Tre giorni a Bruxelles

Un’altra capitale europea, per la convenienza del biglietto aereo scelgo Bruxelles, questa volta andiamo in Belgio
Scritto da: Jessy_P_Bg
tre giorni a bruxelles
Partenza il: 06/10/2012
Ritorno il: 08/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Un’altra capitale europea, per la convenienza del biglietto aereo scelgo Bruxelles, questa volta andiamo in Belgio. Ad agosto prenoto un volo con la compagnia “Ryanair” da Bergamo “Orio al Serio” per Bruxelles “Charleroi” ad Euro 56,99 a persona (comprese le 6,00 Euro di tassa a persona a tratta che Ryanair aggiunge quando si paga con qualsiasi carta di pagamento). Siamo in due persone e staremo nella capitale belga per tre giorni.

Sabato 06 Ottobre 2012

Partenza alle 08:20 e arrivo previsto a Charleroi per le 09:55, ma siamo atterrati molto più in anticipo verso le ore 09:30. L’aeroporto di Charleroi si trova a circa 45 km di distanza da Bruxelles, per raggiungere quest’ultima esistono due possibilità (oltre ovviamente al Taxi che viene a costare sugli 85,00 Euro):

1) Con lo “Shuttle Bus” che, quotidianamente ogni mezz’ora, collega l’Aeroporto di Charleroi con la “Gare du Midi”. I biglietti sono in vendita appena usciti dall’Aeroporto, la tariffa di sola andata costa euro 13,00, mentre l’andata ed il ritorno acquistati insieme costa Euro 22,00 (quindi conviene fare subito l’andata ed il ritorno). La persona alla biglietteria chiede il giorno e l’orario del volo di ritorno, ed in base a queste informazioni emette il biglietto ad un orario prestabilito da dover rispettare.

2) L’aeroporto di Charleroi è collegato alla stazione Charleroi-Sud da un bus diretto: linea A, da lunedì a venerdì ogni 10 minuti, il sabato e la domenica ogni 20 min. Dalla stazione Charleroi-Sud si raggiungono direttamente le stazioni Gare du Midi, Gare Centrale e Gare du Nord di Bruxelles. Dal lunedì al venerdì, ci sono treni ogni 30 minuti. Il sabato e la domenica, ogni ora. Biglietto standard (in 2ª cl.): 8,70 Euro / Biglietto A/R (in 2ª cl.): 17,40 Euro. Per informazioni, questo è il sito ufficiale: http://www.charleroi-airport.com/.

Dalla lunghissima coda che si è formata sia alle macchinette automatiche che al botteghino dei biglietti abbiamo preso il bus un pò tardi, il nostro turno sul biglietto era quello delle ore 11:00. Fuori faceva abbastanza freddo, abbiamo gironzolato un pò all’interno dell’aeroporto e poi a rimetterci in fila per salire sul bus. Il clima non è dei migliori, faceva freddo e iniziava a piovere lentamente, siamo arrivati alla Gare du Midi alle 12:00 circa. Per pigrizia, abbiamo deciso di farci portare dal taxi fino al nostro hotel, la corsa l’abbiamo pagata Euro 12,60 (nessun sovrapprezzo per i trolley). L’hotel in cui siamo stati si chiama “Ibis Brussels off Grand Place” in Rue Marché aux Herbes 100 (le vie sono scritte in doppia lingua, quindi potete trovare anche questo come riferimento: “Grasmarkt 100”), il contatto mail è: H1046@ACCOR.COM e questo è il sito web: http://www.ibis.com/it/hotel-1046-ibis-brussels-off-grand–place/index.shtml. L’hotel mi è piaciuto tantissimo, in una posizione ottima, abbiamo potuto scegliere se pagare subito oppure se dare in garanzia una carta di credito e pagare l’ultimo giorno. Noi abbiamo deciso di pagare subito al costo per tre notti e due giorni, solo pernottamento, ad Euro 207,00 in totale (quindi Euro 99,00 a notte ed inoltre c’è una tassa di soggiorno che a persona costa Euro 4,50). Ci hanno dato la camera nr. 436 al quarto piano con bellissima vista sulla piazza sottostante. Una particolarità di questo hotel che vorrei raccontare è che per accedere alle stanze si usa l’ascensore e funziona solo inserendo la card della stanza in un apposito lettore. Così nessuno esterno all’hotel può accedere alle camere. La stessa cosa funziona con i bagni comuni davanti alla reception.

