Cambogia, parte di un viaggio

Un viaggio attraverso un paese il cui popolo meraviglioso rappresenta l'emozione più forte di questa nostra avventura
Scritto da: lo russo cinzia
cambogia, parte di un viaggio
Partenza il: 09/01/2012
Ritorno il: 24/02/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Anche quest’anno mi appresto a raccontare la nostra esperienza di un viaggio, svoltasi come sempre negli ultimi anni, nel nostro amato sud est asiatico e precisamente in Cambogia e nella terza tappa thailandese. Suddividerò il tutto in due racconti, cercando di fornire il maggior numero di informazioni ed evitando un susseguirsi di vissuti che spesso poco interessano, essendo esperienze ed emozioni che ognuno di noi vive, in maniera differente.

Premetto che siamo due viaggiatori con solo bagaglio a mano e quindi i nostri spostamenti, sono sicuramente molto agevoli e tutto viene prenotato in loco, tranne i voli e l’albergo d’arrivo. Permanenza in Cambogia dal 12 gennaio al 26 in pieno capodanno cinese, quindi in parte ha condizionato un po’ alcune scelte di percorso.

Volo Emirates pagato € 645.00 dal sito della compagnia su Bangkok e raggiunto la Cambogia con un volo Air Asia su Phnom Penh, bath 5000. Un consiglio, non fate come noi che abbiamo prenotato una tariffa promo con largo anticipo e ho scoperto in seguito che monitorando il sito a un certo punto è uscita una promozione a Bath 390 a tratta, chiaramente senza tax. Con il senno del poi avremmo potuto fare l’andata su Kuala Lumpur con rientro da Bangkok allo stesso prezzo e quindi acquistare il volo Air Asia su Siam Reap, evitandoci dei continui saliscendi e le diverse soste nella capitale ma alla fine è stata comunque una bella esperienza ricca di emozioni. Dalla Thailandia su Siam Reap i voli sono proibitivi e monopolio dalla Bangkok air way e Thai.

Il nostro itinerario è stato Pnom Phen-Sianukwille-Phnom Penh-Siem Reap e di nuovo Phnom Penh.

Visto d’ingresso acquistato direttamente online, facile e veloce al prezzo di $25 ci ha permesso di passare i controlli senza fila e ci ha evitato la corsa a chi scende prima dall’aereo. Da quest’anno non si paga più la tassa di $25 all’uscita ma pagherete un tassa maggiore sul biglietto aereo di rientro. All’uscita dall’aeroporto di Phnom Penh troverete sia gli uffici di cambio (pessimo) che le diverse compagnie telefoniche per l’acquisto della sim locale. Gli euro vengono cambiati facilmente ovunque, verificando però sempre prima il cambio del giorno.

Phnom Penh si raggiunge dall’aeroporto con un tuk tuk $7 esperienza unica nell’ora di punta, regole poche, si passa tutti, a volte anche contromano.

I nostri alloggi sono stati hotel Nine, Silver River hotel e G-Eleven hotel, non sono niente di speciale entrambi quindi non prendeteli in considerazione. Premetto che il periodo non era dei migliori nel clu dei festeggiamenti del capodanno cinese, quindi la nostra scelta è stata piuttosto limitata.

In città ci si muove con tuk tuk, al costo di $2, dalla zona lungofiume verso gli alberghi e viceversa e verso altre attrattive (come la pagoda d’argento, il museo nazionale e il Russian market). Volendo, potete fare il tour completo affittando un tuk tuk per tutto il giorno, il quale vi porterà in tutti i luoghi d’interesse maggiore, mi raccomando contrattate sempre!

La passeggiata sul lungofiume è un continuo incontro di bambini che implorano soldi, altri piccolissimi abbandonati sui marciapiedi, gente che vi propone marijuana e chi, in qualche modo, cerca di vendervi qualche guida. La miseria è visibile in ogni angolo e la sporcizia non è da meno.

La cena con i topi che scorrazzano nei dintorni, la domenica tutti in strada con un traffico inimmaginabile e un bel corso di aerobica sul marciapiede giusto per dare quella giusta ossigenazione di smog ai polmoni. Il night market dove degustare una cucina locale e ritrovarsi come noi seduti a fianco della coppia di fidanzatini che mangia, la specialità delle specialità, le uova sode con il pulcino dentro e vi ritroverete sbigottiti come noi a vedere piume ed ossicini espulse dalle loro bocche. Queste sono alcune delle scene di vita quotidiana in questa città che forse tutto sommato una sosta la merita.

