Le spiagge di Ios e la magia di Santorini
1° Giorno
Siamo all’areoporto di Malpensa pronti per una nuova “avventura greca”, e pieni di entusiasmo ci imbarchiamo sull’aereo della Aegean Airlines alle 06.40 (il costo del biglietto di andata e ritorno è stato di circa 250 € a testa).
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Arriviamo a Santorini alle 10.50 ora locale e prendiamo subito il taxi per il porto, visto che i primi 10 giorni della nostra vacanza li passeremo a Ios.
Quando si apre finalmente il battello al porto di Ios i nostri occhi iniziano ad illuminarsi: ora siamo certi che la scelta delle isole è stata quella giusta e che queste due settimane resteranno impresse nei nostri cuori e nelle nostre menti!
Il proprietario dell’Hotel Faros (prenotato su booking.com per 55 € a notte), ci aspetta per portarci alla nostra sistemazione, che si trova ad Ormos (zona porto), a pochi minuti dalla Chora.
È molto essenziale, ma pulitissimo e i proprietari (marito e moglie) sono sempre molto disponibili.
Il tempo di sistemarci e usciamo per mangiare qualcosa alla Taverna Sousana, che fa ottima cucina casalinga, per poi passare il resto della pomeriggio sulla spiaggia di Tzamaria.
Nonostante la vicinanza del porto, la spiaggia è molto bella e l’acqua limpidissima.
La sera cenetta alla Taverna Octopus Tree, con due insalate greche e un eccezionale polpo alla griglia, passeggiatina per digerire e nanna presto (siamo veramente stanchi!).
2° Giorno (Mylopotas, tomba di Omero e Plakoto)
Sveglia alle 8.00 e colazione sul terrazzino dell’hotel: ci viene servito dell’ottimo yogurt greco con miele, caffè, succo, fette biscottate e un dolce fatto in casa.
Così, belli carichi, ci rechiamo in uno dei tanti “rent a car” al porto e affittiamo il nostro scooter per 12 € al dì.
Oggi c’è pochissimo vento e, muniti di cartina stradale, ci dirigiamo verso la spiaggia di Mylopotas. Passiamo dalla bellissima Chora, che risplende con le sue casette bianche e le cupole blu, dove domina una bellissima chiesa.
Mylopotas è una delle spiagge più belle dell’isola, ma anche molto rumorosa, vista la vicinanza al Far Out, dove alloggiano molti giovani festaioli. Ma il bello di questo è che di mattina presto è praticamente deserta e bellissima da vivere.
È una spiaggia superattrezzata e il costo di un ombrellone e due sdraio è di soli 5€.
Restiamo qui fino al primo pomeriggio e, dopo un pita gyros al volo, ci avventuriamo alla scoperta delle meraviglie che quest’isola ha da regalare.
Decidiamo di visitare la tomba di Omero. L’isola di Ios è infatti strettamente legata alla figura di Omero, che secondo la tradizione si trova sepolto in zona Plakoto.
Arrivarci non è difficile, la strada che porta alla tomba è ben segnalata, ma sinceramente restiamo un po’ delusi… ci aspettavamo qualcosa di più!
Intravediamo una stradina sterrata e la seguiamo per scoprire dove porta.
Ci vuole un po’ di pazienza in questi casi, perchè molte spiagge a Ios sono raggiungibili solo tramite questi percorsi sterrati e le spiagge più sperdute spesso non sono segnalate…diciamo che si va un po’ “a sensazione”! Ma riusciamo e trovare la spiaggia di Plakoto e veniamo ripagati da un mare cristalliano (anche se un po’ agitato) e dalla pace più assoluta e così ci concediamo qualche oretta di puro relax in totale solitudine!!
Questa sera cenetta al porto, tipicamente greca, a base di moussaka e soulvaky alla Taverna Meraklis e passeggiata notturna per le viuzze di Chora.