La colazione l’abbiamo sempre fatta da “Panos”, davanti all’hotel, spendendo sempre meno di 5,00 Euro a persona per cappuccino e brioches. Per prima cosa ci rechiamo alla “Grand Place”, proprio a meno di due minuti dal nostro hotel, e ci dirigiamo all’Ufficio di Accoglienza Turistica proprio in quella piazza per acquistare la “Brussels Card”. Questo è il sito ufficiale del turismo della città che mi ha aiutato a trovare tantissime informazioni sulla città: http://www.belgioturismo.it/contenus/bruxelles/it/3675.html Acquistando la “Bruxelles Card” si ottiene il libero accesso ai trenta musei più importanti della città, l’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici, una cartina della città e sconti o riduzioni su attrazioni, associazioni culturali, bar, ristoranti, insieme ad una breve guida con indicazioni utili. Il pass è valido nelle versioni di 24, 48 e 72 ore, al costo rispettivo di Euro 24, Euro 34, Euro 40,00. La validità funziona in questo modo: nel momento che si attiva la card presso un mezzo pubblico o un museo, essa sarà valida per 24 o 48 o 72 ore. Una cosa da ricordare è che generalmente i musei sono chiusi di lunedì, all’Ufficio del Turismo ci hanno dato anche un foglio con tutti i musei invece aperti di lunedì. La card è acquistabile oltre che alla “Grand Place”, anche alla “Gare du Midi” e al “Mont des Arts”. Per saperne di più questo è il sito ufficiale: http://www.brusselscard.be Ho fatto un rapido calcolo se mi conveniva o no acquistare questa carta, senza di lei avrei speso 20,00 Euro in più. Noi compriamo la Bruxelles Card da 48 ore per Euro 34,00 a persona (quindi spesa totale Euro 68,00). La usiamo subito per entrare gratuitamente al “Museo della Città, Casa del Re” (Musée de la Ville, Maison du Roi), situato proprio dal lato opposto dove abbiamo acquistato la card. L’entrata sarebbe costata Euro 4,00 per gli adulti. Quello che interessa a noi è andare a vedere la “Garde-robe de Manneken-Pis”, una stanza con tantissimi vestiti donati da ogni nazione del mondo a questo personaggio, il “Manneken Pis”, ormai diventato il simbolo della città. Sito web: http://www.bruxelles.be/artdet.cfm/4202. La fame si fa sentire, rimaniamo nelle vicinanze rimanendo nella stessa piazza ed andiamo all’Hard Rock Cafè al civico 12/A; dobbiamo aspettare circa venti minuti allora ci facciamo un giro al loro negozio e nella via accanto. Alla fine mangiamo al terzo piano, vicino ad un tavolino con disegni di John Lennon attaccati alla parete, prendiamo un piatto di carne con patatine fritte e purè e un piatto di pasta al formaggio con pollo e pane all’aglio, una coca cola e due birre. Spendiamo in totale Euro 48,45. La prossima visita è al “Museo del cacao e del cioccolato” (Musée du Cacao et du Chocolat) situato in Rue de la tête d’or 9-11(Guldenhoofdstraat), purtroppo non c’è nessuna riduzione con la Card ma il prezzo d’entrata è solo di Euro 5,50. Il museo illustra la storia del cioccolato dalle origini ad oggi, inoltre attraverso manifesti, video e foto si apprendono le varie fasi di lavorazione e trasformazione del cacao. Noi siamo stati fortunati a riuscire ad entrare nel gruppo delle ore 15:30 per la dimostrazione in inglese e francese su come sono realizzate le praline o le statue di cioccolato, inoltre possibilità di degustazione, acquistare prodotti e di fare fotografie. Il sito ufficiale del museo è: . Con ancora il profumo di cioccolato addosso, andiamo a vedere il famoso “Manneken Pis” (una piccola statua) in Rue de l’Etuve, che è diventato il simbolo di Bruxelles. Esistono infatti numerose leggende sul Manneke-Pis. Una racconta che, grazie al suo gesto naturale, fare pipì, egli abbia spento la miccia accesa di una bomba destinata alla Grand-Place. E in forma di ringraziamento lo si sia immortalato nel suo eroico gesto. Noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo vestito (mi sembrava da messicano) e anche nudo. La statua è molto piccola e affollatissima di turisti che si fanno immortalare con lui alle loro spalle. Le vie accanto sono popolate da negozi di cioccolato, birra e waffel, c’è odore di cibo ovunque, e la città si colora e si anima dei suoi prodotti tipici.

