Giordania on the road 3
Indice dei contenuti
28/12/12 Volo Amman è molto ben collegata. Noi abbiamo volato con Air France (Milano-Parigi-Amman) perchè abbiamo preso il volo a ridosso della partenza. Con un minimo di anticipo si vola bene con Alitalia via Roma oppure con Austria Airlines (apparentemente la piu’ economica).
Info Generali
Spostamenti La Giordania è un Paese meraviglioso very easy & safe. Puo’ essere girato tranquillamente in auto: gli spostamenti sono tranquilli e la rete stradale è buona. Abbiamo noleggiato l’auto dalla Montecarlo (con assicurazione extra + navigatore 384JD per 8 giorni). Il carburante costa c.a. 0,9 JD per litro ed abbiamo speso 110 JD facendo il tour “classico” completo di c.a. 1800 km (Aman, Jerash, Madaba, Mar morto, castelli nel deserto, deserto Wadi Rum, Aqaba, Petra, strada dei re). Consiglio comunque una buona dose di sangue freddo perchè la guida dei locali è “spericolata e caotica” dove non arriva il traffico disordinato ci pensano le inversioni ad U “improvvise” a rendere l’esperineza di guida abbastanza adrenalinica: comunque non peggiore di quella a Napoli o Roma nelle ore di punta (le similitudini con queste due citta’ sono molte e non solo per i resti romani ben conservati).
Pernottamento Le strutture ricettive sono molto accoglienti e in genere “you get what you pay for” (abbiamo utilizzato spesso booking ma con una telefonata diretta alla struttura si puo’ anche trattare…siamo pur sempre in medio oriente!). Noi abbiamo prenotato on the road senza troppa difficoltà (anche per il periodo).
Cibo Per mangiare l’offerta è molto variegata ma tenenedo conto che il pernottamento è sempre con colazione, a pranzo per girare conviene un panino al volo (o nelle varie strutture locali con kebab bene in vista o con panini fatti con il loro ottimo pane e scatolette al supermarket) e per cena l’offerta è molto variegata con 15/20 JD a testa al giorno si sta’ benissimo.
Tour Il giro è abbastanza ‘classico’: noi abbiamo optato per il primo pernottamento ad Amman con consegna dell’auto direttamente al hotel (per evitar di guidare la notte dall’aereoporto alla citta’ – il costo del taxi è anche inferiore ad un giorno pieno di noleggio). Ho letto che qualcuno ha preferito prendere l’auto all’arrivo e fare base a Madaba per il giro della parte nord-est del paese. In ogni caso Amman merita un giro (piccolo) anche se la citta’ è molto caotica. Ci siamo fidati delle Lonely Giordania (ultima edizione Nov ’12) che con pregi e difetti è sempre una garanzia a cui rimando per la descrizione dei singoli luoghi citati. In calce racconto sinteticamente il nostro diario di viaggio.
Varie
– Le carte di credito non sono molto ‘popolari’ (problemi di tasse?). Comunque nell’aeroporto c’è un bancomat (uscendo dal ritiro bagagli sulla sinistra prima di uscire sulla strada. Siccome da marzo andra’ in funzione il nuovo aeroporto son so’ se questa info puo’ essere utile comunque il visto di ingresso si puo’ pagare con Visa e ci sono diversi desk di cambio valuta all’arrivo.
– I negozi chiudono tardi (ore 22.00, alcuni non chiudono mai) e aprono con comodo. In questo periodo dell’anno il sole si alza alle 7.00 e tramonta intorno alle 17.00.
– Abbiamo trovato una temperatura fantastica (durante il giorno anche fino a 20 gradi al mar Morto) ma la sera fa freddo sia nel deserto che a Petra: il classico abbigliamento a cipolla con un pile sotto l’antivento va benissimo… senza dimenticare il costume per ‘galleggiarè nel mar morto). Abbiamo visto una lavanderia a Petra… per il resto i cartelloni ci hanno aiutato molto a capire.
Giorno 1: Milano-Parigi-Amman
Siamo arrivati alle 20.30 ad Amman ora locale (+2 ore rispetto all’italia in questo periodo) con un volo di 4 ore da Parigi. Avevamo prenotato il transfert dall’aeroporto direttamente offerto dal hotel (siamo partiti solo con la prenotazione al Jordan Tower per la prima notte, non proprio un 5 stelle lusso… che comunque offre anche sevirzi di transfert ai turisti in arrivo). È stato utile perchè l’autista ci ha prontamente indicato dove trovare un bancomat e si è offerto per qualunque evenienza nei giorni a seguire (in effetti lo abbiamo incontrato durante il giro ed è stato molto cordiale, come tutte le persone in Giordania del resto). Arrivati in hotel (prenotato tramite booking) prima sorpresa: non accetta carte di credito ed a causa di un problema idraulico (?) non ha piu’ stanze. Comunque ci propone una struttura vicina di livello piu’ elevato allo stesso prezzo. Alla fine c’è andata bene perche la struttura proposta, l’Arab tower hotel si è rilevato un’ottima soluzione (lo consiglio – www.arabtowerhotel.jo). Si tratta comunque di un pernottamento nella zona ‘centralè di Amman (sicuramente ‘pittoresca’ ma sicura).