Spostarsi dalla capitale verso altre destinazioni è molto facile troverete sempre sul lungo fiume diverse agenzie e spesso gli stessi alberghi, vi vendono i vari transfer.

Sianukville, raggiunta con bus della Capitol tour al prezzo di $8. Viaggio indimenticabile di circa 4.30 ore, non solo per il suono continuo del clacson e i sorpassi azzardati ma per il terribile dolore patito alla schiena in seguito, dovuto al continuo sobbalzo sulle buche senza ammortizzatori. Qui è comunque una consuetudine, le strade sono veramente pessime.

Meta un po’ disprezzata nei diversi blog ma, se il tempo ve lo consente, non scartatela a priori perché è comunque un’altra faccia di questa Cambogia che sicuramente vale la pena di vivere pur avendo alcuni aspetti negativi. L’alloggio è per tutte le tasche e spesso si trovano alberghi di categoria superiore a prezzi stracciati. Noi abbiamo trascorso due notti all’Orchide Guesthouse (non lo consiglio) e una settimana al White Beach Hotel $30 a notte con prima colazione, entrambi in zona Ochheuteal road. Questa è anche la zona migliore dove mangiare succulenti piatti di pesce a prezzi ottimi $10 in due piatto completo con birra draft. Noleggio del motorino $5-6 al giorno.

Serendipity è sicuramente la zona più movimentata sia di giorno che di sera, quella con il mare peggiore ed anche l’unico centro se così si può definire, dove fare due passi e dello shopping. Niente di eclatante, se cercate la tranquillità è meglio stare alla larga da qui.

Otres beach viceversa è sicuramente il tratto di mare migliore ed anche qui le strutture più o meno sul mare sono economiche. Però la spazzatura è disseminata ovunque e se pur recandoci spesso qui per fruire del bel mare, non vi avremmo mai soggiornato. Ma da questo primo tratto continuando attraverso lo sterrato si raggiunge la parte finale di Otres, precisamente dove c’è il Cinderella’s resort e sta per aprire i battenti il Secret Garden, che dire meraviglioso… Abbiamo passato dei bei momenti di ozio e bagni fantastici con un acqua cristallina. Se poi siete allenati di gamba attraversando il fiume e incamminandosi lungo quello che è un parco protetto, si raggiunge un’altra spiaggia fantastica e tranquilla. Il vero problema di Sianukville è la presenza ovunque delle cattivissime sandflies, se poi siete come la sottoscritta piuttosto succulenti, allora ecco il motivo vero per stare il più lontano da questa meta di mare. Purtroppo la presenza di rifiuti cospicui abbandonati in ogni angolo rende la situazione del proliferare di queste micidiali pulci.

Una settimana è più che sufficiente per scoprire tutti i suoi luoghi.

Sokha beach non è niente di entusiasmante, di fianco al mega resort c’è un accampamento di locali che si prodiga allo smaltimento rifiuti bruciando il tutto e respirandone ben bene tutta la diossina che fuoriesce. Altre spiagge abbiamo visitata ma non meritano menzione e neanche vi abbiamo passato del tempo. Il mercato cittadino, se il tempo non è dei migliori, può meritare una visita. Escursioni alle isole vi verranno proposte in ogni dove, non le abbiamo visitate poiché il mare e il tempo non sono stati dei migliori. Tutto sommato un soggiorno di una settimana ci può stare, in particolar modo per coloro che si concedono una vacanza un po’ più lunga, visto i costi contenuti. Una raccomandazione, tenete sempre con voi dei dollari di piccolo taglio quando girate in motorino, qualora incontrate un posto di blocco vi faranno notare che qualcosa non va e la multa è un’offerta. Se vi trovate come noi con soli $10 (stavamo andando a cambiare) difficilmente potrete richiedergli il resto. Si intascano tutto e fermano chiunque… Qui, comunque, a parte controlli saltuari sulle strade, la polizia è poco visibile, per la gioia di coloro che qui si danno da fare nell’uso di marijuana.

