Istanbul 7

Viaggio alla scoperta delle antichità della metropoli... e non solo
Scritto da: ucciopassa
istanbul 7
Partenza il: 05/06/2013
Ritorno il: 10/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Che la si chiami Istanbul o Costantinopoli la mente condurrà sempre a quella splendida città posta alle estremità di due continenti, quasi a volerne fare uno solo: Europa ed Asia. La sua particolare posizione a cavallo dello stretto del Bosforo, quella stretta lingua di mare che unisce il Mar di Marmara con il Mar Nero, rende questa megalopoli unica al mondo. Nonostante dimensione e popolosità di prim’ordine, la città non è comodamente servita da molti mezzi di trasporto a causa della conformazione del territorio su cui erge, ma questo non costituirà problema alcuno per la nostra visita, il mezzo ce lo siamo portati da casa: gambe, piedi e scarpe da ginnastica! Ma cominciamo il viaggio…

5 Giugno 2013 – lo sbarco

Il volo Bergamo/Istanbul Sabiha Gokcen ha appena chiuso il Gate e noi siamo a bordo del modesto aereo Pegasus Airlines che, in perfetto orario, atterrerà in quello che è il secondo scalo cittadino. La distanza con Piazza Taksim, il centro della zona europea, è di circa 45km ed il tragitto è molto trafficato tant’è che il tempo stimato per giungervi è di circa 1.5 ore. Per ovviare all’inagibilità della piazza a causa degli scontri di questi ultimi giorni tra manifestanti e polizia, opteremo per uno shuttle bus che, alla modica cifra di 10€, ci porterà direttamente fuori dal nostro appartamento. Giusto il tempo necessario per prendere confidenza con l’appartamento (2 minuti) e siamo già in giro! Diciamo pure che il suo punto forte non è la grandezza, seppur più che sufficiente alle nostre necessità, bensì la posizione: situato in zona Beyoglu tutte le attrazioni della città risulteranno facilmente raggiungibili e così, prima viuzza a destra, seconda a sinistra fino a quando, dopo pochi minuti un po’ a casaccio, giungiamo alla famosa Istiklal Caddesi, via dello shopping e della vita notturna. La percorriamo tutta facendo la spola tra i due lati fino a giungerne all’estremità: ci troviamo in una affollatissima piazza Taksim. L’occupazione da parte dei manifestanti turchi è ancora in atto e le cariche della polizia, protagoniste fino alla notte prima, hanno lasciato spazio a folkloristici balli e canti popolari.

6 Giugno – la cultura

Ore 9 già operativi! Oggi ha inizio il vero e proprio tour della città e, usciti da casa, ci dirigiamo subito in direzione Sultanahamet, la zona storico/turistica della città. Scendiamo per una ripida stradina fino a quando le basse case vengono sovrastate dall’imponenza della torre di Galata. Un baretto, appena sotto, ci accoglierà per una colazione a base di caffè espresso, brioche e con la promessa di salire su quella torre nei giorni successivi. Il cammino riprende percorrendo l’omonimo ponte fino a giungere al palazzo Topkapi, quella che un tempo fù la residenza del sultano in età Ottomana ed ora custode di enormi ricchezze quali antichi monili e bellezze architettoniche. I biglietti acquistati on line qualche giorno prima ci eviteranno la lunga coda alle casse liberando sin da subito la macchina fotografica di immortalare quante più immagini possibili. Il tempo inesorabile scorre nell’enorme palazzo ed essendo questa solamente la prima tappa, le cose da vedere fuori sono ancora molte, decidiamo così di uscire per recarci, poco distante, nella basilica della Santa Sapienza: Hagia Sophia. Nonostante alcune parti di essa siano in ristrutturazione e quindi l’interno denso di impalcature, la sua maestosità non ne viene intaccata a tal punto che nel bel mezzo della scalinata che conduce al piano superiore non è difficile incontrare gente ferma a rifiatare: immensa! L’ora di pranzo è stata abbondantemente superata e quindi, prima di dedicarci nuovamente all’arte, ci fermiamo in un self service a gustare cibo esclusivamente turco.