Giorno 2: Amman – Jerash – Madaba
Giro in mattinata al centro con visita del Suq (veramente carino) e dei resti romani. Consegna dell’auto alle 12.00 direttamente al hotel (firma del contratto con stampata della carta nella hall del hotel – si prendono 500JD di cauzione restituite alla fine nel conto definitivo della carta). Non siamo andati piu’ a Nord di Jerash per non avvicinarci al confine con la Siria (in questo periodo in guerra civile), ma tutto sommato si poteva anche andare a Umm Quais). Jerash è fantastica. Pernottamento a Madaba (Piligrims house – ottima soluzione: prezzo contenuto, molto pulito, colazione ok ma sopra tutto gestore molto cortese e disponibile). Anche se avevamo il navigatore, consiglio di arrivare alle destinazioni con la luce: le citta’ sono abbastanza caotiche e poco illuminate ma ripeto sicure ma … con luce del sole è sempre meglio.
Giorno 3: Madada – Castelli del deserto – Madaba
Assolutamente da consigliare. Secondo noi il castello piu’ bello è quello di Amra. Abbiamo fatto la strada 40 sia all’andata che al riorno e abbiamo visto annche Kharana e Azraq preferendo ritornare ‘con la lucè a Madaba per un giro della citta’ e la visita dei Mosaici.
Giorno 4: Dead sea parkway Madaba – Monte nebo-Madaba – Mar morto (Suweimeh)
Partenza da Madaba per il Monte Nebo: arrivo con tanto vento (e freddo) ma il panorama merita. Direzione Mar Morto (ripassando da Madaba – sono pochissimi km) bello il percorso ‘Sea Parkway’ (pag 124 della lonely). Visita del Panoramic complex: molto bello anche perché non abbiamo trovato la solita carovana di turisti. Siamo arrivati a Betania (ma non visitata… 12JD a testa con tante mosche) quindi check in al resort sul mar Morto per pomeriggio al sole con bagno incluso (un po’ di vento, ma alla fine non puoi non tuffarti nel morto: una sensazione indimenticabile). PS era Capodanno… cenone mega in albergo!
Giorno 5: Dead Sea – Wadi Rum
Partenza per il deserto percorrendo la dead sea highway per poi prendere la desert highway fino a Rum – attenzione alla benzina ed ai limiti di velocita’ – ci vogliono circa 4 ore di marcia. È stata l’esperienza migliore di tutto il viaggio: questo deserto è fantastico e merita il giro (a piedi, in cammello, in jeep, in mongolfiera), ma non trascurate il pernottamento nella tenda beduina (con cena e colazione). Noi abbiamo prenotato l’overnight e il tour al telefono direttamente al hotel scelto per Petra (Petra Moon). Consiglio di arrivare presto al deserto per fare un giro ‘lungo’ prima di andare a vedere il tramonto e poi cenare. Il campo consigliato dal Petra Moon è stato fantastico sia come cibo che come struttura poi abbiamo avuto la fortuna di averlo tutto per noi – era la notte del 1 gennaio… e tutte le persone avevano scelto di trascorrere la notte del 31 facendo festa fino a tardi – ma l’esperienza di ‘solitudinè del deserto si gode meglio nel silenzio e nella pace (questione di gusti). In bassa stagione si possono trovare tour e pernottamenti direttamente al visitor’s center. Noi comunque ci siamo trovati bene con i servizi del Petra Moon (anche se un po’ cari).
Giorno 6: Wadi Rum – Aqaba
Sveglia all’alba nel campo beduino, e dopo un’ottima colazione transfert a visitors’center e partenza per Aqaba (ovviamente l’auto era parcheggiata nel villaggio, per il deserto vuole il 4×4 ed una guida beduina). Partenza per Aqaba e pomeriggio di relax (dopo una doccia calda ristorattrice al hotel Cedar: la miglior soluzione in termini di qualita/prezzo della vacanza… anche se i letti sono un po’ duri). Giro per la citta’ (non eccezionale ma comunque carina – molto ‘turistica’ essendo un luogo di villeggiatura sul mar rosso). Abbiamo cenato a Blu Bay… consigliato dalla Lonely… buono ma caro! Nella citta’ ci sono moti bazar ed è un buon luogo per fare acquisti (è duty free, i prodotti del mar Morto qui li abbiamo trovati al miglior prezzo). Consiglio sempre di trattare,trattare… non siamo in Marocco, ma comunque la trattativa è d’obbligo.