L’ultima visita del pomeriggio è al “Museo dei Mastri Birrai Belgi” (Maison des Brasseurs) alla Grand Place al civico 10. Con la Card l’entrata è gratuita (meno male…) ed è anche compresa la degustazione di un bicchiere di birra. Al suo interno, si possono scoprire gli utensili, le vasche di fermentazione, paioli e tutto il materiale per la produzione della birra utilizzato nel XVIII secolo. Diciamo che questo “museo” non è che mi abbia entusiasmato, anzi mi ha proprio deluso: piccolo e con quasi nulla da vedere. L’unica cosa positiva è stato il bicchiere di birra e la gentilezza di chi ci lavora. Questo è il sito web ed è possibile fotografare quel poco che c’è: http://www.beerparadise.be/emc.asp?pageid=05.en Probabilmente avrei dovuto pagare di più ed andare a vedere un birrificio vero, come il “Birrificio Cantillon”, proposto dal sito del turismo, questo è il sito web: http://www.cantillon.be. Sempre alla Grand Place assistiamo ad una dichiarazione di matrimonio con tanto di musica, canti e balli, rose rosse e anello donato alla futura sposa; è stato molto simpatico tanto che si è radunato una grandissima folla di gente che si godeva lo spettacolo. Dopo questa “follia”, la piazza si è preparata all’allestimento della maratona di corsa del giorno seguente. Tutto molto velocemente la piazza ha cambiato volto un paio di volte nell’arco del pomeriggio. In questa città i musei chiudono alle 16:30 oppure alle 17:30 in questo periodo, quindi ce ne torniamo in hotel a riposare un pochino. Stasera usciamo talmente tardi che non abbiamo molta fame, quindi prima ci facciamo un giro per le vie accanto alla Grand Place, c’è in giro tantissima gente, scopriremo poi che stasera c’è la notte bianca. Per mangiare qualcosa di leggero andiamo in un pub nella piazza davanti all’hotel in Rue du Marché aux Herbes 89, si chiama “Le Char d’Or”, un locale tutto in legno con un camino al centro della stanza che rende l’atmosfera molto calda ed intima. Prendiamo un toast al prosciutto e formaggio con insalata a parte (la mettono ovunque) ed una porzione di patatine fritte, una coca cola e una birra Carlsberg Eléphant, spendendo Euro 18,50 in totale. La nostra giornata finisce qui.

