Roma slow tour

Due gite nella capitale... a piedi e con il treno
Scritto da: elisag81
roma slow tour
Partenza il: 07/08/2012
Ritorno il: 07/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Roma secondo me e’ una delle piu’ belle citta’ del mondo, ricca di fascino e storia. E’, infatti, una delle capitali piu’ visitate.

Io sono stata varie volte in questa bellissima citta’, anche in occasioni di gite scolastiche, ma si sa, quando si e’ giovani e inesperti, non sempre si gode appieno la bellezza dei luoghi visitati, e cosi’ con la fortuna di avere parenti che vi abitano abbastanza vicino, io e Alessio tempo addietro, abbiamo sfruttato una visita ai miei cugini, per poter fare anche una capatina a Roma.

Non essendo, appunto, una “gita programmata” ma un impulso improvviso, io mi sono ritrovata impreparata nella mia consueta organizzazione, cioe’ senza guida, e senza l’abbigliamento adeguato per fare la turista (avevo le zeppe di 10 cm ai piedi!), ma si sa, non si puo’ sempre essere preparati a tutto, e cosi’ un lunedi di inizio agosto, dopo aver salutato i miei cugini, puntiamo la nostra macchina verso la citta’ di Roma , per una gita giornaliera, senza avere la minima idea di dove andare per parcheggiare la macchina; ci affidiamo totalmente al navigatore, dirigendoci verso la zona di Trastevere( luogo che secondo il mio cugino, piu’ prolifico di parcheggi!!)E infatti essendo agosto inoltrato, la citta’ era quasi deserta, e abbiamo potuto parcheggiare la macchina addirittura davanti alla stazione ferroviaria di Trastevere, in sosta gratuita, tutto il giorno! Vi rendete conto?

Da qui siamo andati da un giornalaio per comprare una piccola guida della citta’ con le mappe, per orientarci un pochino e decidere cosa vedere in una giornata, consapevoli che era impossibile visitare tutto. Optiamo di tralasciare la zona del Vaticano per poterci tornare un’altra volta e ci dirigiamo verso il Foro Boario, luogo di scambi e di mercato ai tempi dell’Antica Roma e ora identificabile con l’attuale piazza della Bocca della Verita’, proprio per poter vedere da vicino questa famosa maschera, che si trova in un chiusino in pietra, nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin.

Ci mettiamo pazientemente in fila per fare la famosa foto con la mano dentro la bocca della maschera, per vedere se siamo dei veri bugiardi (la leggenda dice che la Bocca della Verita’ smaschera i bugiardi mangiandone il braccio), ma…. niente! Forse oggi non aveva fame, e ci lascia intatte le mani!

Passeggiamo poi nei dintorni della piazza, ammirando il bel Tempio Rotondo, che la tradizione popolare intitola a Vesta, fino al Teatro Marcello, il solo teatro antico rimasto in piedi a Roma; ideato da Giulio Cesare, ma eretto da Augusto e dedicato a suo nipote Marcello, doveva servire piu’ tardi come modello di costruzione del Colosseo. Se ci si affaccia sul LungoTevere da qui si puo’ ammirare L’Isola Tiberina.

Saliamo sul Colle Palatino e davanti a noi si estende uno dei piu’ bei panorami di Roma, le rovine del Foro Romano.

Il Foro Romano centro della vita civile ed economica della Roma Repubblicana, mantenne un ruolo importante anche in epoca Imperiale. Purtroppo con la Caduta dell’Impero Romano d’Occidente, ne inizio’ la decadenza, culminata con il devastante terremoto dell’805, e le invasioni barbariche che ne conseguirono.

Il Foro Romano occupa l’intera aerea che va dalle pendici del Colle Capitolino, con la Via Sacra, che all’epoca era percorsa dai cortei dei generali vittoriosi in ritorno in patria con ricchi bottini di guerra, fino alle pendici del Campidoglio, la zona piu’ antica. L’ingresso del Foro che si apre su piazza del Colosseo, porta alla zona di piu’ recente urbanizzazione in eta’ imperiale.

Le antiche rovine di palazzi, templi e statue mi hanno sempre affascinato, e sarei rimasta li ore a godermi del paesaggio, se il caldissimo sole d’agosto non mi avesse fatto desistere dal mio intento. Cosi’, sconsolati, decidiamo di proseguire per il nostro tour a piedi.

