India, Nepal e Turchia… consigli e suggerimenti per un viaggio fai da te

Viaggio attraverso il Rajasthan, Agra e Varanasi, la valle di Kathmandu, Istanbul, la Cappadocia, Efeso e Pammukale
Scritto da: tetoida_
india, nepal e turchia... consigli e suggerimenti per un viaggio fai da te
Partenza il: 09/08/2012
Ritorno il: 03/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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L´India è un viaggio pensato da tanto tempo e rimasto nel cassetto per anni. Questo è stato l´anno giusto per riprendere in mano l´organizzazione e dare corpo all´idea iniziale.

L´input è stato il nuovo collegamento Genova-Istanbul che Turkish Airlines dava ad un prezzo promozionale. Da Istanbul a Delhi il passo è stato breve e alla prima offerta di Turkish abbiamo bloccato il volo, costo finale 537 Euro con stop-over ad Istambul sulla via del ritorno. Non eravamo mai stati ad Istambul e la sosta obbligata in Turchia ci ha spinti a prolungarla di sette giorni.

Costi del viaggio

Voli: Il risparmio sul costo del viaggio parte sempre da un prezzo competitivo sul volo, spesso abbiamo scoperto viaggiatori che risparmiavano su hotel, pranzi o cene in India con risultati modesti. Gli hotel costano pochissimo ed il vitto è una spesa marginale.

Che senso ha risparmiare un euro sulla cena o cinque sulla camera se poi si è speso piu´ di 900 euro per il volo? Avendo optato per muoverci spesso in aereo oltre al volo intercontinentale abbiamo valutato anche alcuni voli interni, abbiamo volato con Jetair, Spiceair e Pegasus con un ottimo servizio, ottimi prezzi e mai ritardi significativi. Come sempre per strappare i prezzi migliori ci siamo mossi per tempo ed a febbraio avevamo giá bloccato il volo intercontinentale.

Spostamenti: Altro capitolo importante per un viaggio in India è l´organizzazione logistica sul posto. E´assolutamente impensabile credere di poter affittare un auto e guidarla direttamente. Quindi bisogna appoggiarsi ad una agenzia italiana oppure indiana sul posto.

Il costo di un´agenzia italiana è proibitivo, con una indiana si risparmia almeno il 30%. In rete circolano un´infinitá di agenzie piú o meno valide che potrebbero fare al caso nostro, ma quello che noi volevamo era muoversi in grande autonomia, gestendoci noi i movimenti e gli hotels, praticamente cercavamo un driver privato a cui appoggiarsi, senza intermediari.

Vi assicuro che in questo caso la scelta si restringe notevolmente, dopo giorni di ricerche in rete sono riuscito a rimediare 4/5 nomi ed a questi ho inviato il mio itinerario. La crisi deve mordere anche in India se nel giro di pochi giorni ho velocemente ricevuto i preventivi di tutti. Per undici giorni di viaggio in Rajastan +Agra le richieste variavano da 400 a 450 euro.

La scelta è caduta su Baba, un driver di Jaipur, per il prezzo e per i feedbacks positivi degli altri viaggiatori. Ottima scelta.

I costi fissi della parentesi indiana del nostro viaggio possono riassumersi cosí: volo intercontinentale 537 € x2 driver tutto compreso per 11 giorni 400 € voli interni 149 € x2 (Jetstar) + 44 € x2 (Spiceair) hotels 394 €

PROGRAMMA

Il viaggio è durato 25 giorni, siamo partiti il 9 Agosto 2012 per tornare il 3 Settembre. Dal 9 al 22 Agosto India, dal 22 al 26 Nepal, dal 27 al 3 settembre Turchia. In India volevamo fare il classico Tour del Rajastan con Agra e Varanasi. I giorni a disposizione non erano tantissimi anche perché il viaggio doveva proseguire in Nepal ed in Turchia.

Gli spostamenti in auto sono problematici, per il caos del traffico, per le strade fatiscenti e per il clima che influisce non poco sui movimenti. Quindi le distanze si misurano in ore e non in chilometri. Ad esempio, arrivati a Delhi alle quattro del mattino bisognava raggiungere Agra, distanza circa 200 Km, tempo presunto 3-4 ore ( alle quattro del mattino…) tempo effettivo 5 ore.

Perció dopo numerose simulazioni siamo arrivati a proporre al driver un viaggio che ci portasse nella cittá piú distante alla fine del viaggio ( Udaipur) e da qui raggiungere Delhi in aereo, scelta ottima che ci ha permesso di evitare 700 km di strade indiane.

Ugualmente a Varanasi ci siamo arrivati in aereo da Delhi, veloce ed economico, abbiamo conosciuto altri turisti che hanno optato per il treno arrivando sconvolti dopo un´odissea di oltre 15 ore + ritardi vari.

Quindi Delhi – Agra – Jaipur – Bikaner – Jaisalmer – Jodhpur – Udaipur rientro a Delhi in aereo, quindi volo per Varanasi ed al rientro due giorni per visitare Delhi.

Hotel: Dopo ricerche accurate in rete e valutazioni seguendo le indicazioni degli altri viaggiatori, la scelta è caduta su alberghi di media categoria ed alcuni 4 stelle per rendere piú piacevole il viaggio. Noi come al solito pianifichiamo tutto dall´Italia, scegliamo gli hotel e li blocchiamo da qui, troviamo che sia la scelta migliore per non perdere troppo tempo sul posto. Le prenotazioni sono state fatte in India con Agoda ed in Turchia con Booking.

Valuta: Siamo partiti solo con qualche Euro e ci siamo appoggiati agli ATM sparsi un pó ovunque. Costi contenuti, anche se i massimali piuttosto bassi obbligano a prelievi frequenti. Le carte di credito sono poco utilizzate anche in Turchia e comunque vi obbligano ad un piccolo sovrapprezzo rispetto al contante.