Domenica 07 Ottobre 2012

Stamattina colazione sempre da “Panos” davanti all’hotel e poi via diretti all’Atomium che si trova in Square de l’Atomium, per arrivarci si usa la metropolitana, linea 6, fermata “Heysel” e da qui si seguono le indicazioni (ma si vede benissimo anche in lontananza) per arrivare direttamente al monumento. Noi grazie alla Bruxelles Card, invece di Euro 11,00, paghiamo Euro 8,00. Ci sono poi tante soluzioni di biglietto, anche combinato come con la “Mini Europe” lì vicina oppure anche con il Planétarium. Simbolo di Bruxelles e del Belgio, realizzazione unica nella storia dell’architettura e testimone dell’Esposizione universale di Bruxelles del 1958, l’Atomium è l’attrazione turistica più popolare della capitale europea. La sfera superiore offre un panorama a 360 gradi, la sera è illuminata e nelle altre sfere ci sono mostre temporanee e permanenti. Noi siamo saliti con l’ascensore fino all’ultima sfera, il panorama è molto bello soprattutto se c’è sereno e per fortuna abbiamo trovato una giornata ideale con anche il sole. In cima c’è anche un ristorante. Mi aspettavo che il biglietto comprendeva anche una visita alle mostre permanenti così da poter andare da una sfera all’altra con le scale mobili. All’entrata ci hanno dato anche una guida in italiano. Il sito ufficiale del monumento è: http://www.atomium.be. Sulla pagina ufficiale di Facebook lo staff chiede di caricare le foto scattate con il monumento e anche io ho caricato la mia. Chiediamo all’addetto dello shop indicazioni per raggiungere il “Padiglione Cinese” (Pavillon Chinois) e la vicina “Torre Giapponese” (Tour Japonaise) e ci spiega che con una passeggiata di circa venti minuti nel parco si raggiungono facilmente. Il percorso è tutto segnato dai cartelli turistici, ma vi lascio qualche indicazione: davanti all’Atomium (dove tutti fanno fotografie) c’è il viale “Boulevard du Centenaire”, alla rotonda girare a sinistra in “Av. du Gros Tilleul”, si arriva ad una rotonda e si prosegue per quel viale per poi sbucare per “Avenue de Madrid”. Il parco che attraversiamo è popolato da delle colline verdi, un circo, degli scout, alberi e un murales. Vedremo tanti murales dei famosi fumetti in giro per la città, sulla cartina che abbiamo noi c’è proprio un percorso segnato nei minimi dettagli. Arriviamo ai musei dell’estremo oriente, entrambi sono ubicati nella via “Avenue Van Praet 44”, Il “Padiglione Cinese” racchiude una grande collezione di porcellana cinese e la “Torre Giapponese” accoglie le mostre permanenti dedicate al Giappone.

