Panama e dintorni
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Il canale è sempre stato uno dei miei sogni-mete. Abbiamo ricevuto un invito di matrimonio da ns cugino che ha deciso di sposarsi a Panama e di rimanerci. Canale-matrimonio e prima di dire sì mi sono documentata ….e che trovo?! Periodo esatto anche per uno dei più famosi carnevali del Centroamerica.
Perfetto, accettiamo l’invito di matrimonio a Panama… è fatta. Mi sono già messa in moto con la mia guida ed anche il vs sito per avere tutte le info per “creare” al meglio la mia vacanza.
Per il volo la miglior offerta l’ha data KLM. € 860 il costo del biglietto preso a settembre in agenzia, + assicurazione a parte. VENEZIA-AMSTERDAM-PANAMA partiti il 5 febbraio a meno 7 ed arrivati a Panama alle 17,00 a 38°.
Che goduria… ci spogliamo! Preso 1 taxi dall’aeroporto Tocumen che dista circa 24 km a NE dal centro e con 28 US ci porta diritti in ostello. Prenotato dall’Italia il Mamallena (mamallenapa@yahoo.com) si trova in Calle Primera Perejil a 50m da via Espania, una delle principali vie della città ed è ben servita da autobus.
Lunedì 6
Iniziamo subito il nostro giro a piedi alla scoperta della capitale Panama: mercato del pesce, Casco Viejo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2003, assomiglia all’Habana ed è qui che si fanno i migliori acquisti di souvenir. Iglesias de San Josè in Plaza Herrera è famosa per il suo Altar de Oro, praticamente l’unico oggetto di valore sfuggito al saccheggiatore-pirata Henry Morgan che inflisse a Panama Viejo. Abbiamo percorso il Paseo Las Bovedas, è una bella passeggiata che corre in cima a 1 diga circondata da bancarelle, dove vendono le molas, che sono dei tessuti ricamati a mano. Da qui si ammira l’arcata del Ponte de Las Americas e le navi che si mettono in fila per accedere al canale. Alla fine di questo paseo sulla dx si trova la Plaza de Francia, dove hanno eretto un monumento in memoria ai 22.000 operai morti per costruire il canale. Da qui prendiamo un taxi, è meglio sapere un po’ di spagnolo, così si può contrattare il prezzo ed il risparmio è notevole, ci facciamo portare al Cerro Ancon, il punto più alto della città….io adoro vedere le cose dall’alto. Taxista delizioso, conosce la storia dell’Italia e ci dà diverse info anche sul suo Paese. Dopo il Cerro Ancon con lo stesso taxista ci siamo fatti portare al Parque Metropolitano. Anche questo si trova su 1 collina a nord della città e ci sono 2 sentieri che si possono fare. Noi abbiamo fatto quello più breve, perché poi con un altro taxi ci siamo fatti portare a Panama Viejo. Le rovine non sono recintate e si possono visitare senza problemi di biglietto e orario.
Martedì 7
Con me in vacanza ci si sveglia sempre presto. Oggi la ns meta è Colon, che raggiungiamo con il treno d’epoca. L’unica partenza da Corazal è alle 7.15. Corazal è un po’ fuori Panama verso nord. Il biglietto del treno andata US 22, andata e ritorno US 38. Noi abbiamo fatto solo andata perché il ritorno era alle 17.15 e noi non volevamo essere vincolati dall’orario. Il ritorno in bus è costato US 3,20 e così abbiamo visto un’altra zona. Questo treno fa servizio dal lunedì al venerdì, ha una carrozza panoramica, per fare il tragitto ci si impiega 1 ora, corre parallelo al canale, attraversa la giungla e foresta tropicale in un itinerario incantevole. Colon è una cittadina un pò pericolosa, una vasta baraccopoli e la seconda zona franca al mondo dopo Hong Kong. Da Colon preso un bus US 1,60 e siamo andati a Portobello. La strada molto bella, gran parte costeggia il mare, bella la vegetazione. Portobello ora è un villaggio di pescatori sul Mar dei Caraibi, una volta era il porto più importante dell’America Centrale. Abbiamo visitato il Fuerte San Jerònimo, quello più vicino al centro città, era la più grande fortificazione mai costruita per proteggere la baia. Qui abbiamo mangiato dell’ottimo pesce, ed in questa zona di turisti neanche l’ombra.