Trovo che sia un luogo veramente delizioso, nonostante di notte cambi completamente volto e si riempia di giovani attirati dai tantissimi pub, dove si fa festa fino all’alba.
3 Giorno (Aghia Theodhoti, Psathi e Manganari)
Dopo aver fatto colazione, passiamo dal forno che si trova al porto e ci armiamo di provviste per la giornata. Le torte salate sono eccezionali e i prezzi sono davvero bassi.
La prima spiaggia da visitare è Aghia Theodoti.
Il vento oggi si fa sentire un po’ di più e il mare su questo versante dell’isola è molto agitato.
Resta comunque un luogo fantastico per prendere il sole, c’è un piccolo lido che appartiene al proprietario della taverna di pesce, che si trova poco prima della spiaggia.
Ci fermiamo solo per bagnarci i piedi e fare qualche foto e proseguiamo verso la spiaggia di Psathi.
Anche qui mare mosso, quindi proseguiamo direttamente verso l’estremo Sud dell’isola.
Arriviamo sulla spiaggia di Manganari e devo dire che vederla è uno spettacolo: acqua super-limpida e scenario mozzafiato, con una lingua di sabbia che divide le due baie.
Prendiamo ombrellone e sdraio per 6 € e passiamo tutto il pomeriggio in questo paradiso.
Visto che è il compleanno del mio Fabrizio, decidiamo di festeggiare cenando in una taverna di pesce che consiglio veramente a tutti. Si tratta della Taverna Drakos a Mylopotas, dove si ha la possibilità di cenare praticamente sul mare… fantastico!
Il pesce è freschissimo e il personale molto gentile, tant’è che quando capiscono che stiamo festeggiando un compleanno, ci portano il dolce con tanto di candelina!!!!
Facciamo una passeggiata sul lungomare di Mylopotas e proseguiamo i nostri “festeggiamenti” in uno dei tanti pub a Chora.
4 Giorno (teatro nuovo Odisseas Elitis, Chora, scavi di Skarkos e Kolitzani)
Questa mattina niente sveglia… abbiamo fatto tardi e ci concediamo qualche oretta di sonno in più! Decidiamo poi di esplorare Chora e dintorni, iniziando dal nuovo teatro all’aperto istituito dal comune. E’ molto carino e si ha un panorama davvero bellissimo su Mylopotas. Passeggiare di giorno per le vie di Chora è fantastico, il tempo sembra essersi fermato… pochissime persone e un leggero e gradevole vento che ci accompagna durante tutta la mattinata. Come tutte le Isole Cicladi, anche Ios ha un elevatissimo numero di chiese e molte di queste si trovano nel villaggio principale, Chora. Si dice addirittura che le chiese siano in tutto 365, una per ogni giorno dell’anno!
Noi saliamo per le viuzze, fino ad arrivare al punto più alto del villaggio, dove si trovano 3 deliziose chiesette, tra cui Panagia Germiotissa, di origine bizantina.
Da qui si gode di una vista panoramica spettacolare sul mare su tutta la Chora.
Inizia a fare caldo e decidiamo di fare una meritata pausa con un’ottimo icecaffè-frappè, prima di proseguire verso gli scavi archeologici di Skarkos, in zona Kampos. Grazie a questi scavi si è scoperto che Ios era abitata fin dal primo periodo cicladico.
Ci fermiamo poi al forno di Chora, visto l’odore invitante di pane appena sfornato che si sente nell’aria, per comprare dei rustici gustosissimi.
E dopo tanta cultura… un po’ di mare… e che mare! Decidiamo infatti di seguire i cartelli che portano alla baia di Kolitzani. Arrivarci non è così semplice, dobbiamo infatti ad un certo punto lasciare il nostro scooter e proseguire a piedi in discesa per uno sterrato.
Ne vale però la pena: mare calmo, aqua limpida e qualche pesciolino a tenerci compagnia!