A primo impatto il Padiglione sembra un luogo abbandonato, tutta la cancellata è mal messa e le entrate sembrano in ristrutturazione, scorgiamo qualche persona all’interno del giardino e decidiamo di entrare anche noi, il museo non ci attira per niente da fuori quindi decidiamo di non visitarlo, con la card l’entrata sarebbe stata gratuita, la biglietteria è un po’ nascosta. Nel giardino ci sono resti di bottiglie di birra vuote (le vedremo un po’ dappertutto). Per quanto riguarda la Torre, non riusciamo a trovare l’entrata, tutti i cancelli sono chiusi, questo posto è un po’ un enigma. Qualche fotografia e poi rifacciamo il percorso inverso per riprendere la metropolitana. Il sito dei musei è: http://www.kmkg-mrah.be La prossima visita è alla “Basilica del Sacro Cuore” o “Basilica di Koekelberg” che è la quinta chiesa più grande del mondo. Per arrivarci la fermata metro più vicina è “Simonis (Leopold)” poi da qui si può fare una passeggiata di circa dieci minuti nel parco “Parc Elisabeth” e si arriva piano piano ai piedi di questa grandissima struttura, sembra che man mano ci si avvicini, cresca sempre di più. Mi sono informata precedentemente che la visita al pian terreno è gratuita ed è aperta fino alle 16:00 d’inverno, noi non l’abbiamo trovata aperta da nessuna parte e questo un po’ mi è dispiaciuto. Il sito della chiesa è: http://www.basilicakoekelberg.be/documents/home.xml?lang=en. La prossima visita è al “Museo del Fumetto CBBD” (Centre Belge de la Bande Dessinée), che si trova in Rue des Sables 20. Noi per stanchezza fermiamo un taxi che per 8,00 Euro, ci porta davanti al museo, però vi consiglio di farvi una passeggiata, perché non è molto lontano e poi si vede un altro pezzo di città con grattacieli e un’architettura più moderna. La cartina è abbastanza ingannevole, sembra che le distanze siano enormi, invece si raggiungono facilmente a piedi. Il Museo è molto grande, purtroppo a chi non capisce nulla di fumetti può risultare noioso ed insignificante. Comunque all’interno si trovano i personaggi come: Tintin, i Puffi, Lucky Luke, Gaston Lagaffe, Blake et Mortimer, Marsupilami, c’è anche una biblioteca, una sala lettura, un negozio ed anche una Brasserie dove poter mangiare. Mi sono scordata di scrivere che l’accesso è gratuito per i possessori della Card. Abbiamo molta fame e a piedi ci dirigiamo verso il centro, e ci fermiamo da “Arcadi” in Rue d’Arenberg 1b, il locale è pieno, i tavolini minuscoli, i camerieri riescono a collocare gente ovunque. Noi ci sediamo al secondo piano ed ordiniamo due birre, una coca cola, delle polpette al sugo che qui si chiamano “Boulettes tomates” e una bistecca grigliata, il tutto accompagnato da patatine fritte. Il cibo si è rivelato molto buono ed abbiamo pagato in totale Euro 33,90. Accanto al ristorante c’è la galleria “Galeries Royales St. Hubert” divisa in tre parti la Galleria della Regina, la Galleria del Re e la Galleria dei Principi che si collega alla piazza dove abbiamo l’hotel. Qui si possono trovare boutique storiche, ristoranti di lusso, negozi di cioccolato, un teatro e un cinema. A metà della galleria si trova una strada in discesa con tantissimi ristoranti a destra e a sinistra, uno attaccato all’altro, però li considero “trappole per turisti”. Questo