Meraviglie persiane

Paese tranquillo, gente meravigliosa, cibo ottimo, monumenti stupendi e tanto altro...
Scritto da: cl
meraviglie persiane
Partenza il: 20/04/2013
Ritorno il: 04/05/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Perché un viaggio in Iran ?

Perchè si può organizzare in perfetta autonomia, è un paese tranquillo, ha una popolazione meravigliosa, si mangia benissimo, è moltooo economico, ha un buon servizio di bus che collega tutte le città, con partenze molto frequenti per cui non occorre neanche prenotare, i taxi hanno prezzi ridicoli, e poi è la culla della civilta’.

Visto:

Per il visto mi sono rivolta ad un’agenzia autorizzata di Milano Adineh Travel, Piazza Diaz 6 è stato tutto molto semplice, con loro ho fatto anche un’assicurazione per tutto il viaggio ed anche i biglietti aerei per il volo interno Shiraz- Teheran ( visto 115,00 Euro a persona, 65,00 Euro per l’assicurazione e 65,00 Euro per il volo)

Inconvenienti:

Foulard per le donne, ma basta abituarsi….. , e camicie che coprono il sedere. Portare contanti perché non c’è possibilità di prelevare nei bancomat, né di pagare con carte di credito. Fare molta attenzione ad attraversare le strade, non si ferma nessuno per lasciarti passare!!!!!

La prenotazione degli hotel deve avvenire tramite e-mail con le strutture, non c’è possibilità di prenotare tramite i siti tipo Booking, Trivago ecc. (gli americani non lo permettono), per cui la scelta degli alloggi è vincolata alla segnalazione di altri viaggiatori, io ho prenotato così e devo dire che mi è andata molto bene.

P.S. non è il caso di portarsi dietro la carta igenica come ho letto in tanti racconti, c’è ovunque, è chiaro che può capitare di non trovarla in qualche posto pubblico, ma questo succede in tutto il mondo.

La compagnia aerea Iran Air con la quale ho fatto un volo interno è ottima.

Chi volesse approfittare di qualche ritocco di chirurgia plastica va nel posto ideale, vedrete per strada tanta gente col naso fasciato, si rifanno il naso alla francese(costo Euro 500,00).

Il mio itinerario: Teheran – Kashan – Isfhan – Yazd – Shiraz – Teheran

20 Aprile sabato. Palermo – Milano Orio al Serio – Istanbul- Teheran con Pagasus Airlines partenza da Milano ore 14,00 arrivo Istanbul ore 17,45 (2,30 di volo e 1 ora di fuso orario) si riparte alle 23,05.

21 Aprile domenica. Arrivo a Teheran ore 3.35

In aeroporto perdiamo circa un’ora e mezza fra controlli colazione e cambio in banca, cambiamo solo 50 euro perché il cambio è poco conveniente (1 euro = 35.000 Rial), prendiamo un taxi (400.000 Rial circa 11€) ed in 40 minuti siamo in hotel.

Aspettiamo un po’ nella hall perché il check- in non si può fare prima delle 14, per cui lasciamo i bagagli e verso le 8,30 usciamo, il tempo non è dei migliori fa freddo, non ce lo aspettavamo proprio, andiamo a prendere la metro che si trova molto vicino all’hotel ( linea 1 rossa) la fermata si chiama “Darvazeh Dolat” facciamo i biglietti che costano pochissimo (circa 10 cent di euro) e andiamo fino alla fermata “Terminal – e- Jonoob “ abbastanza lontano perché qui tutti i terminal sono nelle periferie. E’ appunto una zona periferica ma molto movimentata sia di negozi che di traffico, ci informiamo per i bus per Kashan (uno ogni ½ ora) per cui riprendiamo la metro e scendiamo alla fermata “Panzdh –e-Khordad per visitare il Bazar poi proseguiamo a piedi e andiamo al Palazzo Golestan (400000R in due).

Con la metro ritorniamo alla fermata dell’Hotel e da qui proseguiamo a piedi verso Ferdossi Sq. l’unico posto dove ci sono i cambiavalute, cambiamo € 500 al cambio molto più favorevole di 45.800 Rial. (Abbiamo un paccone di soldi, la svalutazione di questa moneta è galoppante di ora in ora, gli americani li stanno veramente mettendo in ginocchio).

Torniamo in hotel facciamo il check in, saliamo in camera davvero bella e molto confortevole, e ci facciamo una bella dormita, abbiano fatto un’intera notte in bianco, dopo un meritato riposo ci colleghiamo ad internet e ceniamo nel ristorante dell’Hotel, molto elegante e ricercato con pianista in sottofondo. Mangiamo benissimo Mario prende una zuppa di pesce e poi iniziamo col mangiare il loro splendido kebab di agnello e di pollo, sempre con contorni di riso e verdure, ci offrono un piccolo antipasto che consiste in una cremina bianca con puntini verdi, buonissima , assaggiamo la birra “analcolica” la loro migliore marca “bavaria” ma non la prenderemo mai più è terribile, paghiamo 550.000 R. mancia compresa (pari a circa 12 euro).

