Marsa Alam, mare e mare…

Gli inconfondibili colori del Mar Rosso
Scritto da: MARISOL
marsa alam, mare e mare...
Partenza il: 24/10/2009
Ritorno il: 31/10/2009
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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MARSA ALAM: MARE E MARE…

Quando in Italia comincia ad abbassarsi un po’ la temperatura e le giornate si accorciano, è tempo per noi di prenotare una vacanza al caldo. Questa volta siamo in quattro persone: io, mio marito, nostra figlia e un’amica che decide all’ultimo momento di unirsi in quest’avventura.

Partiamo in una bella mattinata del 24 ottobre del 2009; tutto bene, viaggio comodo ed ecco sotto di noi si vede la splendida costa del Mar Rosso. Infatti abbiamo deciso di trascorrere questi giorni in un bellissimo villaggio di Marsa Alam, fino al 31 ottobre. All’aeroporto, in mezzo al deserto, ci attende il pullman dell’albergo: la strada è lunga, le strutture alberghiere sono tutte piuttosto lontane. Percorrendo la strada, si aprono ai nostri occhi scenari incantevoli di palmeti, ma anche distese di sabbia , perchè stiamo scendendo molto a sud, verso il deserto del Sahara, che si fonde con il Mar Rosso. Giungiamo allo Sham Salam, un bel villaggio e ci vengono assegnate due camere contigue molto graziose e grandi, con un balcone che si affaccia proprio sul mare. Una camera è per me e mio marito; l’altra per nostra figlia e la nostra amica. Sul balconcino tira una brezza leggera e piacevolissima, quindi dopo un breve spuntino al ristorante, ci rechiamo subito in spiaggia per non sprecare neppure un raggio di sole. La prima serata la trascorriamo in una tenda beduina in spiaggia: si sta divinamente! Siamo però un po’ stanchi, anche per il viaggio e ci rechiamo a riposare per essere pronti l’indomani. La mattina andiamo subito al ristorante per la colazione: troviamo tante buone cose, del resto nei villaggi si serve sempre una colazione di tipo continentale, oltre a cibi tipici del luogo. Subito scendiamo in spiaggia, ci accomodiamo bene bene sui lettini, assicurandoci anche due ombrelloni, perchè il sole picchia veramente molto, quindi bisogna fare attenzione a non bruciarsi. Lungo la spiaggia passa un beduino con il suo cammello, trascinandosi dietro uno stuolo di bimbi festosi.

Per il giorno dopo abbiamo prenotato una bella escursione, tipica di queste zone: la motorata nel deserto, per andare a vedere l’alba, cavalcando i rombanti quad. Oggi invece tutto relax e bagni in piscina. Dopo pranzo, per digerire, facciamo un giro per la struttura, curiosando qua e là. Questo villaggio piuttosto grande, è composto da varie palazzine, con un pianoterra con veranda ed un primo piano con relativo balconcino. Percorriamo i vialetti che si snodano tra le aiole molto curate. Non c’è null’altro attorno, fuori, attraversando l’unica strada di collegamento, proprio di fronte, c’è un minuscolo centro commerciale, come lo chiamano qui. In realtà si tratta di una “farmacia” ed un bazar che vende un po’ di tutto. Questa sera a letto presto: domani la sveglia suonerà quando ancora è buio, perchè l’alba ci attende nel deserto. Dunque partiamo: sono le 4, i quad sono parcheggiati poco distante dall’albergo e ci rechiamo a piedi al punto di ritrovo: ed eccoli lì, belli pronti. Ci accompagnano due guide simpaticissime, una si fa chiamare “Tigre” e parla l’italiano piuttosto bene. Infatti ci dice di aver studiato in Italia; l’altro invece è silenzioso e non ricorderemo neppure il nome, anche se si dimostrerà veramente disponibile. Siamo solo noi quattro e quando scopriamo questa cosa, all’inizio rimaniamo un po’ sconcertati e preoccupati, ci sentiamo come agnellini che vanno verso la tana del lupo! Ma ormai siamo qui e non ci resta che fare buon viso a cattivo gioco! Tigre ed il suo compagno ci coprono con le tipiche “kefieh”, questi fazzoletti che sanno acconciare le persone del posto per proteggerci dalla sabbia. Quando si parte è buio ed il deserto è illuminato solo dalle stelle e dalla luna. I tre quad rombano nella notte ed uno dietro l’altro, ci inoltriamo nel deserto. Compiamo un lungo giro, poi Tigre si ferma su una collinetta di sabbia, i motori si arrestano e veniamo travolti da un silenzio incredibile, sembra quasi di sprofondare in questa sensazione che ci avvolge completamente. Siamo come immersi in un oceano di silenzio che è meraviglioso ma nello stesso tempo inquietante, un po’ perchè non ci siamo abituati, ma anche perchè sembra di essere fuori dal mondo. Intorno a noi solo sabbia ed il cielo con le stelle che sembra quasi di toccare solo allungando una mano. Pian piano veniamo avvolti da un chiarore che va aumentando e laggiù si comincia ad intravedere una sottile linea luminosissima che taglia il cielo. Restiamo a bocca aperta mentre il sole comincia ad impadronirsi del giorno che sta nascendo. È uno spettacolo incredibile che ci travolge e restiamo a bocca aperta dinanzi a questa meraviglia, unica in questo contesto, tra sabbia e silenzio. La natura sa sempre come sorprendere e togliere il fiato per la sua bellezza! È meraviglioso aver fatto questa esperienza, che tra l’altro noi avevamo già vissuto in un precedente viaggio a Sharm El Sheikh l’anno prima, sempre ad ottobre. Eravamo dunque già un po’ preparati, ma l’emozione è stata sempre grande, come la prima volta, mentre nostra figlia e la nostra amica erano letteralmente senza parole! Dopo questa bella emozione, le nostre guide ci portano in un campo di beduini per gustare il classico the nel deserto, mentre ormai il sole ha completamente invaso il cielo azzurro. Qui facciamo anche una passeggiata a dorso di dromedario, ma non ci piace il modo in cui queste bestie sono trattate, perchè hanno le zampe legate e vengono battute dal beduino del campo e con tristezza apprendiamo che questa è la normalità per questa gente. Si rientra in hotel, sani e salvi ed andiamo al ristorante perchè è ora di colazione. Sarà stata la grande emozione vissuta, oppure la bella passeggiata, ma abbiamo fame e facciamo onore al buffet. Però il ricordo di quelle bestie ci ha un po’ rammaricato! Decidiamo di non pensarci più e proseguire la nostra vacanza in tranquillità.