è il sito dove prendere informazioni sulla Galleria: . E’ pomeriggio inoltrato, passiamo dall’hotel per alleggerire la borsa da ombrelli che non sono serviti, e dalle varie guide che ci sono state date nei musei, poi prendiamo la metro alla “Gare Centrale” e scendiamo alla fermata “Parc” (Linea 1 o 5), qui attraverso Rue de la Loi e vediamo il “Parlement Fédéral Belge” o “Palais de la Nation”, davanti c’è l’entrata al parco di Bruxelles “Warandepark”, lo attraversiamo ammirando delle sculture strane e delle fontane ed uscendo proprio in parallelo al Parlamento, si trova la piazza “Pl. des Palais” dove troviamo il “Palais du Roi” (Palazzo del Re), sembra molto il Parlamento Tedesco. Tra fine luglio e metà settembre si possono visitare le sale pubbliche di rappresentanza, la sala del trono e quella degli specchi. Il sito dove si possono trovare delle informazioni è questo: http://www.monarchie.be. La nostra passeggiata continua sulla via a destra della piazza in Rue Royale che ci porta nella piazza “Place Royale”, alle due estremità troviamo due musei, il “Musée Magritte” e il “Musée des instruments de musique”. Scendendo nella via “Coudenberg”, incontriamo una statua circondata da una fontana, chiamata “l’Oreille Tourbillonnante”, scendiamo le scale di fronte a noi e ci ritroviamo in un grazioso spazio verde chiamato “Square Brussels Meeting Centre” con anche un grande orologio con delle statue sulla destra della piazza. Proseguendo sempre in discesa si arriva alla piazza dell’hotel, passando davanti ad una chiesa chiamata “Church of Saint Mary Magdalene”. Incontriamo anche gente che all’apparenza può incutere paura come barboni e ragazzi mal vestiti con bottiglie di birra a seguito. Nel corso del soggiorno abbiamo visto tanti “clochard” ma non abbiamo mai avuto nessun problema con loro, la maggior parte si trova nella stazione Centrale (unica che abbiamo frequentato) nei lunghi corridoi maleodoranti e al riparto dal freddo della città, la maggior parte di loro ha un amico a quattro zampe accanto. Con tutta questo cioccolato ovunque, voglio provare allora una cioccolata ed andiamo alla galleria St. Hubert e ci fermiamo da “Haagen-Dazs”, prendiamo un succo di frutta e una cioccolata con panna. Che delusione! La cioccolata era un finto Ciobar con della panna. Qui come a Vienna sono negati a fare questa bevanda, meglio berla in Italia in una vera cioccolateria. La spesa è stata di Euro 6,60. Super delusa torniamo in Hotel a riposarci un po’, stasera usciamo a cenare per il compleanno del mio ragazzo. Scegliamo di mangiare da “Pizzeria Napoli” in Rue du Marche aux Herbes 48, un localino molto intimo con tovaglie a quadretti, qualche lucina natalizia e profumo di pizza ovunque. Abbiamo ordinato una pizza quattro stagioni, le cozze alla napoletana (con patatine fritte), una coca cola e due birre da 50cl. Il tutto molto buono e abbondante ed abbiamo speso Euro 41,45 (questa volta paghiamo con Bancomat, qui pagano con questo metodo qualunque cosa, anche i piccoli importi). Una passeggiata per il centro a comprare qualche souvenir: due statuine del Manneken Pis medie ed una piccola, due piattini della città da attaccare al muro, una calamita e sei cartoline, spendendo 31,30 Euro. La nostra giornata finisce qui.