Hotel: Escan Hotel (96 dollari circa 73 Euro) l’ubicazione dell’hotel è ottima, zona centrale e metro vicinissima. Hotel “ottimo” anche come camera e servizi. Address: No 29, Mousavi (Forsat )St, Between Somayeh & Enghelab Ave, Tehran-Iran Tel: (0098) (021) 88837106 , (0098) (021) 88347385 (10 Lines) Fax: (0098) (021) 88836775 22 APRILE lunedì KASHAN

Facciamo colazione in hotel varia ed abbondante, alle 9 prendiamo la metro fino al terminal dei bus, dove alle 10 partiamo col bus Scania verso Kashan (spendiamo 110.000 rial in due, ossia circa 2,40 euro per 3 ore ½ di percorrenza e ci danno pure la merenda!!!!) arriviamo a Kashan alle 13:30.

I Bus sono tutti buoni esistono quelli più confortevoli V.I.P. ma sono meno frequenti. Il tragitto non offre un bel paesaggio, campagna brulla e arida. Giunti al terminal, con un taxi andiamo fino in hotel che è centralissimo, è un’antica casa tradizionale molto caratteristica, con un ampio giardino, peccato che la nostra camera abbia il bagno fuori, ma pur di alloggiare qui abbiamo accettato l’inconveniente, trattandosi solo di una notte, le camere col bagno privato erano tutte occupate. I ragazzi della reception parlano bene l’inglese e ci danno consigli. Alle 15 con un taxi andiamo ai giardini Bagh-e Fin uno dei più famosi giardini dell’Iran, un po’ fuori città, ma purtroppo lo troviamo chiuso a quanto pare è caduto un albero, quindi ritorniamo indietro fino in hotel, da qui ci incamminiamo verso le famose case tradizionali e visitiamo la Khaneh Abbasi, ingresso 75.000 R a persona, la casa è molto bella e molto grande, uscendo lungo la strada abbiamo assaggiato l’acqua di rose davvero particolare, a piedi arriviamo fino al bazar ed al suo interno visitiamo la moschea e l’ hammam, due ragazze alle quali abbiamo chiesto informazioni ci accompagnano fino lì. Al bazar compro il famoso velo (tipo suora) 40.000 R, in quanto il foulard mi scivola sempre. In un forno vediamo sfornare dei pani rotondi e sottili che vengono poggiati su delle griglie per farli raffreddare e poi la gente li compra sovrapponendoli e portandoli via a casa così senza incartarli. Ne abbiamo comprato uno e dopo averlo mangiato non siamo più stati capaci di rinunciarci per tutto il viaggio e ancora oggi è la cosa che ricordo con più rammarico. (il costo 5.000 rials = 1 centesimo di euro).

Siamo stati alla madrasa Agha Bozorg ma è entrato solo Mario le donne qui non sono ammesse, è un’antica scuola coranica dove si respira un’atmosfera serena e tranquilla, si è già quasi fatto buio ed abbiamo delle difficoltà ad orientarci per cui chiediamo ad un ragazzo la strada per la Moschea “Masjid-i-Jami col suo antico minareto, lui molto gentilmente ci accompagna sino a destinazione.

Da qui ritorniamo su una strada principale fino a giungere in una grande piazza, qui imbocchiamo Fazel Av. E arriviamo in hotel. Ceniamo in cortile con del pollo arrosto e uno spiedino di carne con contorno di riso e coca cola 200.000 R (4,50 euro circa).

Anche qui c’è il wi.fi. in camera e funziona abbastanza bene.

Pernotto Hotel: Kashan Ehsan House Hotel (20 dollari 700.000 IRR) Kamalolmolk Sq, In front of Agha bozorg school, KASHAN Tel:(+98)(361)(4446833) e mail: info@ehsanhouse.com

23 APRILE martedì ISFAHAN

Dopo colazione prendiamo un taxi 50.000 R e andiamo a visitare finalmente il giardino Bagh-e Fin, ingresso 150.000 R a persona impieghiamo circa mezz’ora per visitarlo è davvero molto bello.

Andiamo al terminal dei bus e alle 11,30 partiamo con bus Scania (100.000 R in due x 2 ore di tragitto) alla volta di ISFAHAN dove arriviamo alle 13:30.