Salute: Ovviamente abbiamo stipulato un´assicurazione per il viaggio, è giá il secondo anno che ci appoggiamo a Travelguard, assicurazione inglese, estremamente economica, 117 € in due per 25 giorni di viaggio. Per quanto riguarda le vaccinazioni, su consiglio del nostro medico di base, non ne abbiamo fatta nessuna, in effetti le zone toccate sono le più turistiche dell´India e del Nepal oltre che quelle piú sviluppate. Discorso diverso se vi avvicinate ad aree a rischio o se vi preparate a trekking in zone sperdute.

Per quanto riguarda il rischio malaria, come l´anno scorso in Vietnam abbiamo costatato l´assenza totale di zanzare. Pipistrelli, gechi & co. fanno alla grande il loro dovere, non come da noi. Importante discorso riguarda la diarrea del viaggiatore, estremamente frequente per chi viaggia in questi luoghi, ovviamente niente ghiaccio nelle bevande, niente insalate crude o frutta sbucciata, d´obbligo lavarsi i denti con acqua in bottiglia. Malgrado tutto qualche scompenso prima o poi si fará sentire, quindi sempre a disposizione disinfettanti intestinali e fermenti lattici.

Visti: Per entrare in India è necessario il visto da richiedere in Italia. Ha validitá sei mesi e viene rilasciato a Milano o a Roma. Per la nostra esperienza milanese abbiamo consegnato il form scaricato da internet e le foto all´agenzia privata. Abbiamo ritirato il tutto dopo qualche giorno (68 € p/p). Il visto per il Nepal si ottiene in aeroporto direttamente compilando il modulo + una foto ( 22,5 € p/p). In Turchia è sufficiente la carta d´identitá.

Diario di Viaggio Nella descrizione dei luoghi non ci soffermeremo piú di tanto sui particolari artistici che potrete trovare in qualsiasi guida, quanto su indicazioni pratiche.

GIOVEDì 9 AGOSTO 2012 Italia – India

Finalmente è arrivato il giorno della partenza. Raggiungiamo l´aeroporto di Genova intorno alla mezza, abituati a servirci di Malpensa, ci sembra quasi dietro l´angolo… Il volo Turkish per Istanbul previsto per le 14.45 viaggia con una mezzoretta di ritardo, cosa che ci preoccupa non poco visto che la coincidenza per Delhi è prevista solo dopo un´ora e dieci dall´arrivo. Viaggio tranquillo, servizio discreto, aereo non al completo. Manteniamo il ritardo ma a sua volta il volo per Delhi segna 45 minuti di ritardo… Ci imbarchiamo ed arriviamo in India in perfetto orario. Il volo è stato ottimo, aereo nuovissimo,ottima cena a bordo. L´aeroporto di Delhi è enorme e nuovissimo, ritiriamo i bagagli, per fortuna ci sono tutti, con solo un´ora di coincidenza non era affatto scontato.

VENERDì 10 AGOSTO 2012 Delhi – Agra 250 KM

Usciamo alla ricerca del nostro driver, Baba ma non lo troviamo, cominciamo bene. Lo chiamiamo al cellulare, si scusa per il traffico e dieci minuti dopo siamo giá sulla sua auto, una Tata Indigo bianca, praticamente l´auto dell´80% dei drivers. La ricerca dell´autista è stato una dei maggiori problemi del viaggio in India. Essere legati ad un´agenzia non è mai stato nelle nostre corde. Avere un driver indipendente ci ha permesso di fare le nostre scelte, di decidere i luoghi da visitare ed evitare lo shopping in negozi “amici”.

Ci siamo subito attrezzati con una sim indiana di Airtel che ci ha permesso di parlare e messaggiare con l´Italia a prezzi ridicoli. In dodici giorni abbiamo speso circa 7 €. La registrazione deve farla un residente in India, Baba. Il primo approccio con il traffico indiano è schoccante, la regola è che non esistono regole, qui tutto è lasciato al caso ed all´abilitá dei conducenti, lo avrete giá letto in mille altri racconti dell´India ma è proprio cosí. Di giorno tutti suonano il clacson e di sera tutti viaggiano con gli abbaglianti inseriti… fate voi.

Partiamo alle 4.30 del mattino da Delhi e il traffico è già da delirio, praticamente per fare 250 Km fino ad Agra ci mettiamo piú di 5 ore. La prima tappa della visita è il Mausoleo di Akbar. Monumento in arenaria rossa, ricco di intarsi e circondato da un enorme e curatissimo giardino. Vale una sosta se siete di strada. Per oggi la visita principale è l´Agra Fort. Ingresso 300 R (indiani 20R) Da notare che i turisti pagano molto piú dei locali i biglietti d´ingresso dei siti. Una scelta giusta che permette anche a tutti gli indiani di fruire dei loro splendidi monumenti.

Il forte molto maestoso in arenaria rossa domina la cittá e deve essere sicuramente visitato, ma la presenza del Taj Mahal lo mette un pó in ombra, le foto si sprecano per le magnifiche immagini del Taj in lontananza… Oggi è venerdí ed il Taj è chiuso ai non fedeli, quindi decidiamo di trascorrere il resto della giornata in hotel. Proprio perché è il primo giorno e perché dovevamo riprenderci dal viaggio abbiamo scelto di soggiornare al Trident (59€), sicuramente uno dei migliori hotel della cittá. Ottimo hotel, lontano dal caos di Agra. La piscina è stata provvidenziale per riprenderci, giardino curatissimo con decine di scoiattolini che si rincorrono. Validissimo hotel, in stile Hilton, ma poco indiano negli arredi. Un particolare plauso all´ impiegata della reception che ha risolto subito un piccolo problema con la prenotazione. Assolutamente da consigliare.

