Da Mosca a San Pietroburgo
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Avevamo letto che la metropolitana di Mosca era bellissima e che si organizzavano anche visite guidate….ma vederla è un’altra cosa, stazioni in marmo e stucchi, lampadari e statue, sembrano palazzi reali, realizzati dal 1930 ad oggi. Le corse sono talmente vicine le une dalle altre che non si fa in tempo a perdere un treno, che subito ne arriva un altro, una corsa ogni 90 secondi, in qualsiasi giorno e per qualsiasi fascia oraria! Solo un piccolo neo… E’ tutto in cirillico, a differenza di San Pietroburgo, dove comunque le scritte sono con tutti e due i caratteri, a Mosca o si impara a leggere, o non ci si può muovere; ma tranquilli, una lettura approfondita in aereo e allenamento sul campo, ci hanno permesso di essere autonomi!
Senza difficoltà siamo arrivati al nostro albergo, un boutique hotel, dopo aver svolto le operazioni di rito e cambiati, ci siamo precipitati fuori per passeggiare e sentire l’aria russa.
In giro si vede architettura magnificente, specchio di un regime assolutista e accentratore (almeno in centro dove abbiamo alloggiato noi è così), e negozi che sembrano usciti da via Montenapoleone o via Condotti.
Le russe, così come vuole la tradizione, sono bellissime, almeno le donne giovani, alte, capelli lunghissimi e occhi di ghiaccio, vestite per lo più alla moda, invece gli uomini…stendiamo un velo pietoso, sembra che qui sia in vigore la regola che “l’omo è omo e ha da puzzà”, infatti Marco viene degnato di molti sguardi femminili, e la cosa bella è che anch’io sono oggetto di questi sguardi, ovviamente credo per il mio “look”, o faccio ridere, o sono invidiose!
16 agosto
Giornata “on the road”, siamo andati a visitare la piazza rossa, la cattedrale di San Basilio, i magazzini GUM, la strada pedonale ARBAT e abbiamo mangiato in tipico stile russo, quindi cipolle e cetriolo ovunque!
In pomeriggio siamo tornati in albergo perchè entrambi con un mal di testa terribile.
17 agosto
Oggi siamo andati a visitare il Cremlino, e dopo una estenuante fila di mezz’ora e più… ci hanno fatto sapere che i biglietti per l’armeria, cioè dove sono esposti i tesori degli zar… erano finiti!
In effetti c’è un lasso di tempo piccolissimo per riuscire ad acquistarli, circa 15 minuti alle 9.30, poi alle 11.15 alle 13.45 e alle 15.45 e sai quando ti metti in fila ,ma non sai quando arriverai, quindi non puoi neppure farti un conto. Anche perchè qui non è automatizzato quasi nulla e alle casse, x qualsiasi cosa, si crea una fila immane. Inoltre i russi…hanno i loro tempi e praticamente la fila è un’opinione, trovi sempre il furbo di turno che ti vuole scavalcare!
Quindi oltre alle code estenuanti, bisogna essere attenti che non arrivi il furbo di turno per saltare in 2 minuti una fila di quasi un’ora!
In ogni caso, visitare il kremlino è molto interessante, all’interno delle alte mura vi sono diverse chiese, antiche e particolari, sempre con quelle cupoline a cipolla molto caratteristiche, c’era anche un museo di un prelato importante (vescovo?), e due cose gigantesche: il cannone più grande del mondo (lo zar dei cannoni) e la campana più grande del mondo (la zarina delle campane) entrambi non hanno mai funzionato, e questo la dice lunga sui russi.
Dopo questa visita, siamo andati al parco dell’esposizione dei popoli russi che è bellissimo.
Infatti all’esterno c’è un allestimento che riguarda tutti i personaggi che hanno contribuito alla conquista dello spazio russa, marmo e granito per statue giganti, una scultura del sistema solare e un’altra grandiosa che, in pratica, rappresenta il lancio di un missile nello spazio, ma il missile è a 100 m da terra e la scia è rappresentata in una serie di strisce di acciaio e titanio che partono da terra e arrivano al missile, vabbè la descrizione lascia un pò a desiderare, ma vi assicuro che è bellissima!!!
Al di sotto di questo parco c’è il relativo museo della storia aerospaziale, davvero interessante, con i vari satelliti sputnik e compagni, le tute di Gagarin e soci e anche una proiezione sull’avventura spaziale russa….in effetti si vede che gli rode ancora per non essere arrivati sulla luna…però a parte questo, siamo anche entrati nella stazione orbitante russa degli anni ‘90 che è in esposizione in originale!!!!
Ieri sera abbiamo cenato al solito ristorante russo self service vicino l’albergo, anche perchè eravamo distrutti!
Giorno 18 agosto
Oggi per prima cosa siamo andati in un mercatino tipico e ovviamente abbiamo comprato le matriosche, i magneti e tutti i souvenirs. Un consiglio, il mercatino è carino e si pagano 10 rubli (ovviamente è un prezzo simbolico) per entrare, e se dovete comprare qualcosa, compratela qui! Troverete i prezzi più bassi in assoluto e la maggior scelta che ci possa essere, non pensate che San Pietroburgo sia più economica perché non lo è relativamente ai souvenirs e soprattutto non c’è (e lo abbiamo cercato) un mercatino simile!
