Mosca in tre giorni

Seconda tappa del nostro viaggio di nozze
Scritto da: Ruena Malavolta
mosca in tre giorni
Partenza il: 04/08/2012
Ritorno il: 07/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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04/08/2012

Pronti per la partenza giusto in tempo per la colazione e poi “Ciao bellissima San Pietroburgo!”. Il tanto temuto volo interno con la compagnia S7 è andato più che bene; anzi, siamo anche riusciti a non imbarcare il bagaglio e a portarlo in cabina.

All’aeroporto di Mosca alle 14 circa, un treno rosso fiammante dell’Aeroexpress ci porta fin nel cuore della capitale dove entriamo nella famosa metropolitana, nota per le sue stazioni a volte vere e proprie opere d’arte. Ci muoviamo con circospezione e guardinghi nei confronti alcuni loschi figuri che evidentemente puntano alle nostre borse ma alla fine va tutto bene. Raggiungiamo lo Sheraton Hotel a pochi minuti dalla fermata St. Belorusskaya e ci omaggiano con un gradito “upgrade” della stanza (sotto Giovanna ci cova…) J

Pausa relax e siamo già in strada curiosi di vedere la Piazza Rossa all’imbrunire. Tanto per rimanere in allenamento percorriamo a piedi circa 4km verso la destinazione. Per strada ci fermiamo per una piacevole sosta in una graziosa via piena di ristoranti etnici. Circa 40 euro e siamo pieni come due zampogne! Urge movimento!

Ripartiamo dunque alla volta della Piazza Rossa che finalmente raggiungiamo dopo aver seguito il tomtom lungo percorsi alquanto incomprensibili.

La vista è fenomenale! La Piazza ci accoglie tra le mura di cinta del Cremlino, San Basilio di fronte a noi ed il Gum alla nostra sinistra, mentre alle spalle ci lasciamo il Museo statale della storia russa. Il Cremlino appare immediatamente nella sua imponenza proprio come lo immaginavamo dalle riprese del TG. San Basilio invece non ci impressiona più di tanto se messa a confronto con la Chiesa del Sangue Versato di San Pietroburgo. Ad ogni modo tutto è così solennemente maestoso che ci fermiamo a contemplare lo scenario finché fa buio e la Piazza viene illuminata dalle luci dei fari che le donano un aspetto ancora più magico.

È giunta l’ora di rientrare, dopo tutto qui a Mosca la notte cala ad un orario più normale. Percorriamo i 4km verso l’hotel a piedi alla ricerca di un supermercato (o quantomeno un minimarket) per la colazione di domani ma nulla. Solo profumerie e caffè aperti h24!

Sfatti ma soddisfatti rientriamo in camera dove non facciamo neanche a tempo di vedere Morfeo arrivare…

5/08/2012

Sveglia comoda, bucato a mano e colazione allo Starbucks di fronte all’hotel. Il tempo di apprezzare ancora una volta la “cortesia” dei commessi russi e di pagare uno sproposito due cappuccini scadenti ed un muffin e scopriamo finalmente il tanto agognato supermercato proprio di fianco. Anche qui tra gesti e messaggi di fumo riusciamo a cavarcela, il pranzo di oggi e le colazioni dei prossimi giorni sono al sicuro.

Andiamo, Lenin ci aspetta.

Stavolta scegliamo la metro e all’uscita della fermata “Teatralmata” siamo praticamente già in Piazza. Il Mausoleo è aperto dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13.00 e la domenica dalle 10 alle 14.00 è invece chiuso il lunedì ed il venerdì. Per il rotto della cuffia riusciamo ad entrare nel mausoleo dove riposa la salma imbalsamata di Lenin e, all’esterno, le tombe di altri protagonisti della rivoluzione russa e varie personalità della Russia (tra cui riconosciamo Gagarin).

Circumnavighiamo la teca del capo del Partito Bolscevico in religioso silenzio, si respira un profondo rispetto nei confronti dell’uomo che ha liberato la Russia e i russi dalla dittatura degli zar.

Tornati all’esterno entriamo nei giardini antistanti il Cremlino dove ci fermiamo a commemorare la tomba del milite ignoto e dove abbiamo anche la fortuna di vedere una coppia di freschi sposi rendere omaggio ai soldati che tra il 1941 e il 1945 hanno sacrificato la loro vita per la loro libertà.

È il momento di San Basilio, certamente appariscente con i suoi colori e le sue cupole a cipolla ornate in varie fogge, ma al contempo troppo curata da apparire quasi finta. Ed in effetti qualche genio dell’architettura (forse Fuffas J) ha pensato bene di disegnare i mattoni rossi sulle facciate coprendo quelle originali. Così so boni tutti…

Pranzo al sacco e relax nei giardini.

