In Trentino per Seminar la buona pianta
Arrivati in hotel non abbiamo perso tempo: assieme a un bel gruppetto di altri blogger, radiofonici e giornalisti, siamo saliti sul pullman diretto a Schio, per assistere all’inaugurazione della mostra “Maccheariachefa, fumetti e satira in difesa dell’ambiente”. Nelle sale superiori del Palazzo Fogazzaro, fino al 22 settembre, si può ammirare una collezione di 150 tavole dei più svariati autori, tutte dedicate al tema del rispetto della natura.
All’inaugurazione era presente, oltre ai dirigenti Aboca, al sindaco di Schio e al giornalista Stefano Curone, niente meno che Silver, il papà di Lupo Alberto! Non mi sono fatta sfuggire l’occasione di accaparrarmi una copia, con tanto di dedica personalizzata, del suo fumetto disegnato apposta per l’occasione. Felice del mio bottino ho affrontato con maggiore serenità i 40 minuti di curve che da Schio riportano a Rovereto.
A partire dalla mattina successiva, subito mi accorgo che le giornate con Aboca sono fitte di impegni. La sveglia suona di buonora e, con la guida esperta del botanico Fabio Zara e del fitoterapista Andrea Lugli, ci si inerpica su per i sentieri della Vallarsa, per riscoprire le proprietà benefiche e curative delle piante che solitamente oltrepassiamo ignari e incuranti. È così che ho imparato, ad esempio, che il Sambuco è eccellente contro il raffreddore o che la Chillea Millefolium è un’ottima anti emorragica.
Ogni tanto, poi, la nostra guida chiedeva a delle coraggiose cavie di assaggiare radici o foglie che, con abile manualità, tagliava davanti a noi con il suo falcetto. Anche io, che solitamente sono poco coraggiosa in ambito culinario, dopo aver visto l’espressione compiaciuta dei miei compagni di avventura, ho accettato, sebbene con ritrosia, un piccolo fusto dal quale fuoriuscivano cespuglietti di foglie verdi. Che sorpresa! Succiandolo alla base, ne sapeva di anice! Il suo gusto non era però forte come quello che assaporiamo in una granita o in alcuni confetti, aveva bensì un sapore fresco e delicato, dolciastro, molto dissetante.
Arrivati in quota degli invitanti stand culinari ci attendevano con ogni sorta di leccornia. Formaggi locali, torte di verdura, bruschette appena arrostite, salumi, insalate, dolci al cioccolato e frutti di bosco, bevande dissetanti ed energetiche, il tutto, ovviamente, a base di… Piante! ça va sans dire! È così che i tetti gialli di questi meravigliosi stand sono diventati istantaneamente la mèta ambita di ogni successiva camminata.
Ben rifocillati, nel pomeriggio, erano organizzate delle letture nei prati in quota, con ospiti illustri del calibro di Stefano Benni e Michele Serra, il tutto allietato dalle musiche degli Enerbia. Devo confessare che, durante uno di questi pomeriggi, ho avuto anche un momento di commozione. Tutti noi eravamo seduti sparpagliati, chi a gambe incrociate chi sdraiato a occhi chiusi, sul prato di fronte a Stefano Benni, che stava leggendo un pezzo tratto da Moby Dick, nella splendida cornice della Malga Boffetal. La sua voce profonda dava corpo alle parole del protagonista nel momento in cui parla del capitano Achab che, ormai vecchio e saggio, ripercorre e riflette sulla sua vita vissuta nel mare, sulla lontananza dalla sua amata. Tutto intorno il silenzio dei nostri respiri, avidi della sua voce. E il vento, che soffiando faceva vibrare le corde dell’arpa regalandoci un suono dolcissimo. Uno di quei momenti in cui ti sembra di cogliere l’essenza profonda della natura e della vita. Poco dopo un lungo applauso, e via con gli Enerbia, che rallegravano i pomeriggi tra una lettura e l’altra, con i loro ritmi popolari. Anche io mi sono messa in gioco e a poco a poco ho imparato a ballare la “Piana”, una divertente danza sgombra-mente che si balla tutti in cerchio, mano nella mano.
Un pomeriggio abbiamo anche avuto un piccolo imprevisto di viaggio: una bella grandinata ci ha sorpresi in quota. Per fortuna c’erano le tende gialle degli stand Aboca a ripararci. Atteso pazientemente che il cielo smettesse di sparare proiettili bianchi, ci siamo rimessi lesti in marcia verso casa, lungo il sentiero zeppo del profumo acre e intenso di pini, foglie e muschio bagnati dalla pioggia.
Le sere, dopo cena, non sono state prive di emozioni: comodamente seduti nelle sale del MART di Rovereto abbiamo ascoltato la bella intervista di Giovanna Zucconi a Stefano Benni e il divertente cabaret di Diego Parassole.
Da questa intensissima tre giorni mi porto a casa un rinnovato amore per il contatto diretto con la natura, delle nuove consapevolezze sulle piante che mi circondano e sulle loro proprietà, la voce intensa di Stefano Benni, i balli in cerchio a suon di musica degli Enerbia, il miglior dolce che abbia mai mangiato e, soprattutto, lo spirito di comunione di persone che fanno del proprio lavoro una vera passione, in grado di trasmetterla nel più genuino dei modi, attraverso la natura.
Note e informazioni utili
– Le due gite alle quali ho partecipato io, portavano rispettivamente:
Dal Rifugio MB, località Malga Fratte alla Malga Boffetal
Dal Rifugio Coni Zugna al Parco della Pace, sul Monte Zugna
La prima gita è durata circa un paio d’ore a salire, con ripetute fermate per scoprire le macchine che ci circondano, la seconda circa 45 minuti. Entrambe sono fattibili con bambini anche piccoli in quanto il percorso, oltre a non essere lungo, è anche facilmente percorribile.
– La mostra “Maccheariachefa, fumetti e satira in difesa per l’ambiente” è a ingresso libero, all’interno di Palazzo Fogazzaro, a Schio. Visitabile sino al 22 settembre 2013. Per info tel. 0445.691392, www.comune.schio.vi.it
– Questo è l’indirizzo del MART di Rovereto: www.mart.tn.it
– Questo è l’indirizzo dell’iniziativa “A Seminar la Buona Pianta”: www.labuonapianta.it. Segnatevelo in agenda, la prima settimana di agosto, il prossimo anno, non potete mancare!