Tranquilla Olanda

L'Olanda non è solo Amsterdam, mulini e tulipani. È girovagare per le cittadine di Edam, Delft, Leiden, è percorrere il Waterland, visitare Rotterdam e l'isola di Texel
Scritto da: girovaga54
tranquilla olanda
Partenza il: 27/07/2010
Ritorno il: 06/08/2010
Viaggiatori: 5
Spesa: 1000 €
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Martedì 27 luglio

La partenza è prevista dall’Aeroporto di Fiumicino con il volo Easy Jet EZY 4995 per Amsterdam delle ore 10:40. Atterriamo in perfetto orario alle ore 13:15 all’Aeroporto di Schiphol e dopo uno spuntino, ci dirigiamo presso la Hertz per ritirare l’automobile già prenotata. Ci assegnano una Ford Galaxi nera che si rivelerà molto confortevole per gli spostamenti di cinque persone. Ci dirigiamo verso Broek in Waterland, il primo dei paesi della regione del Waterland, a pochi chilometri da Amsterdam. Alloggeremo nel B&B “De Schaapskooi” in Molengouw 34 , gestito dalla simpatica signora Gretje Doornenbal. Il B&B è una deliziosa casetta tipica delle campagne olandesi, situata sul bordo di un canale: la nostra camera è fornita di porta finestra direttamente su una pedana di legno avente funzione di balcone, ma senza parapetto, con sedie e tavolo e tante anatre che ogni mattina vengono a riscuotere la loro parte di colazione.

La camera è molto grande, fornita di angolo cucina e tavolo per la prima colazione: infatti, a differenza della maggior parte dei B&B, la colazione viene portata direttamente nella nostra camera dalla signora Gretje con un vassoio pieno di pane, uova, prosciutto, formaggio, yogurth, torta del giorno. Gretje ci fornisce anche parecchio materiale turistico e ci suggerisce di cenare a Monnickendam, tre chilometri a nord di Broek al ristorante “De Waegh”. Sistemati i bagagli, poiché è ancora primo pomeriggio, decidiamo di andare a Monnickendam, dove poi ci recheremo spesso, deliziosa cittadina con un minuscolo porto e tanti canali. Riprendiamo l’auto e ci spostiamo a Marken, uno dei posti più belli del Waterland: sembra il paese delle bambole, con le casette verdi tuffate in giardini meravigliosi, ponticelli, canali. Unico neo: nella cittadina è vietata la circolazione alle automobili ed il parcheggio costa ben € 5,20. Ma ne vale la pena. Intorno alle 20:00, ritorniamo a Monnickendam dove avevamo già individuato il ristorante consigliatoci che diventerà poi uno dei nostri preferiti.

Mercoledì 28 luglio

E’ una splendida giornata di sole e perciò decidiamo di andare ad Edam, a pochi chilometri da Broek, dove ogni mercoledì, d’estate, dalle 10,00 alle 12,00 c’è il caratteristico mercato del formaggio. E’ obbligatorio parcheggiare in un grande prato appositamente predisposto all’uso in questa giornata. Il mercato si svolge nella piazzetta di Edam, di fronte a quella che una volta era la pesa pubblica: oggi è dedicato ai turisti, ma non ha perso il suo fascino: le forme di formaggio, trasportate con una barca dal canale, sono accatastate in terra, in attesa dell’acquirente che, con un rituale uguale da secoli, saggia la stagionatura del formaggio, ne stabilisce il prezzo di acquisto e contratta con il venditore con un curioso scambio di “manate”, finché non arriva l’accordo tra le due parti. A questo punto, il formaggio è stato acquistato e viene portato via da uomini vestiti di bianco che sollevano il carico, adagiato su una specie di amaca, e corrono fino all’interno della pesa. Il prezzo, intanto, viene registrato su una lavagna: c’è infatti anche un giudice, vestito in mezzo tight e bombetta, come andasse ad un matrimonio. Tutt’intorno, ragazze vestite con il caratteristico costume e copricapo olandese, offrono assaggi di formaggio agli spettatori e la banda sfila suonando.

Al termine di questa cerimonia, decidiamo di gironzolare un po’ per la cittadina che ha una bella chiesa protestante, un magnifico giardino dove una volta era il beguinhoff e una gradevole piazza con il municipio: una cittadina veramente piacevole. Compriamo del formaggio ad una bancarella piuttosto fornita e decidiamo di pranzare a Volendam che dista solo tre chilometri da Edam.

