Val di Fiemme… due cuori e una pancia
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Quando abbiamo prenotato questa vacanza, con la consapevolezza che non saremmo stati solo in due e non sarebbe stata una vacanza in montagna come tante altre, eravamo sicuri che in quest’albergo e più in generale in questa zona, saremmo, come si dice, “caduti in piedi”… e cosi è stato!
Martedì
Come al solito l’idea di partire per una vacanza, fa dimenticare le fatiche e lo stress di un anno di lavoro e, la mattina appena alzati, non vediamo l’ora di partire!
Appena arrivati in Val di Fiemme, ci gustiamo un pic nic nei pressi della partenza della Cabinovia a fondovalle del Cermis (nei pressi di Cavalese). Ci sono dei tavoli da picnic, tanti prati e una quiete che ci permette di rilassarci ascoltando solo il cinguettio degli uccellini. Facciamo due passi a Cavalese e beviamo un caffè, poi andiamo in albergo. La camera assegnataci è molto carina (noi siamo già stati loro ospiti due anni fa e torniamo con grande piacere!), il tempo è un po’ nuvoloso… Ci riposiamo dal viaggio giocando a carte sotto il porticato e accogliendo i ciclisti di ritorno dal loro giro quotidiano. Scopriremo più tardi che ci sono ben due gruppi, uno francese e uno tedesco, che percorrono decine e decine di km in sella a una bici o una mountain bike.
No, non fa al caso nostro… non siamo degli amanti della bici fino a questi livelli…e poi per noi, quest’anno montagna slow… Sebbene sia all’inizio del quinto mese di gravidanza, la pancia non è ancora ingombrante e mi sento tutto sommato bene, preferiamo non esagerare né con i dislivelli, né con sforzi eccessivi. Ci siamo informati prima della nostra partenza: ci sono i sentieri per le famiglie e per i passeggini (il presupposto è ovviamente che sono percorsi facili, senza troppi sali e scendi, che può percorrere anche chi ha qualche problema di salute oppure preferisce qualcosa di più tranquillo), abbiamo una mezza idea di andare a visitare il caseificio di Predazzo, di visitare alcuni paesi della Val di Fassa che non abbiamo mai visto… insomma, di cose da fare ne abbiamo in programma, nonostante siamo partiti con l’idea “quest’anno relax”!
Mercoledì
Dopo una bella colazione, andiamo a Predazzo a prendere la cabinovia del gruppo Latemar. La partenza si trova nei pressi dello stadio del salto, e incredibilmente (perché li abbiamo visti solo in televisione), ci sono degli atleti che provano il salto dal trampolino con gli sci. Ne rimaniamo affascinati, anche se, ragazzi, ci vuole coraggio!
La cabinovia ci porta al rifugio Gardonè a 1660 mt slm. Abbiamo percorso in tranquillità il percorso del “pastore distratto” e ci siamo fermati su un tavolo al limitar del bosco a rilassarci, con la cartina dei sentieri aperta per decidere il da farsi. Decidiamo di prendere la seggiovia e andare al Passo Feudo 2190 mt slm: il sole è nascosto tra le nuvole e fa un freddo cane! Ci gustiamo il panorama con addosso tutto quello che avevamo nello zaino e torniamo al rifugio Gardonè per pranzo. Se non fosse per la temperatura, avremmo optato molto volentieri per un picnic nei prati.
Appena riapre la cabinovia dopo la pausa pranzo, facciamo ritorno a valle.
Nel pomeriggio siamo andati a Soraga, un paesino molto carino, in cerca (e poi trovato!) di un negozio che vende giocattoli e oggetti di legno. Solo la visita merita tantissimo: ci sono cose stupende!! Proseguiamo la nostra passeggiata a Moena e poi torniamo in albergo, stanchi ma felici.