Verso sera il nostro fedele Baba ci ha portato in un ristorante consigliato da lui. Si chiama Indiana, molto gettonato dai drivers, che ovviamente cenano gratis. Il ristorante è molto buono ed offre una cucina indiana adattata ai gusti occidentali, ottimo per un primo approccio soft alle spezie indiane… Mangiamo il primo di una lunga serie di pollo tandoori con verdure accompagnate da naan al formaggio appena sfornati (1500R).

sABATO 11 AGOSTO 2012 Agra – Fatehpur Sikri – Jaipur 240 KM

Finalmente il Taj Mahal! Partiamo prestissimo e raggiungiamo subito l´ingresso del monumento. Costa 750R, non poco ma ovviamente li vale tutti, a fianco della biglietteria presentando il biglietto vi distribuiranno dei comodi copriscarpe. Superata la porta d´ ingresso con i controlli di rito, siamo al cospetto con uno dei monumenti piú emozionanti al mondo, la giornata è un pó coperta ma nulla toglie alla maestositá del mausoleo. Si attraversano i giardini curatissimi prima di entrare nell´area a cui si accede senza scarpe o con i copriscarpe. Bellissimi gli interni, peccato solo per la scarsa illuminazione nel locale principale che rende difficile cogliere tutti i particolari delle decorazioni. Appena usciti all´esterno veniamo colpiti da un vigoroso temporale che ci costringe a rimanere al riparo per circa una mezzoretta, ulteriore occasione di apprezzare gli splendidi intarsi del monumento. Tanto è bello il Taj, tanto è brutta e caotica Agra. Usciamo velocemente dalla cittá e ci dirigiamo verso Fatehpur Sikri, ci fermiamo lungo la strada per la colazione. I drivers per convenzione portano i turisti lungo il percorso il locali convenzionati che potremmo quasi considerare “autogrill per turisti”. I locali sono abbastanza curati, bagni decenti e con annesso negozio di souvenirs, ma estremamente cari. Qualcuno può storcere il naso ma effettivamente non ci sono molte alternative, fermarsi nei banchetti dei locali per colazione o pranzo vi fará risparmiare parecchio ma con condizioni igieniche “da paura”. La cittá imperiale di Fatehpur Sikri si trova a metá tra i villaggi di Fatehpur e Sikri. L´imperatore Akbar trasferì qui la capitale ma ben presto la cittá fu abbandonata probabilmente per mancanza d´acqua. Costruita in arenaria rossa mantiene intatte il fascino e la maestositá dell´epoca. Merita sicuramente una visita. Al termine abbiamo proseguito per Jaipur, cittá del nostro driver. Jaipur è la capitale del Rajastan, la raggiungiamo nel pomeriggio, oggi alloggiamo al Pearl Palace Heritage (27€), distaccamento del piú famoso Pearl Palace da cui dista pochi isolati. Hotel veramente molto bello, le camere sono solo 4 ma estremamente curate e un pó kitch, sono a tema e noi abbiamo soggiornato nella Jaisalmer Room, per colazione e cena si appoggia al PP con navetta gratuita. Questa sera ceniamo a casa di Baba, ottima cena vegetariana preparata dalla moglie che come da costumi indiani non si siede con noi.

DOMENICA 12 AGOSTO 2012 Jaipur

Giornata piena a Jaipur, ottima colazione al PP e partenza per l’Amber Fort. Il palazzo si trova a circa dieci chilometri dalla cittá ed è la meta principale della giornata. Si puó raggiungere sia con l´auto, sia con gli elefanti. Noi preferiamo la prima opzione anche perché siamo contrari allo sfruttamento degli animali. L´Amber merita tantissimo, la struttura è splendida ed occupa una larga fetta della collina cintata da mura che richiamano la grande muraglia cinese… Rientriamo in tarda mattinata in cittá e Baba, credendo di farci cosa gradita ci porta a pranzo in un ristorante italiano. Il ristorante si chiama Mamma Mia, Posto piuttosto pretenzioso, pulito e moderno, mangiamo una discreta carbonara ed una pessima pizza pagando circa 1800 R, uno sproposito in rapporto ai prezzi indiani, oltretutto a pranzo. Il cuoco ha lavorato in Toscana e lo si capisce dai piatti proposti in menú. Come detto la pasta è accettabile ma la pizza è veramente immangiabile. Da considerare solo in caso di crisi d´astinenza da pastasciutta.

Nel pomeriggio visitiamo in City Palace, altra meta imperdibile di Jaipur. Situato nel pieno centro della cittá, intorno ad esso ruota gran parte del flusso turistico. Struttura molto interessante ma sicuramente non al livello dell´Amber Fort. Raggiungiamo quindi il Palazzo dei Venti, con una facciata molto bella ma soffocato dal traffico. Deludente invece la zona della Clock Tower, speravamo in una zona interessante anche per lo shopping, invece ci siamo trovati di fronte ad un mercatino sporco , fatiscente e coperto di fango. Rientriamo nel tardo pomeriggio nel nostro bell´albergo, fresca e pulita oasi in una cittá che tutto sommato non ci ha entusiasmato. Questa sera ceniamo al PP, mangiamo il miglior pollo tandoori del viaggio sulla terrazza dell´hotel spendendo solo 700 R!

LUNEDì 13 AGOSTO 2012 Jaipur – Bikaner 330 KM

Dopo la colazione al PP iniziamo questa tappa di trasferimento, Jaisalmer è una delle cittá piú famose del Rajasthan ma obbliga i viaggiatori ad una deviazione piuttosto impegnativa, vere alternative all´auto non ce ne sono. La nottata in treno è massacrante mentre, pur esistendo tre aeroporti nelle vicinanze, nessuno opera voli civili. Quindi abbiamo optato per un trasferimento da Jaipur a Bikaner e da qui a Jaisalmer. Dopo circa tre ore di viaggio ci fermiamo per il pranzo a Mandawa. Tappa obbligata, non offre particolari attrattive, visitiamo un paio di haveli ma non entriamo nel forte, ora trasformato in hotel. Pranziamo nel ristorante Monica, su indicazione di Baba. L´aspetto non è molto rassicurante ma tutto sommato mangiamo bene spendendo circa 800R, spesso l´apparenza inganna. Riprendiamo la nostra marcia verso Bikaner ed arriviamo in cittá verso le sei di sera. Oggi ci fermiamo all´Harasar Haveli(23€), hotel molto conosciuto in Bikaner. Siamo rimasti piuttosto delusi dalla camera, molto basic, materassi durissimi e bagno fatiscente. Se la nostra era una deluxe mi immagino la standard… Le parti comuni sono discrete e la posizione è accettabile. Il punto forte dell´hotel è sicuramente il ristorante. Sulla terrazza, vista niente di che, anche perché in quella zona c´è ben poco da vedere, siamo in periferia in prossimitá dello stadio. In compenso la cena è stata ottima ed abbiamo speso solo 800R. Ancora pollo tandoori, tra un pó mi crescono le piume, verdure miste, zuppa vegetariana ed il loro splendido yogurt, ormai punto fermo di ogni sosta culinaria in India.

