Un piccolo Paese, infinite varietà… a un prezzo contenuto

È incredibile come una "piccola isola" possa offrire così tanta varietà: dai reperti archeologici millenari, ai safari nella giungla, alle attività di trekking in montagna, alle cittadine di sapore europeo, al mare. Una perla che offre molto
Scritto da: Pamela Farneda
un piccolo paese, infinite varietà... a un prezzo contenuto
Partenza il: 03/06/2013
Ritorno il: 13/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Silvia e io siamo state in Sri Lanka dal 3 al 13 giugno 2013.

L’organizzazione è stata tutto sommato semplice. Dopo aver deciso l’itinerario di massima del viaggio, abbiamo contattato diverse agenzie Srilankesi e, dopo il confronto, ci siamo affidati Bomie Tours, il cui titolare si chiama Upa. Non posso che consigliare spassionatamente questa agenzia per la professionalità, gentilezza e preparazione. Le soste che hanno consigliato e aggiunto all’itinerario iniziale sono state mete “poco turistiche” ed estremamente affascinanti. La nostra guida è stata fonte inesauribile di nozioni e carinerie. Inoltre non guasta l’ottimo rapporto qualità prezzo. Le spese sostenute sono state le seguenti:

500 euro: biglietto aereo

490: 10 gg di tour con autista privato, colazione e cene

20 euro di visto

300 euro circa di spese in loco.

Il giro concordato prevede:

1 notte: Anuradhapura – Hotel Little Paradise (carino anche se disorganizzati)

3 notti: Sygiria – Lakmini Lodge (carino anche se disorganizzati)

2 notti: Kandy – Orchard house (molto carino e molto gentili)

1 notte: Nuwara Eliya – Trevene (carino, in stile “montano”)

1 notte: Timissamaharama – Peacock Reach hotel (alquanto kitsch)

In sintesi

Lunedì 3 giugno 2013: Italia Sri – Lanka

Malpensa – Abu Dhabi in 6 ore e mezza, un’ora e mezzo di scalo e il volo Abu Dhabi – Colombo della durata di 4 ore e 20.

Martedì 4 giugno 2013: Colombo – Anuradhapura (4 ore)

Arrivate in aeroporto alle 3.30 del mattino, attendiamo i bagagli e, nell’ora successiva, cambiamo un po’ di soldi (ci sono desk ovunque) e comperiamo una scheda locale da usare nel cellulare per chiamare a circa 20 centesimi al minuto in Italia. Tutto semplice, si fa direttamente in aeroporto .

Conosciamo il nostro autista Jayantha: si dimostrerà essere una guida preparatissima, dal punto di vista culturale che storico, oltre che una persona meravigliosa a cui non ci si può che affezionare.

Mercoledì 5 giugno 2013: Anuradhapura – Wilpattu – Sigirya

Partenza dal B&B alle 5 del mattino, senza nemmeno uno straccio di colazione o di caffè, e arrivo al parco nazionale di Wilpattu, in teoria qui è facile avvistare i leopardi. In realtà gli animali sono molto pochi e del leopardo neanche l’ombra, forse siamo state sfortunate.

All’incirca siamo rimasti al parco dalle 5 e mezzo alle 10 e mezza, dopo di che siamo diretti ad Aukana dove è stata scolpita nella roccia una enorme statua di Buddha risalente al V secolo.

Nel pomeriggio arriviamo a Sigirya.

Giovedì 6 giugno 2013: Sigirya (leggi Sighiria) – Polonnaruwa

Partenza dall’hotel alle 7 del mattina con destinazione la rocca di Sigirya. Si tratta di un monolita dove nel secolo VI sopra il quale è stata fatta erigere una fortezza reale. Stupendi gli affreschi e il panorama

Dopo le 11 partiamo per Polonnaruwa, la seconda capitale dello Sri Lanka, con una sosta per visitare un interessante tempio circolare al cui interno sono ancora ben conservate moltissime colonne.

Dopo di che visitiamo un tempio simile a quelli del giorno precedente, ma non colorato di calce viva bianca: la struttura è interamente di mattoni rossi e l’effetto molto diverso.

Arriviamo poi ad un tempio con un grande buddha in piedi, la caratteristica è che, nel corridoio retrostante, si sentono e si intravedono centinaia di pipistrelli. Ultima tappa è stata una parete di roccia da cui sono state ricavate 4 statue di buddha.

Venerdì 7 giugno 2013: Foresta di Ritigala – Dambulla – Sigirya

Partenza alle 7 e mezza. Dopo circa mezz’ora di auto, saliamo su una gip per raggiungere la foresta di Ritigala, dove sorgeva un antico monastero-ospedale di monaci buddisti, risalente al I secolo.

Il sito ora è abbandonato e veramente in mezzo alla foresta, quindi molto suggestivo. La foresta è fitta e rigogliosa con alberi pluricentenari. L’atmosfera intorno a noi è magica perchè tra gli alberi e le rovine ci accompagnano centinania di farfalle.

Ripartiamo poi con una piccola deviazione verso una sorta di fattoria che accoglie i cuccioli di elefanti rimasti orfani. Noi ne vediamo 4 dal più piccolo di 3 mesi (tenerissimo) al più grandicello di un anno e mezzo.