Tra i monumenti più belli di Istanbul, e dunque meritevoli di visita, vi è sicuramente la Moschea Blu caratterizzata dai suoi sei minareti e dalle oltre 20.000 piastrelle di ceramica color turchese. Imbustate le scarpe in sacchetti appositamente dati all’ingresso, ci rechiamo a visitare questo splendido monumento che non ha di certo deluso le aspettative. L’ingresso, gratuito, è possibile al di fuori degli orari di preghiera. Rimanendo in zona andiamo a visitare la Cisterna Basilica: l’imponente edificio sotterraneo utilizzato quale riserva idrica di Istanbul durante l’epoca Bizantina. Le 336 colonne con capitelli che la sorreggono, illuminate da una debole luce, ne fanno un ambiente molto suggestivo. Numerosi i pesci che ne navigano le acque e tu, turista, non puoi far altro che seguire il percorso su appositi corridoi rialzati. Breve la fila all’ingresso ed esiguo il costo del biglietto per un monumento che merita sicuramente d’esser visto. La strada percorsa è molta, come altrettanta è la voglia di scoprire questa città: ci intrufoliamo in viuzze e ne percorriamo altre, verso l’entroterra o seguendo la costa, giusto la pausa per un caffè in un baretto poco distante la zona Besiktas e la camminata riprende. Giunti nei pressi del Dolmabahce Palace, dove decidiamo di non entrare, ci fermiamo a bere qualcosa in una piazzetta poco distante: la temperatura è di circa 30 gradi e la sete ne è degna testimone! I pullman e i Toma costantemente in moto, i poliziotti in assetto antisommossa che li riempiono pronti all’azione, caratterizzano tutta la zona di Besiktas in questo periodo. Il giorno sta lasciando spazio alla notte ma la voglia di girare non è finita e così, tornati in appartamento giusto il tempo di una doccia, si riparte: i mercatini ad Eminonu, appena oltre il ponte di Galata. Quest’ultimo, costituito da un piano rialzato per le auto ed i tram e da un piano inferiore, a pelo d’acqua, denso di locali e ristorantini, è il luogo ideale per poter cenare o bere qualcosa direttamente… sul mare! I mercatini notturni aprono alle 20 per chiudere alle 24 e sono formati da grosse tovaglie stese per terra un po’ a casaccio e la cui merce “originale” sopra esposta è messa in vendita a prezzi stracciati. Caratteristiche barche di pescatori armeggiate al porticciolo vendono pesce fresco arrostito all’istante ed avvolto tra due lembi di pane, una spruzzatina di succo di limone, un timido tavolino sotto un tendone e l’affascinante atmosfera rendono unico il tardo ristoro. La stanchezza si fa sentire e sebbene la strada per l’appartamento non sia lunga, la salita per giungervi è astia e decidiamo di andarci a riposare, dopotutto è mezzanotte e domani la giornata è altrettanto lunga.

7 Giugno – i Bazar

La sveglia suona repentina, i piedi, memori della strada percorsa il giorno prima, presentano un mero certificato di inagibilità che non viene neanche preso in considerazione: oggi giornata shopping! La torre di Galata di attende per la colazione nel suo solito bar, discesa a piedi fino all’omonimo ponte oltre il quale, adiacente alla grande e nuova moschea, ci attende il bazar delle spezie. Un susseguirsi di vaschette affollano le vetrine delle botteghe, piccole montagnette di spezie d’ogni genere le riempiono andando a creare una molteplicità di colori unica. Il commesso, la cui mano è propesa verso una di esse, intenta l’estenuante trattativa senza presentare il benché minimo sconforto in seguito ai ripetuti “no, thanks…I’m ok”. Abbandoniamo il bazar delle spezie e ci riportiamo all’aperto dove il caldo sole e gli innumerevoli negozietti ci accompagnano per le viuzze a pendenza costante: si sale, direzione Gran Bazar, uno dei più antichi e grandi mercati coperti del mondo! Come un ciclista, stremato dalla calura, taglia il traguardo festante, così noi tagliamo quell’immaginario traguardo composto dal cancello la cui dicitura è “Gran Bazar”, finalmente direi! Cominciamo a districarci per il labirinto di viuzze attratti dalla varietà di merce, dal gioiello all’abbigliamento e fedeli al motto “non tutto…ma di tutto”. Cerchiamo riposo e “refrigerio” in un baretto dove, alla modica cifra di 8 lire turche (poco più di 3 euro), beviamo due the turchi… bollenti. Pochi minuti la durata della pausa e siamo ancora a gironzolar per negozi. Usciamo da una porta laterale per ritrovarci chissà dove e senza meta alcuna, proseguiamo la salita per poi scendere ancora e, seguendo il nostro orientamento naturale, ci ritroviamo nei pressi del ponte di Galata: senza mappe, senza ausili di alcun genere, è bello tuffarsi negli usi e costumi dei locali, lasciarsi trasportare dalla voglia di scoprire quei luoghi non menzionati nelle guide turistiche, la città và vissuta! I muezzin, attraverso gli altoparlanti posti in cima ai moltissimi minareti in zona, chiamano alla preghiera i devoti e l’alternanza tra le varie moschee rende molto suggestivo l’attimo. Il pomeriggio è inoltrato e come ci eravamo promessi il giorno prima è giunto il momento: la torre di Galata. Brevissima la fila all’ingresso e modico il prezzo, l’ascensore chiude le porte per condurci al balcone panoramico dal quale si scorge una meravigliosa veduta sul Corno D’oro, sul ponte di Galata, sul Bosforo e, più in generale, su gran parte della zona europea della città. Poco distante è il nostro domicilio dove ci recheremo per riposare un po’ e prepararci per la serata, anche se la stanchezza è parecchia, non possiamo perderci Istanbul by night!