Volendam è praticamente la prosecuzione di Edam sul mare e per questo, d’estate, è affollatissima. Pranziamo al “Bar de Molen”, sul mare, assaggiando il famoso panino con l’aringa. Nel pomeriggio, dopo una ricognizione della cittadina, ci spostiamo a Enkuizen, veramente gradevole, soprattutto nella parte del porticciolo, dove si affaccia una caratteristica costruzione chiamata “Dromedarius”. Infine, stanchi, ci fermiamo a cena a Monnickendam che oltretutto è sulla via del ritorno.

Giovedì 29 luglio

Decidiamo di affrontare Amsterdam e, vista la difficoltà di parcheggiare in città, prendiamo un bus della linea 110 che ci porterà direttamente, in 20 minuti, alla stazione di Amsterdam: il viaggio non è proprio economico, € 7,50 a persona andata e ritorno, ma vale la pena, visto che un’ora di parcheggio in città può costare anche 4 euro. La stazione di Amsterdam è fantastica: soprattutto si capisce subito che è un vero luogo di partenze ed arrivi: i treni per qualsiasi destinazione olandese hanno una frequenza dai dieci ai venti minuti e permettono veramente di raggiungere anche il punto più isolato senza problemi. La città ci appare subito molto movimentata, piena di gente di tutti i tipi. Percorriamo il viale che porta a piazza Dam su cui si affaccia il Palazzo Reale che è però in ristrutturazione: poco male, perché abbiamo deciso di “gironzolare” per carpire l’anima della città, piuttosto che vedere interni o musei. Gli unici due musei che avevamo messo in preventivo, il Museo Van Gogh e la casa di Anne Frank non riusciremo a vederli, a meno di stare in fila oltre due ore. E’ consigliabile acquistare i biglietti on-line: lo faremo la prossima volta, in quanto ora Amsterdam è stata un assaggio, avendo programmato anche altre destinazioni. Ogni modo, camminando instancabilmente riusciamo a percorrere i maggiori canali, vedere la chiesa protestante accanto alla casa di Anne Frank, il quartiere Jordaan, la piazza con l’Hard Rock Cafè, il Magna Plaza (un grande centro commerciale nell’edificio che ospitava le Poste), il mercato dei fiori e tante altre importanti attrazioni. Per il pranzo, ci siamo fermati in un delizioso locale in Berenstraat 19 “Melsen”.

Ritorniamo a Broek con il bus 115 (stesso capolinea del mattino) e, dopo esserci riposati un po’, prendiamo l’auto per cenare nuovamente a Monnickendam.

Venerdì 30 luglio

Oggi ci spingeremo a nord, attraversando tutta la regione del Waterland. In poco più di un’ora, tra grandi prati solcati da canali e qualche mulino sparso qui e là, siamo a De Oever dove si imbocca la strada costruita sulla grande diga di Afslutdijk, lunga quasi 30 chilometri. La diga è stata costruita per sbarrare il passo al Mare del Nord e difatti è singolare, fermandosi nelle piazzole, osservare come il livello del Mare del Nord sia sensibilmente più elevato del Markmeer, ormai divenuto un lago. Torniamo indietro ripercorrendo la diga e imbocchiamo la strada per Den Helder da dove partono i traghetti per l’isola frisona di Texel: abbiamo messo in preventivo di andarci, ma essendo ormai tardi, decidiamo di rimandare la traversata e di raggiungere Alkmaar.

Alkmaar è un deliziosa cittadina (forse quella che mi è piaciuta di più) dove il venerdì si tiene un mercato del formaggio. Noi arriviamo quando il mercato è già terminato ed essendo ora di pranzo, ci fermiamo in uno dei tanti locali che si affacciano sulla piazza principale: “De Notaris”: ottima scelta.

La giornata splendida invoglia a indugiare lungo le vie animate della vivace cittadina, piena di bei negozi e di aree verdi: meraviglioso il parco pubblico che si affaccia su un grande canale. Ce ne andiamo a malincuore, ci aspettano altre tappe prima di sera. Sulla strada del ritorno, ci fermiamo in alcune località marine del Mare del Nord: Bergen Aan See, Egmond Aan See e Zandvoort dalle spiagge affollatissime: mai vista una concentrazione di gente così, quasi simile a Rimini. Quello che ci ha lasciati a bocca aperta, sono state le ville lungo le strade che portano a queste località alla moda: costruzioni fantastiche che trasudano lusso.

