India, solo consigli pratici

Quindici giorni alla scoperta delle meraviglie del Rajasthan
Scritto da: lima
india, solo consigli pratici
Partenza il: 15/02/2013
Ritorno il: 03/03/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Ciao a tutti i turisti per caso!

Siamo appena tornati da un bellissimo viaggio in Rajasthan di 2 settimane e come di consueto vogliamo scrivere qualche suggerimento che possa tornare utile a chi si accinge a partire.

Non mi dilungo a raccontare le bellezze del posto (tanti prima di me lo hanno fatto egregiamente!) ma mi limito a consigli pratici, divisi per argomento.

Organizzazione del viaggio: noi ci siamo appoggiati a un’agenzia locale, la Shambhoo travel che ci ha ritagliato un viaggio su misura, procurandoci un autista e occupandosi delle prenotazioni degli hotel in base alle nostre esigenze e con cui ci siamo trovati davvero bene.

Di solito preferiamo viaggiare in completa autonomia, noleggiando una macchina e muovendoci liberamente. Beh, a meno che non abbiate manie suicide ve lo sconsiglio nel modo più assoluto! Guidare in India è una follia, non tanto per lo stato delle strade (la maggior parte sono in buono stato) ma perché non esistono regole di circolazione stradale. In autostrada ci sono auto contromano così come carri trainati da cammelli, pedoni, bici, risciò, animali per loro sono solo ostacoli da evitare e nelle grandi città è il caos più totale. Personalmente sconsiglio anche di muoversi coi mezzi pubblici, a meno che non abbiate molto tempo a disposizione.

L’unica difficoltà è stata nel fatto che il nostro autista parlava davvero pochissime parole di inglese e con un accento tale per cui la comunicazione è risultata quasi impossibile. Accertatevi che il vostro conosca un po’ la lingua.

Salute: noi non abbiamo fatto nessuna vaccinazione e posso dire che prestando le dovute attenzioni non ho mai avuto l’impressione che ce ne fosse la necessità. Certo gli standard igienici indiani sono molto lontani dai nostri, anche in buoni ristoranti e alberghi, ma basta fare un po’ di attenzione. Bere solo acqua in bottiglie sigillate (noi l’abbiamo usata anche per lavarci i denti), non consumare bibite con ghiaccio, né frutta o verdura crude, evitare di mangiare dalle bancarelle per strada e soprattutto cercare di mangiare cibi semplici. Come ben saprete in India è tutto molto speziato e condito, per evitare problemi noi abbiamo optato il più possibile per riso bianco, pane roti o naan e verdure cotte e tutto è andato bene. Noi ci siamo portati anche una zanzariera da appendere sul letto, non abbiamo visto moltissime zanzare ma qualcuna onestamente c’era.

Clima: siamo partiti il 15 febbraio e tornati il 3 marzo. Il clima è stato bellissimo, gli ultimi giorni però iniziava a fare piuttosto caldo, quindi consiglierei se possibile di non andare oltre la metà di marzo. Per la sera e la mattina presto occorre un pile o una giacca a vento, di giorno invece si sta in maniche corte e pantaloni leggeri. Portatevi il costume (nella maggior parte degli alberghi c’è la piscina, oppure se volete approfittare delle spa), un cappello, un foulard per le donne (nelle moschee si entra solo con le spalle coperte) occhiali da sole e scarpe facili da togliere e mettere (non potete immaginare quante volte le toglierete per entrare nei templi e nelle moschee!).

Guide locali: in tutte le città che abbiamo visitato siamo stati affiancati da una guida locale. Sinceramente il loro livello di preparazione linguistico/culturale è molto variabile. Alcuni parlavano veramente un italiano quasi incomprensibile, altri si sono limitati a dare informazioni basilari e dovevamo correre per stargli dietro. Sicuramente nel prossimo viaggio ne faremo a meno… è sufficiente una buona guida cartacea oppure noleggiare le audio guide (molto economiche e presenti nei principali siti), in questo modo avrete tutto il tempo di girare liberamente, scattare foto, riposarvi, insomma visitare le città e i monumenti secondo i vostri ritmi. Con ciò non voglio dire che siano assolutamente da evitare (ne abbiamo avute un paio parlanti francese e inglese molto valide), è una scelta personale.

