Capodanno a Parigi 6
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Partiamo dall’Aeroporto di Milano Linate, con un volo Easyjet, alle 13.05 del giorno del 31/12/12 alla volta di Parigi. Atterriamo all’Aeroporto di Parigi Orly dopo circa un’ora e un quarto. Appena arrivati ci preoccupiamo del trasferimento presso il nostro hotel. Già prima della nostra partenza avevamo valutato le soluzioni proposte dal sito dell’aeroporto, che prevedevano tutte un trasporto presso stazioni ferroviarie e della metropolitana, le quali però risultavano essere piuttosto distanti dal nostro hotel e ci avrebbero obbligato a prendere anche la metropolitana, incrementando inutilmente tempi e costi, pertanto, considerato che eravamo in quattro, la soluzione più comoda e conveniente, era quella di dividere un taxi spendendo circa € 40,00 (€ 10,00 cad. molto più conveniente delle c.d. Air France Car 12,00 cad. + costo della metropolitana). Dopo circa 30 minuti arriviamo davanti al nostro hotel il “Newhotel Saint Lazare”, situato in Rue d’Amsterdam, nei pressi della stazione ferroviaria di Saint Lazare e a due passi dall’Opéra e dalle famose “Galéries Lafayettes”.
La nostra camera è piuttosto piccola ma confortevole. Lasciamo i nostri bagagli e usciamo alla ricerca di un piccolo bistrot dove poter pranzare. Ci fermiamo al Café Atlantique, dove gustiamo le prime baguettes della vacanza.
Tornati in hotel ci prepariamo per la gran serata dell’ultimo dell’anno. Nonostante la pioggia, decidiamo di attendere lo scoccare della mezzanotte sotto la Tour Eiffel, pertanto, armati di spumante e calici di plastica prendiamo la metropolitana e scendiamo alla fermata “Trocadero”. La metropolitana parigina a partire dalla sera del 31 è gratis fino al mezzogiorno del giorno seguente, il che, in un primo momento ci è apparsa una cosa meravigliosa, ma nel corso della serata (e della nottata) ci siamo resi conto che è soltanto fonte di numerosi disagi…
La pioggia diventa sempre più insistente man mano che si avvicina la mezzanotte, tuttavia, imperterriti, insieme a centinaia di persone, attendiamo le luci psichedeliche della Tour Eiffel che ci annunciano l’arrivo del nuovo anno. Rimaniamo un po’ delusi, in quanto ci eravamo immaginati di vedere uno spettacolo di fuochi d’artificio sotto la Tour Eiffel, ma in realtà non ci fu niente di tutto ciò.
A differenza della fiumana di persone, incurante dell’acqua, che si dirige verso gli Champs Elysés, decidiamo di tornare in hotel. Il ritorno verso l’albergo si è rivelato essere un’impresa, in quanto la stazione della metropolitana, dalla quale siamo arrivati, era stata chiusa a causa del sovraffollamento che si era creato, così ci siamo diretti a piedi, verso la stazione più vicina, ma anche le altre erano praticamente impraticabili in quanto troppo affollate. Valutiamo la possibilità di prendere un taxi, ma anche questa si rivela un’impresa ardua, così, rassegnati, decidiamo di tornare indietro a piedi. Dopo una lunga passeggiata notturna arriviamo al nostro hotel verso le tre, bagnati fradici.
MONTMARTRE E LA CULLA DELLA “BELLE EPOQUE”
Il mattino seguente, dopo la disavventura della sera prima, decidiamo di dirigerci verso Montmartre, quindi prendiamo la metropolitana, e scendiamo a “Blanche”, dove all’uscita ci troviamo proprio di fronte al famoso “Moulin Rouge”. Dopo aver scattato numerose foto, iniziamo la salita in direzione della chiesa del Sacré Coeur, percorrendo Rue Lepic, in cima alla quale troviamo un altro famoso simbolo della Belle Epoche, “Le Moulin de la Gallette” celebre locale, un tempo luogo di incontro dei principali artisti attivi tra la fine dell’ottocento e i primi anni del novecento tra cui pittori del calibro di Renoir, Toulouse Lautrec e Picasso, i quali hanno provveduto a celebrarlo nelle loro opere. Ad oggi risulta essere ancora attivo solo come ristorante. Continuiamo la nostra passeggiata dirigendoci verso la basilica del Sacré Coeur di cui intravediamo in lontananza l’enorme cupola bianca. Una volta giunti davanti alla chiesa oltre ad ammirare l’imponenza della struttura è impossibile non soffermarsi sull’incredibile panorama di Parigi. Il sagrato è pieno di turisti e, nonostante la fila, ci mettiamo in coda per entrare in chiesa, dove è in corso la messa. Dopo una breve visita, usciamo e giriamo il piccolo mercatino allestito per il periodo festivo. Dietro la basilica è situata Place du Tetre, famosa per i numerosi artisti che espongono le loro opere, nonché per i ritrattisti e i caricaturisti che attirano l’attenzione di numerosi turisti. Considerato che è quasi l’ora di pranzo, decidiamo di prendere un panino in uno degli stand, senza perdere tempo, in quanto ci sono ancora tante cose da vedere e la nostra visita è ancora all’inizio!