Per la nostra cena scegliamo la Taverna Bialeti, che si trova a Pano Kambos, sulla strada che porta ad Aghia Theodoti. É uno dei posti migliori in cui abbia mangiato sull’isola di Ios, soprattutto per quanto riguarda la carne alla brace.
E che dire del cielo super-stellato che riusciamo ad ammirare sulla strada di ritorno!!!!!
5 Giorno (Diamoundia, Lorentzena e Koumbara)
Ancora spiagge e ancora percorsi sterrati che sembrano non finire mai..e proprio quando ci guardiamo negli occhi dicendoci “abbiamo sbagliato strada”, intravedo una baia in lontananza e so che ci attende un’altra spiaggia fantastica: Lorentzena, con il suo blu profondo.
Passiamo qui l’intera mattinata, solo noi due, tra bagni,tuffi e tanto sole e pranzando con ciò che avevamo comprato al nostro forno preferito!
Risalendo per lo sterrato, vediamo una seconda baia che sembra ancora più bella della prima, ma mentre ci avviciniamo con lo scooter, vediamo purtroppo ciò che non avremmo mai voluto vedere: una discarica a cielo aperto dove si trova veramente di tutto, comprese carcasse animali e una marea di corvi che volano al di sopra di questo “disastro”. Restiamo alibiti, anche perchè la spazzatura arriva fino alla spiaggia, rovinando così quello che potrebbe essere un angolo di paradiso.
Un po’ arrabbiati e sconsolati ritorniamo verso il porto per fare una passeggiatina e recarci poi sulla spiaggia di Koumbara. Ci era stato infatti consigliato dal proprietario dell’hotel di fermarci a vedere il tramonto proprio qui e non restiamo delusi: semplicemente stupendo e molto romantico!
Per cena saliamo a Chora, questa sera a piedi, grazie alla scalinata che si trova vicino al nostro hotel e seguiamo il consiglio di un turista per caso che in un diario consigliava la Taverna Katogi.
Niente da dire sul cibo che è ottimo ovunque, ma i prezzi sono un po’ più alti rispetto al porto e alle taverne più isolate.
Ci fermiamo dopo cena al pub Click per un ottimo cocktail e poi a nanna.
6 Giorno (Papa, Trypiti e Pikri Nero)
Questa mattina partecipiamo all’escursione in barca che ci permette di veder tre spiagge stupende, che sono raggiungibili solo via mare. Facciamo il biglietto direttamente al porto e dopo mezzora ci imbarchiamo. L’escursione prevede una sosta in ognuna di queste spiagge, con la possibilità di tuffarsi direttamente dalla barca e nuotare in acque incredibilmente belle… La mia preferita tra le tre è Papa, che tra l’altro è anche completamente riparata dal vento.
Alle 17.00 rientriamo al porto, esausti dopo un’intera giornata di mare.
Decidiamo di andare a riposare in hotel e prima del tramonto usciamo per visitare la chiesetta di Aghia Irini, nel punto più alto del porto di Ios.
Ceniamo all’Octopus Tree per la seconda volta in questa vacanza (vuol dire che ne vale la pena!) e passiamo come al solito qualche oretta in giro per Chora.
7° Giorno (Paleokastro e Tris Eklisies)
Dopo la solita colazione, decidiamo di recarci a vedere il Paleokastro di Ios, che si trova a metà strada tra Aghia Theoditi e Psathi. Qui si trovano le antiche rovine di un castello bizantino e un panorama da cartolina sulle spiagge sottostanti.
L’idea era quella di proseguire per Manganari e passare lì il pomeriggio, ma facciamo un cambio di programma e ci fermiamo poco prima, per andare sulla spiaggia di Tris Eklisies. Lasciamo lo scooter alla chiesetta di Aghia Triades (è ben segnalata) e proseguiamo a piedi fino ad arrivare sulla spiaggia.
Ormai è inutile dirlo, le spiaggie di Ios sono belle da togliere il fiato e molto spesso ci si ritrova in totale solitudine, con il solo rumore delle onde del mare.