Arriviamo al terminal Kaveh ( ad Isfahan ci sono due terminal, mentre al ritorno per andare a Yadz partiamo dall’altro terminal) ci informiamo subito per i bus per Yazd poi col taxi andiamo in hotel. L’albergo è’ proprio vicinissimo alla Piazza, a mio parere la più bella che ho visto finora, in hotel abbiamo un vero e proprio appartamento: 2 camere da letto due bagni e una cucina con zona soggiorno, davvero confortevole, la colazione la mattina viene portata in camera. Il manager parla benissimo l’inglese e ci spiega cosa potere vedere, anzi ci consiglia di non andare fuori città come dice la guida per vedere la torre dei colombi ma ce n’è una a sud della città oltre il fiume che è molto bella e si chiama “Kabootar Khaneh. Alla reception conosciamo una guida che ci propone un giro col suo taxi per un’intera mattinata quattro ore € 12 per l’indomani.

Usciamo dall’hotel verso le 15:30 e andiamo subito alla piazza Maydan Imam molto vicina all’hotel, una piazza stupenda non esistono parole per descriverla visitiamo la moschea Lotfallah dedicata alle donne dell’harem reale situata su un lato della piazza (ingresso 100.000 R a pers).

Facciamo un giro per il bazar che costeggia tutta la piazza e poi ci incamminiamo verso il famoso ponte “Allahverdi Khan detto anche “Se-o-se Pol”, è già buio e il ponte tutto illuminato offre uno spettacolo stupendo, non solo per gli effetti da cartolina ma perché è pieno di gente distesa sui prati, gente che passeggia e questo tanto di giorno che di sera.

Andiamo a cena al ristorante Shahrzad una traversa di Ghahar Bagh vicino l’Hotel Abbassy, dove siamo entrati un attimo per ammirarne la magnificenza e l’opulenza. Il ristorante è pienissimo sia di turisti che di iraniani e si è mangiato benissimo, per la prima volta prendiamo le costolette di agnello e non le lasceremo più per tutto il viaggio, ottimo anche l’agnello Kebab, spendiamo 700.000 R mancia compresa. Ritorniamo in hotel a piedi facendo una bellissima passeggiata anche se fa un po’ freddino.

HASTN BEHESHT APART. HOTEL (20 $ la camera +colazione 5 $ a pers.)

8 Ostandari St. Esfahan Iran

Phone No.: 0098 311 22 00 967 Email: hotel_8behesht@yahoo.com

24 APRILE mercoledì Isfahan

Facciamo colazione in camera. Alle nove passa a prenderci il tassista contattato ieri. Oggi nella piazza , tutta transennata già da ieri pomeriggio ci sarà il Presidente iraniano che tiene un comizio. Noi ci dirigiamo a sud della città oltre il fiume per vedere la torre dei piccioni, davvero spettacolare un vero e proprio alveare. Andiamo poi nel quartiere armeno “Jalfa” a visitare un tempio Zoroastroiano ma purtroppo è chiuso come pure le chiese armene, andiamo quindi all’hamam “Museum of Aliqoli Aqa Bath” davvero molto interessante e non segnalato nella guida ingresso 50.000 R a pers. Andiamo poi ai “Shaking Minaretes”, (niente di che) che per un guasto non ondeggiano, nella caffetteria che c’è all’interno prendiamo un tè insieme a delle simpatiche ragazze conosciute per strada e che ci siamo portate dietro per l’intera mattinata, le lasciamo vicino casa e noi proseguiamo verso il ponte Khaju un altro ponte antico della città dove c’è tantissima gente soprattutto ragazzi sdraiati sui prati a bordo del fiume, proseguiamo oltre verso l’altro ponte più piccolo ma particolare non ricordo il nome. Si è già fatta l’una e anziché rientrare in hotel ci facciamo lasciare dal taxi al Khaju bridge dove ci distendiamo sull’erba a goderci il panorama e la tranquillità.

Dopo un’oretta ritorniamo sul grande viale Ghahar Bagh lo percorriamo finchè non incrociamo sulla sinistra la Palestine St., da lì siamo andati avanti sino in piazza prendendo una scorciatoia nella quale ci ha accompagnati un giovane ingegnere iraniano al quale avevamo chiesto informazioni nel suo cantiere di lavoro lungo la strada, per cui siamo giunti praticamente alle spalle della moschea.

In questa stradina siamo entrati in una bottega dove lavoravano delle miniature in metallo c’erano due simpatiche ragazze che parlavano inglese, studentesse di teologia, che si trovavano lì per imparare a dipingere. Qui abbiamo comprato un piatto 300.000 R cesellato e dipinto a mano, prezzo ottimo rispetto allo stesso piatto in tutti gli altri negozi.

