Lampedusa, un’isola che ti resta nel cuore…

Mare cristallino, panorami mozzafiato, quiete, ottima cucina: tutto questo è Lampedusa...
Scritto da: TuristaAlex
lampedusa, un'isola che ti resta nel cuore...
Partenza il: 18/08/2012
Ritorno il: 26/08/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Vacanza organizzata in un pomeriggio di agosto, a pochi giorni di distanza dalla partenza, ma perfettamente riuscita.

Arrivo sull’isola in aereo, con partenza da Milano; aereo in perfetto orario e i bagagli, al contrario dei tanti racconti spulciati da questo sito, ci sono stati consegnati in poco tempo (per fortuna!).

Abbiamo soggiornato all’Hotel O’Scià: ottima scelta sotto tutti i punti di vista e a pochi metri dal centro cittadino raggiungibile a piedi in soli 5 minuti. Sicuramente la scelta di un appartamento è economicamente più vantaggiosa ma noi abbiamo preferito le comodità di un hotel.

Ad attenderci all’aeroporto abbiamo trovato un pulmino inviatoci dalla struttura che, dopo aver raccolto una decina di persone, ha iniziato a smistarle tra i vari alberghi dell’isola. Tuttavia, non essendoci autobus di linea che dall’aeroporto portano al centro, abbiamo notato diversi isolani, appostati fuori all’aeroporto, che mettono a disposizione la propria auto per accompagnare i turisti.

Per godersi appieno le spiagge e le cale dell’isola è fondamentale procurarsi un mezzo di trasporto. Per chi volesse farne a meno esiste comunque un autobus che raggiunge alcune delle principali spiagge di Lampedusa a distanza di circa 1h di attesa; il servizio è attivo fino alle 20:00/20:30.

Noi, essendo in quattro, abbiamo noleggiato una jeep che, seppur ridotta alquanto maluccio, ci ha permesso di girare tutta l’isola in assoluta libertà e senza vincoli di orario.

Le spiagge e le Cale sono tutte da esplorare. Noi abbiamo sperimentato tutte quelle segnalate dalla Cartina e vi posso assicurare che il loro giudizio dipende da diversi fattori quali ad esempio una corrente marina, un giorno troppo affollato, ecc.

Cala Guitgia. Spiaggia con sabbia finissima e dal mare cristallino ma eccessivamente affollata nelle ore mattutine e nel primo pomeriggio, essendo collocata in centro e raggiungibile facilmente anche a piedi. Per questo motivo noi l’abbiamo frequentata due volte ma nel tardo pomeriggio, quando inizia a sfollarsi e ombrelloni e lettini del lido lasciano il posto per sdraiarsi comodamente sulla sabbia. Voto 7

L’Isola dei Conigli. E’ la spiaggia più bella di Lampedusa. Per raggiungerla bisogna percorrere un sentiero di quindici minuti circa. Il sentiero in discesa non è faticoso, ci sono anche delle panche con zona d’ombra; è da evitare la salita dalla spiaggia nelle ore più calde. La spiaggia è di sabbia finissima ed abbastanza grande. Non è attrezzata ma per chi volesse un po’ d’ombra è possibile affittare un ombrellone al chiosco che si trova all’ingresso del percorso: si paga una piccola cauzione per far sì che venga risalito dalla spiaggia e riconsegnato. Il mare ha colori spettacolari ed è una zona tutta da esplorare. Sulla spiaggia ci sono delle aree recintate e controllate dai volontari di Legambiente dove sono custodite le uova di Tartaruga Caretta Caretta che sceglie, di notte, questa spiaggia da diversi anni per nidificare. Per tale motivo la spiaggia chiude al pubblico alle 19:30. Voto 10

Cala Pulcino. Spiaggia di sassi con un mare spettacolare. Abbastanza faticoso il sentiero per raggiungerla (40 minuti circa) ma allo stesso tempo molto bello con zone di fresco nella pineta. Voto 9

Cala Madonna. La spiaggia è piccola, di sabbia e attrezzata. Al nostro arrivo era così affollata che abbiamo preferito prendere ombrelloni e lettini sulle rocce che affacciano sulla spiaggia e devo dire che la scelta è stata ottima: si gode di un bel panorama, si sta più freschi e c’è più tranquillità. Con una scala scavata nella roccia si scende sulla spiaggia e da qui si arriva al mare. Tuttavia il mare non ci ha entusiasmati: fondale fangoso e scuro, tante alghe e acqua torbida. Sembrava di fare il bagno in un lago anziché nel mare. Voto 5

Cala Croce e Cala Portu’ntoni. Si tratta di due cale praticamente attaccate. Spiagge abbastanza grandi e sabbiose, entrambe attrezzate e sovrastate da bar/ristoranti. Bello il fondale ricco di pesci. Voto 7

Cala Pisana. Spiaggia stretta e lunga, collocata in un contesto che non è proprio il massimo: alle spalle si trova la Centrale Elettrica di Lampedusa. Non ci è piaciuta, infatti siamo andati via dopo pochi minuti senza nemmeno entrare in acqua. Voto 4

Cala Francese. Spiaggia di sabbia, attrezzata e con un bel mare. Voto 7

Cala Maluk. Bella spiaggia ma veramente troppo piccola. Non essendoci nemmeno il posto per stendere l’asciugamano ci siamo accontentati di ammirarla dall’alto. Voto 6

