Lapponia per due sotto le luci dell’aurora boreale

Un breve soggiorno nella Lapponia finlandese circondati da una natura incontaminata alla caccia dell'aurora boreale
Scritto da: topaccina
lapponia per due sotto le luci dell'aurora boreale
Partenza il: 18/02/2013
Ritorno il: 24/02/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Ciao! Segue un resoconto del nostro bellissimo viaggio in Finlandia!

Lunedì 18 Febbraio

Partenza da Calcinato (Brescia) in direzione areoporto di Malpensa. Come atteso, incontro-scontro con il traffico da inizio settimana in zona Milano. Nota positiva: il nostro umore è migliore di quelli che stanno in coda con noi… abbiam sicuramente piani diversi per la giornata. Arrivo al parcheggio zona aereoporto trovato in Internet la sera precedente. Servizio navetta verso il terminal. Check-in e controlli vari senza problemi. Puntualissimi si parte per Helsinki. Nota negativa: Stefano non è in forma. Il trauma di non lavorare di Lunedì!? Boh… ad ogni modo incrocio le dita che il problema si risolva presto!

Arrivo ad Helsinki, cielo grigio e neve debole. Ci attendono alcune ore di attesa. Stefano legge… io mi fiondo a curiosare nei negozi Duty-Free (cari). L’areoporto è piuttosto piccolo, il Wi-Fi è gratis e pertanto trascorro tempo tra iPad e il “curiosando senza acquisti”. In verita’ un acquisto lo faccio… il primo panino di segale (di cui vado matta!).

Ore 20 si parte per Ivalo ed anche stavolta Finnair puntualissima. Durante il viaggio mi sono chiesta come avrei trovato il bus per Saariselka…ad Ivalo non ci son stati dubbi… l’areoporto è minuscolo ed il bus sta veramente davanti all’uscita. Biglietto acquistato sul bus. L’autista parla un Inglese incerto… ma quando si deve pagare ci si intende sempre. Nota neutra: siamo circondati da un sacco di asiatici che fanno foto a qualsiasi cosa… magari sono finita in qualche album fotografico dell’Estremo Oriente.

Cielo terso, non nevica e le strade son coperte da una lastra di ghiaccio e l’autobus sfreccia ai 100Km/h sulla strada principale (forse l’unica!?). La giornata potrebbe essere alla fine ma “il meglio deve ancora venire”. Dopo un poco si sente “look…the Aulola”…una signorina “occhi a mandorla” ha infatti visto l’aurora. Guardo fuori dal finestrino…eccola! è vero….che fortuna! Da meno di un’ora in Lapponia e già avvistata l’aurora boreale… grande regalo di benvenuto!

Arrivo al Fell Centre Kiloppaa. Veramente immerso nella natura! Il complesso è composto da un edificio principale con un piccolo negozio ed il ristorante. Attorno, tra gli abeti, piccoli chalet. Una ragazza gentilissima ci ha atteso alla reception (nonstante la tarda ora ) e ci accompagna alla nostra casina! Bellissima, dotata di tutto: cucina attrezzata, stufa, camera e sauna privata. Non ci facciamo scappare la possibilità di fotografare l’aurora (carpe diem). Usciamo subito, la temperatura viaggia sui -18°C ma ne vale la pena. Qualche scatto e poi si rientra con il naso gelato. A nanna felici!

Martedì 19 Febbraio

Ci attende la prima escursione: sledding dogs. Appuntamento per la partenza ore 11:30. Ci dedichiamo alla colazione: si prende ciò che si desidera dal buffet e ci si sparecchia la tavola. Non abbiamo pretese dalla cucina nordica e se volevamo fare una vacanza eno-gastronomica andavamo altrove. Vista la varietà dell’offerta qualche cosa da mangiare che ci soddisfa si trova sempre. Nota importante: durante la colazione conosciamo una maestra di sci (tale Giovanna) che ci dà subito qualche info sul posto e successivamente, durante il soggiorno ci darà delle buone dritte per esplorare i dintorni.