Siamo andati in Sepah st. la strada in cui ci sono gli uffici di cambio e cambiamo 200 euro al cambio di 45000 rial, ci dirigiamo verso il bazar dove compriamo delle ampolline dipinte a mano, poi visitiamo la moschea 100.000 R. a persona, davvero stupenda, altro giro della piazza ed entriamo a Palazzo Ali Qapu 150.000 R a persona qui c’è la splendida terrazza con tetto a cassettoni davvero particolare ma ormai pericolante, infatti si può accedere solo a metà della terrazza in quanto il resto è transennato, ma si gode lo stesso il meraviglioso panorama sull’intera piazza.

Per cena andiamo all’interno del bazar al ristorane “Bastani” anche questo abbastanza frequentato da turisti , si cena seduti sui divani di legno guarniti da cuscini, Mario ha bevuto la loro bevanda “doogh” yogurt allungato con acqua che ha un retrogusto di menta molto dissetante (340.000R).

25 APRILE giovedì Isfahan

Facciamo colazione alle nove, poi usciamo per andare a vedere il palazzo Chehek Sutun proprio accanto al museo di scienze naturali nello stesso marciapiede del nostro hotel l’ingresso è di 150.000R a persona. C’è un bellissimo giardino e il palazzo anche se sta cadendo a pezzi è molto bello, soprattutto il meraviglioso tetto a cassettoni sorretto da 20 colonne che si specchiano nel laghetto antistante, finita la visita andiamo in piazza e lì compro il vestito per Germana 1.500.000 R ( € 33 circa) è una gonna lunga bianca , una tunica rossa e un cardigan verde, torniamo in hotel un attimo a lasciare il pacchetto e poi prendiamo la strada alla ns. sinistra Boulevard Hasht Behest un bel viale che ci conduce fino ad un piccolo parco al cui interno c’è il palazzo Hasht Behest detto anche degli otto paradisi e devo dire che è davvero notevole (ingresso 100.000 R a persona). Sono le 13:30 il tempo è bellissimo per cui ci dirigiamo a piedi verso il ponte Se-o-Se Pol dove ci fermiamo per un po’ poi decidiamo di tornare facendo una strada diversa, costeggiamo il fiume fino a giungere su di un ponte moderno, lo attraversiamo e ci troviamo una zona completamente nuova e residenziale facciamo una bella passeggiata fino ad arrivare nella meravigliosa piazza, andiamo di nuovo al bazar e facciamo qualche acquisto oltre a della frutta essiccata e dei dolcetti che mangiamo lungo la strada.

Per cena siamo stati allo Shahrzad, era strapieno e c’era parecchia gente anche turno per cui siamo tornati indietro e sulla strada di ritorno ci siamo fermati in uno dei loro ristorantini, qui abbiamo mangiato degli spiedini con verdure e il pane buonissimo più le bevande e abbiamo speso 160.000 R (circa 3 Euro).

26 APRILE venerdì Yazd

Lasciamo l’hotel alle otto e in 15 minuti di taxi siamo al terminal dove prendiamo il bus Volvo 130.000 R. in due, che parte alle 8:30 ed arriva a Yazd dopo quattro ore alle 12:30.

Con un taxi 70.000 R andiamo in albergo una antica casa tradizionale, qui siamo in zona davvero desertica e fa molto caldo, sistemati bagagli in camera usciamo e ci addentriamo sulla strada alla dx della moschea. Dinanzi a noi si apre un paesaggio incredibile sono tutte stradine vernacolari ai cui lati si trovano case in argilla con torri del vento ed ice house, il tutto completamente deserto sembra che nessuno abiti in quelle strade, non si vede nessuno in giro forse perché è venerdì e la gente è andata in riva al fiume a godersi la giornata festiva.

Andiamo a visitare la prigione di Alessandro 100.000 R a pers., proprio accanto c’è la tomba dei 12 Iman ma è chiusa. Lì di fronte c’è l’ufficio del turismo che ci fornisce una mappa, ritorniamo indietro e andiamo a visitare la moschea che è davvero molto bella ed è proprio attaccata al nostro hotel. Alle 16:30 con un taxi andiamo alle due torri del silenzio “Due Dokhnas” appena fuori città. L’atmosfera è davvero suggestiva, saliamo sulla torre più bassa al cui apice c’è un grosso buco che veniva riempito di sabbia carboncino e fosforo per prevenire l’inquinamento della terra. Queste torri erano costruite per favorire l’osservanza dei rituali dei zoroastri. Nella strada di ritorno il tassista ci fa scendere al “Mirror and lighting Museum” 100.000 R a pers., niente di che. Proseguiamo e ci facciamo lasciare a “Mir Chqmaq facade “ tipo palazzo dei venti di Japuir”, ossia è solo facciata, proprio all’angolo della piazza c’è la famosa pasticceria (oggi chiusa) che fa i dolcetti al pistacchio e li vende nelle scatole di latta, però dall’altro lato della piazza c’è n’è un’altra meno famosa ma molto frequentata che è aperta e ci facciamo un giro ad ammirare tutti i vari dolcetti. In questa zona ci sono tutti i negozi di dolci.