8 giugno – i 2 turchi

La giornata odierna non prevede visite a particolari monumenti, optiamo infatti per una “passeggiatina” per le vie della città (come se, nei giorni precedenti, non ne avessimo fatte!), percorrendo quelle vie non turistiche ma frequentate da oriundi in modo da immergerci appieno nella vita istanbulense. Facciamo colazione in una pasticceria sulla via Istiklal Cd rigorosamente con cibo turco per poi proseguire la nostra marcia in Piazza Taksim. Non possiamo fare a meno di immortalare auto, bus e furgoni distrutti durante gli scontri dei giorni precedenti; breve tappa nel famoso Gazi Park occupato da tende e gazebi dei manifestanti per poi introdurci in una via laterale che scende verso il mare e, sorpassato un primo ed un secondo blocco anti polizia, costituito da detriti o auto distrutte, ci troviamo in zona Besiktas. Pullmans di poliziotti in assetto antisommossa son sempre lì e noi camminiamo tra di essi, costeggiamo il mare e proseguiamo nel nostro percorso senza meta. La classica rotonda sul mare ci fa prendere la seconda uscita e… cominciamo la dura salita cui, l’alternanza di grattacieli con parchetti e casette, ci faranno da degna cornice. Un’affollata via attira la nostra attenzione e , imboccata la quale, scopriamo che è l’ennesima dedicata allo shopping. Finalmente la salita è terminata lasciando spazio alla grande e lunga via che precederà quello che sarà il nostro ingresso in Piazza Taksim ad ora di pranzo abbondantemente superata. Ma il bello di essere in ferie è proprio quello di non avere orari e vincoli (per quanto possibile…) e decidiamo così di ristorarci in un localino di una via laterale. Un piccolo tavolino, due sgabelli ed il nostro piatto di riso con carne è servito; accanto a noi una giovane donna turca pranza da sola, legge qualcosa sul proprio Ipad verso il quale accenna un sorriso, e termina indisturbata il suo pasto . Il giro termina a casa, dove i piedi trovano riposo ed i preparativi per la serata diventano protagonisti delle 2 ore successive.

9 Giugno – La crociera

Le giornate precedenti non le abbiamo utilizzate unicamente per la visita della città, ma anche per raccogliere le giuste informazioni riguardo l’imperdibile crociera sul Bosforo, quella di cui tanto si parla su tutte le guide turistiche di Istanbul. Accantonate le varie proposte dal famoso porto di Eminonu, quelle da “2 ore di crociera a 10€, amico” e “ 1 1/2″ di crociera a 10 lire amico, passiamo vicino alla sponda europea ed asiatica della città”, decidiamo, per 15 lire turche (6 euro circa), di prendere un traghetto dal porto di Kabatas alle 11.15 per scendere in un caratteristico villaggio a ridosso del Mar nero, Anadolu Kavagi. Sovrastato da quel che ne rimane di un’antica rocca raggiungibile a piedi e dal quale è possibile scorgere una vista panoramica del Mar Morto, questa piccola cittadina è caratterizzata da una grossa caserma militare e da un fitto susseguirsi di ristorantini dove poter mangiare dell’ottimo pesce in riva al mare. Il battello passerà 3 ore più tardi a prenderci per riportarci, lambendo questa volta la costa asiatica, in quello che era il porticciolo di partenza. Non ci rimangono che poche ore per vivere questa splendida città e non possiamo fare a meno di dedicarle all’acquisto di qualche souvenir e qualche dolcetto tipico per far poi rientro nell’appartamento a prepararci per la serata. Questa volta, in più, abbiamo l’arduo compito di preparare la valigia: l’indomani mattina, alle 7, lo shuttle bus verrà a prelevarci: il ritorno in Italia è ormai imminente… arrivederci Turchia!

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Torre di Galata

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Moschea Blu

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Ponte di Galata

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Topkapi Palace

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Cisterna Basilica



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