MARTEDì 14 AGOSTO 2012 Bikaner – Jaisalmer 330KM

Colazione ottima in hotel e siamo nuovamente pronti per un’altra giornata indiana. Prima tappa di oggi è il famosissimo Tempio dei topi – Karni Mata Temple -, nel programma originale avremmo dovuto visitarlo ieri ma purtroppo siamo arrivati dopo la chiusura. Sandra decide di rimanere in auto, non ha particolare simpatia per questi roditori… Io e Baba raggiungiamo il tempio, visita molto particolare con i topi che zampettano nel tempio ed in un recinto a loro dedicato, sono l´unico occidentale presente. I fedeli portano offerte ai topi sacri e pregano sperando di vedere il topolino bianco portafortuna. Baba con molta abilitá lo individua subito. La giornata inizia in modo fortunato. In questo tempio piú che altrove è evidente lo stretto connubio tra religione e superstizione. La ricerca della fortuna è una costante di tutta la religione indú. Di simboli portafortuna è intrisa tutta la vita indiana e i templi ne sono l´esaltazione. Rientriamo a Bikaner e raggiungiamo il Junagarh(200R) il forte. Ci aggreghiamo ad una coppia di piemontesi che ha ingaggiato una guida italiana. Il palazzo del Raja Rai Singh, generale dell´imperatore Akbar, è veramente molto bello e riccamente decorato, assolutamente da non perdere. Lo visitiamo in compagnia di un folto gruppo di indiani, sono davvero molti gli indiani in visita nei vari monumenti del Rajastan favoriti anche dal prezzo di ingresso agevolato. La visita si protrae piacevolmente per piú di due ore, terminata questa iniziamo il trasferimento verso Jaisalmer. Il paesaggio comincia a cambiare, dal verde della rigogliosa pianura ci avviamo verso la zona desertica. Il traffico magicamente quasi scompare e viaggiamo spediti verso il deserto del Thar. Lungo il tragitto troviamo un numero incredibile di pellegrini che camminano a piedi costeggiando i bordi della strada. Baba ci spiega che sono fedeli che si muovono verso un tempio nei pressi di Jaisalmer. I numeri sono impressionanti e piú ci avviciniamo al deserto e piú aumentano. Alcuni chilometri prima di Jaisalmer vediamo un gran numero di scarpe abbandonate lungo la strada. In alcuni punti sono centinaia, migliaia, formando delle singolari montagne di scarpe. Pare che il pellegrinaggio debba essere effettuato a piedi scalzi, quindi in prossimitá del tempio, barando, i pellegrini si liberano delle calzature prima di arrivare a destino.

Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Jaisalmer, dominata dallo splendido forte. Per questi due giorni soggiorneremo al Shahi Palace (32€). Consigliato dalla Lonely, è meta di numerosi turisti. Le tipologie delle stanze sono parecchie e si differenziano per dimensioni e disposizione. Vanno dalla Basic a 1550R, la Superior 1850R e quella con vista forte a 2150R. Noi scegliamo quella con vista forte, la camera è discreta, non molto spaziosa e con una bella vista sul forte, a dire il vero su una discarica che si affaccia sul forte. La sistemazione è accettabile ma estremamente cara per gli standard indiani. La doccia fredda, il bagno fatiscente, gli asciugamani cosí cosí ed il personale piuttosto indisponente non depongono a favore dell´hotel. Inoltre la zona è molto sporca, per entrare nel locale dobbiamo farci strada tra due maiali che grufolano all´ingresso, si, sono sovrastati dal forte ma come praticamente tutti gli edifici di Jaisalmer. Dopo alcuni giorni in India, stasera purtroppo piove a dirotto, per la prima volta dobbiamo rimanere in camera in attesa che smetta, ma proprio non ne vuol sapere. Dopo un paio d´ore decidiamo di andare nel ristorante in terrazza e di cenare ma al coperto. A causa nel nubifragio è mancata per alcune ore l´energia elettrica. Nessuna conseguenza per le cucine che hanno funzionato comunque e atmosfera romantica con cena a lume di candela. Le critiche all´hotel non interessano il ristorante che invece è assolutamente all´ altezza. Posizione incantevole , cibo ottimo e prezzi irrisori.

Stranissimo, abbiamo viaggiato per zone verdeggianti senza praticamente incontrare pioggia, oggi che abbiamo raggiunto il deserto veniamo assaliti da questo gran temporalone. Ma non tutto il male vien per nuocere, la pioggia ha abbassato notevolmente la temperatura rendendo il nostro soggiorno a Jaisalmer particolarmente piacevole.

MERCOLEDì 15 AGOSTO 2012 Jaisalmer

Oggi abbiamo lasciato la mattinata libera a Baba ed abbiamo raggiunto il forte in tuk-tuk. La visita del forte è stata semplicemente fa-vo-lo-sa.