Da Zandvoort, passando per la periferia di Harlem e di Amsterdam, ritorniamo a Edam e decidiamo di cenare qui, in una pizzeria chiamata “La Galera”: scelta infelice, ci rimpiangiamo il nostro abituale locale a Monnickendam.

Sabato 31 luglio

Oggi il tempo è piovoso, ma il programma prevede di raggiungere Gouda, quale prima tappa della giornata. La piazza principale della cittadina è occupata da un pittoresco mercato e non tralasciamo di acquistare i famosi formaggi. Nel centro della piazza del Markt si staglia il grande palazzo della Stadthuis (Comune), dalle belle imposte rosse. La cattedrale di Gouda (Sint Janskerk) è la più bella di quelle che abbiamo visitato in Olanda, con magnifiche vetrate. La chiesa è ubicata in un punto pittoresco di Gouda, costeggiata da un canale, mentre sul retro si trova un giardinetto molto curato con la statua di Erasmo da Rotterdam che qui nacque e fu educato dal padre, sacrestano. Dario approfitta per comprare i sigari e la caratteristica pipa di ceramica nella più antica tabaccheria d’Olanda. Si è fatta l’ora di pranzo e ci sediamo in uno dei locali all’aperto (si fa per dire, c’erano le stufe accese sotto i tendoni e i plaid sulle sedie per i clienti più freddolosi).

Dopo pranzato, riprendiamo l’auto parcheggiata a filo di un canale (non ha mai smesso di piovere) e ci dirigiamo ai Mulini di Kinderdijk (parcheggio a pagamento). Questa è un’area comprendente 19 mulini del 1700 al centro di prati situati a 12 metri al di sotto del livello del mare. Se ne possono visitare alcuni ed infatti ne scegliamo uno la cui visita ci permette di capire come funzionasse e come si vivesse all’interno. E’ impressionante passare sotto le pale in azione che smuovono l’aria con grande fracasso. Purtroppo non smette di piovere, anzi! Il maltempo ci costringe a una visita più breve del previsto, ma non tutti i mali vengono per nuocere: infatti, sulla strada del ritorno, capitiamo nell’area degli Stagni di Reeuwijk. Si tratta di piccole lingue di terra che emergono da stagni e canali e su cui si trovano magnifiche casette circondate da boschi e pascoli. In alcuni punti la strada è talmente stretta da vedere da entrambi i lati l’acqua su cui sembra di camminare sospesi. Lasciati gli stagni, la successiva tappa è Oudewater. Paesino medievale piacevole e ricco di storia. Qui esiste la pesa detta delle streghe (Heksenwaag): la leggenda dice che qui venivano pesate le persone sospettate di stregoneria; i più grassi erano dichiarati innocenti perché non avrebbero potuto cavalcare le scope, mentre i magri rischiavano di fare una brutta fine. Qualcosa di simile avevamo visto in Italia a Triora, in Liguria. Su un comignolo vediamo un enorme nido di cicogna con la sua proprietaria.

Decidiamo di non rischiare per la cena e ritorniamo al nostro locale di Monnickendam. La serata finisce a Volendam che troviamo stranamente deserta.

Domenica 01 agosto

La giornata è migliore del giorno precedente e decidiamo di andare a Rotterdam. Per prima cosa, ci dirigiamo verso il porto per prendere il battello della compagnia Spido che ci permetterà di visitare per diversi chilometri il famoso porto della città. Per fortuna non ci sono problemi di parcheggio: ce ne è uno immenso proprio di fronte all’imbarco. Mentre attendiamo di poter salire a bordo, rimaniamo estasiati dalla bellezza e dall’imponenza dei grattacieli (uno è stato progettato da Renzo Piano) che si affacciano lungo la Mosa, scavalcata dal ponte Erasmus, simile a quelli americani: non sono mai stata a New York, ma la sensazione è quella di essere sbarcata in America. Rotterdam è una città diversa da tutte le altre visitate in Olanda, credo unica nel suo genere in Europa. Il tour in battello dura circa un’ora, attraverso i docks stipati all’inverosimile di containers provenienti da tutto il mondo. Molto suggestiva la torre Euromast. Terminato il giro in battello, ci fermiamo per mangiare in un bar che comunque ci ha servito degli ottimi panini e insalate. Sempre di fronte all’imbarco, prendiamo la Linea 10, un tram storico che ci permetterà di visitare quasi tutta la città. Molto interessanti le cosiddette Case Cubiche, strane costruzioni di epoca recente. La città ci ha veramente interessato.

