Capodanno in Giordania
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27 dicembre 2012 Amman- Madaba – Mar Morto
Il volo della Turkish Airlines per Istanbul parte e arriva in perfetto orario, anche quello dopo per Amman, unico imprevisto, pare causa nebbia, siamo atterrati in un aeroporto secondario e non al Queen Alias come da programma. Però non lo sapevamo, a posteriori effettivamente sembrava troppo piccolo per essere un aeroporto internazionale, e quindi ci siamo presi il primo bidone, il taxi ha applicato una tariffa adeguata, anzi persino conveniente, per un arrivo al Queen Alias (20 dinari giordani), ma non per il nostro hotel che distava circa 10’ di auto. Avevo prenotato scegliendo tra quelli indicati dalla Lonely l’hotel Jordan Tower camera con colazione 35 DJ, economico per essere nel centro di Amman, ma molto spartano, a suo favore ci sono il prezzo basso, la prima colazione varia e sufficientemente abbondante, la gentilezza e la disponibilità del personale e la pulizia, a suo sfavore le camere poco curate e i bagni veramente piccoli. Siamo stanchi perché abbiamo viaggiato durante la notte e quindi scegliamo un tour organizzato dall’hotel, con macchina privata e autista, destinazione Madaba, Monte Nebo e Mar Morto, al prezzo di 22 JD pp. Con noi una coppia di Irlandesi di Dublino. Arriviamo a Madaba, e la troviamo ancora immersa nella nebbia, e fa freddino. Visitiamo prima il centro d’interpretazione, dove alcuni pannelli spiegano il mosaico che vedremo sul pavimento dell’attigua chiesa di San Giorgio (biglietto 2 JD pp). La seconda tappa è Monte Nebo (biglietto 2 JD pp), da qui si gode un bel panorama sulla sottostante valle del Giordano. Scendiamo verso il Mar Morto e ci fermiamo al Panoramic Complex (biglietto 4 JD pp), dove una mostra spiega le origini geologiche, la flora e la fauna della zona. Un sentiero porta al bordo dei canyon a strapiombo sul Mar Morto. Il Mar Morto è il punto più basso della terra a circa 400 m. sotto il livello del mare. La coppia irlandese si ferma in spiaggia, noi quindi aspettiamo un paio d’ore al sole, purtroppo non abbiamo portato i costumi da bagno, non pensavamo di fermarci in spiaggia. Osserviamo i turisti galleggiare in acqua e fare le fotografie di rito mentre si legge un libro, l’acqua non è calda ma evidentemente sopportabile. Ci siamo poi fermati a un negozio di artigianato, dove abbiamo visto artigiani impegnati nella lavorazione dei mosaici e pittura di quadretti e ceramiche. L’articolo più interessante sono delle uova di struzzo decorate con un finissimo mosaico. Cena da Hashem Restaurant, qui il menù è fisso, kchobiz (pane non lievitato), polpette di ceci, patate fritte, una salsa di ceci e una di fave, da bere coca cola, qui non vengono servite bevande alcoliche (ottimo, frequentato dai locals e molto economico 4,5 JD).
28 dicembre 2012 Amman – Aqaba (Mar Rosso)
Destinazione Aqaba con bus della compagnia Jett (,8 JD pp). Il viaggio dura circa 4 ore compresa la fermata fatta per un controllo dei documenti da parte della polizia. L’hotel Alqidra è carino e nuovo, da segnalare alla Lonely (camera con colazione 45 JD) e il personale molto gentile. Organizziamo l’escursione al Wadi Rum e il trasferimento a Petra per il giorno successivo con Iyad Rawashdeh, una guida turistica del posto legata all’hotel (giro Wadi Rum di 4h + trasporto a Petra 145 JD). Abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare, la spiaggia era piena di famiglie sotto gli ombrelloni, però erano tutti vestiti e seduti intorno ai tavolini, qualcuno faceva il bagno ma sempre rigorosamente vestito. Cena al ristorante Blue Bay, cena a base di pesce, buona la qualità e prezzi nella norma (31JD).
29 dicembre 2012 Aqaba (Mar Rosso) – Wadi Rum – Petra
Colazione buona e varia con prevalenza di gusti giordani. Il nostro autista Iyad ci porta al Wadi Rum, e qui ci trasferiamo sul fuoristrada di Audh Al-Hasanat suo amico specialista di tour nel deserto. Non passiamo dal Visitor Center e di conseguenza non vedremo i luoghi ad esso vicini. In ogni caso il giro che facciamo è molto bello, ci fermiamo in prossimità di formazioni rocciose a forma di fungo, chiglia di una nave, di aliante, arriviamo fino al ponte di Burdah, dove saliamo da una parte e scendiamo dall’altra. Passiamo anche vicino alle case e il fortino costruito per il famoso film Lawrence d’Arabia. Il giro dura circa 4 ore. Salutiamo il simpatico Audh, e con Iyad e suo fratello in circa 1,30 ore ci trasferiamo a Wadi Musa. Lasciamo i bagagli all’hotel Alambat III, carino, camera e bagno spaziosi, e anche qui il personale si dimostra molto disponibile (camera 35JD). Decidiamo di scendere a Petra a piedi, ci impieghiamo circa una ventina di minuti, acquistiamo il biglietto (per due giorni 55 JD pp) e alle 15,30 entriamo nel famosissimo sito. Percorriamo il Siq fino ad arrivare al Tesoro, proseguiamo poi fino ad arrivare al teatro. Scattiamo qualche fotografia, ma ritorneremo domani per proseguire e vedere più cose possibili. Ceniamo alla pizzeria Milano (14,5 JD), da sconsigliare. Sulla stessa via solo più avanti ci fermiamo in una pasticceria, dove mangiamo degli ottimi dolcetti con un caffè alla turca.