Tra le città finora visitate Jaisalmer è quella che maggiormente ci ha colpito. La cittá vecchia dentro le mura del forte ci ha entusiasmato. Abbiamo passeggiato in compagnia di un ragazzo che si è offerto come guida e ci fatto scoprire luoghi incredibili della cittá, i migliori panorami, le haveli piú belle ed i templi giainisi piú famosi. Agile e veloce sembrava Aladdin nel cartone della Disney. Il palazzo reale oggi è chiuso al pubblico, per motivi di sicurezza, per il nubifragio di ieri. Veniamo anche a sapere che da anni non si ricordavano una pioggia simile. Un lago poco distante dalla cittá che ieri era completamente prosciugato oggi è quasi pieno! Visitiamo i Templi Giainisti (400R). Un intricato complesso di sette templi incastonati uno nell´altro che da solo vale la visita. “Aladino”, la nostra guida ci accompagna simpaticamente alla ricerca di tutti i punti di interesse dello spettacolare complesso, soffermandosi maliziosamente sulle numerose sculture erotiche che ornano le volte. Terminiamo la visita nel negozio del “fratello”… è stato cosí simpatico che ci fermiamo volentieri e qui facciamo i primi acquisti indiani. Rientriamo in hotel e facciamo un pranzo veloce, ottimo ed economico (200R). Piccolo riposino in camera ed alle 15.00 appuntamento con Baba. A Jaisalmer non puó mancare l´escursione nel deserto. In circa un´oretta raggiungiamo Khuri e qui trattiamo (500R) per un´escursione in Jeep verso le dune. L´alternativa era la cammellata che abbiamo giá fatto in Tunisia ed Egitto. Dopo un veloce passaggio in un vicino villaggio contadino arriviamo alle dune. Silenzio assoluto e panorama unico, le dune del deserto ci lasciano senza parole. Camminiamo in silenzio e con i piedi rompiamo la crosticina che la stranissima acqua del giorno prima ha creato sulla sabbia. Ci fermiamo in contemplazione, com´è tutto cosí distante dal caos indiano… Rientriamo in hotel e ceniamo sulla terrazza. Chiacchieriamo piacevolmente con uno dei proprietari dell´hotel che ci ricorda come anche da loro la crisi mondiale si faccia parecchio sentire, gli europei ed in particolare italiani e spagnoli sono merce rara quest´ anno… Ci consiglia il pollo con patate appena sfornato, una delizia. Cena splendida, ma soprattutto vista impareggiabile sul forte, sorseggiando un the!

GIOVEDì 16 AGOSTO 2012 Jaisalmer – Jodhpur 345KM

Colazione in hotel e partenza per Jodhpur. Il panorama cambia nuovamente e rientriamo nella parte rigogliosa del Rajastan. Dopo un pranzo da dimenticare in un “autogrill” arriviamo nella Città Blu. Iniziamo subito la visita della cittá dalla collina che sovrasta l´abitato. Qui troneggiano il forte e un singolare mausoleo in marmo bianco. Cominciamo la visita da quest´ultimo. Il Jaswant Thada si affaccia su un laghetto, luogo ameno merita sicuramente una visita veloce anche perché sorge a circa un chilometro dal forte ed offre un´altra singolare visuale della cittá blu. La sala centrale del mausoleo raccoglie i ritratti dei sovrani a partire dal XII secolo. La successiva visita del Mehrangarh (300R) è il piatto forte della giornata. Il forte è splendidamente mantenuto e l´audioguida permette di apprezzare al meglio tutte le sfumature del fastoso palazzo e dell´enorme harem. Dall´alto si apprezza ancor piú il blu che decora le abitazioni di Jodhpur e la rende unica. Tanto è bella dall´alto tanto è caotica e sporca dal basso. Niente a che vedere con Jaisalmer, raggiungiamo la Clock Tower, punto nevralgico della cittá vecchia e vero centro dei commerci cittadini, ma complice anche un acquazzone che ha da poco colpito la zona che ha reso del tutto impraticabili piazza e marciapiedi rientriamo subito in auto e ci avviamo verso l´hotel. Questa sera soggiorniamo al Devi Bhavan(29€), tanto è caotica la cittá tanto è paradisiaco il giardino in cui è immerso l´hotel. Un´oasi con uccellini e scoiattoli che si rincorrono. Piscina piccola ma molto accogliente,zona pranzo curatissima, camera spaziosa e bagno enorme. Questo da un veloce sguardo, poi peró ci si accorge che la pulizia è sommaria e che le camere hanno sicuramente visto tempi migliori. Inoltre il bagno e´datato e la doccia è fredda. In piscina, non vediamo nessuno… strano, semplicemente perché nessuno si azzarda a bagnarsi in quell´acqua stagnante. Colazione veramente misera servita in pompa magna in giardino, direi: Tanto fumo e poco arrosto. Per cenare ci affidiamo a Baba che ci porta in un locale nei dintorni dell´hotel. Location particolare per On the Rocks, un disco-pub veramente simpatico dove dopo cena è possibile fermarsi per bere qualcosa ed ascoltare un po’ di musica. Oltretutto si mangia veramente bene, grigliata mista con verdure, gelato e dolcini indiani spendendo pochissimo.

VENERDì 17 AGOSTO 2012 Jodhpur – Ranakpur – Udaipur 300KM

Semplice breakfast in hotel e poi partenza verso Udaipur, tappa finale di oggi. Il paesaggio aspro lascia sempre piú il passo al verde delle montagne. Ci allontaniamo dal percorso principale e per la prima volta vediamo il nostro fedele Baba in leggera difficoltà, anche per lui questo nuovo percorso è una novitá. Le strade sono al limite della impraticabilitá ma i paesini incontrati sono incredibili, ognuno meriterebbe una sosta. Pranziamo decentemente in un “autogrill” di passaggio e raggiungiamo finalmente Ranakpur con i suoi templi giainisti. Il sito è imponente e complice il clima favorevole, siamo in collina, si visita con facilitá. Raggiungiamo il complesso scortati da alcune simpatiche coppie di scimmie, per prima cosa nascondo occhiali e altri oggetti, memore del furto di occhiali dello scorso anno a Bali e raggiungiamo il tempio principale, il Chaumukha Mandir (150R), il tempio delle quattro facce. Per entrare bisogna coprirsi gambe e spalle e non sono ammessi oggetti in pelle. Il tempio è splendido, enorme, comprende 29 sale e 1444 colonne tutte finemente intarsiate e tutte diverse tra loro. Sicuramente uno dei siti piú belli visitati in India. Terminata la visita al tempio principale meritano una veloce visita anche i due templi minori. Riprendiamo quindi la strada per Udaipur che raggiungiamo nel pomeriggio. Oggi soggiorniamo al Mewar Haveli (27€), hotel nel centro storico, per raggiungerlo dobbiamo trasbordare i bagagli in un tuk-tuk, le dimensioni delle strade non permettono il transito alle auto. Hotel molto bello e molto famoso ad Udaipur, si trova nel cuore del centro storico. Da qui è possibile raggiungere con facilitá il complesso del City Palace ed il Ghat principale sul lago Pichola. Hotel completamente rinnovato, pulitissimo e finemente decorato unico neo le dimensioni della camera che non hanno permesso quasi di aprire le valige ma nelle stradine dell´old town le dimensioni sono queste… Veloce doccia e partenza alla scoperta di Udaipur, la cittá ci è rimasta nel cuore. A differenza di altre cittá indiane si visita tranquillamente in libertá, non è degradata come Agra o Jaipur. Inoltre il centro storico è molto raccolto e si snoda sulle rive del lago Pichola. Al tramonto, come la maggior parte dei turisti, convergiamo sul Ghat principale dove avvengono le abduzioni e dove si svolge una veloce cerimonia religiosa, non è Varanasi ma merita sicuramente una sosta. Veniamo a sapere che qui qualche anno fa hanno girato Natale in India, film orribile che comunque offre parecchi scorci di Udaipur e soprattutto del palazzo reale non visitabile se non siete clienti del carissimo hotel. Rientriamo in hotel e ceniamo sulla terrazza panoramica mangiamo molto bene e spendiamo pochissimo.