La partenza per Siem Reap non è stata molto facile visto che coincideva con la domenica e il capodanno cinese. Volo aereo abbastanza caro $120, autobus notturno economico ($15) ma sicuramente un incubo per la schiena e, infine, scelta migliore (per modo di dire) taxi per Phnom Penh $60, visto la giornata ottimo prezzo e, inoltre, trovarne uno disponibile non è stato molto facile, più minivan il giorno successivo al costo di $10. Ancora ringrazio James Bond (nome del taxista) per la sua gentilezza e disponibilità che con la sua bella Toyota Corolle, come un pilota di formula uno, ci ha condotto alla capitale (non vedeva l’ora di tornare a casa per festeggiamenti). Me la sono fatta un po’ sotto ma sicuramente meglio dell’autobus. Il minivan è un’altra storia, altro viaggio da incubo con il solito pazzo scatenato, clacson come sottofondo musicale e sorpassi da farvi arrivare coi capelli bianchi, per non parlare delle solite famigerate buche. Inoltre, è un attraversare paesi e cittadine stracolme ovunque di spazzatura. I paesaggi naturali sono un susseguirsi di risaie, le piante appaiono come miraggi in queste distese sconfinate, la deforestazione è impressionante.

Siem Reap, invece, si presenta in una veste completamente diversa, la magnificenza dei templi di Aangkor Wat, una natura rigogliosa, la pulizia che in nessun altro luogo vedrete e il suo centro cittadino così vivo e pieno di attrattive. Sicuramente questo è il luogo che più ripagherà la vostra esperienza di viaggio.

Abbiamo alloggiato alla Mom’s guesthouse, $25 a notte con colazione. L’unica nota positiva è il prezzo e la presenza di una piscina, ma sempre a causa del capodanno cinese trovare un alloggio è stato al quanto complicato.

Chiaramente anche la visita ai templi si è svolta organizzandoci nell’evitare le orde di folle, che si sono riversate qui per le vacanze. Non voglio descrivervi questo paesaggio e quanto visto da noi poiché questo è un luogo dove ognuno di noi sceglie le sue modalità di visita e permanenza. Prezzi del tuk tuk per visitarli una giornata: $15. Se poi volete raggiungere quelli più lontani vi richiederanno un surplus di $5. Per più giorni trattate sul prezzo. L’ingresso della visita è di $20 per il solo giorno e di $40 per i tre giorni e non sono necessarie le foto ve le fanno al momento.

Muoversi nel centro con i tuk tuk costa sempre $2, qui non si possono noleggiare moto, solo biciclette.

Diverse volte mi sono chiesta come mai si parla così poco di quello che è il percorso via fiume per venire qui e ridiscendere a Phnom Penh. Oltretutto, gli stessi travel tour vi guardano un po’ stupiti quando si chiede il transfer via fiume. Ma noi abbiamo deciso che a questo punto valeva la pena provare anche questa, sicuramente meglio della strada (ci siamo detti). E va bene, sarà anche un po’ caro ($35) ma vi posso garantire che è veramente una bellissima esperienza. Quella mattina tutti si sono ammassati sulla destinazione Battambang, erano peggio delle sardine in una scatoletta, ancora un pò facevano a pugni per crearsi uno spazio sul tetto. Secondo tutti questo è l’itinerario migliore, visto che nella nostra tratta c’è d’attraversare il lago. Entrambe le barche partono con più di un’ora di ritardo e si separano quasi subito. Noi ci troviamo di fronte il lago, che attraverseremo in circa un’ora e mezza. Ma il viaggio vero arriva qui quando la barca rallenta e comincia la sua discesa sul fiume: le immagini, i colori, scenari bellissimi di vita quotidiana. Si vorrebbe immortalare tutto ciò che vede… risaie, villaggi, gente che saluta con il sorriso sulle labbra. E’ un’esperienza che vale la pena fare… anche se dura circa 6 ore e… rammentate che se decidete di restare fuori per tutto il viaggio è d’obbligo una protezione solare alta.

Il viaggio via fiume è un po’ come lo scorrere lento di tutto ciò che vi accompagna in questo paese. Non si avvertono sempre emozioni eclatanti, ma se penso a questo popolo, così mite e disponibile, ai visi dei bambini di una bellezza unica, non posso che avvertire un languido sentimento di commozione. E’ un paese che vi coinvolge piano piano, come lo scorrere di un fiume.

Buon viaggio a tutti.

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