Prossima destinazione: i magazzini Gum. Entrati ci ritroviamo in una grossa mall di negozi delle marche più prestigiose. Camminando però ci rendiamo conto che un “leggero” senso di fatica ci assale. E te credo! Alziamo lo sguardo e notiamo che il soffitto è un enorme vetrata che crea un piacevolissimo “effetto serra” che ci invia ad abbandonare frettolosamente i magazzini.

Abbiamo ancora molto tempo a disposizione, quindi ci incamminiamo verso la Cattedrale del Cristo Salvatore che il genio di Stalin aveva pensato bene di radere al suolo per far posto ad un centro sportivo (giusto perché non esistevano ancora i centri commerciali…).

Meno male che qui sono capaci di ricostruire praticamente tutto con una strabiliante meticolosità nel particolari!

Purtroppo non riusciamo a visitare gli interni in quanto siamo in abbigliamento non consono ad un luogo di culto…

Metro per l’hotel, relax e cena all’irish vicino allo Sheraton.

Un sorriso manco a pagarlo, ma solerzia a toglierci i piatti mentre ancora siamo con il boccone in bocca ed una professionalità tale da addirittura chiedere a noi la traduzione dall’inglese al cirillico!!!

Appesantiti ma quantomeno soddisfatti dal cibo, andiamo in camera a riposare le stanche membra.

6/8/2012

Zdrastvujtje (ossia “buongiorno!”). Oggi caffè italiano e colazione in camera con la nostra mitica moka portata dall’Italia. Solito rifornimento di rustici al supermercato di fiducia (oggi osiamo con il ripieno di carne) e ci dirigiamo verso il Cremlino. Doniamo un po’ di sangue per i biglietti d’ingresso e inizia la visita. Attraversiamo in scrupolosa rassegna le meravigliose stanze del Palazzo dell’Armeria (veramente una collezione favolosa!) ed il Fondo dei Diamanti con alcune tra le gemme più splendenti di tutta la Russia. Qui lo sfarzo raggiunge un livello tale che apprezziamo ancora di più lo spirito che animò la Rivoluzione Russa…

Break sul prato per il nostro pranzo e ci rimettiamo in cammino per il tour del Cremlino dove passiamo in rassegna tutti i monumenti ed i palazzi che lo popolano dal magnifico campanile di Ivan Il Terribile, alla Cattedrale dell’Assunzione (segna di particolare attenzione), il Palazzo Sfaccettato, la Piazza e il Giardino Segreto (dove scorgiamo due tizi già incrociati all’aeroporto di San Pietroburgo. Mmmmhhh… secondo me sono due spie che ci pedinano…).

È stata una mattinata alquanto intensa, la fatica inizia a farsi sentire ed il programma delle visite è ad ottimo punto. Possiamo permetterci il lusso di una serata di relax, quindi facciamo rotta verso l’hotel non prima di aver fatto una foto davanti al famoso teatro Bolshoy.

Questa sera terremo fede ai nostri propositi, frutta con gelato!

Sì ma dove trovare del buon gelato artigianale? Candidamente e ingenuamente chiediamo informazioni alla reception. Qui la tizia bramosa di spennare altri due polli prova a rifilarci il gelato del bar dell’hotel e soltanto grazie ad un abile gioco di gambe riusciamo a dribblare il tentativo di rapina a mano armata. Dopotutto abbiamo sempre il nostro fedele supermercato che ci aspetta J

Un’azzeccatissima combinazione di pesca fresca e gelato alla vaniglia ci svolta la serata.

07/08/2012

Oggi è il giorno del tour per le spettacolari stazioni della metropolitana di Mosca. Dopo un’attenta pianificazione e dopo aver già avuto modo di ammirare la fermata di “Piazza della Rivoluzione” sulla linea blu e quella vicino l’hotel “Mayakovskaya” percorriamo la Circular Line e visitiamo in successione (senso orario) le fermate Novoslobodskaya, Prospeckt Mira, Komsomolskaya (la più bella!), Krirskaya (niente di che…), Taganskaya, Kievskaya per poi riprendere la linea blu e scendere ad Arbatskaya posta all’interno di via Arbat molto carina, meta turistica ed immancabilmente piena di italiani…

Ultima tappa prima di ripartire tappa prima di ripartire ad un mercato su via Tverskaya vicino all’incrocio con via Kozitsky Perspect) all’interno di un sontuoso palazzo dal nobile passato eccentricamente adibito a supermercato e negozio di souvenir.

Pausa Coca Cola al Mc Donald e siamo pronti per riprendere i bagagli in hotel e dirigerci in aeroporto con destinazione Pechino!

Da svidanjia Mosca, Da svidanjia Russia, terra di scorbutici, monolingue ed handicap friendly (mai viste tante barriere architettoniche neanche a Roma…).

Meno male che le città si fanno godere perché belle e ricche di storia e di arte J



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