Usa & Ontario
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Viste le decine di opzioni possibili, tralascio modalità e costi del volo e parto dalla consegna del minivan (siamo 4 adulti ed una silenziosa 14enne) all’ aereoporto di Newark prenotato ad Aprile con rentalcars.com a 640€ Gps incluso (a fine Maggio era già arrivato a 790€). Scelta che avevamo già testato nel giro in Florida con ottimi ritorni sia in termini di spazi interni per noi ed i bagagli e sia perchè decisamente comodo, purtroppo il GPS che ci hanno dato non era aggiornato e in qualche situazione ci ha fatto predere del tempo per cui consiglio di fare un check prima della partenza. Tutti gli alberghi sono stati prenotati dall’ Italia intorno a Marzo per per contenerne i costi ed evitare sorprese e perdite di tempo nella ricerca in loco.
La media a notte è stata di 90€ di media (colazione inclusa), ovviamnete si puo’ spendere meno ma alcune località sono molto turistiche e non volevamo rischiare antipatiche sorprese e cmq mantenere certi requisiti (ho una cognata esigente… sigh).
L’arrrivo a Newark è nel primo pomeriggio il che ci consente, sbrigate le lente formalità burocratiche di ingresso, di prendere la navetta della Alamo all’uscita del terminal che in 5 minuti ci porta al parcheggio per la consegna, carichiamo i bagagli e subito via verso Lancaster – Pennsylvania dove arriviamo in 2,5h.
Finalmente è USA, finalmente è vacanza!
Newark – Lancaster (Amish County) 230km – 2,5h
Il Comfort Inn a Denver (15 minuti da Lancaster) è risultato ottimo, silenzioso e con una eccellente colazione che ha messo l’animo in sintonia con lo spirito della comunità Amish. Questa comunità spirituale si è insediata all’ inizio del 700 e si divide in 3 gruppi principali di credo Anabattista : Amish, Mennoniti e Bretrheni, di cui, gli Amish appunto, sono i piu’ conosciuti e piu’ conservativi basandosi su pochi ma chiari valori: la famiglia, la comunità, umiltà, e separazione dal resto del mondo il che comporta una serie di rinunce nell’adottare, ad esempio elettrictà ed auto, girano infatti con gli ormai famosi carretti neri trainati da cavalli (Buggies), l’abbigliamento è assolutamente modesto, di colore scuro per gli uomini e le donne non pososno portare nè gioielli nè tessuti stampati e non vogliono essere fotografati. Curiosamnete non usano nessuno strumento musicale ad eccezione della fisarmonica a bocca.
La zona è molto verde, campi curati e un buon odore di cose semplici che ti predispongono positivamente verso le altre persone e l’ambiente circostante. In realtà l’Amish County non offre cose eclatanti da vedere ma il tempo scorre piacevolemnte passeggiando nei vari paesini che si incontrano sulla Old Philadelphia Pike e nei dintorni con nomi cosi curiosi come: Bird in Hand o Ephrata e vedere l’artigianto locale e gli stupendi quilts (coperte con disegni cuciti sopra) dai mille disgni e colori che viene voglia di portarseli via tutti (giuro che quando ci torno ne prendero’ uno anche se i costi per quelli a 2 piazze con buona lavorazione sono intorno ai 700$$ www.padutchcountry.com è un buon sito da cui partir. Per gli amanti del genere oltre a percorrere la oramai strafamosa Old Philadelphia Pike, consiglio fortemente anche la Newport Rd che, oltre ad essere meno trafficata, permette scorci di vita Amish meno turistici ed i negozi hanno prezzi decisamente piu’ bassi. Da vedere anche il Kitchen Kettie Village che è un insieme di negozietti e banchetti per mangiare molto pulito e ben organizzato… peccato sia molto conosciuto e ci si fermino anche i pulmann turistici ma cmq consigliabile per una passeggiata e souvenir.