Prendiamo il pulmino e via… verso l’esperienza slitta. Siamo in compagnia di un piccolo gruppetto di signori Olandesi che amano l’Italia! Arrivo all’allevamento dei cani. Veniamo accompagnati allo spogliatoio (anzi “vestitoio” dato che da queste parti ci si veste senza togliere quanto si ha già addosso). Prendo possesso di una tutona da “woman of the moon”. Una ragazza ci impartisce qualche nozione circa come guidare la slitta ma soprattutto come frenare. Ho percepito che i cani non vedono l’ora di scappare via, con te o senza te. Veniamo assegnati alle varie slitte e si parte per un giro in mezzo ai boschi. Il tempo è buono, un debole sole illumina il paesaggio innevato, la temperatura è di circa -15°C. Stefano è alla guida ed io mi siedo sulla slitta. I cani corrono veloci. Inizialmente non voglio guidare, i cani mi sembrano matti.. poi non resisto e provo nell’ultimo tratto. Sopravvivo e parcheggio la slitta. Nota curiosa: ci siamo trovati nelle condizioni migliori per questa attività. Da quello che ci hanno raccontato, con temperature di -5°C, i cani non vogliono correre… troppo caldo per loro. Segue visita ai cuccioli e coffee break in una capanna con il fuoco acceso: biscotti, bevande calde e prime tazze di “hot berry juice” che ci sosterrà per tutto il viaggio. Un bicchierone d’acqua calda e dolce a certe temperature non guasta mai! Due chiacchiere in compagnia e via verso “casa”. Sono le prime ore del pomeriggio ed il sole splende. Decidiamo di intraprendere la prima escursione fai-da-te. Sotto n-strati di indumenti percorriamo il sentiero (ben segnalato) per raggiungere la vetta del monte Kiloppaa. Abituati alle quote alpine… ci diverte l’idea di scalare un “500” (abbondanti pero’ e notare che qui e’ una delle vette principali). Il sentiero parte direttamente dal Fell Center. Nel giro di un’oretta siamo in cima. La vista e’ fantastica. Boschi innevati a peridita d’occhio. Il sole sta tramontando, la neve assume i toni del rosa. In cima troviamo una sola persona che ci indica il confine Russo che si trova a poche decide di kilometri. Dopo pochi minuti siamo completamente e felicemente soli. Ci sentiamo un po’ gli Umberto Nobile versione casalinga. Riprendiamo con calma la discesa, dove Stefano non si lascia sfuggire la fantastica occasione di immortalare il tramonto con la sua Reflex (non voleva più smettere di far foto….). Ormai e’ sera e prima di cena (secondo quella che poi sara’ consuetudine per l’intera vacanza), preparazione bevanda calda nella nostra cucina e partita a briscola! Dopo cena ci associamo ad un piccolo gruppo guidato da Giovanna, con le ciaspole ai piedi, parziale risalita del monte Kiloppaa per “si spera” riuscire ad ammirare le Northern Ligths. Siamo super fortunati! Assistiamo nuovamente allo spettacolo dell’arora boreale. Fa freddo ma non lo sento, siamo sempre in movimento (Stefano no perche’ fa le foto ma non teme il freddo). L’attivita’ fisica sara’ il “tema” del soggiorno… a proposito, nota fantastica: Stefano sta benone! Ancora bevanda calda e nanna!

