio verdissimo e dalla vista spettacolare. Giardini interni, belle cappellette, cortili simil veneziani con pozzo centrale e miriadi di gatti curati dai monaci. Per cena ci dirigiamo verso il villaggio di Liapades, sulle colline alle spalle di Paleo. Dopo aver percorso una tortuosa e strettissima strada lastricata, sotto lo sguardo degli abitanti locali seduti fuori dalle loro case, siamo sbucate nella Piazza principale del paese, col suo bel platano centrale e la chiesetta. La piazza era circondata da localini e taverne frequentate, i cui tavolini erano occupati esclusivamente da clienti maschi. La specialità locale era carne allo spiedo e alla griglia di ogni tipo. Visto che 2 delle 3 galline in fuga sono vegetariane, optiamo per un aperitivo tipico corfiota: la tsitsimpira. Una bibita analcolica al gusto di limone e zenzero. Buonissima! Per la cena torniamo verso valle e ci fermiamo alla Taverna Village, sempre a Liapades: ottima soluzione.

Il terzo giorno ci dirigiamo verso il nord ovest dell’isola, destinazione Sidari e Canal d’Amour. Luoghi incantevoli, ma davvero molto affollati. Da non perdere le insolite formazioni rocciose color giallo senape del Canal d’amour, dove è possibile fare il bagno nell’acqua fredda e lattiginosa del canale, che si dice garantisca una felice vita amorosa… mah? Intanto la più giovane delle 3 galline, ad ottobre tornerà a Corfù…cosa vorrà dire?!

Nel pomeriggio, facciamo una breve sosta a Cape Drastis, con la sua spettacolare vista e foto di rito. Purtroppo la vicina spiaggia di Loggas, con falesie verticali e panorama sempre affascinante, è stata quasi interamente mangiata dal mare. Sulla strada del ritorno, ci fermiamo qualche ora nella stupenda spiaggia della grande baia di Agio Georgios: qui acque limpide e tiepide, ricche di pesce. Per rientrare a Paleo prendiamo le strade secondarie che attraversano le colline interne, fitte di boschi di ulivi, (qui a Corfù enormi, perché non vengono potati; mai visti così grandi) , cipressi e mirti. A cena facciamo quella che si rivelerà la scelta decisiva per le nostre serate a Paleo: decidiamo di provare la Taverna Spiros, proprio a due passi da casa. Torneremo per il resto della vacanza in questa taverna dalla piacevole atmosfera tipicamente greca, dai prezzi contenuti, il cibo prelibato e abbondante e la simpatica accoglienza.

Il quarto giorno ci dirigiamo verso sud, sempre sul versante occidentale. Raggiugiamo la bellissima e molto estesa spiaggia di Glyfada, sabbiosa e dalle acque limpide e calde. Della folla di turisti assatanati, ci spostiamo più a nord, esattamente a Myrthiotissa: dal nome del monastero in cima ad una collina ricca di mirti che però non visitiamo. Ci fermiamo invece, dopo una lunga discesa sotto il sole, nella spiaggetta di ciottoli vicino alla più famosa spiaggia dei naturisti e degli Hippie, dove non era possibile nemmeno stendere il telo per la folla! Anche qui troviamo acque limpidissime e calde, tuttavia un po’ mosse. Arranchiamo sotto il sole fino alla macchina e raggiungiamo la spiaggia di Ermones: affollatissima e poco significativa, se non per la bella passeggiata lungo un sentiero che costeggiava il lato Nord della baia.

Il quinto giorno ci spostiamo alla scoperta della costa nord-orientale, che ci era stata consigliata caldamente da alcuni amici del forum e che ci incuriosiva dopo le letture dei fratelli Durrell. In effetti questo lato dell’isola è un paradiso: morbide colline fitte di cipressi e ulivi e vegetazione rigogliosa. Spiaggette dalle acque cristalline o color smeraldo che si alternano a porticcioli tranquilli e poetici. I Durrell avevano scelto giusto il luogo del loro rifugio corfiota. Dobbiamo dire che questa è la zona più pittoresca e “rilassante” per gli occhi e la mente. Abbiamo selezionato alcune tra le numerosissime spiaggette, in particolare: Nissaki, un gioiellino davvero delizioso, con ghiaia bianca e acque perfette (da visitare entro le 11 del mattino per evitare la folla). Impossibile fermarsi a Kalami per la gente fittissima, anche se in bassa stagione dev’essere molto bella. Kaminaki, con taverna alle spalle e 2 file di ombrelloni, in cui però non abbiamo sostato. Infine optiamo per la verdissima spiaggetta di Chouchoulio, vicino al porticciolo di Koulura. Ultima tappa della giornata la spiagge e il paese di Kassiopi: la spiaggia di Bataria ci attira immediatamente per il colore incredibile delle sue acque limpide: quarzo, acquamarina, zaffiro… una meraviglia! Scogli piatti ci accolgono per l’ultimo fantastico bagno della giornata.

Il sesto giorno abbiamo deciso che non potevamo non dedicare qualche ora alla visita della città di Kerkyra, patrimonio dell’Unesco: la mattina e il primo pomeriggio sono trascorsi quindi passeggiando tra le vie dello splendido capoluogo dal fascino veneziano, sia nelle architetture che nei negozietti tipici, ma anche con i panni stesi tra le case, nel quartiere più antico che ci ricorda Napoli. Per rinfrancarci dopo questa torrida escursione cittadina, abbiamo trascorso la seconda parte del pomeriggio nella spiaggia di Rovinia, ritornando nei pressi di Liapades: raggiungibile a piedi con un comodo sentiero che attraversa un bel bosco di ulivi, per sbucare in una caletta piuttosto affollata di giovani, dove siamo state a goderci le ultime ore di sole fino al tramonto.

Il settimo giorno, dopo varie riflessioni (affittiamo la barca e la pilotiamo noi o noleggiamo il barcaiolo?) decidiamo la seconda opzione: la signora Caterina ci consiglia di rivolgerci al marito Vangelis, proprietario di un taxi-boat, per la nostra gita alle grotte e spiagge più remote del promontorio di Paleo. Quindi facciamo una piacevole traversata con sosta ad alcune grotte con formazioni rocciose spettacolari, banchi di pesci e acque dalle mille sfumature verdi e blu. Ci mostra la grotta detta dell’occhio azzurro, (foto 13) che lascia senza fiato, prima di lasciarci alla leggendaria Paradise beach. Una Lunghissima distesa di ghiaia con alle spalle una parete verticale di roccia chiara, e delimitata da una piccola ma profonda grotta con spiaggetta interna noleggiati per € 7,50 ombrellone e sdraio, sembrava effettivamente un paradiso: finalmente niente folla di bagnanti! Ma anche qui intorno all’una la gente si fa eccessiva. Vangelis ci viene a riprendere come da accordo e, tornate a terra, passiamo il resto del pomeriggio a Rovinia.

L’ultimo giorno, per non perdere nemmeno un’ora di sole e di mare corfioti, facciamo l’ultimo bagno alla Grotta sotto casa, dove si può prendere il sole sugli scogli dai quali è bello tuffarsi nelle acque verde smeraldo.

Nel pomeriggio, il volo di rientro a MPX con un arrivederci a presto dalle “3 galline in fuga” alle isole Ionie. W la Grecia!



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