Mercoledì 8
Oggi isola di Taboga. Si trova a sud della città, nominata l’isola dei fiori. I traghetti partono dalla Causeway che è il molo più esclusivo della capitale. A e R US 12. E’ meglio arrivare un po’ prima perché bisogna compilare una scheda e serve anche un documento. Attraccano a nord dell’isola. Sull’isola c’è un pittoresco villaggio, spiagge di sabbia fine, foresta pluviale protetta che offre asilo a una delle più numerose colonie di pellicani bruni dell’ America Latina. Scesi dal porticciolo abbiamo girato a sx e preso un sentiero che ci ha portato in cima. Prima di affrontare la salita ci siamo fatti una pipa (latte del cocco). La fatica ne è valsa la pena, panorama mozzafiato. Al ritorno ci siamo fermati in uno dei ristorantini con l’immancabile piatto di pesce. Prima di imbarcarci Michele si fa un batido (frullato di frutta fresca), ottimo, rigorosamente senza ghiaccio, onde evitare sorprese in seguito. Il sole picchia 40°, in Italia al nord da noi sono sotto zero, …meno male che non sono a casa. Al ritorno in traghetto godiamo di una stupenda vista a 360° sulla città con i suoi grattacieli che sembra Maiemi. Scesi dal traghetto io non ancora contenta della giornata “costringo” mio fratello a fare la Causeway o Calzada de Amador a piedi. E’ una strada rialzata sul mare che collega 4 isolotti, fiancheggiata da palme. Meglio farla al tramonto, le palme sono poche e non garantiscono l’ombra.
Giovedì 9
Oggi andiamo alle chiuse di Miraflores. Qui è meglio andarci al mattino presto appena aprono alle 9, così si riesce a prendere i posti davanti. Dalla stazione di Albrook abbiamo preso 1 bus con US 0,35 in direzione Paraiso o Gamboa, si scende a Miraflores, si attraversa la strada, si gira a sx e con 15 minuti a piedi si arriva all’ingresso. In taxi ci sarebbe costato non meno di US 20 contrattando. Biglietto d’ingresso alle chiuse US 8. Il canale è sicuramente una delle opere più grandiose mai realizzate dall’uomo, lungo ben 80 km, si snoda da Panama sulla costa del Pacifico, fino a Colòn sul versante Atlantico. Ogni anno transitano circa 15.000 imbarcazioni, il costo del biglietto dipende dalla stazza della nave. Il canale è costituito da 3 sistemi di doppie chiuse: le Chiuse di Miraflores e di Pedro Miguel sul litorale del Pacifico e le Chiuse di Gatùn sulla costa dell’ Atlantico. Lo stanno ampliando e le nuove chiuse dovrebbero entrare in funzione il 15/08/2014, proprio in concomitanza con il centenario del canale. ….è impressionante!!! Torniamo in bus ed io prima di salutare Panama voglio ritornare al Casco Viejo per acquistare i mitici capelli di Panama. Il ritorno all’ostello lo facciamo a piedi attraverso il lungomare.
