Viaggio verso il Vietnam del nord… Hanoi
Indice dei contenuti
HANOI, LA TRADIZIONALE CAPITALE
La sensazione che ho ricevuto vivendo e scoprendo il Vietnam è che tra il nord e il sud ci sono due realtà completamente diverse. Entrambe belle da vivere, se ci si immerge senza troppa distanza e giudizio. Hanoi è una città di circa 4 milioni di abitanti, un sincretismo di oriente ed occidente con influenze cinesi e francesi risalenti al periodo coloniale. Capitale del Vietnam. E’ caotica e umida, con traffico disordinato. I cyclos costituiscono il mezzo più comune per spostarsi da una parte all’altra della città con a bordo due, tre, quattro persone, che ti inseguono e trasportano qualsiasi cosa: infinite ceste di frutta, fiori che sovrastano il conducente, maiali, pesci, porte, carichi di carne macellata. Il suono del clacson è un “must” della città. Le bici sono tante, perché giusto per dare qualche informazione storica, il 50% della popolazione ha meno di 30 anni. Passeggiando per il quartiere vecchio di Hanoi, si vedono venditori ambulanti che sbucano dappertutto con il loro saluto “sin chao” (Hello in Vietnamita) e il cappello conico in paglia che serve per coprirsi dal sole. Botteghe colorate e bizzarre con merci esposte direttamente sui marciapiedi. Case vietnamite tradizionali a forma di rettangolo, perlopiù celesti e verdi, dove ogni piano è riservato ad una parte della famiglia allargata e al lavoro. Partendo dal basso: bottega (commercio), primo piano (anziani), 2 piano (famiglia d’origine), 3 piano (giovani sposini), ultimo piano (bonzo, ovvero altare buddista). La prima volta che camminavo lungo le strade del vecchio quartiere, ero meravigliata per ogni cosa che vedevo, e il bello che non si ha mai la sensazione di sentirsi in pericolo. E continuo a rimanere ancora sorpresa, nonostante conosco molto bene la città. Arriva il turbamento quando viene il momento di attraversare la strada. Si può dire che i semafori non esistono perché, anche quando ci sono, non vengono rispettati da nessuno. E quindi, qualunque momento è buono per partire. I motociclisti hanno il tempo di capire dove ti stai per dirigere. Dopo aver attraversato pensi “ evvai, c’è l’ho fatta, sono al sicuro”.
TAPPE DA NON PERDERE…
Per chi è interessato a conoscere la città di Hanoi e le sue tradizioni, consiglio di vedere le pagode e i templi della città. Sono bellissimi! Entrare e lasciarsi coinvolgere dalla calda atmosfera buddista, dai colori e simboli divini, scatena nuovi stimoli e pensieri. Meglio se accompagnati da una guida locale, durante il momento di preghiera (senza disturbare i fedeli, naturalmente).
Tempio della Letteratura: è il prima attrazione che ho visitato arrivata la prima volta ad Hanoi. Si trova nel quartiere vecchio di Hanoi, detto anche il Tempio del Confucianesimo. Venne fatto costruire nel 1070, dall’imperatore Ly Thang e rappresenta la prima università del Vietnam (Quoc Tu Giam). Vi erano educati principi reali e figli dei mandarini ma anche allievi comuni che si erano distinti per il loro talento. All’interno del tempio si trovano 82 steli, poggiati su una tartaruga in pietra (simbolo della longevità) con le iscrizioni dei nomi dei migliori allievi e la votazione finale. E’ un raro esempio di straordinaria bellezza dell’architettura vietnamita. Il complesso si sviluppa in 5 cortili, tutti visitabili, meglio se armati di macchina fotografica per immortalare la tipica architettura del tempio vietnamita e i suoi infiniti elementi simbolici. I Vietnamiti hanno la passione per la cura dei giardini, l’atrio del tempio ha un giardino , perfetto nelle sue forme, piante, colori, e alberi secolari.
Mausoleo di Ho Chi Minh
Dopo la visita al Tempio della letteratura con una mia amica vietnamita, ottima guida e compagnia, ci siamo dirette al celeberrimo Mausoleo di Ho Chi Minh. Uomo di stato, primo ministro e Presidente del Vietnam del Nord. Ne avete mai sentito parlare? Arrivate all’ingresso abbiamo dovuto lasciare gli zaini e coprirci le gambe e le spalle con una pashmina che avevamo già nelle borse. Successivamente siamo passate ad un altro controllo questa volta sotto i raggi x. E poi, ci siamo messe in fila per arrivare all’entrata del Mausoleo. Finalmente, dopo una mezzora di fila sotto il sole accecante si entra. La solennità, il silenzio, il numero dei militari dispiegati è smisurato. Si respira un’aria di ritorno al passato. Improvvisamente, facendo il giro assolutamente comandato dai militari, dove gli uomini turisti e vietnamiti avevano l’obbligo di camminare con le braccia indietro, ci troviamo di fronte la teca con il corpo imbalsamato di Ho Chi Minh, 5 soldati armati gli fanno la guardia. La visita è brevissima. Il viaggio continua, le esperienze maturano per diventare ricordi e realtà. I colori, i profumi, le persone, i bambini, la musica, le voci, le grida, il traffico… tutto è totalmente diverso dal nostro mondo occidentale. Scoprire il Vietnam porta fuori dai tipici pensieri e preoccupazioni delle nostre realtà. A beneficio di chi si voglia recare in Vietnam questo è il sito con le informazioni generali: www.viaggivietnam.it e poi… non esitate a contattarmi: digitalemanuela@gmail.com
Sin Chao
Emanuela