Vietnam, Cambogia e Laos
Non mi soffermerò a dire quanto belli siano i paesi dell’indocina, ci sono diari di viaggio ben fatti a cui attingere. Preferisco invece tips che possono risultare utili per chi vuole girare questi Paesi.
1. Agenzia: mi sono affidata ad Asiatica travel, sede Hanoi con operatori che parlano italiano e che organizzano il viaggio anche con conversazioni via Skype. Li ho trovati abbastanza economici rispetto alle agenzie blasonate ma un’avvertenza, bisogna stagli un po’ dietro su qualche dettaglio.
2. Cambio, portate i dietro dollari, non ho quasi mai avuto bisogno di avere dietro moneta locale anche nei più desolati mercati rionali. Però in banca chiedete tagli molto piccoli, e molte banconote da un dollaro perché vi serviranno molto (a meno che non decidiate di comperarvi la Cittadella di Hue in blocco).
3. Vaccinazioni, non servono, anche nei periodi di pioggia e caldo. Portate un buon anti zanzare e usare lo di sera, è più che sufficiente.
4. Scarpe, rassegnatevi, avrete sempre i piedi bagnati se andate in estate per cui il suggerisco le crocks come ho fatto io o, meglio, quei sandali della birkenstock che se si bagnano non si rovinano. Ho visto vari europei con le malefiche infradito rimanere a piedi calzi perché si rompevano e, peggio, scivolavano in continuazione sui sentieri.
5. Va da se che un kway è obbligatorio. Io avevo anche un ombrellino piccolino che in Laos mi ha un po’ protetta da una specie di nubifragio.
6. Strade, imparate a guardare, e adeguate vi al loro modo. Le strade non si attraversano correndo e non si guarda mai da una sola parte, loro non hanno minimamente idea di che cosa siano le corsie, i versi di percorrenza e le precedenze. Mi sono trovata in risciò coronano con una valanga di macchine e noto che mi venivano incontro. Normale. Guardare, scendere dal marciapiede e un po’ per volta a lenti passi attraversare e lasciare a loro decidere se vogliono passarvi davanti o dietro. Fondamentale.
7. Gente, sorridere, sorridere sempre. Non è buona educazione non sorridere e loro se lo aspettano. È la base del rapporto. E fondamentale per le contrattazioni. Sorridere per qualsiasi cosa, non è solo questione di buone maniere, è proprio il loro modo di iniziare un rapporto, anche se state mandando via l’ennesimo bambino o donna o uomo che ci voleva vendere qualche cosa. I vietnamiti in particolare sono gente tostissima, flessibili come dei giunchi ed estremamente adattabili ma resistenti come delle corde di canapa. Si sono adattati benissimo all’ambiente e ne hanno tratto il massimo delle lezioni. Un motivo per cui cinesi, francesi, americani, cambogiani non li hanno mai piegati ci sarà. Tenete e conto.
8. Compere, vi chiederanno sempre più del doppio. Non vi arrabbiate, è il loro modo di fare. È sorridere ancora (v. Infra). Decidete fino a dove volete spingervi e continuate a contrattare fino a che non ottenete il risultato che volete. Se no, sempre sorridendo, cambiate. Se vi irrigidite e mettete il muso o rispondere duramente ricordate che vale la regola n. 7. Loro si irrigidiscono e poi non c’è più niente da fare.
9. Se siete in fase organizzativa e non cercate il viaggio comodo programmate una buona parte della vacanza per il nord che merita davvero. Le risaie prima di Sapa e le piantagioni di the alle colline sono uno spettacolo che toglie il fiato. Per gli acquisti rigorosamente avere la domenica mattina al mercato di Sapa, è uno dei più belli e forniti.
10. Ha Long Bay, non lesinate sulla barca, scegliete il massimo che vi potete concedere col vostro budget. Quattro stelle è adeguato. Io ero sulla Pelican, stupenda nave dove per altro ho mangiato benissimo e le cabine sono veramente belle. Assaporare un Martini sul tetto della barca ammirando il tramonto sulla baia e ascoltando Skyfall e immaginando di essere James Bond non ha prezzo. Fidatevi.
11. Centro Vietnam, Hoi An è molto carina e vale la pena cenare sul lungo fiume, anche qui i localini sono tantissimi, basta solo scegliere.
12. Hue, attenzione alle distanze, Hue è piuttosto grande e se non avete un driver che vi scorrazza dal l’hotel alla cittadella ricordate i che è un bel po’ di strada sotto un isole impietoso e comunque un caldo asfissiante. Andate di tuk tuk. Se avere una giornata libera e non è previsto dal vostro programma affittate attraverso l’hotel una gita in baca per vedere i templi che sorgono lungo il fiume. Molto bello.