30 dicembre 2012 Petra – Amman
Colazione in hotel a buffet, modesta ma sufficiente. Alle 8,30 ritorniamo a Petra. Approfittiamo dell’assenza di turisti e saliamo subito alle Tombe Reali, mentre i venditori cominciano a riposizionare i vari oggetti da vendere ai turisti, scaldandosi con il the bollente. Proseguiamo, e dopo un bel po’ di cammino e 800 gradini, arriviamo al Monastero, costruzione molto simile al Tesoro, più grande ma meno decorata. Ancora qualche gradino è arriviamo in un punto panoramico da dove si ha una bella vista sui canyon rocciosi sottostanti. Sulla via del ritorno saliamo all’Altura del Sacrificio percorrendo altri 650 gradini. Sulla sommità i resti di quelli che dovevano essere gli altari per i sacrifici alle divinità. Ritorniamo in hotel a recuperare gli zaini e alle 16 prendiamo l’unico bus pomeridiano della compagnia Jett per Amman (biglietto 9,5 JD pp). E’ andata bene perché abbiamo trovato posto, molti posti erano già stati prenotati, quindi per essere sicuri di non restare a terra conviene fare la prenotazione in anticipo negli uffici della Jett di Amman, perché qui a Petra non esiste nessun ufficio della compagnia. Petra è un luogo spettacolare, e merita di essere salvaguardato, purtroppo i turisti non sono ancora capaci di portarsi indietro la propria spazzatura, ad usare i servizi igienici e a trattenersi dallo scrivere sui muri e sui monumenti. Abbiamo cenato al ristorante Al-Quds, mangiamo il Mensaf, piatto di carne di agnello o pollo con riso e condito con yogurt caldo cotto nel brodo della carne (cena 15 JD).
31 dicembre 2012 Amman – Jarash – Amman
La meta di oggi e Jarash. L’hotel organizza un tour con estensione ai siti di Ibrid e Ajloun a 27 JD a persona, ma basta gruppi, preferiamo star da soli e gestire il nostro tempo. Con un taxi raggiungiamo la stazione dei bus di Tabarbour, l’autista in realtà non capisce dove vogliamo andare e deve telefonare a qualcuno con cui possiamo comunicare in inglese. In realtà non ci capiamo neppure al telefono, ma alla fine mostrandogli un minibus lungo la strada e nominando Jarash riusciamo finalmente ad arrivare al terminal. I minibus partono quando sono pieni, ma fortunatamente dobbiamo aspettare poco, e in circa 40 minuti arriviamo a Jarash (biglietto 8 JD pp). Camminiamo e visitiamo tutti i siti della cittadella dalla porta di Adriano fino alla porta nord. I resti più interessanti sono per l’appunto la Porta di Adriano, la Porta nord, il Teatro sud, il Foro di forma ellittica, la Fontana e il bellissimo Cardo Massimo. Nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano costruita dopo l’avvento del cristianesimo si possono osservare dei mosaici originali. Purtroppo non vi è nessuna recinzione e sono destinati ad essere distrutti dal calpestio dei turisti. Ceniamo al ristorante Sara Sea Food, cena a base di pesce (ottimo 21JD).
01 gennaio 2013 Amman – Istanbul 02 gennaio 2013 Istanbul – Milano – Torino
Oggi dormiamo un po’ di più, la sveglia suona alle 08. Amman è avvolta dalla nebbia, e anche se qui non festeggiano il capodanno, questa mattina gran parte dei negozi sono ancora chiusi e non c’è il solito traffico caotico dei giorni scorsi. Facciamo colazione e poi ci inerpichiamo sulla strada in salita che porta alla Cittadella. Qui non c’è molto da visitare, il Tempio di Ercole, il Palazzo degli Omayyadi e il Museo Archeologico. Andiamo poi al Wild Jordan Center, ma il negozio è chiuso, ci fermiamo allora per un caffè, ma non particolarmente consigliabile, è caro e la vista sulla città non è nulla di esaltante visto la bruttezza di Amman. Percorriamo Rainbow Street e arriviamo fino al secondo circolo (rotonda) per cercare i negozi di artigianato segnalati dalla Lonely, ma uno è chiuso, e l’altro nonostante sia descritto come grande e distribuito su diversi piani, non riusciamo a trovarlo, e nessuno ce lo sa indicare. Ritorniamo quindi in hotel, dove rimaniamo un paio di ore, alle 17,00 prendiamo un taxi per la stazione dei bus di Tabarbour da dove ogni ora partono le navette per l’aeroporto Queen Alia. Ci impiega circa 1 ora, così alle 19,00 siamo nella sala d’attesa del terminal 2 e iniziamo il viaggio verso casa.
Viaggio breve, interessante, sicuramente sono imperdibili Petra e l’escursione al Wadi Rum, meno coinvolgenti Madaba, il monte Nebo, il Mar Morto e Jarash, da evitare per bruttezza e sporcizia Amman. Solo qualche difficoltà per la lingua, fuori dai circuiti turistici le indicazioni sono per lo più scritte solo in arabo, i giordani sono gentili e cercano di aiutare, ma effettivamente a volte non è chiaro se hanno davvero compreso cosa gli è stato chiesto, e poi il mondo musulmano è ovviamente molto particolare, anche solo continuare a vedere ancora oggi donne completamente coperte dalla testa i piedi è triste e inquietante.
Ciao Ezio & Tea