Visto che abbiamo saltato il pranzo, decidiamo di cenare un po’ più presto del solito. Andiamo alla consigliatissima Taverna Christos, direttamente sulla spiaggia di Manganari e ordiniamo una grigliata imperiale (era in realtà per 3 persone), gustandoci i magnifici colori del tramonto durante la cena.
Il ritorno è stato piuttosto “duro”, visto che il sole era ormai andato e noi non avevamo nulla per coprirci sullo scooter, se non i teli da mare!!
Dopo la doccia usciamo solo per una passegiata e per prendere due dolcetti al forno (baklava e kataifi).
8° Giorno (Kalamos e Plakes)
Le spiagge del giorno sono come al solito difficilmente raggiungibili e questa volta, più delle altre, rischiamo di non trovarle. Ma quando ci prefissiamo una meta è difficile che non ci proviamo fino alla fine, e così continuiamo a dirci “ma se sulla mappa c’è una strada, da qualche parte dobbiamo pur trovarla!!”. E infatti riusciamo ad arrivare sulla spiaggia di Kalamos, dove ci fermiamo solo per poco e, dopo aver “rubato” qualche mandorla da un’albero vicino alla spiaggia, proseguiamo per Plakes, che è più riparata dal vento e quindi molto più piacevole per fare i bagni.
Rientriamo poi in hotel per una doccia, e per cena ritorniamo alla Taverna Bialeti (la nostra preferita!).
9° Giorno (Mylopotas)
E’ l’ultimo giorno “intero” che abbiamo a disposizione a Ios e in programma c’era l’escursione a Sikinos, una delle piccole Cicladi. Ma purtroppo l’escursione salta, causa tempo ci dicono al porto… Rimaniamo un po’ perplessi perchè non c’è un filo di vento oggi, ma non si può fare nulla.
Decidiamo di passare una giornata di relax sulla spiaggia di Mylopotas e, nel tardo pomeriggio, prendiamo un aperitivo al Far Out e ci concediamo anche un tuffo in piscina!
Dopo di che passiamo da Chora per acquistare qualche souvenir, e troviamo per caso un ortofrutta che vende del miele locale. La signora ci permette di assaggiarlo e ne compriamo subito un vasetto da portare a casa.
Per festeggiare la nostra ultima serata a Ios ceniamo a Chora in un ottima taverna (Pithari) e polunghiamo la notte da Lord Byron per qualche cocktail e una baklava eccezionale.
10° Giorno (Traghetto per Santorini, visita di Fira e Oìa)
Abbiamo a disposizione soltanto qualche oretta al mattino per preparare i nostri bagagli, restituire lo scooter e trascorrere gli ultimi, piacevoli minuti a Ios sulla spiaggia del porto, chiacchierando e cercando di ricordare e di tenere fermo nella memoria ogni singolo istante trascorso in questo posto così ricco di bellezze naturali.
È infatti un po’ a malincuore che vediamo arrivare il nostro traghetto che ci porterà via da Ios. Ma si prosegue per una nuova avventura a Santorini e, proprio per questo, non possiamo che essere felici.
Al porto di Santorini ci aspetta il proprietario dell’Hotel Babis (prenotano anch’esso su booking.com per 60 € a notte), che con il suo furgoncino e la sua guida al quanto spericolata, ci porta a destinazione, dove ci aspetta un gradito “welcome cocktail”.
Vorrei aprire una piccola parentesi su questo hotel, che si trova in zona molto comoda e tranquilla a Karterados, non lontano da Fira. Il proprietario Babis e suo padre sono delle persone fantasiche, sempre disponibili e gentilissimi. Mettono a disposizione anche una navetta che ogni ora porta a Fira, e anche il trasfert da e per il porto/areoporto sono compresi nel prezzo.
Dopo esserci sistemati, Babis ci aspetta alla reception per munirci di cartina e spiegarci cosa vedere a Santorini, si occupa per noi del noleggio scooter e della prenotazione dell’escursione per il vulcano.