Ceniamo in hotel, sui famosi divani in legno tutti posizionati nel giardino, prendiamo della carne con del sughetto a mò di spezzatino, abbastanza buono.

Pernotto a Yazd: SILK ROAD HOTEL 30 $ a notte

Address: No 5 – Taleh Khakestary Alley – Jame Mosque Street – Yazd – Iran | tel +98 351 6252730 | email silkroadhotel.yazd@gmail.com

27 APRILE sabato YAZD

Alle 8 colazione in cortile, appena sufficiente. La giornata è già calda sin dal mattino, andiamo a piedi fino al tempio del fuoco Atehkadeh in Kashani St. mezz’ora di cammino ( 30.000 R in due) all’interno c’è il sacro fuoco che brucia in un ampio recipiente dal 470.

Si sono già fatte le 10:30, fuori dal tempio prendiamo un taxi 20.000 R e andiamo al bazar girovaghiamo un po’ in giro tra i negozi di gioielli e di stoffe, è un bazar un po’ strano pochi venditori di spezie e di cibo, un po’ deludente. Arriviamo fino all’Haman Khan un antico bagno trasformato oggi in ristorante qui incontriamo delle turiste iraniane una di loro parla italiano ci scambiamo un po’ di impressioni sulla città e ci consigliano di andare a cenare nel loro albergo, anche questa una casa tradizionale. Ritorniamo di nuovo nella piazza Amir Ghaghmagh quella del palazzo con la sola facciata e andiamo a rifocillarci nella pasticceria all’angolo (30.000R per una scatola che contiene dolci al pistacchio al cocco ecc) buoni ma troppo dolci.

Con un taxi (30.000R) andiamo a Bagh –i-Dawlatabad un meraviglioso giardino nel quale spicca una altissima badgir ed il bellissimo padiglione del governatore con finestre dai vetri coloratissimi e delle fontane al suo interno (ingresso 80.000R in due), ci rilassiamo un paio d’ore nei divani di legno appoggiati a dei comodi cuscini in questo giardino pieno di alberi soprattutto di gelsi. In Iran è molto comune trovare per strada alberi da frutta. Alle 15:30 cerchiamo di prendere un taxi ma non abbiamo fortuna per cui saliamo su un bus e facciamo un bel pezzo di strada l’autista non si fa nemmeno pagare, alla fermata dove scendiamo c’è una moschea che merita una visita, poi troviamo un taxi che per 10.000 R ci lascia al Museo dell’acqua (ingresso 10.000 R a persona) è un’interessante qanat all’interno di una bella casa di mercanti ed interessanti descrizioni del sistema di raffreddamento usato. Sono le 16:30 ci addentriamo nel bazar per cercare il ristorante “Malek-o-Tojar” tanto decantato nella guida, in modo da andare a colpo sicuro sta sera.

Torniamo verso la moschea, rientriamo in hotel e dopo una doccia ci sdraiamo sui divani del giardino a sorseggiare un tè facendo anche qualche email.

Alle 20:30 andiamo al ristorante Malek-o-Tojar , per strada c’è molta confusione qui tutti i negozi sono in pieno fermento in pratica i negozi aprono verso le 18 e stanno aperti fino alle 22. Il ristorante è molto bello ed il cibo è veramente di ottima qualità, abbiamo preso del Kebab misto di carne e pollo con un piatto di riso e uno di vegetali che era una cosa davvero particolare mai mangiati vegetali così buoni abbiamo pagato 600.000 R. Qui abbiamo incontrato la ragazza dell’ufficio informazioni che ci ha presentati alla sua manager una graziosa signora che ci ha regalato delle tovagliette.

28 APRILE domenica Shiraz

Facciamo colazione e alle 9,15 con un taxi (50.000R) raggiungiamo la stazione dei bus che dista circa 20 minuti. Facciamo i biglietti VIP con la compagnia Hamsefal (130.000 R a persona) e partiamo alle 10 per arrivare alle 16:30 facendo solo mezz’ora di sosta in un punto ristoro verso le 14. Qui delle simpatiche ragazze che hanno viaggiato con noi ci offrono del pane fritto con delle verdure, anche se non parlavano inglese siamo riusciti in qualche modo, gesti, fotografie della mia guida, a scambiare qualche parola, purtroppo qui l’inglese non lo parla quasi nessuno. Attraversiamo un paesaggio molto desertico per la maggior parte del viaggio ma verso la fine si incomincia a vedere un po’ di verde. Arrivati al terminal prendiamo un taxi 30.000R fino in hotel. L’hotel si trova sulla strada principale ma è abbastanza obsoleto anche se il personale è gentile e disponibile ma lo standard è lo stesso anche negli altri alberghi della città, purtroppo in camera non funzione bene il wi.fi. per cui bisogna andare nella hall.