SABATO 18 AGOSTO 2012 Udaipur

Intera giornata dedicata alla visita di Udaipur. Facciamo una ricca colazione sulla terrazza dell´hotel. Ormai è diventata consuetudine consumare a fine colazione lo splendido yogurt indiano che oltre ad essere buonissimo aiuta per gli scompensi intestinali che sono inevitabili qui in India. L´ingresso del City Palace (75R) è a circa duecento metri dall´hotel, questo è il piú grande palazzo del Rajasthan. Il complesso monumentale si snoda per varie sale ed ospita un ricchissimo museo. La visita occupa quasi tutta la mattinata, noi abbiamo terminato con una crociera sul lago Pichola. Il lago in questo periodo dell´anno è parzialmente secco, è navigabile ma l´acqua non è particolarmente alta ed in alcune zone, verso ovest, manca completamente. Con un barcone raggiungiamo un´isoletta dove è stato costruito un hotel di lusso, visita interessante anche perché si costeggia il palazzo dove attualmente vive il maharaja, un´isoletta nel centro del lago. Bella anche la vista del City Palace da un´altra prospettiva e del Ghat sempre al centro delle attivitá cittadine. Terminata la visita rientriamo stanchi in hotel e ci fermiamo per il pranzo. Fatto il check-out Baba ci raggiunge con il tuk-tuk ed usciamo dal centro storico. Non essendo sicuri di trovarci bene al Newar Haveli, avevamo suddiviso le due giornate in hotel differenti, quindi raggiungiamo in auto il Trident. Il Trident Hotel (56€)è sicuramente uno dei migliori della cittá. Curatissimo nelle parti comuni, offre stanze pulitissime ed enormi. Ha una piscina mantenuta maniacalmente, gli addetti controllano periodicamente la temperatura e la pulizia. Altro fiore all´occhiello è il parco, gigantesco e curatissimo dove vivono parecchi pavoni. La cinta di mura esterna confina con il lago Pichola, in questo periodo dell´ anno in secca, dove pascolano i bufali d´acqua. Trascorriamo il resto della giornata a bordo piscina, ogni tanto ci vuole proprio… Per la cena ci affidiamo per l´ultima sera a Baba, questa volta purtroppo la scelta è infelice ceniamo male in un locale fatiscente ad un prezzo eccessivo. Ovviamente perdoniamo Baba, è stato il nostro angelo custode per tutto il nostro viaggio in India, una piccola imperfezione è concessa.

DOMENICA 19 AGOSTO 2012 Udaipur – Delhi – Varanasi

Giornata di trasferimento, purtroppo in viaggi itineranti come il nostro ogni tanto ci tocca. Come detto all´inizio abbiamo strutturato il viaggio per raggiungere il punto piú distante con l´auto e da qui muoverci in aereo risparmiando circa 700Km di strade indiane.

Raggiungiamo alle 5.30 l´aeroporto e salutiamo Baba, grande persona, e quasi ci scappa la lacrimuccia. Il nostro volo della Jetair parte alle 8.00 ed arriviamo a Delhi dopo circa un´ora e mezza. Dobbiamo trascorrere piú di tre ore nello scalo, la food court dei voli interni è abbastanza varia, pranziamo da Subway, stanchi dell´ottima ma un pó monotona cucina indiana. Il secondo volo targato Jetair parte alle 13.45 ed arriva puntuale a Varanasi per le 15.00. Prendiamo un taxi prepagato (500R) per arrivare al Surya, il nostro hotel. Fate attenzione ai furbi taxisti del posto, vi fanno entrare nella loro calda auto con A/C spenta che solo su vostra richiesta viene attivata con pagamento di sovrattassa a fine corsa, ovviamente rifiutatevi di pagare! Dopo uno slalom incredibile nelle strade di Varanasi, con il taxista folle, riusciamo a salvare la pelle e raggiungere il nostro hotel. Noi non abbiamo scelto un hotel affacciato sul Gange, consapevoli di arrivare da piú di dieci giorni attraverso l´India. L´Hotel Surya (34€) è distante dalla cittá vecchia che puó essere raggiunta con le loro escursioni a prezzi tutto sommato accettabili. Ha parti comuni molto belle e come spesso accade in India le stanze non lo sono altrettanto. Noi soggiornavamo nell´ala di fronte al ristorante, la stanza era piuttosto fatiscente, probabilmente una parte dell´hotel era in ristrutturazione, sicuramente non quella dove soggiornavamo noi. La pulizia era nella media, i mobili ed il bagno erano terribili, bello invece il terrazzino che si affacciava sul cortile. Dietro il ristorante c´è anche una piccola piscina non particolarmente attraente e i bar del piano superiore diciamo che hanno visto tempi migliori.