Ci propone persino di ordinare qualcosa da mangiare e farcela portare in hotel, ma noi preferiamo aspettare un’oretta in piscina finchè non arrivi il nostro scooter (questa volta un 150cc a 20 € al giorno).
Così si parte alla volta di Fira: ci rendiamo subito conto che Santorini è molto diversa da Ios, meno selvaggia e molto più turistica…ma per questo non meno affascinante! Fira è il capoluogo dell’isola e ha una bellissima vista sui vulcani. Anche qui si trovano le tipiche costruzioni cicladiche.
È piena di negozi, bar, ristoranti e alberghi, ma non mancano i piccoli vicoli isolati che piacciono così tanto a noi!
Per oggi preferiamo passeggiare un po’ in tranquillità e lasciare la visita di chiese e musei ai giorni succesivi.
Vi consiglio di non perdervi assolutamente il percorso pedonale che da Fira porta a Firostefani: è un vero must, soprattutto per gli appassionati di fotografia che, come me, potranno sbizzarrirsi nel mezzo di panorami mozzafiato. Alle 18.00 decidiamo di partire per vedere il famoso tramonto di Oìa. C’è molto traffico, ma con il motorino riusciamo comunque a muoverci! Arrivati ad Oìa mi sento come catapultata in un’altra dimensione: è una sensazione fantastica, è la Grecia come l’ho sempre immaginata e sognata! A differenza di Fira, Oìa ha un carattere molto più tradizionale e tenta di tenere intatto il proprio fascino e, nonostante la presenza di numerosi turisti, si riesce a respirare ancora oggi un’aria che sembra appartenere al passato. Per il tramonto seguiamo la “massa” e arriviamo in un angolo molto suggestivo del villaggio, dal quale si gode di una vista stupenda sul vulcano e sulla baia.
É un’esplosione di colori: il blu del cielo e del mare, il bianco delle case e il rosso intenso del sole si fondono in una sola cosa, ed’è così che viviamo il nostro primo, indimenticabile tramonto a Santorini.
Dopo il tramonto il villaggio si svuota quasi completamente e anche noi decidiamo di fare ritorno a Fira, per cenare nella Taverna Nauossa. Questa taverna è famosa, anche tra la gente del posto, come migliore taverna di Santorini. C’è da aspettare un bel po’, è molto molto ricercata, ma vale la pena attendere.
Ordiniamo delle domatakeftedes (tipiche polpette di pomodori di Santorini), una moussaka e uno stifado di carne con cipolle caramellate da togliere il fiato!!!!
Facciamo una passeggiata tra le animate vie di Fira e arriviamo al punto più alto, sulla strada per la teleferica. Da qui si ha una vista meravigliosa sul villaggio, che con le luci da la sensazione di osservare un magnifico presepe!