13. Sud, fin dove vi è possibile state sul Mekong e navigate più chetone te, il fiume è da brivido e vi sembrerà di essere in un film di indiana jones.
14. Saigon è molto più rilassata di Hanoi, anche sul traffico. State al fiume, vale sempre Lla pena e la sera fatevi in giro nel locale del grattacielo più alto, magari quello a forma di unghia femminile, il panorama è mozzafiato e potrete vedere tutta Saigon dall’alto. Molto suggestivo e molto cooooool.
15. Angkor Wat, tre giorni sono il minimo sindacale. La zona è enorme e per visitarlo ci vuole tempo. Qui la giuda ahimè è quasi d’obbligo. Senza se non siete professore di arti orientali rischiate di perderei il negli. Per gli appassionati del brivido come me organizzatevi uno dei giorni per andare a vedere l’alba sui templi. Generalmente si va ad Angkor Wat. Io ho scelto un altro tempio e mi sono trovata da sola in mezzo alla foresta a vedere i primi raggi che arrivano. Non ha prezzo.
16. Luang Prabang, se potete non di domenica, alcune cose sono chiuse e il museo nazionale a mezzogiorno chiude. Ahimè…..il resto è molto bello. La seta lavorata dai laotiani e di una raffinatezza squisita. Vestiti e sciarpe se ne volete qualcuno sono da acquistare qui.
17. Technicalities, il visto ad Hanoi in aeroporto. Una foto, non due, ma se non ce l’avete ve la fanno loro. Quando arrivate non vi fermate sulla destra ma proseguite lungo il corridoio che vedete. Dall’altra parte consegnate passaporto e lettera di invito. Lì tornare al primo banco che aver visto scendendo le scale ed aspettare. Loro preparano il visto e campano in ordine sparso. Prima siete andati di la, prima otterrete indietro il vostro passaporto. Pagate ed uscite. Per la Cambogia fate il visto online, è più semplice. Vi rimane solo da consegnare il documento che vi inviano per mail e far vistare il passaporto. In Laos ci sono due moduli da compilare coi soliti dati, uno ve lo daranno in aereo se avete un volo da un paese limitrofo, all’altro ve lo danno in aeroporto quando arrivate. Solita trafila e solita fee da pagare.
18. Per le prenotazioni di attività senza l’agenzia passate tassativamente dal l’albergo. Non contrattate non vale la pena. Per altro passando attraverso l’hotel loro si sentono controllati e non tolgono pezzi dal programma. Se capita qualche cosa non esitate ad informare la receptionist dell”hotel.
19. Se non siete timorosi, provate tutti i mezzi che potete, sono molto divertenti e cosa o poco. A parte l’auto, provate la moto, il tuk tuk, il risciò, la bicicletta, la barca, la nave e insomma più che potete….
20. Cibo, meraviglia. Il mio suggerimento è di evitare i locali turistici fin che potete. Andare nei mercati coperti a mangiare e provate le cose che mangiano loro. Non abbiate paura indicate cosa volete assaggiare e sedetevi. Il cibo arriva e loro sono gentilissimi. Lo so, non c’è la pulizia europea e uno si chiede sempre quando sarà la volta buona che si beccherà l tifo. Non è così, la cucina vietnamita e cambogiana sono molto sane e buonissime, ricca di riso e verdure e se uno vuole anche carne e pesce. Per combattere l caldo loro mangiano moltissime zuppe molto calde con verdure alle volte carne e il peperoncino. Mangiate quelle. È l’unico modo per non svenire dall’umidità assurda e dal caldo (se,per che non facciate tutto con macchina climatizzata e driver nel qual caso se proprio non vi piace ci sono vari locali tipici in cui mangiare. Però se non provate non sapere cosa vi state perdendo…. ( sempre che uno viaggi per capire la cultura del posto e non per guardare il luogo come da una vetrina). Mangiare al mercato costa 1 o 2 dollari. Io non ho mai speso di più di così in tutti e tre i paesi. Portate vi sempre dietro una o due bottigliette di acqua perché il caldo e l’umidità non perdonano. Mangiate tanta frutta, qui è molto buona e costa poco. I frullati e i succhi sono buonissimi. Anche le birre locali sono piuttosto buone, assaggiatele almeno una volta. Il Vietnam è il secondo esportatore al mondo di caffè ed in effetti il caffè che fanno nei loro locali, quelli che nella zona nord sembrano dei garage riadattati, sono veramente interessanti. Si bevono nelle tazzine che hanno loro che fanno colare il caffè direttamente da un filtro posto sopra. Loro lo bevono in un bicchiere a parte col ghiaccio. Alcuni con sopra il latte condensato. Non male.