Albania on the road 2
Cominciamo con i pro: in Albania si spende veramente pochissimo, e la natura è davvero davvero fantastica. I contro: in Albania si mangia davvero troppo bene (e molto spesso anche troppo in assoluto) e siccome ci siamo mossi spesso a piedi a volte eravamo un po’ appesantiti!
Il viaggio per l’Albania si organizza abbastanza bene: se si viaggia in aereo ci si mette circa 1 ora, ma costa un pochino e manca la comodità della macchina in loco. Se si viaggia in macchina ci vogliono 7 ore di traghetto da Bari a Durazzo, ma bisogna essere in tanti per ammortizzare la spesa (soprattutto in Italia, per raggiungere Bari!); noi abbiamo fatto così.
Una volta arrivati in Albania ci sono moltissime cose che si possono fare: noi ci siamo fermati (d’obbligo!) un giorno a Tirana, che veramente merita perchè è una capitale molto interessante, che sta coprendo di modernità un impiato abbastanza antiquato e “socialista”; a Tirana abbiamo visto tutto il centro e fatto un po’ di vita notturna, che almeno per un provinciale come me è abbastanza impressionante. Tirana comunque è interessantissima perchè è una città piena di vita che valorizza molto l’arte ed in cui si sono stratificati molti momenti storici: ci sono i resti ottomani, quelli dei primi del ‘900 (italiani) tutta l’architettura del tempo comunista e quella moderna.
Il secondo giorno da Tirana abbiamo fatto un giro a Kruja, una città poco più a nord che su molte guide è segnalata come un centro importante della storia albanese, perchè qui stava l’eroe nazionel Skanderberg, che liberò l’Albania dai Turchi. Rispetto a Tirana Kruja è già un altro mondo, perchè la città è molto più piccola e molto più “storica”, infatti c’e’ un castello antico ed un mercato tradizionale molto bello che ricorda un po’ il centro di Sarajevo. Subito dopo (e lì forse abbiamo sbagliato, perchè il viaggio è lunghetto) siamo partiti per il sud ed il mare, e siamo arrivati in serata a Dhermi, che è più a sud di Valona.
Ora, Dhermi è semplicemente fantastica, c’e’ un mare che fa veramente invidia a tutte le bandiere blu d’Italia (o quasi), e l’entroterra è ancora più particolare, perchè ci sono paesini piccoli piccoli e molto “tradizionali” immersi in una natura fatta di montagne e di boschi molto selvaggi e diversi dai nostri, dove si possono anche incontrare un sacco di animali strani (tartarughe, serpentelli e lucertole davvero coloratissime). A Dhermi ci siamo fermati per diversi giorni, alternando momenti di riposo in spiaggia ad alcune visite nei posti che avevamo conosciuto dalle guide.
Sono stati giorni di sorprese continue, perchè non pensavamo assolutamente di trovare così tanti posti di interesse storico, e così diversi. Personalmente, prima di partire pensavo di andare in Albania solo per la natura, perchè mi immaginavo che comunque fosse un paese di città un po’ grigie e squallide, un po’ secondo quello che ci si immagina di solito dell’Europa dell’Est. Invece c’e’ tutto un carosello di siti storici interessantissimi, e, nell’ordine, abbiamo visto:
Berat, che somiglia un po’ a Kruja come città ottomana ma è conservata molto ma molto meglio, ed infatti è patrimonio mondiale dell’Unesco. Apollonia, che è un paese dove in un posto solo si trovano accanto i resti di un’acropoli greca ed un bellissimo monastero bizantino Butrinto, che è un’area archeologica bellissima e conservata benissimo (ci sono stati anche molti investimenti stranieri), si può dire senza problemi che è al livello di Pompei (anzi, purtroppo, dispiace dirlo, è più pulita).
Complessivamente quindi in Albania siamo riusciti a vedere un sacco di posti con memorie storiche diverse, ed è stato interessantissmo perchè poi molte di queste cose (come i resti greci e romani) rimandano ad una storia comune con l’Italia che è un po’ dimenticata.
Una cosa molto piacevole che ha accompagnato tutto il viaggio è stato l’incontro con un sacco di persone interessanti, a partire da quelli che ci hanno accolto in famiglia (in Albania è abbastanza diffusa la possibilità di alloggiare in famiglia, oltre che in albergo) ed è verissimo che c’e’ un legame fortissimo con l’Italia, tanto che sono davvero tantissime le persone che parlano in Italiano. Quest’anno ci tornerò, ma magari cercherò un tour organizzato per faticare un po’ di meno (in effetti, alcuni imprevisti in Albania si incontrano). Ho visto che ora ci sono un sacco di tour operator albanesi, tipo outdoor albania o vivalbania, ma ce ne sono anche di Italiani, ed alcune agenzie si stanno attrezzando anche per l’Albania. Qui a Lucca c’e’ anche una cooperativa, L’impronta Onlus, che fa delle specie di “vacanze sociali” o “solidali” (qualcosa di collegato all’immigrazione) e cose del genere credo che ci siano un po’ in tutta Italia, almeno nelle grandi città.
Personalmente, anche se l’Albania ha moltissimo da offrire dal punto di vista naturalistico e culturale (ed anche io lavoro nel sociale quindi ho le mie deformazioni) credo che il vero valore aggiunto sia proprio l’incontro con le persone del posto, perchè anche se abbiamo tanti pregiudizi in realtà sono estremamente accoglienti e culturalmente molto molto vicine all’Italia. Insomma, vi consiglio l’Albania come destinazione, costa poco, è divertente e vicina!