Riprendiamo la nostra auto e ci fermiamo a Naarden, un paesino circondato da bastioni e fossato, costruiti nel 1600 dagli Spagnoli. E’ ora di cena e ci dirigiamo a Hoorn, decidendo di sperimentare una nuova cucina. Sulla piazza principale (Rode Steen) si affacciano, oltre a bei monumenti, diversi locali: uno di questi attira la nostra attenzione, se non altro per il nome “Luna Rossa”. Capita che mentre leggiamo il menù, il gestore del locale (Roberto) ci sente parlare in romanesco ed interviene confessandoci che viene proprio da Roma e , incredibile a dirsi, abitava vicino a casa nostra. Ovviamente entriamo e mangiamo veramente bene.

Hoorn, di sera, è affascinante, soprattutto lungo il porto.

lunedì 02 agosto

Prima tappa del nostro itinerario oggi è Delft, la città della famosa ceramica blu. Delft è una delle cittadine medievali più piacevoli che abbiamo visitato in Olanda: sulla grande piazza centrale, Piazza Markt, si affaccia la Nieuwe Kerk, la Chiesa Nuova che accoglie nel suo interno le tombe della casa reale, oltre al mausoleo di Guglielmo il Taciturno al centro del coro. Dalla magnifica torre, alta 108 metri e che racchiude un carillon di 48 campane, si gode di una vista a 360° sulla cittadina. Bellissimi anche tutti gli edifici che si affacciano sulla medesima piazza e i lungo canali, piuttosto ampi, come vialoni. Ci fermiamo per mangiare in uno dei tanti locali con tavoli all’aperto, De Blauwe Tulp: non abbiamo mangiato bene, un panino insignificante e un servizio un po’ scadente.

Dopo la sosta, riprendiamo il giro della cittadina per ammirare la Oude Kerk (Chiesa Antica) e i bei palazzi che si affacciano sui canali.

Ripartiamo da Delft alla volta di Leiden, la città universitaria. Troviamo un po’ di difficoltà per parcheggiare. La cittadina è sicuramente molto interessante e merita una visita approfondita: il nostro tempo a disposizione è oggi limitato e la visita risulta purtroppo sommaria.

Sulla strada del ritorno, ci capita di passare alla periferia di Amsterdam, di fronte al Vondelpark, la grande area verde della città. Siamo stanchi ma il caso vuole che troviamo un parcheggio libero proprio di fronte all’ingresso del parco e così non resistiamo alla tentazione di dare un’ occhiata. Ci rendiamo subito conto della vastità del parco, con i suoi laghetti, le fontane, i boschetti, dove ci troviamo faccia a faccia con gli aironi. Ci riposiamo un po’ e poi decidiamo di cenare di nuovo ad Hoorn dal nostro amico romano.

Martedì 03 agosto

La giornata è stupenda e noi ci dirigiamo a Den Haag (L’Aja), che trovo sicuramente la città più elegante dell’Olanda. Facilissimo parcheggio sotterraneo, proprio alle spalle del Mauritshuis e del Parlamento. Magnifico il cortile dell’antico palazzo del Governo e la piazza su cui si affaccia la Ridderzaal (Sala dei Cavalieri). E magnifico il colpo d’occhio sull’Hofvijver, lo specchio d’acqua dal quale si ammira il lungo fianco del Binnenhof. Passeggiamo piacevolmente lungo strade eleganti fino al palazzo dove risiede la regina Beatrice, poi verso l’area pedonale dove sorgono l’Oude Stadhuis e la Grote Kerk, la chiesa protestante. Ci fermiamo a pranzo in un piacevolissimo locale, Leuk, in Kettingstraat, moderno e funzionale, gestito da giovanissimi. Ritornando verso la nostra auto, ci imbattiamo in una serie di originalissime sculture di sabbia. Prima di lasciare Den Haag, ci soffermiamo ad ammirare il palazzo della famosa Corte Internazionale di Giustizia (il Palazzo della Pace), in fondo ad un grande giardino chiuso da bellissime cancellate.

