Innsbruck delle meraviglie
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Ore 14.00: io e la mia amica Illy, partiamo dalla stazione di Trento verso il nostro primo viaggio da sole, in occasione delle vacanze di Pasqua. Tutto comincia in modo perfetto, la porta della nostra carrozza si ferma esattamente di fronte a noi, lasciandoci stupite. Il viaggio è stato molto piacevole, lo scenario fuori dal finestrino è affascinante ma soprattutto, i treni dell’OBB sono davvero molto accoglienti. Sfruttiamo infatti un treno che ci accompagna fino a Innsbruck(letteralmente “ponte sul fiume Inn”) senza cambi. Dopo circa tre ore di viaggio arriviamo in stazione e prendiamo un taxi(per un costo di soli 5 euro) che ci accompagna in 5 minuti al nostro bed and breakfast (hotel Tautermann). La sistemazione è perfetta, posto tranquillo ma vicinissimo al centro( 10 minuti a piedi). Sistemate le valigie raggiungiamo il centro per fare un giretto veloce, scoprendo due o tre mercatini tipici in giro per la città, allestiti in occasione della Pasqua.
Troviamo poi un posticino davvero particolare per la cena di stampo messicano: il Flo Jos. Una cena davvero squisita: la mia amica si innamora della sua fajta e io della mia insalatina con pollo alla piastra.
28-03-13 (secondo giorno)
Dopo aver fatto un’abbondante colazione alla tedesca e aver messo furtivamente qualche panino nello zaino per il pranzo, andiamo al centro informazioni e scopriamo quella che si rivelerà la fortuna del nostro viaggio: la Innsbruck card. Grazie a questa particolare carta, pagata 39 euro, abbiamo visitato praticamente tutta la città senza dover pagare nemmeno un’entrata ai musei e un trasporto pubblico. Tutto compreso, una comodità magnifica. Alle 10 prandiamo il bus che ci porta al suggestivo castello di Ambras, sul quale ci divertiamo ad ascoltare la descrizione dei luoghi caratteristici della città( ogni posto a sedere è infatti dotato di cuffiette personali). La visita al castello di Ambras si apre con la vista del suo parco stupendo, nel quale girano liberamente dei pavoni coloratissimi. Cominciamo con la mostra delle armi e delle armature, dirigendoci poi al castello vero e proprio. Io e la mia compagna di viaggio ci siamo innamorate della camera chiamata “spagnola”, ammetto di essermi immaginata le dame, con i loro sontuosi vestiti, ballare insieme ai loro cavalieri.
Pranzo al sacco e poi si parte verso la neve! Prendiamo un simpatico trenino che si arrampica quasi in verticale e ci porta fino ai 600 metri. Una volta arrivate, saliamo sulla bidonvia che ci porta in meno di 15 minuti fino ai “2000” metri: ci fiondiamo nel ristorantino per mangiarci una mega fetta di strudel tipico, osservando il bel panorama sottostante, noncuranti del fatto che il resto delle persone presenti erano sciatori. Ci facciamo qualche foto nella stupenda discoteca “igloo” e poi scendiamo in città. Visitiamo le 25 sale del palazzo imperiale risalenti al XVIII-XIX secolo, ascoltando la descrizione di ogni singolo oggetto con l’audioguida, abbiamo voluto fare le turiste “intellettuali”. Ilaria è stata colpita dal ritratto di Sissi e Franz, i protagonisti del cartone con cui è cresciuta. Mangiamo poi in un ristorantino italiano e ci “fiodiamo” a letto, stanche per la pesante giornata.
29-03-13 (terzo giorno)
Ci svegliamo riposate, pronte per un’altra intensa giornata. La nostra prima meta è il “Tiroler Volkskunstmuseum”, un museo di arte tirolese. Bellissimo, centrato sull’artigianato domestico e sull’esposizione di maschere e costumi tradizionali. Ciò che mi colpisce è l’allestimento delle tipiche cucine tirolesi, camere tutte in legno, con la famosa “stube” al centro. Beviamo un caffè e ci dirigiamo verso il “Ferdinandeum”, un museo infinito che raccoglie opere d’arte dalla preistoria fino all’arte moderna.
Pranziamo velocemente e prendiamo il bus navetta che ci porta a Wattens, il comune in cui si trova il meraviglioso “Swarovsky kristallwelten”, il museo costruito in onore della famosissima ditta Swarovski. La vista ci si apre con un verdissimo giardino, in cui si trova un labirinto molto particolare a forma di mano. Abbasso lo sguardo sul libricino illustrativo datoci alla biglietteria e leggo: “momenti d’incanto, credere per un istante all’incredibile”. Credo sia la frase più azzeccata per spiegare il contenuto del luogo, una esperienza fantastica che deve essere vissuta per poter essere capita fino in fondo: camere particolari che stimolano tutti i sensi, dalla vista all’udito, al tatto e al gusto. Ci concediamo poi una cenetta in un carinissimo ristorante italiano: “Da Peppino”, che si trovava a due minuti dal nostro alloggio, e poi andiamo a dormire molto presto.
30-03-13 (quarto giorno)
Dopo la nostra solita colazione abbondante, raggiungiamo il centro per gli ultimi acquisti e regalini. Entrate nel negozio Swarovski, ci compriamo un piccolo anellino e con nostra sorpresa, una volta alla cassa, scopriamo che con la Innsbruck card abbiamo diritto ad un omaggio: ci viene infatti regalato un bellissimo ciondolo di swarovski. Prima di tornare in hotel e prendere il treno di ritorno ci concediamo un ultimo sfizio allo “Strudel cafè”, un tipico bar molto carino che vende ogni tipo immaginabile di strudel e dolcetto austriaco. Ci concediamo una fetta di strudel, come vuole la tradizione: accompagnato da una crema calda di vaniglia, un connubio sublime. A malincuore ci facciamo portare in stazione da un taxi e prima di prendere il treno diamo un ultimo saluto ad una città piccola, ma ricca di arte e attrazioni, a misura di qualsiasi tipo di turista.