Mance/ingressi: preparatevi a dare mance sempre e comunque. Se come noi avete un budget limitato mettetele in preventivo nel costo del viaggio. Si danno mance ai camerieri, al personale degli alberghi, a chi vi guarda le scarpe fuori dai templi, alle guide, all’autista, nei bagni pubblici., insomma ovunque. Certo non si tratta di grandi cifre, ma preventivate almeno 15/20 euro al giorno.

Anche gli ingressi ai siti (forti, musei, alcuni templi, palazzi…) prevedono un biglietto di ingresso e un costo separato per ogni macchina fotografica e videocamera che avrete con voi.

Commission system: cercate di affidarvi ad un’organizzazione seria che eviti questo sistema. In pratica i turisti vengono portati ogni giorno in vari negozi perché autisti e guide locali prendono una percentuale sui vostri acquisti. La Shambhoo non pratica questo sistema, ed è uno dei principali motivi per cui l’abbiamo scelta, infatti l’autista non ci ha mai portato, ma le guide locali, che non sono loro dipendenti hanno più volte tentato. Siate decisi, se non avete intenzione di comprare ditelo in partenza. L’artigianato locale è bellissimo, ma in ogni città trovate più o meno le stesse cose (spezie, tessuti, miniature, gioielli…) e dopo 15 giorni vi assicuro che non ne potrete più!

Sicurezza: se c’è un paese al mondo in cui mi sono sentita sicura questo è l’India. Le persone sono davvero gentili e disponibili, faranno la fila per scattare foto con voi, vi faranno domande sul vostro lavoro e la vostra vita, non esiteranno a darvi informazioni o indicazioni. Alla sera più volte, non volendo restare in albergo, abbiamo scelto di muoverci in risciò o a piedi per raggiungere i ristoranti e non abbiamo mai avvertito il senso del pericolo, nemmeno nelle grandi città. Certo, evitate di ostentare denaro e gioielli o di tenere comportamenti sconvenienti (effusioni in pubblico ecc..).

Tour: il tour del Rajasthan, oltre che bellissimo, è anche un po’ faticoso. Passerete molte ore al giorno in macchina, sarete impegnati quotidianamente nella visita di templi e palazzi, il suono del clacson arriverete ad odiarlo, avrete spesso a che fare con venditori insistenti ecc, per cui consigliamo, se ne avrete la possibilità, di ritagliarvi 1 0 2 giorni di riposo. Noi lo abbiamo fatto in 2 occasioni: la prima a Manwar, un bellissimo campo tendato nel deserto (tra Jaisalmer e Jodhpur), dove vivrete immersi nella natura, andrete alla scoperta delle dune e della fauna locale, assisterete a spettacoli di musica a danza intorno al fuoco e mangerete ottimo cibo.L’altra sosta l’abbiamo fatta al forte di Sardargarh (vicino Udaipur), località nemmeno segnalata dalla Lonely Planet (grave mancanza secondo me). Si tratta di una imponente fortezza, ora trasformata in uno splendido heritage hotel, con una vista meravigliosa sulle colline circostanti. Atmosfera suggestiva, piscina, giardini interni, ottima cucina, e il senso di pace e della storia passata che si respira vi rigenereranno dalle fatiche del viaggio, anche se solo per una notte.

Foto: se come noi avete la passione per la fotografia non rimarrete delusi. L’India è un’esplosione di colori, in contrasto con l’azzurro del cielo, il rosso della pietra arenaria o il candido marmo bianco. Abituati ai safari in Africa ci eravamo portati anche uno zoom ma non lo abbiamo utilizzato. Una compatta con uno zoom 5x / 10x è piu’ che sufficiente.

Buon viaggio a chi sta per partire… per qualunque domanda siamo a disposizione!

Lima



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