Venerdì 10
Alle 6.40 del mattino prendiamo il primo volo per Bocas e dopo 50 minuti arriviamo sull’isola. Costo del volo di solo andata US 117,50 a persona. Ci sono 2 compagnie aeree, ma fanno lo stesso prezzo, attenzione al bagaglio che spedite se superate 15 kg si paga la differenza, … sono molto fiscali. E’ nuvoloso, ha piovuto la notte, ma la vista di questi isolotti ci fa respirare aria di dolce far niente per i prossimi giorni. La nostra idea iniziale era di raggiungere Bocas in bus dalla città di Panama e l’unica partenza e alle 20.00 dalla stazione di Albrook con arrivo verso le 6.00 del mattino. Quando siamo andati a prendere i biglietti qualche giorno prima di partire abbiamo trovato un bel cartello che ci diceva che la caretera era chiusa e non si sapeva fino a quando, per protesta degli Indios Naso dell’altopiano (1 etnia che volevo andare a vedere). L’arcipelago di Bocas del Toro è formato da diverse isole abitate e non. L’Isla Colon è la più grande, Bocas del Toro, sede del capoluogo della provincia, ha un fascino irresistibile, è una pittoresca cittadina, le case sono state costruite in legno dalla United Fruit Company agli inizi del xx secolo. Il primo giorno lo dedichiamo alla visita dei parenti arrivati qui prima di noi per il matrimonio, andiamo a trovare Riccardo lo sposo ed a vedere il suo locale, giriamo un po’ l’isola e alla sera addio al nubilato. Qui, ho prenotato dall’Italia a Casa Verde (cvbocas@gmail.com), trovati benissimo, un posto un po’ hippy, sul porticciolo quasi tutti i pomeriggi c’era musica dal vivo e per chi arriva con la lancia da Almirante, scende e gira a sx ed è la 2° casa.
Sabato 11
Al mattino andiamo a visitare l’Isola Carenero, la più vicina a Colon. Andata e ritorno US 2. A piedi facciamo tutto il periplo dell’isola e con tutta tranquillità ci impieghiamo circa 3 ore. Pomeriggio dedicato al matrimonio. ….originale!!! Sono venute al ristorante 2 donne membri del comune e sul porticciolo del ristorante sono stati sposati . Una bella festa conclusasi sotto la pioggia a ballare, l’unico giorno che ha piovuto.
Domenica 12
La mattina siamo andati a vedere il parco delle farfalle. Anche se si trova nell’isola di Colon bisogna prendere una barca per raggiungere il parco. Andata e ritorno US 4, sempre contrattando ed ingresso US5. Sono rimasta un po’ delusa per la poca quantità di farfalle. Torniamo nella zona del porto, vicino al ns ostello ci facciamo un ottimo pollo allo spiedo con patate e banane fritte, il tutto per US 8. Per il bere ci mandano al supermercato vicino. Qui si mangia bene sia la carne che il pesce, frutta ce n’è a volontà, e come sempre costa meno mangiare un piatto unico loro, che un panino farcito fatto in panetteria o supermercato. Su 10 supermercati, 7 sono gestiti da cinesi. Al pomeriggio Isla Cristobal. E’ stata dura la contrattazione, ma da US 60 per 2 persone, sono riuscita a spuntare US 25. ….la mia fermezza è stata premiata. Per raggiungere l’isola ci vogliono circa 40 minuti di lancia ed il barcaiolo ci ha aspettato durante tutta la ns esplorazione dell’isola, non abbiamo trovato neanche un turista. I lineamenti delle persone sono diversi delle altre isole e ci sono una “montagna” di bambini molto curiosi che ci circondano ad ogni passo. Michele, mio fratello, non ha mai visto così tanta povertà ed è un po’ scosso…
Lunedì 13
Mi sveglio alle 5,00 perché ho sentito il terremoto… che brutta sensazione, la 1° volta in vita mia. Oggi con amici e parenti degli sposi andiamo in trimarano all’isola Bastimentos. Scendiamo sul porticciolo e per raggiungere Red Frog, c’è da pagare il biglietto d’ingresso US 3 e scegliere se fare 1 passeggiata di circa 30minuti o farsi portare da un fuoristrada. Bella la spiaggia, ma le onde sono molto alte.
Martedì 14
Per US 20 facciamo 1 escursione di 7-8 ore ed andiamo a Dolphin Bay, ma di delfini non ne abbiamo visto neanche l’ombra, forse bisognava partire prima. Cayo Crawl, canali orlati di mangrovie, … che pace. Cayos Zapatillas sono 2 isolette di spiagge bianche incontaminate e foreste vergini. Nessun turista: una meraviglia!
Mercoledì 15
Alle 7,00 prendiamo il bus davanti all’ostello Heike per Boca del Drago a nord dell’isola. A e R US 5. Da qui con una passeggiata di circa 30 minuti si arriva alla spiaggia Estrella. Stupenda, piena di stelle marine. Contratto il prezzo, US 10 per andare all’isola degli Uccelli. Il mare è un po’ mosso. Al pomeriggio ritorniamo a Bastimentos. Da Old Bank dove scendiamo facciamo una bella passeggiata fino a playa Wizard, la più bella dell’isola, per arrivarci si attraversa la foresta, se è brutto tempo o a piovuto il giorno prima, il sentiero diventa impraticabile.