Giovedì
Stamattina il cielo è sereno e dalla nostra camera si vedono le cime di tutte le montagne della valle! Quale migliore giornata per andare a vedere le pale di San Martino? Compriamo il necessario per il pranzo al sacco nel supermercatino di Panchià e ci dirigiamo verso il Passo Rolle.
Se c’è una cosa che facciamo sempre quando veniamo in vacanza da queste parti, è proprio andare a vedere le Pale di San Martino! Le troviamo affascinanti, mozzafiato, un capolavoro della natura e ogni volta ci meravigliamo di quanto siano belle!
Lungo la strada ci fermiamo vicino al lago (artificiale) del Parco Naturale di Paneveggio per fare qualche foto, facciamo un saluto ai cervi vicino al centro Visitatori del parco e … ahimè, non siamo tanto fortunati nemmeno quest’anno…le nuvole coprono in parte le Pale! 🙁 Che peccato…
Proseguiamo sulla strada e andiamo a fare due passi a San Martino di Castrozza, che a dir la verità non è poi cosi “animato”, e per pranzo torniamo vicino al lago di Paneveggio nell’area attrezzata per i picnic. Il paesaggio è meraviglioso, una pace e una tranquillità indescrivibili…
Nel pomeriggio decidiamo di andare a vedere Canazei, in fondo alla Val di Fassa (a dir la verità, più per curiosità…non ci siamo mai stati) e quando facciamo rientro in albergo, approfittiamo dell’area benessere (composta da sauna, bagno turco e un idromassaggio esterno con vista sulle montagne) prima della cena.
Da sotto il piumone stasera si sente il rumore della pioggia…e il nostro pensiero va a domani: speriamo che smetta di piovere per darci modo di vedere altri meravigliosi posti!
Venerdi. Quando stamattina abbiamo aperto le finestre della nostra camera, le nuvole erano cosi basse che pareva di toccarle con le mani!
I “nostri amici” ciclisti dormono (è il primo giorno di riposo da quando sono arrivati, ci dicono!) e noi non ci scoraggiamo per il brutto tempo… abbiamo un asso nella manica: il venerdì alle 10 c’è la visita guidata (gratuita) al caseificio di Predazzo. Quale migliore occasione per approfittarne? Ci presentiamo un po’ prima delle 10 e c’è già un bel gruppetto di persone, complici le condizioni meteo. Per un’oretta, Davide ci ha raccontato del processo produttivo del puzzone di Moena e delle altre attività del caseificio. Davvero molto interessante, anche per chi, come me, non ama i formaggi. Al termine, degustazione dei loro prodotti e, per chi lo desidera, acquisti presso il loro spaccio.
Il tempo non è migliorato, cosi decidiamo di fare due passi infreddoliti per Predazzo e poi a pranzo andiamo al maso di Tito Speck, località Ganzaie, sopra Daiano. Un posto con dei prati meravigliosi, con tante passeggiate (peccato che ci sia brutto tempo) e, ci dicono, una vista meravigliosa sulla valle. Abbiamo mangiato un buonissimo tagliere di salumi di loro produzione e una fetta di strudel che a pensarci ci viene ancora l’acquolina in bocca. Al termine, abbiamo fatto due passi lì intorno a vedere mucche, cavalli o asini al pascolo.
Nel pomeriggio decidiamo di concederci una pausa in camera e poi due passi nel paese di Panchià…ma inizia di nuovo a piovere e cosi torniamo in albergo. Seduti sotto il pergolato, ammiriamo le nuvole che coprono e scoprono le cime delle montagne lì intorno…
Sabato – giorno di rientro
Stamattina pare che per salutarci le montagne abbiano voluto mostrarci il loro volto migliore: un bel cielo azzurro, cime innevate che non pare di essere a giugno e prati verdi… ci sono cosi tante tonalità di verde che è impossibile contarle!
Siamo un po’ malinconici perché anche questa vacanza è finita, ma nonostante la temperatura è stata un po’ fresca, siamo molto contenti di questi giorni in montagna “slow”!
Arrivederci Val Di Fiemme!