Vista la vicinanza andiamo al Campidoglio, un tempo luogo sacro agli Dei di Roma, oggi sede del Sindaco e del Comune di Roma. Il Campidoglio, pur con il variar di eventi e condizioni storiche, è sempre stato il nucleo fondamentale della vita Romana.

La Piazza del Campidoglio e’ opera del grande artista Michelangelo, che fece anche erigere su un nuovo piedistallo la statua bronzea di Marco Aurelio, che abbellisce la piazza. Questa e’ l’unica statua bronzea pervenuta a noi dall’ antichita’. Molti pensano che cio’ sia avvenuto perche’ si pensava, che la statua rappresentasse il primo Imperatore cristiano Costantino, e quindi fu conservata con piu’ attenzione in un cortile di una casa privata, fino a che Michelangelo la rimosse.

Scendiamo la grande Scalinata, detta Cordonata, fatta anch’essa su disegno di Michelangelo per l’ ingresso dell’ Imperatore Carlo V nel 1536 e cerchiamo un po’ di refrigerio nell’acqua della fontana sottostante (e’ quasi mezzogiorno, il sole e’ allo zenit, e “picchia” in modo incredibile!).

Andiamo al Monumento a Vittorio Emanuele II, piu’ comunemente conosciuto come il Vittoriano, disegnato dal Sacconi per celebrare l’indipendenza Italiana. Con la sua maestosa “mole” bianca, ha un po’ rotto gli schemi architettonici della zona del Campidoglio. Al suo centro c’e’ l’Altare della Patria, sormontato dalla Statua di Roma, ai piedi della quale fu sistemata nel 1921 la Tomba del Milite Ignoto, in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale, da sempre accompagnata dalla fiamma perenne, vigilata da dei militari.

È ora di pranzo e decidiamo di mangiare un panino comprato alle bancarelle nella piazza del Pantheon, quindi, ci mettiamo a sedere all’ombra del suo colonnato insieme ad altri centinaia di turisti. Il Pantheon e’ l’unico monumento classico rimasto intatto a Roma. All’inizio Tempio Pagano, fu trasformato in chiesa cattolica da Bonifacio IV, poi luogo di sepoltura di illustri personaggi, come i Reali Umberto I e la Regina Margherita e il grande artista Raffaello. L’entrata a questo monumento e’ gratuita.

Rifocillati, andiamo alla vicina Piazza Navona, ma essendo sotto restauro, non possiamo ammirare le sue 3 fontane, la piu’ bella fra tutte, la Fontana dei Fiumi del Bernini, con le sue statue che rappresentano appunti i 4 fiumi piu’ importanti del mondo: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata.

Continuiamo il nostro gito passando per Piazza Colonna, con al suo centro la statua dell’Imperatore Marco Aurelio, fatta erigere dal Senato dopo la sua morte. Su questa piazza si affacciano Palazzo Chigi, sede del Presidente del Consiglio, e Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.

Finalmente davanti a noi, ecco la piu’ sontuosa Fontana di Roma, e sicuramente la piu’ celebre, la Fontana di Trevi, famosa non solo per la sua acqua eccellente, ma per la leggenda che bevendola, o gettando una monetina nella vasca, i forestieri si assicurano il loro ritorno a Roma.In realta’ questo bellissimo monumento e’ una facciata di un palazzo realizzata dall’ architetto Salvi, che termino’ il lavoro iniziato un secolo prima dal Bernini.

Essere li, con circa 36-37 gradi all’ombra e resistere a non gettarsi nell’invitanti acque cristalline, era veramente difficile ,ma ci siamo solo limitati a gettare la famosa monetina, e bere a piu non posso la sua acqua da delle piccole fontanelle ai lati della vasca.Ci siamo un po’ riposati all’ ombra delle sue panchine, anche perche’ la stanchezza iniziava a farsi sentire, e i miei poveri piedi martoriati da un tacco 10,iniziavano a soffrire, ma Alessio imperterrito ha voluto andare a vedere il Quirinale, un altro dei 7 colli di Roma, dove ha sede Il palazzo del Quirinale, sede della nostra Presidenza della Repubblica dal 1946, prima residenza dei Reali di Casa Savoia. Questo Palazzo e’ raramente aperto al pubblico,e perennemente sorvegliato da Corrazieri in alta uniforme.