Giovedì 16
Tramite il ns ostello di Bocas, facciamo un’escursione alla piantagione di cacao di Oreba per US 30 compreso il pranzo. Dal porticciolo si Bocas del Toros nell’isola di Colon prendiamo un taxi d’acqua per Almirante (villaggio su palafitte) A e R US 7. Arrivati ad Almirante, vicino al porto c’è 1 fuoristrada che ci aspetta per portarci alla piantagione di cacao di Oreba. Siamo i primi 2 italiani che visitano questa piantagione. Trovato 2 guide molto preparate che ci hanno illustrato le piante ed il processo e la lavorazione del cacao. Molto interessante. Alla sera nella ns isola Colon andiamo a vedere il carnevale che è molto pittoresco lungo la via principale. Ragazzi vestiti da diavoli rossi e neri con fruste, ….meglio mantenere una certa distanza.
Venerdì 17
Ore 6.00 prendiamo il taxi d’acqua dal porticciolo di Bocas del Toro per Almirante US 4. Il tragitto dura circa 40 minuti, da qui andiamo alla stazione dei bus. Alle 8.30 partiamo in bus per Divisa US 18.75, da Divisa un altro bus per Citre US 3, da Citre per Las Tablas US 1,50. I bus anche se hanno un orario difficilmente lo rispettano. Arriviamo verso le 6 di sera. Ci troviamo con 2 ragazze dell’agenzia dove avevo prenotato ancora a settembre a pagato il 50% in anticipo (alquirlastablas@hotmail.com), che ci accompagnano al ns appartamentino, 3 notti per 2 persone US 300. Chi decide di venire a vedere questo carnevale, il più famoso del Centroamerica, si deve prendere per tempo. Il paese è piccolo e ci sono pochi hotel. Alla sera, anche se distrutti dal lungo viaggio in bus, la prima parte la Valle del Risco e stupenda, vale la pena di farlo in bus fino a qui, solo per questo tratto, siamo andati a vedere la parata del carnevale. Lo spettacolo inizia tardi, verso mezzanotte escono le due regine dell’anno precedente su carri a tema e con il supporto di musicisti. Durante il carnevale la città è divisa in due. Calle Arriba (via alta) e Calle Abajo (via bassa), una contro l’altra. Ogni calle elegge la propria regina ed ha le proprie canzoni. La festa va avanti quasi fino all’alba.
Sabato 18
Meno vestito sei, meglio è. Uno per il caldo, l’altro perché sei sempre bagnato da pompe d’acqua. La festa inizia verso mezzogiorno con la sfilata delle nuove regine. Io volevo fotografare e sono riuscita con una scusa a farci ospitare in un locale affittato da una compagnia telefonica, un posto in 1° fila da vip. ….poco sole, poca acqua, meno pensieri per la mia macchina fotografica e la più bella vista sul carnevale. Le pompe d’acqua spruzzano fino al tramonto, si balla, canta, sfila, mangia sotto il sole e l’acqua. Verso le 23,00 la 2° parata. Difficile da raccontare…. bisogna esserci, viverlo…. intervistati dalla radio Panamense sul ns pensiero riguardo a questo modo di festeggiare il carnevale.
Domenica 19
Decido di andare a vedere un altro carnevale, quello di Pedasi. A e R US 5. E’ uguale a quello di Las Tablas, con botti, getti d’acqua, 2 regine, ma molto in miniatura.
Lunedì 20
Alle 6.00 siamo in stazione per prendere il 1° bus per Panama. Il bus non parte prima di non aver occupato tutti i posti e si parte alle 7.00. Arriviamo a Panama alle 11.30, con 2 soste durante il viaggio. Attraverso il finestrino, come scorrono i vari paesaggi, sovrapposti nella mia mente si ripercorrono vari momenti di questa indimenticabile vacanza.