Nel pomeriggio, prendiamo la metropolitana e scendiamo alla fermata “Madaleine” per una breve visita all’omonima chiesa, dopodiché proseguiamo verso l’Opéra e Place Vendôme.
Torniamo in hotel verso le sei e alle otto circa usciamo per andare a mangiare dirigendoci verso il “Quartiere Latino”. Tutti d’accordo sul fatto di voler provare delle specialità francesi, scegliamo un piccolo, ma affollato, ristorantino chiamato “la Braserade”, dove gustiamo degli ottimi piatti ad un prezzo contenuto.
LOUVRE E CHAMPS ELYSEE
Il giorno seguente, di buon mattino, decidiamo di visitare il Louvre. Appena giunti davanti all’ingresso, ci rendiamo conto che vi era una fila lunghissima, ma che tuttavia era piuttosto scorrevole. Dopo circa trenta minuti, mappa del museo alla mano, iniziamo la nostra visita. Dopo un percorso artistico iniziato con i resti delle prime civiltà mesopotamiche fino ad arrivare ai capolavori della pittura ottocentesca, terminiamo la nostra visita soddisfatti ed affamati, pertanto decidiamo di pranzare al self service sotto l’Arc du Carrousel.
Riprendiamo il nostro programma della giornata attraversando le Jardins de Tuileries dirigendoci verso Place de la Concorde, dove campeggia il famoso obelisco egizio.
Proseguiamo verso gli Champs Élysées, dove troviamo anche qui un piccolo mercatino di natale nelle tipiche casette di legno. Terminato il mercatino passeggiamo ammirando le numerose vetrine dei negozi fino ad arrivare all’Arco di Trionfo, concludendo la nostra seconda giornata parigina.
ULTIMO GIORNO
È il nostro ultimo giorno e abbiamo ancora molte cose da vedere nella capitale francese. Prendiamo la metropolitana e scendiamo a Rambateau, davanti al famoso Centre Pompidou. In realtà, per mancanza di tempo, abbiamo deciso di non visitare questo museo, ma l’intera zona è molto bella quindi ci è sembrato un ottimo punto di partenza per la nostra giornata. Proprio davanti al museo campeggia un enorme statua di bronzo raffigurante il famoso “Coup de tete” che Zinedine Zidane diede a Marco Materazzi durante la finale dei mondiali del 2006. Scattiamo un po’ di foto e proseguiamo il nostro giro dirigendoci verso Rue de Rivoli passando davanti all’Hotel de Ville. Continuiamo con la nostra passeggiata fino a Notre Dame, dove pazientemente ci mettiamo in coda e aspettiamo il nostro turno per l’ingresso. Una volta dentro ci rendiamo conto che ne è valsa la pena aspettare, in quanto la luce del sole ed i colori delle vetrate producono uno spettacolo straordinario. È ora di pranzo, così ci dirigiamo verso il Quartiere Latino, dove mangiamo “Chez Suzette” una piccola crèperie che offre delle ottime crèpes salate preparate con la farina di grano saraceno.
Prima di rientrare in hotel, ci concediamo un po’ di tempo per lo shopping e visitiamo le famose Galeries Lafayettes, poi torniamo in camera a prepararci per la nostra ultima serata parigina. Per la cena decidiamo di andare sul sicuro quindi torniamo a “La Braserade”.
RIENTRO IN ITALIA La mattina seguente alla reception troviamo ad attenderci il nostro taxi. Dopo un inizio piuttosto burrascoso, terminiamo la nostra mini-vacanza soddisfatti e affascinati da questa bellissima città.