Cala Creta. Cala di scogli collocata sotto il villaggio Borgo Grecale. Carino il ristorante che la sovrasta. Voto 6

Cala Greca. Si raggiunge attraversando il Villaggio Camping La Roccia. Piccola la spiaggia e bello il mare. Noi ci siamo inoltrati sugli scogli e abbiamo raggiunto una zona bellissima, molto tranquilla e dal mare cristallino. Voto 8

Cala Sponze. Piccola e attrezzata. Tuttavia la troppa folla e le troppe meduse hanno fatto sì che ci restassimo ben poco. Voto 5

Cala Calandra (Mare Morto). Cala di scogli, dal mare splendido e con grotte e fondali da esplorare. Voto 7

Assolutamente da portare con sé:

Maschera e boccaglio. Sono indispensabili per godere dei bellissimi fondali di questo mare e le tante specie di pesci presenti.

Pomata con ammoniaca per lenire le punture di meduse. Data la temperatura dell’acqua e la sua limpidezza, abbiamo incontrato le meduse durante ogni nostro bagno. In effetti basta un po’ di attenzione per evitarne il contatto, anche perché l’acqua è così trasparente che risultano ben visibili, ma in caso contrario è opportuno avercela sempre dietro. Un altro abitante di questo mare “da evitare” è il Vermocane noto anche come Verme di fuoco, che abbiamo visto in grandi quantità soprattutto a Cala Calandra. Si tratta di grossi vermoni con il corpo rivestito di setole che al contatto con la pelle possono infliggere punture dolorose. Si trovano solamente su fondali rocciosi e per evitare il contatto basta indossare scarpette di gomma prima di entrare in acqua.

Da non perdere durante il vostro soggiorno a Lampedusa:

Giro in barca dell’Isola. Ci sono tante gite organizzate che permettono quotidianamente il giro dell’isola; noi abbiamo preferito muoverci autonomamente e ci siamo avventurati alla scoperta della Costa. Si tratta di piccole imbarcazioni pertanto non è necessario avere la patente nautica per poterle guidare, ma sono dotate di tutti i comfort come tendalino e frigorifero che ci ha garantito per tutta la giornata acqua e frutta fresca. Solo in questo modo è possibile raggiungere la bellissima baia della Tabaccara dove abbiamo fatto il bagno in mezzo a centinaia di pesci.

Visita Notturna al Faro di Capo Grecale

Visita al Centro di Recupero delle Tartarughe. Il centro è aperto di pomeriggio e merita una visita sia per sostenere i volontari che si prodigano per la salvaguardia di questa specie in via di estinzione che per vedere dal vivo il simbolo di Lampedusa, la Tartaruga Caretta Caretta.

Prima di partire ho letto su molti siti di quanto sia facile imbattersi nelle acque di Lampedusa in tartarughe e delfini. Se la probabilità di incontrare le prime, come mi è stato confermato da una ragazza del centro di recupero, è pari a 1 su 1000, diversa è la situazione per i delfini; bisogna andare molto al largo ma è facile vederli saltare dall’acqua, noi li abbiamo incontrati dall’aliscafo durante il tragitto di ritorno da Linosa.

Salita sul Monte Albero Sole. E’ il punto più alto di Lampedusa e da qui è possibile godere di una vista mozzafiato sul Faraglione, detto anche Scoglio Vela.

Visita all’Isola di Linosa. Noi l’abbiamo raggiunta con l’aliscafo (1h) da Porto Vecchio, nei pressi del Centro di Recupero delle tartarughe, e ci abbiamo trascorso un’intera giornata anche se per potersela godere appieno ci vorrebbe più di un giorno.

Bellissimo l’impatto della roccia nera contro il mare azzurro. Da non perdere una nuotata nella bellissima zona dei Faraglioni e nei pressi del Faro, la salita alla bocca del Vulcano Monte Nero da cui si può godere di un panorama mozzafiato e un giro (noi l’abbiamo fatto con il Quad, 30 € per l’intera giornata) tra i campi coltivati a fichi d’india e capperi, delimitati da muretti in pietra lavica.

Per quanto riguarda la cucina di Lampedusa, abbiamo mangiato bene quasi ovunque e tutto a base di pesce. I prezzi non sono eccessivi, un po’ più cara la zona del Porto Nuovo ma è anche quella dove abbiamo mangiato meglio.

In particolare mi è piaciuta la “Trattoria del Porto” nella zona del Porto Nuovo e la trattoria “Voscenza” in una traversina di Via Roma.

Ottima la pasticceria, i gelati e le granite del “Bar dell’Amicizia”, ma attenzione per godere di tutto l’assortimento bisogna farci un salto nel pomeriggio piuttosto che di sera. Voto negativo al “Bar O’Scià”, troppo caro e con personale poco ospitale e per nulla cordiale. Al “Bar 13.5”, uno dei pochi che offre musica dal vivo tutte le sere, evitate la pasticceria.

Durante il nostro soggiorno ci sono stati diversi sbarchi di clandestini; noi abbiamo appreso la notizia dalla tv dell’albergo senza accorgerci di nulla.

Un ultimo consiglio: sorridete sempre. Ad ogni angolo di strada c’è pronto un fotografo intento ad immortalare il vostro passaggio in auto o in motorino. La sera potrete acquistare la vostro foto, costo 5 euro, in uno dei tanti stand presenti sul corso.



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