Chi invece volesse capire e vedere meglio come vivono gli Amish, consiglio una visita al “The Amish Village“ sulla 896 verso Strasburg, dove spiegano lo stile di vita e si visita una casa Amish con tutti i loro strumenti, esempi di vestiti etc etc… Strasburg come città non ci ha impazzire. Il consiglio è di andare per strade da ricordare che molti ristoranti chiudono presto e quindi bisogna organizzarsi di conseguenza se si vuole cenare in un ristorante con cucina locale. Noi abbiamo cenato da Hershey Farm (chiude alle 20), un buon all-you-can eat inserito in una tipica fattoria casa locale.
Lancaster – Niagara Falls 570km
Arriviamo di primo pomeriggio al The Rex Motel scelto in base alle ottime recensioni di Tripadvisor che confermiamo: semplice, pulito e ad un prezzo concorrenzilae per essere in una zona cosi’ turistica. Le cascate le avevamo già viste ma restano sempre uno spettacolo della natura anche se intorno hanno costruito alberghi, ristoranti e negozi che non aggungono nulla se non confusione. Gita obbligata con il Maid of the Mist che porta sin quasi sotto le cascate per offrire un effetto scenico notevole e foto uniche. Gradevole la dall’alto costeggiando il fiume per foto varie e rilassamento. Cena da TJ Fridaj che è risultato meno memorabile rispetto agli altri provati in Florida.
Niagara Falls – Gananoque 400 km
Finalmente arriviamo alle 1000 Isole ! Area molto bella e scenografica con queste isole, isolotti e scogli di varie dimensioni che punteggiano la prima parte del S. Lorenzo quando nasce dal lago Ontario creando un’a rea di grande suggestione . Abbiamo fatto un tour in barca di 3h al costo di 30$ pp con http://www.ganboatline.com. E ne è valsa assolutamente la pena, gli scenari che si aprono mano a mano che si avanza nel fiume sono spettacolari . Dagli isolotti che contengono una casa e poco piu’ sino a isole punteggiate da ville e villette a ridosso del fiume con il loro attracco privato e lo spettacolare Bold Castle è tutto un susseguirsi di aperture, canali e viste circondate dal verde dei boschi che arrivano sino alle sponde tanto da farne una tappa che non si dimentica facilmente . Ci sono anche tour di 1h ma mi sento di sconsigliarlo perchè si tratta solo di un assaggio Purtroppo, oltre il tour. la cittadina offre solo un apasseggiata e niente piu’ per cui non ci passerei piu’ del tempo necessario . Rimarchevole invece la cena al Pig Iron Barbecue, ambiente semplice, prezzi bassi, ottima carne alla griglia, buona birra e la miglior torta al pecan del viaggio (confermiamo le positive recensioni su TrpAdvisor).
Gananoque – Montreal 260 km
Per arrivare a Montreal abbiamo fatto una deviazione oltre Ottawa per vedere lo zoo safari di Montebello. E’ un’area sicuramente ben strutturata che prende 3h piene per vedre tutte le varie aree (ogni area contiene un gruppo di animali: Lupi, Orsi, Bisonti etc etc.). Mentre gli animali meno pericolosi come alci, daini, cinghiali… si incontrano per strada… anzi, sono loro che si avvicinano alle macchine occupando la strada sperando in qualche carota che puo’ essere acquistata all’ ingresso. Trovo difficile dare un giudizio visto la discordanza di opinioni, diciamo che se ci sono ragazzi ne rimarranno entusiasti, non è poi cosi comune avere questi animali a portata (letterale) di mano che non vivono in gabbie ma in spazi molto vasti quasi allo stato naturale e la foto con mentre si accarezza bambi rimarrà tra le foto preferite. Personalmente pero’ continuo a trovare “strano” che animali che dovrebbero rifuggire l’uomo finiscano per avere atteggiamenti da animale domestico. Per gli interessati verificare sul sito orari di chiusura . Montreal offre spunti interessanti per un paio di giorni (premetto che non amo le grandi città), la città è vivace e c’è davvero molta gioventu’ sia grazie alla università che al fatto di poter vivere in una città cosmopolita ed in fase di sviluppo. Da vedere la “Vieux Montreal” e l’area del vecchio porto che meritano sicuramente un pomeriggio e sera passeggando nelle vie intorno alla Piazza J. Cartier dove ci sono artisti i di strada che ne fanno, insieme all’architettura, un ambiente molto poco oltremare. Per gli amanti dello shopping o per una semplice passeggiata, Rue St. Catherine con una mall che scende a 3 piani sotto terra e congiunge circa 3 blocchi è una valida soluzione . Da non mancare è la visita alla cattedrale di Notre Dame bella, imponente e con uno stile tutto europeo anche se fa un po’ strano trovare qualcosa che sembra strappato da un paesaggio della Bretagna.