Affacciandoci vediamo le due cupole della Chiesa di Trinita’ dei Monti, e l’Obelisco egizio davanti alla facciata e capiamo di essere sopra Piazza di Spagna; non c’e’ quasi nessuno in giro e allora inizio a scendere gli scalini dell’incantevole e monumentale scalinata di Trinita’ dei Monti, come ho visto fare centinaia di volte dalle modelle che vedevo nelle sfilate in televisione. Ma come fanno? Seppur sono abituata a camminare sui tacchi a spillo, ho avuto qualche tentennamento anch’io, vuoi per l’emozione e per l’altezza… e’ molto difficile evitare di cadere…. poi, con tuo marito che ti prende in giro lo è ancor di più!

Prendiamo la metropolitana e raggiungiamo il simbolo della citta’, il monumento antico forse piu’ famoso al mondo: il Colosseo. Ci mettiamo in fila per fare i biglietti, e siamo costretti a prendere il biglietto cumulativo Colosseo+Foro Romano (c’era solo quello) a 12 euro a testa e iniziamo la nostra visita con l’audio guida nelle orecchie, che ci racconta la storia bellissima di questo monumento. In realta’ il suo vero nome e’ Anfitetaro Flavio, ma fu poi comunemente chiamato Colosseo, sia per le sue dimensioni enormi, sia per la sua vicinanza al Colosso di Nerone. All’epoca svolgeva la funzione di un gigantesco stadio dei giorni nostri, ospitando i giochi cruenti preferiti dai Romani, spettacoli di massa, dove forse per alimentare lo spirito guerriero dei cittadini, i gladiatori si sfidavano in combattimenti fino alla morte, spesso accompagnati da fiere di ogni specie (tigri, leoni) che ne aumentavano l’orrore e la violenza dello spettacolo. Si conta che durante i cento giorni di feste celebrate per l’inaugurazione dell’anfiteatro, rimasero uccise 9000 bestie. Finita la caccia degli animali, nei primi tempi l’arena veniva riempita d’acqua per lo svolgimento delle battaglie navali. Il grande Imperatore Costantino e altri suoi successori, cercarono di porre fine alle lotte dei gladiatori, ma i Romani per molto tempo, non vollero rinunciare agli spettacoli a cui ormai erano abituati. Nel V secolo un povero monaco venuto dall’Oriente entro’ nell’arena e cerco’ di interporsi ai gladiatori, scongiurando il popolo di farla finita con questi giochi cosi’ crudeli. Fu lapidato dal popolo stesso, ma da quel giorno i giochi cessarono. Dopo la sua gloriosa era, anche il Colosseo ebbe periodi di abbandono e degrado nei secoli successivi. Fu usato come cimitero, fortezza e, purtroppo, anche come cava di materiali da costruzione. Tutto il marmo che lo decorava, infatti fu riutilizzato durante la florida attivita’ edilizia del Rinascimento. Il profondo degrado fu arrestato da Papa Benedetto XIV, che per salvare quello che era rimasto, volle consacrare il vecchio Anfiteatro alla Via Crucis, facendo innalzare una croce su quel terreno che aveva visto migliaia di morti violente. Da allora molti restauri e lavori di consolidamento hanno portato il Colosseo all’aspetto di oggi. Abbiamo impiegato circa 2 ore per visitare con calma tutto il Colosseo, ma siccome nel biglietto era compresa anche l’entrata al Foro Romano, abbiamo dovuto correre fino all’entrata dello stesso, dove siamo arrivati circa 5 minuti dopo la chiusura dei cancelli, con i custodi risoluti e maleducati, per niente impietositi dal mio piede sanguinante (ero caduta dai mie ‘trampoli’ durante la corsa) che mi aveva impedito di correre piu’ veloce. Così, sconsolati e abbastanza arrabbiati, facciamo un giro lì intorno e con molta calma, zoppicando, riprendiamo la via per la nostra macchina passando per la Via dei Fori Imperiali, per prendere un bus che ci avrebbe riaccompagnati a Trastevere.

Ma la sfortuna non ci aveva ancora abbandonato, perche’ appena entrati in macchina ci accorgiamo che le batterie del nostro navigatore si scaricano nel bel mezzo del viaggio di ritorno, lasciandoci soli nel mezzo del caos del traffico di Roma. Meno male… inziamo a seguire i cartelli stradali e cosi’ abbiamo potuto proseguire verso casa!

La mia cicatrice al piede mi e’ rimasta per un bel po’ di tempo, souvenir di una bella giornata un po’ pazza e appena sono guarita ho iniziato a organizzare un’altra giornata ‘toccata e fuga’ a Roma, ma stavolta con degli amici per poter vedere le cose che non avevamo potuto vedere la volta precedente.

