Croazia on the road
Tutto on the road mescolando culture, paesaggi e mare ovviamente!
Itinerario organizzato tutto da noi, andando un po’ a “sentimento” e un po’ sulla base dei consigli di altri TPC.
Partenza domenica 9 giugno da Cremona ore 8, da casello a casello in circa 4 ore raggiungiamo il confine tra Italia e Slovenia in un baleno, fatta la sacrosanta vignetta necessaria per percorrere l’autostrada slovena ci dirigiamo verso Postumia.
La prima tappa del nostro tour prevede la visita alla famose grotte (in tutto un’oretta e mezza), un intrecciarsi di 20 chilometri di gallerie e sale con concrezioni calcaree, si tratta della più grande cavità del Carso classico e allo stesso tempo anche la più visitata grotta turistica d’Europa. Tutto molto affascinante, prima parte del tour in trenino che ci conduce per 5 km all’interno delle cavità, da qui si viene divisi in gruppi in base alla lingua e, accompagnati da una guida (molto simpatica e molto esaustiva) ci addentriamo nel cuore del le grotte. Qua rimaniamo colpiti dalla particolarità delle concrezioni, quelle a forma di spaghetto, a forma di tende per arrivare a quelle mastodontiche che somigliano a un leone, alla torre di Pisa o ad un gallo! Consigliamo di portarsi dei vestiti pesanti per il tour, la temperatura è costante attorno ai 10° tutto l’anno.
Pranziamo in uno dei bar presenti vicino alle grotte, 2 panini acqua e caffè per poco più di 10 euro.
Finito di pranzare, proseguiamo per la località d Predjama, a soli 10 km da Postumia, dove si trova, incastonato nella roccia, il castello di Predjama (la leggenda narra che il castello fu dimora segreta del temerario cavalier Erasmo di Predjama, che quando cadde in disgrazia presso la corte imperiale austriaca, inseguito dal capitano di Trieste Gasper Ravbar, si rifugiò nel castello dove fini i suoi giorni).
Una volta mostrati i nostri biglietti (27 euro a testa per la visita alle grotte e al castello con biglietto unico), passiamo per il piccolo ponte levatoio e visitiamo gli interni del castello (un po’ spogli per la verità), tra cui l’antica cappella, la prigione e tutta la parte alta del castello da cui si gode di una stupenda vista su tutto il circondario.
Il nostro primo giorno termina a Opatija, dove abbiamo deciso di soggiornare in b&b di recente costruzione (non facilissimo da trovare) molto carino! (Stancija Kovacici)
Il secondo giorno partiamo in direzione Pletvice, per la visita ai parchi più famosi di tutta la Croazia.
Dopo circa 2 ore raggiungiamo la nostra meta e per prima cosa prendiamo possesso della nostra stanza al villaggio San Korana, piccolo agglomerato di case posto nelle vicinanze del parco. Molto caratteristico questo paesino, formato da piccole abitazioni e diviso in due da un torrente che nella sua discesa sfocia in una serie di cascate che ci permettono di familiarizzare con il paesaggio che troveremo poi all’interno del parco! Un sorta di “antipasto del parco”.
Il padrone di casa (appartamenti Sobe San Korana) ci spiega per filo e per segno il percorso da seguire, permettendoci così di evitare l’ingresso a pagamento e di poter ammirare il parco dai suoi punti migliori! Foto memorabili amici! Dalla grande cascata scendendo fino all’attracco del battello si posso scorgere punti di vista del parco davvero mozzafiato!
Pranziamo al self-service (pollo allo spiego, salsiccia, acqua per 9 euro) e proseguiamo nel nostro tour a piedi.
Piccola nota dolente: munitevi di kune, purtroppo non tutti i botteghini, dove vendono i biglietti per il giro in battello + trenino, accettano gli euro. Purtroppo noi non essendo muniti di Kune siamo costretti a terminare il nostro tour a piedi, poco male anche il tragitto pedonale lascia a bocca aperta!
La sera ceniamo in un ristornate consigliatoci dal nostro padrone di casa, in cui mangiamo degnamente e ad un prezzo ottimo (Restoran Degenija)
La mattina sveglia presto e partenza in direzione Zara, finalmente si va al mare!!!