Montreal – Quebec city 250 km
Quebec city ci è davvero piaciuta. La città vecchia dentro le mura è un gioiellino di vicoli e stradine molto ben curati con fiori e colori ovunque sormontata dal magnifico castello Le Chateau Frontenac, ora riconvertito in albergo, con le guglie in rame. Sotto c’è una piazza con vista sul fiume e passeggiata che dà spazio a saltimbanchi e artisti di ogni genere. La vista è notevole e l’atmosfera assolutamente rilassante, scendendo poi verso il fiume si arriva nell’area del primo insediamento Francese, ora riconvertito per uso turistico, che mantiene un’aria allegra e vacanziera e rende gradevole camminare tra negozi e abitazioni di inizio novecento. Abbiamo speso una bella mezza gionata a Wendake (20 min di macchina) dove è stato ricostruito un sito Urone dove sono organizzati tour che spiegano vita, usi e costumi di questi indiani del nord, oltre a danze e altre attività che trovate su http://www.ganboatline.com. Noi abbiamo provato anche il ristorante interno provando carne di bisonte, wapiti e cervo e ne siamo usciti soddisfatti. Da vedere! L’unico neo è dato dai prezzi mediamenti piu’ alti giustificati dal fatto che è una meta molto conosciuta e “di livello”. Merita una visita anche al forte “la cittadelle” che sovrastando la città offre una bella vista. Per gli amanti del genere (a pagamento) c’è anche la possibilità di assistere al cambio della guardia nella grande piazza interna, io l’ho trovata di un nosioso notevole ma include anche un tour interno con ottime guide che vi spiegheranno perchè si sentano molto legati culturalmente alla Francia e del loro sentirsi ad un livello piu’ alto rispetto ai loro cugini a stelle e striscie. A Quebec city abbiamo preso una sistemazione B&B al Manoir Mon Calm, scelta felice sia per la qualità (ottima la colazione) che per la posizione a circa 100mt dalle mura che ci ha permesso di lasciare la macchina nel parcheggio.
Quebec City – Tadoussac 220 Km
A 20 minuti da Quebec city troviamo le cascate di Montmorecy, un posto gradevole per spezzare il viaggio e farsi una camminata . Per i piu’ in forma ci sono delle scale in legno che zigzagando sulla collina di fianco permetto di arrivare in alto. E finalmente arriviamo a quella che è stat la mia personale meta di tutto il viaggio: Tadoussac. E’ un villaggio che si trova all’inizio dell’ estuario del S. Lorenzo prima di sfociare in Atlantico e si fa fatica a credere sia ancora fiume visto che con difficoltà si scorge la riva opposta. Questa zona, sia per la ricchezza di cibo e profondità, attira balene, beluga, foche… che spesso sono visibili dalla riva. Anche qui abbiamo scelto un B&B (Auberge La Sainte Paix) in posizione un po’ defilata ma cmq a 100mt dal mare . Un po’ costoso rispetto ad altri, ma molti si trovano sulla strada pricipale dove passano camion di continuo o sulla via principale dove si riversano tutti i turisti e quindi molto piu’ rumorosi. Il paese è piccolo e gradevole, si gira tutto in 20 minuti ma offre anche passeggite di varie lunghezze che costeggiano il fiume con bei panorami rilassanti. Avevamo prenotato in anticipo (siamo in 5 e volevo essere sicuro di trovare posto nel turno del mattino di quel giorno) sullo zodiac per il tour di 3h con www.croisieresaml.com/en/cruises-and-destination/tadoussac/tout per 74$+ tasse a testa. Il costo è probabilmente esagerato ma è una “once-in–a-life”, esperienza che, onestamente, ne è valsa la pena fare. Ti forniscono di giubbotto e pantaloni anti acqua e poi si raggiungono col gommone le zone dove quel mattino sono state avvistate le balene. Lo zodiac pemette un avvicinamento piu’ veloce rispetto ai barconi e puo’ andare piu’ vicino. Noi siamo stati abbastanza fortunati, ne abbiamo viste alcune che hanno deliziato con i loro sbuffi ed è stato un momento emozionante quando. Abbbiamo trovato a 30 mt da noi due balene che, nel totale silezio (hanno spento il motore) sono andate su e giu’ per lcuni minuti . Il trovarsi tra noi e la riva e con gli alberi che si riflettavano nel fiume ci ha fatto godere momenti visti solo nei reportage del National Geographic. Dopo alcuni minuti, con una maestosa alzata di coda, si sono inabissate permettendoci pero’ di portare la migliore immagine del viaggio. Consiglio anche una visita a Cap Bon Desire a circa 20 min da dove vedere il fiordo e probabili avvistamenti, noi ci abbiamo fatto il pranzo a sacco e trascorso parte del pomeriggio. Ambiente naturale e gradevole dato anche dal faro che fa molto effetto “paesaggio marino” – l’ingresso chiude alle 18.