Secondo viaggio a roma (ottobre)

Una domenica mattina di inizio ottobre io, Alessio, Sara e Simone ci ritroviamo tutti assieme sul treno Eurostar diretti verso la Stazione Roma Termini decisi a trascorrere un’altra giornata “turistica” a Roma. Alla stazione prendiamo la metropolitana e scendiamo alla fermata del Colosseo, per salutarlo di nuovo dopo 2 mesi dalla volta precedente. Decidiamo tutti assieme di non entrarci e passeggiamo nei dintorni, godendoci il caldo sole autunnale. Ci facciamo tentare dai gladiatori davanti e cosi’ facciamo delle foto “pittoresche” insieme a loro.

Passeggiamo un altro po’, poi tappa obbligatoria alla Fontana di Trevi, per lanciare la famosa monetina (in fin dei conti la monetina gettata a agosto mi era servita a ritornare a ottobre, quindi…), poi Via Condotti, la famosa via del lusso romano, con bellissimi negozi e bellissime vetrine, ma prezzi assolutamente proibitivi per le nostre tasche; e infine Piazza di Spagna.

Eccoci alla Scalinata di Trinita’ dei Monti, affascinante come sempre, ma sicuramente piu’ affollata rispetto alla volta precedente! Ci facciamo mille foto e iniziamo a salire la nostra scalinata, quando in cima… veniamo abbracciati dal gruppo Free Hugs, un movimento nato all’estero anni fa che pian piano si e’ fatto conoscere nel mondo… un gruppo di ragazzi gira di citta’ in citta’ regalando semplicemente abbracci a chi ne desidera uno. Cosi’ ci facciamo abbracciare anche noi e ridiamo insieme a loro, guardando la reazione delle tante persone intorno, purtroppo molti maleducati che rifiutavano qualsiasi contatto!

Salutiamo i nostri nuovi amici, e camminiamo verso il Pincio, il colle più bello di Roma che è immerso nel verde di Villa Borghese e può contare su uno dei panorami più belli del mondo: quello della Terrazza del Pincio, che ci è invidiato da tutti. Essendo ora di pranzo ci accomodiamo su una delle panchine del parco e mangiamo i panini che io e Sara avevamo preparato a casa, rilassandoci e godendo l’atmosfera intorno a noi.

Per prendere un buon caffe’ scendiamo la scalinata che porta direttamente alla Piazza del Popolo, che e’ una piazza vastissima, simmetricamente perfetta, con le due chiese gemelle poste all’inizio di Via del Corso. Prendiamo un caffe’ in uno dei tanti bar affacciati della piazza e poi riprendiamo il nostro cammino verso il Vaticano.

Costeggiamo sempre a piedi il Lungotevere, fino al Ponte Sant’Angelo (in origine Ponte Elio), costruito dall’imperatore Adriano insieme al Mausoleo che ha dato origine al Castello. Sulle balaustre del ponte c’è sono una duplice fila di angeli del Bernini.

Quella che ci appare come una inespugnabile fortezza, fu in realta’ ideata dall‘imperatore Adriano per esserne la sua tomba. La Mole Adriana venne iniziata nel 123 d.C. e accolse le spoglie mortali della famiglia imperiale fino a Caracalla. Dal suo aspetto attuale non si riesce a capire molto di come doveva essere agli albori del suo splendore; sappiamo pero’ che la storia del Mausoleo segue di pari passo quella della citta’ di Roma. Ha visto le insidie del Medioevo, i fasti della corte Papale del rinascimento e le invasioni barbariche; la trasformazione in castello avvenne quando cadde in possesso della famiglia degli Orsini, ai quali alcuni attribuiscono la costruzione del famoso Passetto, il camminamento che corre al di sopra delle mura di cinta del Vaticano. Questo corridoio fortificato serviva al trasferimento dei pontefici in caso di assedio o pericolo dal Castello ai Palazzi Vaticani (il film Angeli e Demoni di Dan Brown insegna!). Il nome Castel Sant’Angelo si deve a una leggenda: durante una processione compiuta per implorare la Vergine di far finire l’epidemia di peste nella citta’, un angelo apparve nel cielo e si poso’ sulla cima del Mausoleo, rimettendo la spada nel fodero in segno di grazia ricevuta.