Mercoledì 20 Febbraio

Sveglia presto. Oggi è prevista l’escursione lunga di 6-7 ore. Pick-up time ore 8:30. Ci prepariamo e andiam a far colazione. Verifichiamo di avere tutto con noi, fino a sera non si rientra alla base. Siamo un piccolo gruppo (8). La gita viene presentata come piuttosto impegnativa e probabilmente è un deterrente alla partecipazione in massa. Veniamo forniti di abbigliamento termico, casco etc.. ed incontrata la guida ci dirigiamo verso il parcheggio delle motoslitte. Il ragazzo che ci accompagna ci spiega brevemente come guidare. Nota femminile: peccato non potrer portarsi a casa il giovane lappone come souvenir! … nota strana: Stefano era talmente soddisfatto della guida che anche lui voleva portarselo a casa… ovviamente non perche’ era bello ma aveva un po’ del super-eroe! Si guida in mezzo ai boschi per circa un’ora e mezza e 30 km. Ogni tanto il capo spedizione verifica che siamo tutti ok! La moto-slitta sfreccia in mezzo ad infinite distese di neve ed anche stavolta il sole ci accompagna. Raggiungiamo la destinazione, un laghetto completamente ghiacciato. In mezzo ai pini, in riva al lago, troviamo una Kota, tipica tenda Lappone. Sono piuttosto comuni e fungono da punti di appoggio per chi passeggia o scia. Si accende il fuoco all’interno. Il programma prevede di sperimentare l’ice fishing. Con una trivellona gigantesca pratico il mio foro nel ghiaccio. Durata della mia impresa svariati minuti. Nota imbarazzante: gli altri Vichinghi trapanano il ghiaccio alla velocità della luce. Nessuno pesca nulla, il pesce sotto il ghiaccio coperto di neve è poco attivo. Ci trasferiamo nella tenda attorno al fuoco. Si chiacchiera e si sorseggia qualche cosa di caldo. Scatta l’operazione pranzo. La guida scalda un po’di zuppa di renna. Provo a mangiarla ma meglio il panino con prosciutto che funge da secondo. Nel pomeriggio, ciaspole ai piedi, si gironzola attorno al lago. Ognuno va dove gli pare. Ci ritroviamo e si inverte la rotta. La guida si fida un poco di più ed il rientro avviene “con il turbo”. Dopo esserci liberati dell’abbigliamento veniamo riportati “a casa”. Siamo un pò cotti, è tardo pomeriggio. Ci dedichiamo a raccogliere un pò di info su cosa fare il giorno successivo. Ci forniamo di cartina dei sentieri e chiediamo come funziona la sauna in casa. Da tradizione: briscola, bevanda calda… doccia e Sauna! Adoro la sauna! E’ ora di cena sperimentiamo qualche portata curiosa. Acquistiamo della birra e rientriamo alla casetta. Speriamo di veder l’aurora ma il cielo è nuvoloso. Pigiama, un buon libro e perdiamo i sensi.

Giovedì 21 Febbraio

Giornata senza escursioni programmate. In realtà abbiamo già deciso cosa fare: escursione nel parco naturale con le ciaspole. I prezzi sono onesti, ce le possiam tenere per tutto il giorno e pure la notte. Nota “di iper-attività”: non vogliamo sprecare nemmeno un secondo della nostra vacanza, si dorme il giusto per il resto si ciaspola. Optiamo per un percorso ad anello di circa 6km. Ci si muove in sicurezza nonostante la neve alta. Il sentiero è ben segnalato, ce ne siamo assicurati chiedento alla fidata Giovanna prima di partire. Siamo soli in mezzo al nulla, fa più caldo del solito (-8°C). Oggi ci interpretiamo “Alpini nella campagna di Russia”. Risaliamo colline, costeggiamo torrenti ghiacciati e sprofondiamo nella neve fresca. Non c’è segno di civiltà, solo natura. Ad un certo punto ci si imbatte in un branco di renne e si tenta l’”avvicinamento”. Come giocare a “un… due… tre… stella”, in breve ci siamo molto vicini. Son piuttosto tranquille e prima di darsi alla fuga ci consentono di scattare qualche foto interessante. Proseguiamo lungo il sentiero e dopo qualche ora rivedo i tetti del Kiloppaa: tirste ritorno alla civilta’ (seppur trattasi di “civiltà dal basso profilo”). Sono le 14 e siamo affamati. Ci facciamo un panino di segale con birra, uno yogurt e per Stefano il mitico “pulla”. Nota per la sopravvivenza: se vai in Finlandia e hai fame chiedi un pulla. E’ spesso una sopresa ma in generale è una buona scelta. Abbiamo ancora un poco di “tempo luce”. Facciamo una breve ciaspolata sulle colline. Incontriamo una coppia che osserva una renna e scambiamo due chiacchiere. Nota sociale: ci son parecchie persone ben disposte a far due parole. Tutti molto tranquilli e discreti. Rientro… doccia, sauna… briscolona e cena. Ultima notte lappone. Ci auguriamo di veder l’aurora… siamo accontentati. Saliamo in cima al monte Kiloppaa. Siamo soli, l’aurora è molto bella e dura a lungo. Vedo anche due stelle cadenti. Rimaniamo fuori a -18°C per due ore. Io rientro e Stefano mi segue dopo mezz’ora con Reflex congelata e un centinaio di foto all’aurora! Andiamo a dormire soddifattissimi.

