Fuga a Lisbona
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Partenza sabato 23 febbraio con easyjet da Roma alle 14:30. Il volo parte in orario e in quasi tre ore arriviamo a Lisbona. Per arrivare in centro prendiamo l’aerobus91. Il centro non dista tanto e in un quarto d’ora circa arriviamo in Praça Dom Pedro IV. Il nostro alloggio è a due passi, in Rua dos Sapateiros; i Lisboa Short Stay Apartments Baixa sono appartamenti alla moda e dotati di tutti i comfort, adatti a brevi soggiorni, proprio come suggerisce il nome. Una volta fatto il check-in, sistemiamo i nostri bagagli e ci precipitiamo nelle strade di Lisbona. Iniziamo a “perlustrare” il nostro quartiere, Baixa. Ci dirigiamo a Praça Dom Pedro IV denominata Rossio, proprio perché è diventata il simbolo della zona. La piazza, proprio come tutte della capitale lusitana, è caratterizzata da una statua posta al centro (in questo caso il primo imperatore del Brasile Pedro IV). A breve distanza si trova la mitica A Ginjinha dove assaggiamo il loro liquore; alla mia ragazza è piaciuto mentre io l’ho trovato troppo dolce. Dopo il ristoro proseguiamo verso Praça da Figueira, sovrastata dall’enorme Castelo de Sao Jorge. Continuiamo il nostro tour in Praça dos Rèstauradores e visitiamo le bellissima Estaçào do Rossio. Ci dirigiamo, quindi, verso il Tejo e sulla nostra destra ammiriamo l’imponente Elevador de Santa Justa, che dal Rossio porta al Convento do Carmo. Dopo aver camminato per l’elegante Rua Augusta arriviamo a Praça do Comércio che si apre all’enorme fiume Tejo. La piazza stava subendo dei lavori di restauro che non ci hanno permesso di ammirarla nel pieno del suo splendore. Rientriamo allora in appartamento per riprenderci dalle fatiche del viaggio e del cammino. Ce la prendiamo comoda, in quanto tutti ci hanno detto che i portoghesi cenano molto tardi ed in più era sabato sera. Scendiamo alle 21:15 e ci dirigiamo al Bairro Alto, famoso proprio per la sua frenetica vita notturna. Ci attende, però, una brutta sorpresa: fuori a tutti i ristorantini (hanno max 30 posti) ci sono file lunghissime e quando proviamo a mettere il nostro nome in lista ci dicono che la cucina a quell’ora sarà chiusa. Concludiamo così la serata a digiuno. Poco male, ci rifaremo nei giorni successivi!
Secondo giorno
Scendiamo in strada alle 9:30, andiamo in Praça Figueira e saliamo sul tram 15E, direzione Belem. Per prima cosa ci dirigiamo alla Torre di Belem: la torre è stupenda, in pieno stile manuelino. Entriamo e vistiamo le celle, le vedette e le torri senza pagare (la domenica è gratis). La tappa successiva è il Padrao dos Descobrimentos, maestoso monumento fatto in onore di Enrico IV. Saliamo sino alla terrazza per ammirare la splendida rosa dei venti posta 52 m più in basso; da quassù si può godere di una vista privilegiata sul Ponte 25 Abril (miniatura del Ponte di Brooklyn). Una volta scesi, non ci resta che visitare il meraviglioso Mosteiro dos Jerònimos, costruito in onore di Vasco da Gama (nella chiesa all’interno c’è anche il suo sepolcro). Entrando nel monastero ci si perde nel suo splendore, il cortile interno è un’opera d’arte. Parecchi portoghesi vengono qui a trascorrere le loro giornate crogiolandosi al sole e ammirando le splendide arcate che circondano il cortile (non a caso il monastero è stato proclamato patrimonio dell’Unesco). Finito il nostro tour e fattasi ora di pranzo, ci dirigiamo al vicino Pao Pao Queijo Queijo, suggerito dalla nostra Lonely. Le baguette sono buonissime e possono essere farcite di tutto e di più. Proprio accanto al locale si trova L’Antiga Confeitaria de Belém, famosissima per le sue “pastéis de nata”, nidi di croccanti strati di pasta sfoglia ripieni di una deliziosa crema all’uovo e spruzzati di cannella…un paradiso per il palato. A stomaco pieno, risaliamo sul 15E per tornare a Praça Figueira. Da qui ci dirigiamo verso Praça dos Restauradores per prendere l’Elevador da Gloria e goderci la bella giornata soleggiata su una panchina del Miradouro de Sao Pedro de Alcantara. Dopo una mezz’oretta percorriamo a piedi la strada che ci conduce al Largo do Carmo, dove visitare il Convento do Carmo, che però di domenica è chiuso. Decidiamo allora di girare per i bei negozi delle stradine circostanti fino ad arrivare al nostro appartamento.
Avendo programmato meglio la serata, scendiamo alle 20:30. La nostra meta è la Locanda di Faça & Garfo, ben recensita su TripAdvisor ed in effetti si mangia benissimo (ottimi il tonno alla griglia e la mousse alla maracuja). Facciamo un giro per le stradine del centro ed andiamo a riposare.
Terzo giorno
Oggi il nostro itinerario prevede un tour nel cuore di Lisbona, il quartiere dell’Alfama, l’unica parte della città sopravvissuta al violento terremoto del 1755 e al devastante incendio del secolo successivo. Questo quartiere è un mondo a sé, mi ricorda la mia Napoli con le sue stradine strette, la biancheria profumata stesa al sole, le sue bellissime chiese, i suoi profumi tipici. Dall’Alfama si possono ammirare scorci sulla città unici, dal Miradouro de Graça e da quello de Santa Luzia; quest’ultimo vi farà innomorare! Da vedere assolutamente sono sia la cattedrale ,di Lisbona, Sé, e il maestoso Castelo de Sao Jorge, il punto più alto della città; da quassù tutto è a tuoi piedi e le strade di Lisbona si mostrano in tutto il loro splendore. Finito il tour, abbiamo pranzato al self-service Celeiro (sconsigliato).
Il pomeriggio lo dedichiamo all’acquisto dei souvenir nei tanti negozietti di Baixa. La serata si conclude con una cena da Uma Marisqueira, proprio di fronte al nostro appartamento. Il piatto tipico di questa tipica locanda è l’arroz de marisco, un risotto ai frutti di mare squisito. Quello mangiato da noi aveva granchio, scampi, gamberi e cozze, tutto freschissimo; il risotto è servito in un tegame dal quale servirsi a proprio piacimento, anche perché ogni volta che ci serviamo sembra che il riso si riproduca come la coda di una lucertola… all’infinito! Dopo aver fatto quattro passi per digerire torniamo in appartamento, all’indomani ci aspetta il volo di ritorno, purtroppo!
In conclusione, la capitale lusitana è un’esperienza unica da provare assolutamente. A differenza delle sue parenti europee, Lisbona non ha tantissimi monumenti da ammirare, però ha una caratteristica unica: la sua vita quotidiana vale molto di più di mille statue o cento cattedrali… fidatevi, vi farà innamorare!