Tadoussac – New York 1.040 km
La mattina dopo ci siamo svegliati e la baia era coperta dalla nebbia con un bell’effetto rilassante ed un’ottima panoramica. Lasicamo con un po’ di rimpianto Tadoussac per tornare negli Usa. Sarà una lunga galoppata impreziosita dalla visita al St. Anne Canyon. In pratica si tratta di un percorso che prevede l’attraveramento di 3 ponti sospesi sul fiume che scende a cascata. Consigliabile per per grandi e piccoli! La zona intorno Albany sembra essere molto bella sia per la vegetazione che per la presenza di laghi e laghetti e che, con piu’ tempo a disposizione meriterebbe di essere vista con calma. Visto che era di strada, ci siamo fermati al Woodbury outlet J che, a detta di molti locali, è il piu’ conveniente dello stato… la mia carta di credito puo’ confermarlo. Inoltre, per chi fosse interesato è uno dei pochissimi outlet con negozi Abercombie!
New York
Dopo varie verifiche abbiamo deciso di dormire al Best Western R. Treat a Newark dato che offriva lo shuttle gratuito, colazione inclusa, vicinanza alla metro e saimo andati avanti e indietro a NY in circa 20 min senza problemi visto che, cmq, cambiavano zona ogni giorno. Di NY tralascio le descrizioni dei posti stranoti per non ripetere inutilmente le stesse cose già lette ovunque su: 5th Av, Empire State Building, Central park, Times sqaure, Statua della Libertà, etc etc… mi limitero’ ad un paio di spunti forse meno conosciuti ma che mi sento di suggerire:
– High Line è un tratto di vecchia metropolitana sopraelevata, si trova nel bel quartiere di Chelsea tra la 23W e la 14W, di cui circa 3km sono stati stati riconvertiti a passeggiata con panchine, verde e fontanelle accanto a spezzoni dei vecchi binari dove passeggiano famiglie e gruppi di ragazzi che regala uno spazio particolare al quartiere e che dovrebbe diventare un esempio anche per noi e poi il Chelsea market che mantiene la vecchia architettura di inizio secolo ma ora è riconvertito a negozi e ristornati tra cui una pescheria con dozzine di pesci diversi e che cucina le aragoste scelte da voi a prezzi, immagino, concorrenziali vista la folla con piatti intono. Davvero 2 bei posti da mettere in agenda fuori dalla folla dei turisti che permette di visitare questo bel quartiere e vedere un po’ di vita reale.
Un altro consiglio: per chi rimane un po’ di giorni o vuole avere un approccio organizzato, è l’acquisto del NY City Pass (acquistabile on-line a prezzo ridotto) che dà accesso ad una serie di attrazioni (Empire Building – MOMA – Museo di Storia Naturale etc…) che dà diritto all’ingresso prioritario e si eviatno delle belle file (ancora piu’ apprezzabile quando si passano le giornate girando a piedi). Un secondo vantaggio è che “forza”, girando per andare a visitare questi posti, a vedere zone un po’ fuori dal classico percorso per turisti).
Buon viaggio a tutti da Daniela, Giulia, Tiziana, Giuseppe & Mauro