Lunedì 08 Ottobre 2012

Ultimo giorno a Bruxelles, il mio programma prevedeva la visita all’Emiciclo del “Parlamento Europeo” per la visita guidata gratuita delle ore 10:00 ma per fortuna per sicurezza controllo sul sito ufficiale se c’è qualche cambiamento ed infatti la visita è rimandata per “ispezione tecnica”, ma rimane comunque a disposizione dei visitatori il “Parlamentarium”. Quest’ultimo è il primo centro in assoluto dedicato ai cittadini, fruibile in 23 lingue, una guida elettronica multimediale che fa scoprire l’esposizione raccontando il passato, il presente e il futuro del Parlamento Europeo. Si tratta di un’esperienza interattiva unica nel suo genere che unisce informazione, istruzione e divertimento. Anche qui la visita è gratuita e a qualsiasi orario a differenza dell’Emiciclo che ha due orari al giorno disponibili. Il sito web con tutte le informazioni è: http://www.europarl.europa.eu/visiting/it/ Prima di arrivare al Parlamento, la nostra mattinata inizia allora con la visita all’ “Autoworld” (il centro mondiale dell’automobile) situato al Parc du Cinquantenaire 11. L’Autoworld è la più prestigiosa collezione del mondo, inaugurata nel 1986, nel magnifico edificio del “Palais Mondial”, invita ad attraversare la storia dell’automobile dal 1886 agli anni ’70. La maggior parte delle automobili provengono dalla collezione Mahy de Gand, la più importante nel mondo (950 veicoli). Sono rappresentate le marche belghe e straniere. Nel palazzo, si svolgono regolarmente delle mostre temporanee. L’entrata è gratuita con la card, il museo è aperto anche di lunedì, e per arrivarci abbiamo preso la metro scendendo alla fermata “Mérode” (Linea 1). Questo secondo me è stato il museo più bello visitato in questa città. Accanto si trovano anche il museo “Musées Royaux d’Art et d’Histoire” che avrei voluto vedere per la parte egizia ma purtroppo chiuso al lunedì e dalla parte opposta il museo “Musée Royal de l’Armée et de l’Histoire Militaire”. Attraversiamo tutto il parco a piedi ed imbocchiamo Rue de la Loi, poi Rue Froissart, Rue Belliard ed arriviamo ad un altro parco il “Parc Léopold” da cui si accede al Parlamento Europeo. Una foto sotto la bandiera italiana e poi prendiamo un bus in una via accanto a Pl. Du Luxemburg che ci fa scoprire un’altra parte della città facendoci arrivare davanti alla “Borsa” di Bruxelles. Davanti all’edificio incontriamo l’unico Mc Donald’s che abbiamo visto in città e la cosa ci ha sbalordito, decidiamo di pranzare qui per risparmiare infatti per due menù completi spendiamo solo Euro 15,40. La navetta per l’aeroporto l’abbiamo alle 17:00 ed abbiamo un sacco di tempo ancora a disposizione quindi facciamo un giro a piedi nei dintorni, ci imbattiamo anche nel “Casino” infatti entriamo, ci registriamo alla reception e giochiamo solo 5,00 Euro senza vincere nulla. Da qui proseguiamo per il “Teatro Reale de la Monnaie” nell’omonima piazza, è possibile entrare a visitarlo e questo è il sito ufficiale dove reperire orari e costi: http://www.lamonnaie.be. Come ultima tappa ci dirigiamo al “Delirium Cafè” situato nella via Impasse De La Fidélité 4, esso propone una lista con più di 2400 birre. Al piano terra il Delirium Taphouse è specializzato in birre alla spina. Al 1° piano si trova l’Hoppy Loft specializzato in birre speciali. Inoltre una selezione speciale di 45 birre, di birrifici artigianali americani. Il locale ha vinto anche il Guinnes World Record per la varietà di birre e la targa è esposta nel locale al piano interrato di sotto. Inoltre sia a quello sotto che al piano terra è esposta una targa di “Tripadvisor” per l’eccellenza dei suoi prodotti. Assaggiamo due birre spendendo Euro 6,80, il pagamento è anticipato e l’odore di birra è fortissimo in tutto il locale, facciamo parecchie foto perché gli arredamenti sono veramente unici. Proprio nella stessa via c’è la statua al femminile del Manneken Pis, chiamata “Jeanneke Pis”, è una bimba accovacciata che fa pipì, accanto c’è una targa con una piccola storia, è veramente nascosta e dietro ad una grata. Non possiamo lasciare Bruxelles senza aver comprato delle praline di cioccolato e grazie ad un’offerta vantaggiosa che troviamo da “Leonidas” acquistiamo due scatole di praline di circa 48 pezzi ad Euro 22,55. Un altro acquisto che facciamo è di due maglie all’Hard Rock Cafè, spendendo Euro 67,40. Un ultimo spuntino da “Frit n Toast” di un panino super imbottito con wustel, patatine fritte, insalata, cipolle e ketchup, una birra e una coca cola spendendo Euro 10,20. Ritorniamo a prendere i trolley in Hotel, chiediamo la fattura del pagamento fatto venerdì e a piedi ci dirigiamo alla “Gare Centrale” per l’ultimo acquisto di due tazzine a Euro 11,00 alla caffetteria di Starbuck’s. Lì vicino fermiamo un taxi per farci portare alla “Gare du Midi”. Il taxi in questione, nonostante abbia l’insegna gialla con la scritta, non ha all’interno due fogli con l’identità del taxista e con le tariffe e le informazioni in evidenza (come abbiamo visto nei taxi presi in precedenza), penso proprio che siamo incappati in un servizio di taxi privato ed ho paura di una fregatura. Il conducente tenta più volte di offrirsi di accompagnarci direttamente all’aeroporto di Charleroi per Euro 80,00 fissi, io ogni volta gli spiego che abbiamo già i biglietti dello Shuttle bus. C’è molto traffico, il tassametro sale molto velocemente, ho il timore che voglia tentare di fregarci ma ha fatto male i suoi conti, gli spiego che mi sono rimasti nel portafoglio gli ultimi 25,00 Euro in contanti e quindi di regolarsi di conseguenza, lui allora capisce di fermare il tassametro, fa ancora qualche centinaio di metri in auto e poi ci lascia dall’altra parte della stazione spiegandoci solo di attraversare la strada. Alla fine paghiamo Euro 15,00. Lo shuttle parte puntuale alle 17:00 alla volta di Charleroi, al negozio dell’aeroporto compriamo l’ultimo souvenir di praline ripiene al liquore per Euro 9,80. L’aereo decolla alle 19:30. Ce ne andiamo con la stessa pioggia di come siamo arrivati due giorni prima.

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