Discorso a parte per il ristorante, il Canton Royale meta anche di parecchi clienti non residenti nell´hotel. Noi abbiamo mangiato benissimo con una gran cura per i particolari ed un servizio impeccabile, spendendo il giusto. Un gran lavoro viene fatto dai camerieri che attrezzano nel pomeriggio il prato antistante il ristorante con un sontuoso e curatissimo buffet.

DOMENICA 20 AGOSTO 2012 Varanasi

Intera giornata dedicata alla Cittá Santa Varanasi. Partiamo per l´Alba sul Gange (500R), arriviamo al ghat che è ancora buio. Cominciano ad arrivare i primi fedeli e dopo una decina di minuti i gradoni sono giá pieni di varia umanitá. Il ghat si anima quindi di santoni, venditori di thé al latte, di lumini votivi e di altri prodotti sconosciuti a noi occidentali, i fedeli si accalcano nei templi che si affacciano sul fiume sacro. Nel giro di qualche minuto comincia ad albeggiare e cominciano le abduzioni nel Grande Fiume. Che dire, rimaniamo in silenzio ad osservare uno dei momenti piú intensi del nostro soggiorno in India.

Ci allontaniamo dal fiume travolti da odori e sensazioni particolari che forse solo in India e dopo in Nepal saremo in grado di cogliere. Il nostro gentilissimo driver a questo punto ci porta a spasso per la cittá, dopo tanta povertá anche lui sente il bisogno di farci conoscere anche altri aspetti di Varanasi. Arriviamo nella cittá universitaria, qui attraversiamo i viali ordinati e raggiungiamo un tempio dove i fedeli iniziano la giornata con varie cerimonie religiose e con un tipo di ginnastica simile al qigong cinese.

È ora la volta del Monkey Temple, il tempio delle scimmie dove un branco di scimmie viene mantenuto dalle offerte dei fedeli, anche qui le condizioni igieniche sono da paura ed evitiamo di entrare, particolare comunque l´ambientazione con le scimmie che si inseguono sugli alberi davanti al tempio. Rientriamo in hotel, facciamo una ricca colazione a buffet e facciamo un pisolino per riprenderci della levataccia mattutina. Intorno alle undici ci avviamo verso un Mall che si trova a poca distanza dall´hotel. Oggi e´ festa per le scuole visto che il centro commerciale è preso d´assalto da centinaia di bambini. E´ l´ultimo giorni del ramadan che coincide anche con una festivitá indú, fatto sta che siamo gli unici occidentali in questa simpatica bolgia.

Dopo un veloce giro nei negozi ci avviciniamo a Pizza Hut per il pranzo, anche qui incontriamo un folto gruppo di bambini con cui ci divertiamo a fare foto, sono veramente simpatici e cordiali e conoscono l´inglese molto meglio di noi! Rientriamo in hotel, fa molto caldo e ci meritiamo una pennichella, e dopo un veloce passaggio in piscina è giá ora dell´escursione serale.

Cambiamo driver ma l´auto è la stessa, sono le cinque e parcheggiamo in prossimitá del ghat principale.

Approfittando di un gruppo di turisti spagnoli ci aggreghiamo a loro, scelta azzeccatissima, visto il dedalo di viuzze che partono da li, riusciamo cosí a non perderci ed a raggiungere il ghat delle cremazioni. Ogni giorno a Varanasi vengono cremate da 150 a 200 persone, visitiamo le pire dove vengono dati alle fiamme i corpi, esperienza molto particolare ma vissuta in modo molto naturale dai fedeli induisti. Comunque tra il caldo ed il calore delle pire usciamo storditi. A questo punto rientriamo verso il ghat principale per la Puja serale. Attraversiamo stradine sempre piú strette con turisti ed indiani che si accalcano ed in mezzo a questo caos, le immancabili mucche sacre che creano ingorghi incredibili. La situazione è cosí surreale che risulta fantastica, nessuno si lamenta e tutti fradici di sudore aspettano in tranquillitá il proprio turno. Forse abbiamo assorbito anche noi un pó della mentalitá indiana? Raggiungiamo il ghat per la preghiera serale, molto bella, coinvolgente ma estremamente turistica. Seguiamo la celebrazione, ovviamente capendo poco di ció che ci accade intorno a noi ma con un effetto scenografico spettacolare.

Tutto ció che ci circonda in India merita di essere immortalato, dagli elegantissimi sari delle donne ai costumi intriganti di santoni e bramini, quasi tutto ció che avviene qui è al di fuori della nostra cultura e ci crea emozione, Varanasi è l´esaltazione di tutto questo, quindi che piaccia o no crea comunque un´emozione nel viaggiatore. Soddisfatti e carichi di immagini ritorniamo in hotel e ceniamo ancora una volta al Canton Royale, l´ottimo ristorante. Dopo il caldo dell´escursione non ceniamo sul prato ma al fresco dell´aria condizionata, oggi proviamo un menú vegetariano che ci soddisfa pienamente accompagnato dal loro inarrivabile naan al formaggio.

LUNEDì 21 AGOSTO 2012 Varanasi – Delhi

La nostra avventura in India sta volgendo al termine, lasciamo il nostro hotel intorno alle 9 e raggiungiamo l´aeroporto. Oggi viaggiamo con Spiceair, compagnia low cost indiana, servizio ottimo a prezzi ragionevoli, rimpiangiamo un pó AirAsia che ci ha accompagnato lo scorso anno con collegamenti frequentissimi a prezzi irrisori. Spiceair è una compagnia piú piccola ed i collegamenti sono limitati. Inoltre per evitare coincidenze troppo strette abbiamo deciso di fermarci a Delhi una notte anche perché all´andata non abbiamo avuto occasione di visitarla. Il volo viene spostato di circa un´ora e mezza, un problema per il transfer all´hotel che avevamo fissato.

