The Arabian World… tra natura e città futuristiche
Dopo un giorno di navigazione su un mare piattissimo con numerose piattaforme petrolifere all’orizzonte, raggiungiamo Muscat nel sultanato di Oman, accolti da una splendida cartolina di costruzioni bianche ed ancorato nel porticciolo il “piccolo” yacht del sultano. Partiamo subito alla volta della splendida Sultan Qaboos Grand Mosque, uno splendido esempio di architettura religiosa islamica. Prima di potervi accedere donne e uomini devono indossare pantaloni lunghi e le donne soprattutto avere braccia coperte e un foulard a copertura dei capelli considerati ostentazione di bellezza e quindi tentazione per gli uomini. L’aspetto della moschea è quasi abbagliante, eleganti e sfarzosi ambienti interni, dalla piccola area in legno di tek dedicata alla preghiera delle donne alla parte molto più ampia e ricca dedicata agli uomini. In quest’ultima si trova il tappeto persiano più grande al mondo, nonché splendidi lampadari in swarovski. Percorriamo tutti gli spazi rigorosamente senza scarpe, tra fiori coloratissimi e pavimenti di marmo lucidissimo. Dopo questa visita dedichiamo un po’ di tempo alla visita del souk, non resistendo alla vista delle pashmine lavorate a mano al prezzo di pochi dirham. E non poteva mancare la visita esterna al palazzo pittoresco del sultano. Alle 18 la nave lascia il porto di Muscat ed il suo profilo al tramonto, in direzione dell’emirato di Fujairah che raggiungiamo l’indomani mattina.
Il nuovo anno si apre con un nuovo emirato. La nostra escursione parte dalla visita di un villaggio tradizionale dove ci accolgono degli uomini vestiti con la tunica bianca locale. “dishdasha”, i quali si esibiscono in una loro danza tipica. Visitiamo solo per uno stop fotografico il Forte di Jairah: arroccato su una collinetta domina l’antico villaggio ai suoi piedi. Purtroppo non è permesso entrare. Decidiamo poi di fare un giretto al mercato cittadino che si apre con l’esposizione di ogni tipo di pesce e con i venditori vestiti con camice e cuffietta quasi fossero dei medici! La nostra nave riparte per la Penisola di Musandam e il suo capoluogo, la cittadina dal profilo roccioso e dove si trovano i cosiddetti “Fiordi d’Arabia”. La nostra uscita del giorno si svolge sulla tipica imbarcazione emiratina, il dhow. Coccolati dai ragazzi dell’equipaggio che ci servono datteri freschi a volontà, navighiamo in un mare azzurrissimo in contrasto con le bianchissime pareti rocciose. Ma lo spettacolo emozionante qui sono i delfini che improvvisamente ci fanno gioire quando con i loro canti si materializzano intorno alla nostra barca rincorrendo la scia che lasciamo! Queste sono le vere emozioni! In acqua bassa, a ridosso delle pareti rocciose, scorgiamo anche dei veloci squaletti. Dopo questo emozionante tour veniamo riportati alla nave che ripartirà per l’emirato più grande… Abu Dhabi. Dalla nave scorgiamo lo skyline della città e dei suoi grattacieli. Raggiungiamo la piazza principale, piazza Ittiahd (“unione”) dove enormi sculture rappresentano la cultura e l’ospitalità emiratina, come ad esempio la “dallah” per offrire caffè e the agli ospiti. Ci fermiamo per una sosta fotografica al Marina Cafè per ammirare lo splendido profilo della “Manhattan del Golfo Persico”. E dopo qualche minuto davanti a noi appare la meraviglia delle meraviglie, in tutto il suo bagliore: la Moschea Bianca di Sheikh Zayed con le sue 80 cupole e forse 1000 colonne. Il bianco del marmo insieme alla precisione architettonica ci lascia senza parole. Ripartiamo alla volta dell’isola di Yas dove ci aspetta il Parco Ferrari World, il più grande parco tematico coperto al mondo, il famoso ragno rosso! Qui ci lanciamo subito sulle montagne russe e su vari simulatori. E dopo questo omaggio alla nostra Italia ed una veloce visita al Museo Manarat Saadiyat, un museo nel museo: infatti al suo interno sono presenti progetti avveniristici della futura Abu Dhabi, con il suo Louvre ed il Guggenheim. Al tramonto salutiamo l’emirato di Abu Dhabi per far ritorno a Dubai dove si concluderà la nostra crociera. Attraccati al porto scorgiamo lo skyline futuristico della città, i suoi grattacieli altissimi e dalle forme più svariate, primo fra tutti il famoso Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo.
Il nostro primo giorno a Dubai si svolge in piena autonomia, con l’aiuto dei numerosi taxi presenti in città. Prima tappa Jumeira Palm Island dove entriamo nel maestoso hotel Atlantis… nelle Lost Chambers l’acquario dell’hotel ricco di pesci coloratissimi e di un’enorme vasca dove nuotano insieme mante, squali e ogni genere di pesce e dove simpatici sub si mettono in posa dall’interno della vasca per foto ricordo. Raggiungiamo poi per semplice curiosità il centro commerciale Mall of the Emirates per vedere la pista da sci al coperto! Un vero e proprio freezer con piste da bob, seggiovia, pista da sci, pupazzi da neve e slittini. E all’uscita una cioccolata calda al bar St. Moritz… ricordate però che all’uscita vi attende ancora il caldo arabo!
La nostra tappa successiva è il simbolo della città, l’hotel Burj Al Arab, la “vela”. Una romantica passeggiata nella piccola Venezia, il nuovo creek di Madinat Jumeira, da dove è ancora ben visibile la vela. L’ennesimo taxi ci porta ai piedi del Burk Khalifa, il grattacielo più alto al mondo con i suoi 828 metri di altezza. Dalle ore 18 assistiamo ai suoi piedi agli spettacoli mozzafiato delle fontane danzanti che si ripetono ogni mezz’ora fino alle ore 22. Sfiniti rientriamo sulla nostra nave dove dopo aver fatto una veloce doccia io mi getto subito a letto!
L’ultimo giorno lo dedichiamo alla visita di un’altra stranezza di Dubai: un acquario in un centro commerciale, il Dubai Mall, forse il più grande al mondo. Enormi vasche con pesci colorati e i più grandi predatori, splendide aquile di mare, simpatiche lontre e teneri pinguini. Lo spettacolo è camminare nel tunnel con pesci che ci nuotano in testa e intorno! Una sensazione bellissima! Anche qui dei sub si prestano per simpatiche foto ricordo. Lasciato il Dubai Mall torniamo al Burj Khalifa, questa volta però entriamo alla volta della terrazza panoramica al 124° piano. L’ascensore con giochi di luci e musica ci porta a destinazione dopo soli 50 secondi e la vista che ci si para dinnanzi è stupenda. Nei giorni più nitidi è possibile vedere fino ad 80 km di distanza, si scorge anche il deserto. Scendiamo con altrettanta velocità dallo scenario di Mission Impossible-Protocollo Fantasma e raggiungiamo in pullman la zona di Dubai Marina, un delizioso porticciolo con diversi locali e ristorantini, il tutto incorniciato dal mare, dalle barche attraccate e da un caratteristico grattacielo a forma di twister.
Finisce qui il nostro raid negli Emirati Arabi dove le zone che più mi hanno colpito sono quelle con la natura padrona, quindi sicuramente l’Oman.