11° Giorno (Monolithos, museo del vino, Vylchada, Perissa e Santo Wines)
Ci svegliamo di buon’ora e ci attende anche qui una colazione tipicamente greca con il solito yogurt e miele, che per noi ormai non può più mancare! Oggi vogliamo vedere qualche spiaggia e iniziamo da quella più vicina all’hotel, cioè quella di Monolithos. Ovviamente le spiagge a Santorini sono molto diverse da quelle di Ios, vista infatti la presenza del vulcano che rende la sabbia nera (tranne la red e la white beach). Monolithos in particolare non ci entusiasma molto, si trova praticamente a ridosso dell’aeroporto, e decidiamo quindi di approfittare della vicinanza. per visitare il museo del vino. Fabrizio ne è rimasto molto entusiasta e anche io credo che valga la pena visitarlo, anche perchè le “strade del vino” e la viticoltura fanno parte della storia e della tradizione di Santorini. Prima di proseguire verso Perissa passiamo dalla spiaggia di Vylchada, molto tranquilla! Perissa è invece più animata, è il terzo villaggio per estensione dell’isola, pieno di rentals, pub, ristoranti e negozietti. Decidiamo di visitare la bellissima cattedrale, ma vengo ripresa dal custode che mi fa capire che ho un vestito troppo corto per entrare nella chiesa!!!Così mi copro con il telo da mare e, con un cenno di approvazione, il custode fa accedere! Dopo di che scendiamo in spiaggia, che è anche qui formata da sabbia scura, ma con acqua sempre pulita e limpida. Ha un lungomare che sembra non finire mai, si collega infatti a Perivolos, altra spiaggia sabbiosa ma più popolata da giovani, vista la presenza di numerosi sport acquatici. Pranziamo in una delle tante taverne sul lungomare di Perivolos e abbiamo la possibilità di accedere senza pagare altro al loro lido. Passiamo così il pomeriggio in spiaggia. La giornata è volata e si avvicina un nuovo tramonto e questa volta decidiamo di recarci presso “Santo Wines”. Si tratta di una struttura che offre sia un bar che un negozio dove potre acquistare prodotti e vini tipici. Abbiamo la fortuna di poterci accomodare ad uno dei tavoli più gettonati sulla terrazza, che da direttamente sulla caldera. Ordiniamo la degustazione di vini per 9€ e il cameriere ci porta 6 calici di vino, accompagnati da stuzzichini vari. Tutto ottimo, soprattutto il Vinsanto (vino dolce con retrogusto di miele, spezie e agrumi).
Ma quel che più ci incanta è la magia di questo posto: noi due seduti tranquillamente ad un tavolo a degustare il nostro vino, e difronte a noi uno spettacolo indescrivibile: si vede perfettamente il vulcano e il sole che tramonta lentamente dietro di esso.
Quando è ormai buio facciamo ritorno in albergo per una doccia al volo e ceniamo a Karterados alla Taverna Skaramagas, consigliataci da Babis, a base di pesce freschissimo. Abbiamo anche la fortuna di assistere al festeggiamento di un compleanno, con tanto di ballo sirtaki!!
12 Giorno (Red beach, Akrotiri, Mesa Pigadia)
Oggi ci svegliamo molto presto per raggiungere la Red Beach, avendo letto che è molto piccola e si affolla facilmente. Arriviamo prima delle 9.00 sulla spiaggia e ci sono ancora pochissime persone. Per arrivarci bisogna scalare una piccola collinetta e percorrere a piedi il sentiero che porta sulla spiaggia. C’è anche un lido per affittare ombrellone e sdraio, ma noi ci posizioniamo sulla spiaggia libera. I colori sono molto belli, infatti il rosso cupo della montagna e della spiaggia formano un bellissimo contrasto con il blu profondo dell’acqua. Il mare è anche qui molto pulito, ma dopo solo due ore la spiaggia si affolla veramente troppo e ne risente anche la limpidezza dell’acqua.
Decidiamo quindi di proseguire e di visitare il sito di Akrotiri. Il costo del biglietto è di 5 € a persona e sono aperti tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9.00 alle 15.00. Si tratta di scavi archeologici molto interessanti, ma la maggior parte di ciò che è stato trovato si trova nel museo di Fira.
Da Akrotiri parte una stradina che porta verso il faro e verso la spiaggia di Mesa Pigadia. Devo dire che sul motorino il tratto non è stato molto comodo, la strada è messa un po’ maluccio, ma alla fine arriviamo su una piccola spiaggetta riparata e quasi completamente isolata, formata da ciottoli abbastanza grossi e con un mare splendido.
Dopo una giusta pausa di relax, riprendiamo il nostro scooter per andare a mangiare qualcosa e troviamo una magnifica taverna tipicamente greca nelle vicinanze del faro. Si tratta della Taverna Georgis e come specialità ci servono delle gustosissime triglie alla griglia!