Camminiamo per Via della Conciliazione, siamo diretti verso il Vaticano. Il Vaticano e’ residenza dei Papi soltanto dal 1337, ovvero sei secoli intervallati da soggiorni al Palazzo del Quirinale. Da allora si puo’ dire non ci sia stato pontefice che non abbia contribuito a promuovere la grandezza e la magnificenza per rendere sempre piu’ degna la sede al Padre Supremo dela Chiesa Cattolica. Si sono intervallati negli anni ben 264 uomini, di cui molti Santi e Martiri. Dal 1929, a seguito dei Patti Lateranensi, il Vaticano si e’ costituito Stato indipendente con il nome di Citta’ del Vaticano (come San Marino). L’emozione che si prova a essere in questo posto e’ immensa. Il grande Colonnato del Bernini, solenne ingresso a Piazza San Pietro, con le due grandi ali aperte a semicerchio, sembrano le braccia del Tempio protese in avanti per accogliere in un abbraccio universale l’umanita’. Davanti a noi il maggior Tempio della Cristianita’, la Basilica di San Pietro, con la sua meravigliosa Cupola, opera del Michelangelo. La maestosita’ di tale insieme colpisce subito, chiunque! Ben contenti di aver deciso di visitare la Basilica di San Pietro di pomeriggio, onde evitare frotte di turisti e fedeli per la messa mattutina del Papa, ci mettiamo in fila per l’entrata gratuita alla grande Chiesa. Attenzione, si richiede abbigliamento consono (per capirci, io avevo una maglietta semplicissima a maniche corte, ma con un piccolo scollo sul davanti, e avevo paura che non mi lasciassero entrare per i controlli severi all’entrata!). Appena entrati si nota subito l’Altare maggiore sotto la cupola di Michelangelo, posto sopra alla Tomba di San Pietro, e sormontato dal fantastico baldacchino del Bernini. Nella prima cappella sulla navata destra si ammira la Pieta’, una delle opere piu’ famose di Michelangelo, una bellissima statua che raffigura la Madonna, con il corpo di Gesu’ Cristo morto sulle ginocchia. E’ di una tale bellezza questa opera, che sembra che la Vergine e il Cristo sembrino veri! Una copia di questa statua l’abbiamo vista all’ interno della St Andrew Cathedral di Sydney, la piu’ antica cattedrale cristiana della citta’.

Decidiamo di andare alle Grotte Vaticane (entrata gratuita) per andare a vedere le tombe dei papi piu’ famosi e importanti, come quella di San Pietro, e soprattutto la tomba di Giovanni Paolo II, il nostro caro Papa Karol Wojtyla, il Papa dei giovani. Restiamo un po’ in religioso raccoglimento e poi andiamo a fare la fila per salire sulla Cupola.

Prendiamo l’ascensore e poi facciamo 320 scalini a piedi (7 euro a testa), ma la fatica viene altamente ripagata quando si arriva al terrazzo panoramico alla cima della Cupola! Si vede tutta Roma, e complice la bella giornata , iniziamo a scattare fotografie a raffica! Riluttanti scendiamo, e usciti fuori dalla Basilica, girelliamo per la Piazza San Pietro, premiandoci pero’ per lo sforzo compiuto, con un buonissimo cono gelato!!!Riprendiamo la metro, e rifacciamo ritorno in Piazza di Spagna, per goderci il bellissimo tramonto seduti sulla Scalinata di Trinita’ dei Monti.

Con l’arrivo della sera e delle luci approfittiamo per rifare il giro turistico della mattina, per poter fotografare i monumenti in notturna.

Poi, stanchi ma felici ci avviamo verso la Stazione Termini per riprendere il nostro treno per il rientro a casa. Ceniamo veloce in stazione (rischiando quasi di perdere il treno!) e poi comodamente seduti sui nostri sedili ripercorriamo mentalmente la bellissima giornata passata insieme, rendendoci conto che abbiamo camminato per quasi 10 km! E ti credo… che mi facevano male le gambe!

Che dire… nei giorni successivi a casa abbiamo rimesso insieme le foto delle nostre due gite a Roma e ci siamo accorti di aver visitato una buona parte della citta’. Certo, molte cose non le abbiamo viste, ma possiamo sempre tornare, no? In fondo ho rigettato la monetina nella Fontana di Trevi quindi… Spero di esservi stata utile. Elisa (www.girandolina.it). Alla Prossima



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