Arriviamo a Delhi intorno alle due e mezza, non trovando ovviamente la vettura dell´ hotel prenotiamo un taxi prepagato. Paghiamo pochissimo ma ci affibbiano una carretta con un autista che non conosceva la strada per il nostro hotel, attimi di panico alla terza sosta per chiedere indicazioni.. Raggiungiamo in qualche modo, dopo circa un´ora il Tara Palace(32€) che ci ospiterá per la notte. Diciamo che la parentesi a Delhi non è stata particolarmente fortunata per una serie di piccoli inconvenienti. Cominciamo dall´hotel, la zona dove si trova è particolarmente degradata, i taxisti non conoscono il posto anche perché è infilato in un vicoletto angusto e le auto non possono entrare, quindi trasbordo dei bagagli obbligatorio. A circa dieci metri dal vicoletto dell´hotel è piazzata una discarica con un paio di mucche che pascolano, non è un bello spettacolo. La posizione è particolarmente interessante, nella old town a due passi dal Red Fort, dalla Grande Moschea e da Chandni Chowk. La maggior parte degli hotel sono in direzione aeroporto a circa 30-40 minuti da qui. Le camere sono pulitissime ed appena ristrutturate, le dimensioni sono minime come in tutti gli hotel del centro. Il ristorante è discreto, peró nell´edificio non esiste cucina ed i piatti arrivano da un ristorante vicino, posso solo immaginare gli standard di pulizia. Abbiamo avuto occasione di chiedere un taxi per un´escursione a Delhi, prezzi molto alti e servizio pessimo, peccato. Il tempo da spendere a Delhi non è molto quindi usciamo subito per visitare i siti in prossimnitá dell´hotel. Dieci minuti a piedi e siamo davanti al Red Fort, uno dei più imponenti dell´India, mancano circa due ore alla chiusura e la coda per i biglietti per l´ingresso è infinita. Siamo tra i pochissimi occidentali presenti in una moltitudine d´indiani, probabilmente è la festa per la fine del ramadan, fatto stá che non riusciamo neanche ad avvicinarsi al forte, peccato, ma non ci rammarichiamo piú di tanto, ne abbiamo giá visti tanti in India. Rinunciamo alla visita e prendiamo un risció per raggiungere la Grande Moschea. Ci muoviamo a fatica nel traffico folle di Delhi, dopo una ventina di minuti siamo davanti alla moschea. Anche qui la folla è enorme, un mercatino improvvisato si snoda nel viale che porta alla moschea. Ci si muove a malapena ma resta comunque un’esperienza interessante, per i colori e gli odori singolari che si incontrano, per i cibi e gli oggetti strani mai visti prima d´ora. Raggiungiamo la moschea ma la calca permette solo una visita frettolosa, facendo venir meno un pó la magia e la religiositá del posto. Arriviamo alla conclusione che in India gli indiani sono tanti!! Qualsiasi movimento di folla sposta centinaia di persone, ad esempio lungo le mura del forte per la festa era stato installato un grande Luna Park. La coda alle giostre era chilometrica tanto da scoraggiare chiunque. Non parliamo del traffico giá normalmente caotico e impazzito quindi informatevi se le vostre visite coincidono con festivitá indiane. Ultima sosta del giorno a Chandni Chowk, la via principale della cittá vecchia. Si affacciano sulla via innumerevoli attivitá commerciali ma noi abbiamo trovato comunque la zona molto degradata. Abbiamo provato a fare acquisti o per lo meno a contrattare nei vari negozietti ma abbiamo dovuto desistere a causa dell´insistenza degli innumerevoli venditori che sistematicamente ci hanno circondato. Rientriamo in hotel e ceniamo, cena discreta ma come giá detto le portate arrivavano da fuori, non so da quale ristorante in particolare. Durante la cena ci siamo scambiati consigli ed impressioni di viaggio con una simpatica coppia di signore australiane che hanno fatto il nostro viaggio a ritroso ed arrivavano da Kathmandu.

MARTEDì 22 AGOSTO 2012 Delhi – Kathmandu

Dopo la buona colazione in hotel cominciamo un minitour di Delhi che avevamo giá trattato ieri con il gestore. Purtroppo il prezzo è molto alto ed il servizio piuttosto scadente. Praticamente abbiamo mezza giornata da dedicare a Delhi e il percorso ci porta verso l´aeroporto visitando praticamente la zona sud della cittá. Carichiamo quindi giá i bagagli in macchina e facciamo il check-out. Prima tappa è la Tomba di Humayun (250R), indicata dalla Lonely come l´attrattiva piú spettacolare della cittá, in realtá ci delude. Belli i giardini, mentre l´edificio principale non ci entusiasma piú di tanto.Tanto è spettacolare da fuori, quando è deludente all´interno. Oltretutto la stanza dove riposa l´imperatore è attualmente in restauro e non è visitabile. E´ ora la volta del Lotus Temple, un grande tempio induista a forma di fiore di loto, carino per qualche foto dall´esterno e poco piú. La struttura è moderna, inaugurata nel 1986, è comunque presa d´assalto dai fedeli e la coda per l´ingresso è lunghissima. Ultima sosta al Qutb Minar, il tempo stringe e facciamo solo qualche foto alla struttura. Intorno all´una raggiungiamo l´aeroporto con il nostro indisponente autista che ci ha portato al terminal 1 anziché al 3. Quindi, altro taxi e con questo terminiamo l´infelice parentesi a Delhi. La cittá non ci ha entusiasmato ed i problemi con hotel,taxi e festivitá indiane non ci hanno sicuramente favorito. Il volo per Kathmandu è previsto per le 15.40 con Spiceair. Abbiamo il tempo per pranzare nel bellissimo aeroporto, stanchi di cucina indiana vogliamo provare un McD indiano, quindi senza carne bovina. Devo dire che non è male, la scelta è abbastanza ampia e al posto della carne di manzo spesso compaiono fettine di formaggio fritto (paneer), ugualmente gustoso. Siamo pochissimi occidentali sul volo, ed i nepalesi danno l´assalto al carrello-bar dell´ aereo. Scopriremo solo dopo che le bevande alcoliche sono estremamente piú care in Nepal… Intorno alle 17.00 arriviamo a Kathmandu.

Il resoconto del viaggio prosegue nella sezione dedicata al Nepal

Roberto e Sandra tetoida@virgilio.it



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