Dopo esserci sistemati in camera usciamo e andiamo verso la zona centrale nella parte nuova, c’è tantissima confusione di auto e l’aria è irrespirabile, tentiamo di raggiungere il ristorante “Sofi One” indicato nella guida, ma sembra un’impresa impossibile, non ci sono indicazioni in inglese e anche noi non ci orientiamo tanto bene con la cartina, per fortuna chiediamo informazione ad una ragazza che graziosamente insieme al suo ragazzo ci accompagnano fino al ristorante anche se loro stavano andando dalla parte opposta, sono universitari di Teheran ma studiano qui architettura a Shiraz, la ragazza parla molto bene l’inglese camminiamo di buon passo per circa mezz’ora e ci lasciano fino al ristorante non sappiamo come ringraziarli, li vorrei invitare a cena o pagare il taxi di ritorno ma insistono che sono felici di averci accompagnato fino a destinazione; ci scambiamo gli indirizzi email.

La cena è ottima, come antipasto ci portano una ciotola con delle erbe e del formaggio. Ordiniamo delle costolette di agnello con contorno e kebab di agnello anche questo con contorno +1 piatto di riso e la loro zuppa tradizionale oltre le bevande (spendiamo 785.000R +50.000 di mancia) alle nove e prendiamo la strada del ritorno ed in circa tre quarti d’ora siamo in hotel.

Pernotto: ERAM HOTEL 40$

Zand avenue . Shiraz Tel.0711 2300814 Fax0711 2335108 E-mail info@eramhotel.com

29 APRILE lunedì SHIRAZ

Dopo colazione, andiamo all’ufficio cambi proprio accanto all’hotel cambiamo in dollari perché l’hotel preferisce quella valuta e lo stesso vale per il taxi per Persepoli (escursione prenotata in hotel $ 40 per tutta la giornata con visita a Pasargarda – Naqsh-i-Rustam e Persepoli), il cambio è stato buono 1 euro = 45.500 Rial.

Sta mattina andiamo a visitare la cittadella (ingresso 150.000 rial a persona), ce l’aspettavamo molto più grande anche se è sempre abbastanza interessante, all’uscita andiamo al bazar entrando dal lato dei negozi di tappeti, visitiamo anche l’haman per 100.000 R a persona, (potevamo evitarlo in quanto è stata una ripetizione di quello già visto a Isfahan). Ci dirigiamo verso la moschea Masijd Vakil (detta delle 48 colonne) l’ingresso è 15.000 R a persona.

Ritorniamo alla piazza della cittadella dove di fronte al museo di Pars c’è l’ ufficio informazioni, sempre chiuso, ci accontentiamo di studiare la grande mappa della città esposta all’esterno.

Con un taxi 20.000R andiamo al mausoleo dello Scià Cheragh (re del lume) qui devo attendere un po’ per avere il chador altrimenti non si può entrare. Entriamo separatamente uomini e donne al santuario più grande, lasciando fuori le scarpe, dentro ci accoglie un’esplosione di specchi che si riflettono sugli immensi tappeti, tutto è luccicante, eccessivo ma senz’altro di effetto. Facciamo un giro attorno all’enorme cortile ai cui lati si trovano le fontanelle per le abluzioni e gli altri mausolei dedicati ai fratelli dello Scià. Usciamo dal lato opposto all’entrata e ci troviamo in un altro bazar, ma non capiamo bene in che zona della città ci troviamo per cui con un taxi 50.000 R (circa un euro) andiamo alla porta del Corano che si trova all’ingresso della città qui c’è anche da salire su di una collinetta dove dovrebbe esserci la tomba di Khvaju Birmani uno dei famosi poeti iraniani ma soffia un vento fastidioso e freddo per cui dopo aver fatto un po’ di foto, altro taxi 50.000 R e rientriamo in hotel.

Dopo un’oretta presi i giubbottini usciamo a fare una passeggiata lungo Loft Ali Khan Zand Avenue, questa strada insieme a quella del nostro hotel Zand Avenue sono due arterie molto movimentate di negozi.

Verso le 20 prendiamo un taxi (40.000R) per farci portare dalla parte opposta, a Khahshenasi Avenue al ristorante Shatar Abbas One, dove abbiamo mangiato benissimo, sempre agnello, ormai non sappiamo più rinunciarci, qui abbiamo incontrato diversi turisti italiani , abbiamo speso 700.000R compresa la mancia.