Proseguiamo il nostro itinerario alla volta di Scheveningen, che si può considerare un appendice della città verso il mare. Ci risulta un po’ difficile parcheggiare, anche in considerazione dei cantieri aperti per la ristrutturazione del lungomare, che rendono caotica la viabilità. La località è strapiena di gente che affolla all’inverosimile gli stabilimenti balneari. Qui c’è da fare una precisazione. Gli stabilimenti balneari hanno una funzione diversa rispetto a quella che noi conosciamo: sulla spiaggia sono pochi gli ombrelloni e nemmeno tanta la gente che la occupa: i più sono seduti su elegantissimi divani o dondolo, pieni di cuscini colorati (ogni stabilimento è arredato in maniera diversa), di fronte a tavoli bassi e sorseggiano le loro bevande. Il luogo è più un ritrovo alla moda che non un posto dove prendere il sole. Percorriamo il Pier, il lungo molo che si protende sul Mare del Nord: all’improvviso ci accorgiamo di essere sospesi sull’acqua a una notevole distanza dalla riva!

Nel complesso Scheveningen, che viene considerata dagli Olandesi una località chic, non ci dice niente, sarà stato per la confusione o anche per l’odore del pesce fritto che aleggia dappertutto.

Sulla strada del ritorno, ci fermiamo a Muiden, borgo fortificato dove sorge, circondato dall’acqua, il castello di Muiderslot, notevole esempio di castello del 1200, ricostruito alla fine dell’800. Il posto è sicuramente molto suggestivo e merita una visita.

Stasera decidiamo di ritornare a cena nel nostro locale di Monnickendam.

Mercoledì 04 agosto

Sotto una fastidiosa pioggerella, ci dirigiamo verso Utrecht, posta sull’Oude Rijn (Vecchio Reno), bella città medievale ricca di testimonianze storiche. Il centro è piuttosto raccolto e il bel duomo rimane costretto tra altri edifici. La Domtoren, una splendida torre che è la più alta dell’Olanda, è pertanto poco visibile, o meglio poco godibile, nonostante la sua imponenza. A causa della pioggia gustiamo poco questo posto che pure è ritenuto tra i più interessanti. Troviamo comunque ottimo il locale dove ci fermiamo per pranzo, in Mariastraat, Witspanning Boslust, che assomiglia parecchio ad un pub irlandese.

Ripartiamo da Utrecht e percorriamo la strada verso i Laghi di Loosdrecht, facendo una sosta al Kasteel de Haar: magnifico castello circondato dall’acqua e da un vasto parco costellato di laghetti. Bello il roseto.

Poiché abbiamo deciso di cenare a Hoorn e non è ancora ora di cena, ci fermiamo nuovamente a Marken (altri 5,20 euro di parcheggio). Non entriamo nel borgo, questa volta, ma ci incamminiamo verso il faro (sei chilometri tra andata e ritorno): minaccia di piovere, ma la luce della sera è suggestiva, come tutto l’ambiente intorno (qualche fattoria isolata, tante mucche e tante pecore). Lasciamo con rammarico questo posto incantato e… via verso una buona cena da Luna Rossa.

Giovedì 05 agosto

Oggi è l’ultimo giorno di permanenza in Olanda e decidiamo di visitare l’isola frisona di Texel, nel nord ovest del Paese. Raggiungiamo così Den Helder, sulla punta più settentrionale dell’Olanda, porto militare, da dove un traghetto con trasporto auto ci porterà a destinazione in poco più di mezz’ora. E che traghetto! Grande, modernissimo, di design, pur per una così breve navigazione.

L’sola di Texel è piccola, tale da poter essere percorsa in largo e in lungo agevolmente. In breve tempo si raggiunge Den Burg, il centro principale, gradevole e molto animato, pieno di negozi di souvenir e di locali. Pranziamo in una specie di pub che non ho trovato eccellente. Riprendiamo il nostro percorso che toccherà i centri di Oudeschild e di De Koog, abbastanza vicini uno all’altro. Nel complesso l’isola si rivela un posto piacevole. Intorno alle 17:00 riprendiamo il traghetto del ritorno e a malincuore ripercorriamo il Waterland per l’ultima volta. La serata si conclude ad Hoorn da Luna Rossa.

Venerdì 06 agosto

Salutiamo la signora Gretje che ci serve l’ultima ottima colazione e ci avviamo verso l’aeroporto di Schipol per restituire la nostra auto: alle 13:30 ci imbarchiamo sul volo Easy Jet EZY4996 ed in perfetto orario atterriamo all’aeroporto di Fiumicino.

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