Giorno 7: Finalmente PETRA
Sveglia con comodo e partenza per Petra non prima di aver fatto il giro sul nuovo ‘beach front’ di Aqaba: nuove costruzioni che delineano un bel panorama ma ‘gia’ visto’… è il rovescio della medaglia della globalizzazione del turismo… La strada per Petra è ottima e arriviamo in tempo per fare un primo giro della citta’ vecchia, dopo aver lasciato le cose nel hotel scelto (Petra Moon – ottimo e posizionato vicinissimo al visitor’s center – condizione apprezzata dopo aver fatto diverse ore di camminate nella città vecchia). Petra non ha bisogno di commenti, ma al massimo di qualche precauzione d’uso:
– Il biglietto è caro (50JD per un giorno a persona – vale la pena di fare 2 giorni x 55JD)
– Si cammina (e tanto… con tante salite che poi diventano discese, ma non sono meno impegnative)
– Solo dal Visitor’s Center al tesoro (il siq per intenderci) è lungo 1,2 km in discesa che poi diventa salita al ritorno
– A dicembre non fa caldo, ma si suda comunque: ricordatevi la riserva d’acqua e la maglietta di ricambio nello zaino!
– Si possono prendere i vari ‘mezzi’ per lo spostamento nella citta’ (asini, muli, cammelli, carretti, cavalli), in ogni caso occorre ‘trattate il prezzo’. Noi dopo un primo giro del tesoro e delle tombe reali siamo ritornati in hotel per poi fare anche ‘Petra by night’. Non ci ha entusiasmato (anche se la lonely la decanta tantissimo come esperienza… noi invece concordiamo con quanto potete tovare su tripadvisor) Comunque… Petra è fantastica!
Giorno 8: Petra BIS
Sveglia presto per vedere il tesoro con la luce migliore del sole che arriva verso le 11 e siccome la giornata è lunga ci accontentiamo di vedere illuminata bene la parte alta. Decidiamo si seguire i consigli della lonely… con ‘passeggiata’ al Sacrificio con 800 gradini e ritorno alle tombe reali facendo il giro da dietro vedendo la fonte del leone. Attenzione, servono almeno due ore e il percorso al ritorno è poco segnalato. Non contenti, facciamo la ‘facilè passeggiata al Monastero (ma chi ha scritto questo pezzo della lonely un maratoneta?) e dopo un’altra ora abbondante di salita vediamo il monumento piu’ interessante (o almeno il piu’ tosto da vedere) di tutta Petra, ovvero l’immenso Monastero. Sosta ristoratrice (c’è un kiosko, ma conviene portare acqua in abbondanza… ed eravamo a dicembre, non oso immaginare cosa succede d’estate), poi ulteriore passeggiata di 10 minuti per vedere il panorama (veramente bello) e affrontiamo il ritorno: 40 minuti dal monastero al museo (in discesa) più 40 minuti dal museo al tesoro (in salita) e, infine, 40 minuti dal tesoro al Visitor’s Center (sempre in salita). La parte piu’ dura è stata resistere alle proposte di cammelli, asini e carretti… ma arrivati in cima in questo modo… il ricordo di Petra è decisamente ‘più intenso’.
Giorno 9: si torna a casa… per la strada dei Re
Abbiamo il volo di ritorno alle ore 02:00 e dopo una giornata così leggera non c’è niente di meglio che affrontare la ‘King’s Highway’ per vedere gli ultimi castelli. Partiamo per Shoback (bel castello Crociato) per poi andare a Kerak (il castello piu’ famoso dove siamo caduti nella ‘trappola’ di una guida non ufficiale che pero’ ci ha illuminato (nel vero senso della parola con torcia e piccola fiamma) i sotterranei de castello. Purtroppo ha piovuto e abbiamo trovato un nebbione spaventoso in buona parte della mattinata: in ogni caso la strada dei Re è un’esperienza da fare (si attraversano i vari centri che danno uno spaccato molto chiaro del vivere giordano), ma il pezzo migliore è l’attraversamento del Wadi Muji per andare a Madaba. Arrivati a Madaba facciamo base alla casa del Pellegrino che ci offre ospitalita’ nella hall (e thè caldo) fino all’ora di partenza per l’aeroporto, ma non prima di averci aiutato a trovare una pompa di benzina con Visa per fare il pieno di carburante per restituire l’auto. La gentilezza e disponibilta’ dei giordani è veramente unica! Alle 22:00 partiamo per l’aeroporto (sono solo 20 km da Madaba) e nonostante il navigatore, la strada buia con poche indicazioni ci regala qualche ultimo brivido di una vacanza veramente bella. All’aeroporto, il personale della Montecarlo ci aspettava per ritirare l’auto all’orario stabilito per poi partire e tornare a Milano (sempre via Parigi).
In sintesi
Si tratta di un Paese bello, organizzato molto bene per il turismo (di massa) con gente splendida e accogliente. È molto sicuro e facile da girare. Un viaggio che merita di essere fatto e magari rifatto, trascorrendo qualche giorno in più nel deserto Wadi Rum, che ci ha incantato.