Ed ecco un nuovo giorno, il 27 ottobre, ed oggi il pulmino dell’hotel ci porta poco distante, ad appena una mezz’ora dall’albergo, in una località chiamata Sharm El Luli, una meravigliosa spiaggia di sabbia bianca. L’habitat è incontaminato e la barriera corallina è una tra le più belle d’Egitto. I colori del mare indescrivibili e la sabba bianca, rendono questo posto un paradiso! Si rientra giusto per il pranzo e per proseguire il resto della giornata nella spiaggia dell’albergo. Per la serata c’è in programma uno spettacolo tipico, subito dopo la cena. Tra le varie esibizioni, c’è una bravissima danzatrice del ventre, in cui la ballerina esprime tutta la sua femminilità con i movimenti sinuosi del ventre piuttosto prominente, perchè queste ballerine sono maggiormente apprezzate se sono in carne. Il clou della serata sarà però il danzatore “sufi”, che abbiamo già ammirato a Sharm e che ci è molto piaciuto. I “sufi” sono mistici dell’Islam e la danza roteante è la loro pratica più conosciuta. Attraverso la danza, i sufi, o dervisci rotanti, ricercano l’unione con il proprio creatore in un giro vorticoso attorno al proprio cuore, mentre le ampie gonne colorate creano una coreografia spettacolare. E girano, girano, girano… Poi ecco un’altra danza famosa, che nasce in queste zone ed è considerata la danza folkloristica più importante d’Egitto: “Raks al Sayya” o danza “Sai ‘Di” ed è una specie di lotta tra due uomini che tengono in mano un lungo bastone di bambù, con il quale dimostrano il loro potere e la loro destrezza. Nel finale vengono coinvolti anche alcuni ospiti in un girotondo simpatico. Prima di andare a dormire, ci concediamo ancora un giro per il villaggio, con una capatina al bazar dove abbiamo fatto amicizia con Tony, che vende i vari prodotti ed anzi ci facciamo anche una foto con lui.

Ancora un altro giorno di mare e mare che ammiriamo più da vicino, con una passeggiata lungo la passerella che si protende nel Mar Rosso. Ci sono tanti pesci colorati che nuotano nelle acque trasparenti. Poi ci distendiamo al sole per perfezionare la nostra abbronzatura. Per il dopocena alcuni ospiti reciteranno assieme i ragazzi dell’animazione e nostra figlia e la nostra amica sono impegnate nelle prove dello spettacolo. Chissà cosa combineranno questa sera, siamo molto curiosi! Ed eccoci al teatro: la scenetta in cui ci sono le nostre compagne di vacanza è simpatica e divertente: non sapevamo di avere con noi due attrici provette! Se la sono cavata piuttosto bene e tutte soddisfatte ci raggiungono, pretendendo ancora applausi. Ancora un giorno allo Sham Salam, un giorno che è stato particolarmente simpatico perchè ci siamo trovati coinvolti in uno scherzo simpaticissimo. Passeggiando lungo la riva, un capannello di gente ci ha incuriositi: stavano tutti fotografando un grosso granchio molto colorato e bellissimo. Era fermo e sembrava strano che non si muovesse neanche a sfiorarlo. Abbiamo pensato che forse era morto, quando all’improvviso è saltato fuori un bambino: il granchio era di plastica e si trattava di una bur ben organizzata dal bambino stesso, che ridacchiava felice di aver preso in giro alcune persone, noi compresi. Questa sera ci dedichiamo alle foto in notturna, che sono una nostra passione. Ne scattiamo parecchie con una vecchia macchina fotografica manuale, con tanto di cavalletto e cordicella. Speriamo siano venute bene, ma lo sapremo soltanto dopo aver sviluppato il rullino dal fotografo. La vacanza sta già volgendo al termine, domani sarà il nostro ultimo giorno in questo bel villaggio sperduto nel deserto. Oggi dobbiamo fare un pieno di sole e mare per non sprecare nemmeno una briciola del tempo che possiamo ancora trascorrere in questo paradiso.

Ed ecco il 31 ottobre: per fortuna l’aereo parte questa sera, per cui abbiamo buona parte della giornata davanti a noi. Dopo il pranzo bisogna andare a preparare le valige, ed è quello che facciamo a malincuore. Il pulmino dell’albergo ci riporta in aeroporto e questa volta percorriamo la strada che è già buio, perchè sono le 9 di sera. Non si vede nulla attorno, la sabbia ed il paesaggio sono stati inglobati nell’oscurità. Ed ecco in lontananza le luci dell’aeroporto: dunque siamo arrivati, si ritorna in Italia dopo questa bella vacanza nel caldo del Mar Rosso. A casa potremo sfogliare l’album delle foto che ci ricorderanno questi giorni condivisi anche con la nostra amica. Ciao Egitto, ci vedremo, chissà…



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