All’angolo della strada c’è un’ottima pasticceria, abbiamo mangiato qualche dolce poi una breve passeggiata per smaltire, quindi con un taxi andiamo in hotel.

30 APRILE martedì Shiraz – Persepoli

Facciamo colazione e alle 10:20 ci viene a prendere l’autista contattato attraverso l’hotel che per $ 40 ci porterà in escursione a Persepoli e dintorni.

La prima tappa è Pasargarda arriviamo alle 11,45 dopo un’ora e 20 di strada, il giro dura circa un’ora e tre quarti il ticket d’ingresso è 150.000 R a persona.

Usciamo da Pasagarda alle 13:30 e ci incamminiamo verso Naqshi-i-Rustan che dista 40 minuti, l’ingresso è 100.000R a persona, qui giriamo per le meravigliose tombe circa mezz’ora usciamo che sono le 14:40 ci fermiamo in un ristorante lungo la strada per circa tre quarti d’ora paghiamo 450.000 R per tre.

Alle 15,40 entriamo a Persepoli l’ingresso costa 150.000 rial a persona, usciamo alle 17:30. Arriviamo in hotel sotto una fastidiosa pioggerellina dopo un’ora di strada.

Dopo una bella rinfrescata, andiamo a cercare la pasticceria vista il giorno dell’arrivo dove c’erano dei dolci che non avevamo visto in altri posti, dopo un po’ di giri la troviamo è nella strada della sede della Iran Air, prendiamo diversi tipi di dolcetti sotto lo sguardo divertito delle commesse e spendiamo solo 50.000R un euro circa.

Rientriamo in hotel con un taxi.

1 MAGGIO mercoledì SHIRAZ

Facciamo colazione e usciamo verso le 10, con un taxi andiamo all’Eram Garden (Bagh-i-Eram 150.000 R a persona), è un bellissimo giardino così chiamato in onore di uno dei 4 giardini del paradiso descritti nel corano.

Al ritorno facciamo a piedi tutto il boulevard Eram poi Blv. Azadi fino ad arrivare in Loft Ali Khan Zand Av., la percorriamo tutta fino ad arrivare oltre la cittadella e più precisamente fino al mausoleo che avevamo già visitato, ma al cui interno c’è la moschea Masjid-i-Atiq della quale il giorno prima non c’eravamo accorti, devo nuovamente indossare il chador. La moschea si trova in uno dei tanti ingressi proprio accanto ai bagni quando usciamo dal mausoleo ci ritroviamo nel bazar, siamo esausti per cui prendiamo un taxi 50.000 R che ci porta al ristorante Shatar Abbassy Two il ristorante è abbastanza fuori dal centro sono già le 15, prendiamo un piatto in due sempre di costolette di agnello e paghiamo 340.000 R il menu qui è solo in farsi ma riusciamo comunque farci capire, ritorniamo con un taxi in hotel dove ci riposiamo un paio d’ore.

Verso le 18 usciamo di nuovo, ma comincia a piovere per cui dopo aver fatto qualche acquisto rientriamo in hotel, ci fermiamo nella hall e ci colleghiamo ad Internet. Verso le 21,30 tentiamo inutilmente di prendere un taxi per andare a mangiare al Sofi One, piove a dirotto e nessuno si ferma, per cui ne facciamo chiamare uno dall’hotel saliamo sul taxi alle 21,45 ma tra la pioggia e il traffico paralizzante arriviamo vicino al ristorante che sono già le 22 passate, la strada è bloccata forse per un incidente per cui decidiamo che non è serata e ci facciamo riaccompagnare in hotel più che altro per la paura che al ritorno non troveremmo facilmente un taxi sotto la pioggia incessante.

Andiamo a mangiare al ristorante dell’hotel dove essendo già le 22:30 ci dobbiamo accontentare di una coscia di pollo con del pane caldo e contorno 210.000 Rial.

2 MAGGIO giovedì SHIRAZ PARTENZA PER TEHERAN CON VOLO IN SERATA

Dopo colazione, prepariamo i bagagli, li lasciamo in custodia alla reception poi con un taxi 40.000 R. andiamo alla tomba di Hafez il famoso poeta iraniano l’ingresso costa 150.000 R., la tomba si trova all’interno di un bellissimo giardino nel quale ci fermiamo un bel po’. Con un altro taxi andiamo alla porta del Corano qui riusciamo a salire sulla collinetta (10.000 R), dove ci sono dei graffiti e delle cascate d’acqua e si può godere di una bellissima veduta sull’intera città. Sono già le 14 per cui con altro taxi 50.000R andiamo al Sofi One dove aspettiamo circa 20 minuti prima di poterci sedere in quanto è pienissimo, però ci rifacciamo con due piatti meravigliosi di costolette di agnello con contorno per 600.000R. Facciamo una passeggiata per smaltire, lungo la strada ci fermiamo in un negozio molto moderno che vende cose di casa qui ci intratteniamo con una ragazza che parla benissimo l’italiano perché ha fatto l’università di disegno grafico a Milano.