Sulla strada di rientro passiamo per caso davanti ad un piccolo punto vendita agricolo, dove acquistiamo i famosi pomodorini di Santorini (sia freschi che secchi), miele di timo e capperi… Che bontà!
Oggi vogliamo goderci il tramonto da Fira e, avendo ancora un po’ di tempo, facciamo una tranquilla passeggiata verso la cattedrale di Ypapanti, molto bella da vedere.
Ci godiamo poi un’altro bellissimo e romanticissimo tramonto!
Dopo esserci preparati in hotel, ci rechiamo di nuovo a Fira per la cena. Questa sera seguiamo un consiglio preziosissimo di Puccy, GPC del forum “Isole della Grecia” del sito “Turisti per caso”, recandoci alla Taverna Kapari per assaggiare le loro specialità: pomodorini secchi fritti e feta impanata al miele… Una vera delizia per il nostro palato!
Passiamo anche la serata a Fira, passeggiando e fermandoci in un piccolo pub per bere qualcosa.
13 Giorno (escursione Nea Kameni, Palea Kameni e Thirasia)
Finalmente arriva il giorno da me tanto atteso: L’escursione al vulcano. Babis ha già preparato tutto per noi e, con i biglietti in mano, ci rechiamo presso il porto vecchio, che è raggiungibile a piedi, con la teleferica o a bordo dei caratteristici muli. Noi scegliamo la teleferica, essendo un po’ in ritardo. Ci imbarchiamo alle 10.30 di mattina e partiamo alla volta dell’isolotto più grande, Nea Kameni. L’escursione è abbastanza impegantiva, visto anche il caldo e la sabbia nera, ed è importante partire muniti di buone scarpe, capello e acqua. Il vulcano è veramente affascinante, caratterizzato da colate di lava nera e paesaggio ovviamente desolato. Otre al costo dell’escursione, si paga 1 euro a parte per accedere a Nea Kameni. La seconda tappa dell’escursione è Palea Kameni, ovvero l’isolotto più piccolo. Qui la nave non accosta, ma si ha la possibilità di tuffarsi nelle acque sulfuree e nuotare per pochi metri nell’acqua calda, per poi arrivare alla piccola baia. La terza e ultima tappa dell’escursione è l’isola di Thirasia. Appena sbarchiamo ci attendono tutti i ristoratori del porto per proporre i loro menù, ma preferiamo fare prima un giretto per l’isola. In realtà rimpiango un po’ che, causa caldo eccessivo, non siamo saliti su per il sentiero per vedere il panorama. A Thirasia non ci sono spiaggie, ma si ha la possibiltà di fare il bagno al porticciolo, dove approdano le piccole imbarcazioni. É un’isolotto di pescatori, molto tranquillo: il totale opposto di Santorini! Alla fine ci convinciamo, affamati, ad accomodarci in una delle tante taverne e mangiare due insalate greche con polpo alla griglia. L’escursione termina alle 17.00 con il rientro a Fira. Approfittiamo per acquistare qualche souvenir, visto che i prezzi al porto vecchio sono più bassi, e poi risaliamo con la teleferica. Oggi siamo veramente stanchi e andiamo in hotel a riposare per qualche ora. Vogliamo ricaricarci perchè questa sera abbiamo deciso di andare a Perissa, per cenare in una taverna consigliataci da Babis: Ntomatini, che fa ottima cucina greca. Dopo di chè facciamo una piacevole e lunghissima passeggiata sul lungomare. Anche a Perissa si trovano numerevoli possibilità di divertimento notturno, come bar e disco-pub, ma Fira resta a mio avviso la migliore zona per vivere la sera e la notte a Santorini.