Venerdi 22 Febbraio

Sveglia, colazione e poi valigia. Lasciati i bagagli all’edificio principale partiamo per l’ultima gita di circa 3 ore. Una sorta di gita “riassunto” che prevede motoslita e slitta con cani. Nota fortunata: abbiam la stessa guida del Mercoledì: il giovane “souvenir non in vendita”. Si guida per 45 minuti verso un allevamento di cani dove facciamo un breve giro con la slitta. Nota tragi-comica: giapponesi imbranati alla guida della motoslitta, cioe’ proseguono se ci si deve fermare e viceversa. Fanno incazzare souvenir. Dopo il giretto con i cani, hot berry juice attorno al fuoco e due chiacchiere. Rientriamo. Abbiamo qualche ora prima di partire per l’aereoporto. In un piccolo edificio stanno facendo una festa. Hot berry juice e pancakes per tutti… nota alternativa: se vuoi mangiare te li devi cucinare. Ci armiamo di padella e cuciniamo sul fuoco. Divertente! Si parte per Ivalo in bus. Mangiamo in aereoporto. Stefano compra un pulla. Bye Bye Lapland. Partenza direzione Helsinki.

Arrivo a mezzanotte circa a Helsinki. Senza troppi problemi troviamo il bus notturno che ci porta in centro. L’autista si dimostra disponibile ad informarci quando scendere, scopriremo poi che è il capolinea. Arriviamo in hotel. E’ centralissimo. Due secondi per le formalità e finalmente riposo.

Sabato 23 Febbraio

La giornata cittadina inizia con colazione da grande albergo. Tanta gente e buffet ricco. Nota “antropologica”: ci piace osservare la gente dalle abitudini diverse. Conclusione: i Vichinghi hanno sicuramente ilcolesterolo alto. Salmone e omega3 nulla possono per compensare il resto del veleno che ingurgitano. Armati di mappa andiamo alla scoperta della città. Camminiamo per circa 15km esplorando (a detta della guida) i quartieri più caratteristici (a “detta nostra” la città è un poco monotona e decadente, sa di Unione Sovietica anni 80!). “Stefano… ora ti porto al mare!” ooo… il mare è ghiacciato! Ci divertiamo con i nostri studi sociali: locali affollati per il brunch. Stefano prende un pulla. Wifi free ovunque. Faccio pure una spesa in un supermarket: birra e pane nero! Spiamo nei negozi. Arriva sera velocemente e approfitto della sauna dell’hotel. Avendo camminato per tutto il giorno con scarso nutrimento optiamo per un ristorante spagnolo a fianco dell’hotel. Ottima scelta.

Domenica 24 Febbraio

Preparazione bagagli, colazione e tappa in centro per due acquisti. Bus per l’ereoporto e volo di rientro. Sole su Helsinki e neve su Milano. Torniamo a casa per le 21, in tempo per votare! Ma questo non c’entra con la vacanza.



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