Arriviamo fino al bazar, e alla cittadella.

Alle 19 30 col taxi dell’hotel 100.000 R andiamo in aeroporto per prendere il volo per Teheran. Giunti a Teheran al nastro del ritiro bagagli conosciamo Amin anche lui con la moglie sono stati a Shiraz in vacanza, ci aiuta col taxi infatti all’ aeroporto di Mehrabad, quello dei voli nazionali i taxi vengono prenotati con 50.000R all’interno dell’aeroporto, poi all’esterno si consegna lo scontrino della prenotazione e si paga secondo quanto calcola il tassametro. Noi abbiamo pagato un totale di 210.000 R. Arriviamo in hotel a mezzanotte e 20.

Appena entriamo in hotel il simpatico ragazzo della reception ci dice che siamo desiderati al telefono, con nostro stupore riusciamo a capire che si tratta di Amin che voleva essere sicuro che fossimo arrivati sani e salvi e ci invitava per domani a girare la città in sua compagnia.

Pernotto Hotel: Escan Hotel (85 dollari)

3 MAGGIO venerdì TEHERAN

Abbiamo appuntamento alle 11 alla fermata della metro Imam Khomeini con Amin il ragazzo conosciuto la sera prima in aeroporto e che sarà la nostra guida per l’intera giornata.

Andiamo al museo nazionale ingresso 150.000R. a persona, poi Amin ci porta nella parte nord della città, riprendiamo la metro e facciamo un tragitto lunghissimo. Arriviamo in un posto dove c’è una veduta delle montagne innevate bellissima, lì tutto intorno c’è un movimento incredibile di persone di venditori, di ristorantini. Ci fermiamo in uno di questi e prendiamo il piatto tipico: una zuppa di vegetali con yougurt e pane, spendiamo una cifra ridicola mi pare circa 2 euro in tre.

Prendiamo un taxi per 50.000 r. che ci porta sulla collina fino al Palazzo Sa’Dabad, Amin fa i biglietti come se fossimo anche noi iraniani e quindi paghiamo ancora meno del dovuto.

Il Palazzo, residenza dello Scià si trova all’interno di un parco bellissimo e al suo interno ci sono diversi palazzi come il Palazzo verde e il palazzo Mellat. Un posto davvero interessante che sicuramente da soli non avremmo mai visto.

Amin ci invita a casa sua per un tè, per cui dopo essere passati da una pasticceria a comprare dei dolci, prendiamo un taxi (1 ora di tragitto 100.000R) fino a casa sua. Si è sposato da appena 4 mesi e vive in un piccolo ma ben arredato appartamento, anche il contesto è gradevole, rivediamo con piacere Aida la moglie che è una bellissima ragazza, come pure la sorella che arriva subito dopo, sono gentilissimi, ci offrono della frutta buonissima e facciamo anche la conoscenza del fratello di Amin che fa il chirurgo (a proposito il famoso naso alla francese che tutti si rifanno in iran costa solo 500,00 euro) ed i genitori di Aida. Passiamo un paio d’ore insieme a parlare del più e del meno anche se con l’handicap che l’inglese lo parla solo Amin, ma anche coi gesti ci capiamo benissimo. Lascio ad Aida il mio impermeabile comprato da Zara perché in Iran è un trend molto ricercato e costoso addirittura a livello di Gucci, Lei per ricambiare mi regala un oggetto in ceramica.

Amin ci accompagna in macchina fino alla fermata della metro Linea 4 che arriva diretta fino alla fermata del nostro hotel e cosi alle 20,30 siamo già in hotel. Facciamo una pausa e poi una passeggiata lungo la strada principale fino a Ferdossi Sq.

Alle 22 ci sediamo al ristorante dell’hotel e mangiamo per l’ultima volta un meraviglioso kebab di pollo.

Alla reception conosciamo un francese ospite dell’hotel che anche lui a mezzanotte deve andare in aeroporto, per cui prendiamo il taxi insieme.

4 MAGGIO sabato

Prendiamo il volo delle 4,50 Pegasus Airlains, arriviamo a Istanbul alle 6,10 per ripartire alle 11,45 con arrivo a Milano Orio al Serio ore 13,20 per poi arrivare a Palermo in serata. Anche questa esperienza è finita lasciandoci tanti cari ricordi, sono già pronta ad organizzare il prossimo viaggio per Agosto………..



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