Arriviamo a Dambulla per visitarne il tempio realizzato nel I secolo in cavità naturali. Dopo una salita di mezz’oretta si arriva infatti a questo sito dove visitiamo 5 caverne interamente dipinte e contenenti varie statue del Buddha. Gli affreschi all’interno delle grotte ricordano per tipologia e per stile compositivo, i nostri bizantini.

Sabato 8 giugno 2013: Sigirya – Kandy

Oggi piove, anzi diluvia. Partiamo alle 8, con calma, dopo poco più di un’ora di macchina, stop al giardino delle spezie.

La tappa seguente è casa di Jayantha, la nostra stupenda guida, dove conosciamo la moglie, la figlia più grande, il piccolino, la sorella della moglie e la madre della moglie e ci preparano un pranzo commovente, per la bontà del cibo.

Ripartiamo dopo le una per arrivare alla guest house Horchard House, la più carina, fino ad ora.

Alle 4, sotto la pioggia andiamo a vedere lo spettacolo di danze locali con tanto di mangia fuoco e camminatori sui carboni ardenti per poi visitare il tempio del dente di Buddha.

Domenica 9 giugno 2013: Kandy

Questa mattina visitiamo il giardino botanico, più di 18 ettari di piante e fiori tropicali, ben tenuti, puliti e ordinati.

La tappa successiva è il mercato di Kandy. Sinceramente nulla di che e sopravvalutato.

Torniamo in hotel per poi visitare una fabbrica di batik e di gemme, anche qui niente di che.

Kandy è carina, ma un giorno basta e avanza.

Lunedì 10 giugno 2013: Kandy- Nuwara Eliya – 3,5 ore – Trevene Guest House

Partiamo dalla guest-house alle 8.30.

Il viaggio verso Nuwara Eliya si presenta impegnativo: attraversiamo numerosi villaggi, salendo tra una curva e l’altra, verso le montagne. La prima sosta è proprio una fabbrica di tè e si conclude con la dovuta degustazione nella prima attività commerciale che si possa definire calda ed accogliente. Ripartiamo per arrivare Nuwara Eliya: cittadina soprannominata “la piccola Inghilterra”. La prima domanda che ci sorge spontanea è perchè, visto che di coloniale incontriamo solo l’ufficio postale, la casa di un ministro e qualche guest-house. La città non offre grandi mete da vistare, quindi nel pomeriggio visitiamo il mercato e poi ce ne torniamo in hotel dove chiediamo di accendere il camino. Lo stacco rispetto al caldo torrido dei gg precedenti è notevole.

Martedì 11 giugno 2013: Nuwara Eliya – Horton Plains – Nanu Oya – Ella – Tissamaharana

Partenza alle 5 dall’hotel per raggiungere il parco di Horton Pains, dove arriviamo dopo un’oretta di strade in salita tortuose e accidentate. Il percorso a piedi di 12 km è mozzafiato, quasi nordica: è freddo, circa 10 gradi, il cielo è coperto, nuvole basse che corrono veloci, vento fortissimo, vegetazione montana con tanto di alberi di rododendri.

Conclusa la passeggiata siamo ridiscesi per prendere il treno delle 10.30 per Ella che arriva con più di 2 ore di ritardo. Il viaggio, anche se il treno è lentissimo e dura più di 2 ore, vale la pena, per l’atmosfera e i paesaggi, alla piccola stazione di Ella, dove ci attende Jaiyantha.

Partiamo quindi per Tissamaharana, con una deviazione per vedere il tempio di Buduruwagala, un sito isolato nella giungla con statue di Buddha scolpite nella roccia.

Mercoledì 12 giugno 2013

Oggi partiamo all’alba per il parco nazionale di Yala nella speranza di vedere almeno un leopardo.

Ci avviamo alle 5 con la gip e arriviamo all’entrata dopo 45 minuti. Dopo poco, un leopardo ci attraversa la strada rientrando poi nella giungla, un incontro fugace, ma emozionante. Il clou del safari è però l’avvistamento più tardi di un sonnacchioso leopardo addormentato sul ramo di un albero. Rispetto a Wilpattu, questo parco è molto più popolato: incontriamo infatti numerosi elefanti, bufali, sciacalli, coccodrilli, manguste, cicogne ed altri.

Tornate in hotel ci docciamo per l’ultima volta e partiamo verso Galle che dista 170 km, percorso che richiede circa 4 ore, visto che la velocità crociera, tra paesi e paeselli non supera i 60 km orari.

Galle è, di sicuro, l’unica cittadina degna di questo nome per un europeo e che merita una visita, nel senso che è una cittadina vera e propria: un antico centro fortificato portoghese, oggi in restauro, con edifici coloniali nella parte antica, il faro, i bastioni di cui restano le rovine e molti negozietti di artigianato locale davvero carini.

Colombo dista altri 120 km di viaggio, circa 2 ore e mezza di strada. Verso le 8 di sera arriviamo al luogo concordato con Upa (titolare dell’agenzia Bo-Mie Tours) che molto carinamente ci vuole conoscere e offrire la cena.

Rispetto a questo itinerario consiglierei:

– di dormire una sola notte a Kandy

– di dormire all’interno del parco di Yala, bisogna prenotare almeno un mese prima.



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