Il tragitto verso Zara ci fa scoprire la Croazia segnata dalla guerra, strade dissestate, case diroccate che portano ancora i segni delle mitragliate, edifici distrutti dai bombardamenti e le signore (spesso anziane) che lavorano ancora nei campi come accadeva 60 anni fa nelle nostre campagne.
CI sistemiamo nel nostro chiccosissimo monolocale (Villa Diana) a 5km dal centro di Zara, punto strategico per le nostre prossime tappe (nelle vicinanze c’è un piccolo alimentare Lidl dove acquistare tutto il necessario per colazione e pranzo al sacco)!
Il pomeriggio lo trascorriamo visitando Zara, la parte vecchia. Città accogliente, a misura d’uomo (solo 75000 abitanti), affacciata sul mediterraneo conserva il suo centro storico (interamente pedonale) dominato dalle sue origini “Veneziane”. Da vedere la schiera di San Donato e la cattedrale di Sant’Anastasia.
Particolare l’organo marino che si trova sull’angolo nord-occidentale della banchina che circonda il centro storico. È formato da 35 canne d’organo di diversa inclinazione, forma e lunghezza che pescano nel tratto di mare antistante e terminano in corrispondenza di uno scalone di pietra che interrompe la continuità della banchina digradando verso l’acqua.
Grazie al moto ondoso dell’acqua marina queste canne producono suoni continuamente diversi modulati secondo sette accordi e cinque tonalità.
La sera ceniamo da Niko, forse uno dei più famosi ristoranti di pesce della zona.
Il giorno dopo andiamo in cerca di una caletta degna di nota, dopo qualche giro a vuoto sbuchiamo nei pressi del camping Pine beach a Biograd. spiaggia splendida, composta da due calette la prima un po’ più affollata la seconda invece più nascosta e tranquilla e popolata da nudisti over “anta” non proprio diplomatici, che non apprezzano molto la nostra presenza!
Senza farci problemi ci godiamo una fantastica giornata di sole e di mare! Vicino alla spiaggia ci sono i bagni, una doccia e un bar ristorante (purtroppo essendo ad inizio giugno il tutto è a mezzo servizio… anche meno di mezzo).
Nel tardo pomeriggio vistiamo il il porto di Biograd, località tipica affacciata sul mare e ricca di ristoranti e locali adatti a chi ama la mondanità.
La sera ceniamo al Konoba Skoblar nel centro storico di Zara.
Il giorno successivo passiamo ancora la mattinata nella nostra caletta e nel primo pomeriggio partiamo in direzione Spalato.
La strada costierà è uno spettacolo (l’ideale sarebbe farla in moto) i borghi sul mare non si contano, da Trogir a Pakostane. Dopo ogni curva spunta uno squarcio di paesaggio che merita uno stop per fare una foto!
Ci fermiamo per una breve pausa a Sibenik, dove visitiamo il centro storico e la rocca che domina tutta la cittadina.
Raggiunta Spalato facciamo le foto di rito sul ponte che si trova all’ingresso della città, parcheggiamo e inziamo il nostro giretto nel centro storico. Affascinate cittadina, ricca di vicoli caratteristici e famosa soprattutto per il Palazzo di Diocleziano, la porta Aurea e la cattedrale con il suo celebre campanile.
La sera decidiamo di fermarci a cena in vicino al porto, ristorante Konoba Atlantida.
Venerdì ci dedichiamo al tour del parco delle Kornati e Talascica. Il tutto a bordo di un imbarcadero “tipico” sul quale ci viene fornita sia la colazione che il pranzo (ottimo pesce fresco cucinato alla brace). Il tour di per se non resterà certamente nei nostri ricordi, le isole Kornati sono molto belle, idem anche il parco talascica ma forse una giornata intera è troppo. A nostro parere vista un’isola le altre sono abbastanza simili, certamente suggestivo il viaggio in barca che offre scorci di paesaggio molto belli ma niente di più!
L’ultima giornata decidiamo di passarla in spiaggia, il giorno successivo ci aspetta il viaggio di ritorno!
Domenica mattina partenza presto, dopo 8 ore siamo a casina.