14° Giorno (Ancient Thira, Kamari, Pyrgos e museo archeologico)
Questa mattina decidiamo di visitare Ancient Thira, che si trova sulla montagna che divide Kamari da Perissa. La scogliera che si deve percorrere per arrivare all’antica Thira offre dei panorami molto belli. L’ingresso costa 2 € e sono aperti solo di mattina. Nel sito si possono ammirare i resti dell’antica città, ma ci sono poche indicazioni e nessuna visita guidata. Presenta comunque tracce riconoscibili di antichi templi, abitazioni e canali. Dopo la visita del sito dedichiamo un po’ di tempo alla balneazione, sulla spiaggia di Kamari. Si tratta di una deliziosa località con un lungomare molto carino, anche questo pieno di ristoranti e negozietti. La spiaggia è formata da sassolini scuri ed il mare degrada molto velocemente. Devo dire che è la spiaggia di Santorini che ho preferito. Ombrellone e sdraio costano 7€ e ci facciamo portare anche un’enorme macedonia per pranzo al costo di 10 €. Nel pomeriggio inizia a farsi sentire il vento e lasciamo la spiaggia per andare a Pyrgos, verso l’interno dell’isola. É uno dei più antichi villaggi di Santorini, con una fortezza veneziana, un monastero e tantissimi vigneti. Secondo me da non perdere se si vuole passare qualche istante lontani dalla folla turistica. Ultima tappa della giornata è la visita al museo archeologico di Fira, che si trova vicino la funicolare. L’ingresso costa 3 € ed’è aperto tutti i giorni dalle 08.30 fino alle 19.30. E’ un museo molto carino, sono in realtà solo due stanze che contengono principalmente ceramiche, sculture e ritratti. Nella stradina al di sotto del museo, accanto alla Taverna Naoussa, si trova una yogurteria fantastica che vi consiglio vivamente, il miglior yogurt greco della vacanza! Per l’ultimo tramonto scegliamo uno spiazzale in zona Pyrgos, dove viviamo un’emozione fantastica in totale solitudine! Il vento diventa sempre più forte e decidiamo di ripartire verso Oìa, dove ci fermiamo per cena. Il tanto temuto Meltemi ora soffia con tutta la sua forza, ma non riesce ovviamente a rovinare la magica atmosfera che ci circonda. Ceniamo al ristorante Ambrosia: l’aria è molto più elegante e sofisticata delle tipiche taverne greche e anche i prezzi sono più alti. Ma non c’è niente di meglio per una serata romantica!
15° Giorno (Imerovigli e Ammoudi)
E’ purtroppo arrivato l’ultimo giorno della nostra vacanza. Dopo aver fatto colazione in tutta tranquillità, partiamo alla volta di Imerovigli, per gironzolare un po’ tra le viuzze di questo paese da cartolina. E’ costruito a picco sulla caldera con una meravigliosa vista sui vulcani. Le abitazioni sono poche, sono invece molti gli hotel (soprattutto quelli di lusso) e i ristoranti. E’ la località perfetta per chi cerca tranquillità e romanticismo puro! Per il nostro pranzo scegliamo un’ottima taverna nella piazzetta di Imerovigli (Taverna Anogi), dove fanno degli ottimi assaggi di antipasti tipicamente greci (mezedes) e una stupenda fava (piatto tipico di Santorini che ho adorato e di cui ho portato a casa grandi quantità!). Il vento soffia impetuosamente e, con un po’ di difficoltà nel guidare, andiamo verso Ammoudi, il porto tranquillo e caratteristico sotto l’affollatissima Oìa. Abbiamo scelto questo posto per passare gli ultimi istanti della nostra vacanza ammirando il mare blu di Santorini. Facciamo poi rientro a Karterados, dove ci aspetta Babis per la consegna dello scooter e per accompagnarci in aeroporto. Ci sentiamo tristi e felici allo stesso tempo…tristi perchè queste due settimane sono passate (come sempre) troppo in fretta, e felici per aver avuto la possibilità di assaporare il gusto tipicamente cicladico di due isole che resteranno per sempre nei nostri cuori. Arrivederci Ios, con le tue meravigliose spiagge e con i tuoi sentieri selvaggi… E arrivederci Santorini, con la magia, i colori e le emozioni che solo tu sai regalare!