Al ritorno dal mercatino, siamo tornati nella piazza rossa per visitare il mausoleo di Lenin! La visita è gratuita, ma bisogna depositare cellulare, macchina fotografica o telecamera e zaini ingombranti in un ufficio posto lateralmente alla piazza. Dopo un quarto d’ora siamo entrati nel mausoleo e non mi aspettavo di vedere Lenin in carne ossa e formaldeide, insomma era imbalsamato!
Siamo tornati in albergo per cambiarci e uscire di nuovo per l’ultima serata a Mosca!
Marco aveva letto di un percorso interessante attraverso un quartiere a sud del kremlino e questo fatto ci metteva di fronte ad una scelta:andare a visitare il monastero delle vergini di Novodevcj o farci il classico giro a zonzo? Il dilemma è stato risolto subito, in tre giorni abbiamo visitato 7 o 8 chiese, per carità belle perchè diverse dalle nostre, antiche….ma anche moooolto simili tra loro, e poi non si capisce mai dove si svolge il rito, non c’è una sedia, non c’è un altare. Per cui abbiamo deciso di non fare una tappa a detta di tanti obbligata, ma vedere un pò di vita vera.
Siamo andati in questo quartiere, Zamoskvorechye, della vecchia borghesia russa, ma non è stato gran chè interessante, in compenso, abbiamo attraversato la Moscova (il fiume di Mosca) su di un ponte megagalattico da cui si intravedeva San Basilio, kremilino e piazza rossa.
La cosa che più ci ha colpito passeggiando per Mosca, è l’assoluta mancanza di limiti di velocità delle auto in città, bolidi costosissimi sfrecciavano per le vie e non si preoccupavano di nulla, e poi un’altra cosa, ho visto più ferrari, porche et similia in questa città che da altre parti, e qualche altra parte l’ho vista.
Alla fine, distrutti, abbiamo fatto una passeggiata notturna per la via Arbat già percorsa in precedenza, abbiamo cenato al solito self service (My My, si legge MuMu) che ha la convenienza, oltre che economica, di “vedere con i propri occhi” quello che scegli di mangiare!
19 agosto
Dall’Italia avevamo acquistato il biglietto per il treno Alegro, una sorta di frecciarossa, che si è rivelato comodissimo e veloce, in 4,5 ore siamo arrivati a S. Pietroburgo.
A mezzogiorno siamo arrivati in stazione, voi direte “un pò troppo presto, visto che il treno è per le 13.30” Ma ché! Meno male che ci siamo anticipati perchè vi assicuro che è difficile ingarrare (indovinare) la parte giusta in una stazione dove ne afferiscono 3, di cui una appunto, è quella dei treni simil-frecciarossa “Alegro”.
Cmq tutto bene, dopo 4,5 ore eravamo in pieno centro e, qui meraviglia delle merviglie, abbiamo scoperto che il nostro albergo era a soli 200 m da questa stazione, in zona centralissima, sulla prospettiva Nievsky.
Ovviamente “zona centrale” è un termine relativo, questa via principale è lunga 3,5 km e noi stiamo a circa 2 km dal palazzo dell’Hermitage, dove finisce questa strada.
Questo albergo non ha niente a che vedere con quello di Mosca è un tre stelle un pò scarsino, però è pulito e vicino alla metro, quindi va bene così.
Dopo una doccia ritemprante, siamo usciti alla scoperta di questa nuova città e non è iniziata proprio bene perché fa freddissimo!
20 agosto
La prima visita è stata ad un’isoletta di fronte l’Hermitage. Premetto che qui è tutto isolette più o meno grandi , infatti le hanno dato il nome di Venezia del nord, ma ovviamente non esiste neanche il paragone!
In questa isola c’è una fortezza che lo zar fece costruire per difendere la città, imprigionare dissidenti e seppellire lui e la sua famiglia.
Infatti nella chiesa c’erano le tombe di molti Romanov, e la cosa particolare che non stavano, come da noi, nelle cripte o si vedeva solo la lapide…c’era proprio il sarcofago di marmo in mezzo la chiesa! Per la verità di “tauti” (bare in napoletano) ce n’erano una ventina, e ovviamente in questa chiesa, come nelle altre, non c’è traccia di sedie….solo tauti!
Subito dopo, abbiamo deciso di prendere la metro, andare su un altra isoletta, e fare un’altra passeggiata per raggiungere il museo zoologico dell’università, che contiene la collezione più grande al mondo di coleotteri (meno male che erano dietro a un vetro e soprattutto morti)e l’unico mammuth fossile intero trovato in Siberia. Ovviamente c’erano anche altri animali, beh tutti gli altri animali ed è stato divertente. Alle 19 rientro in albergo.
21 agosto
San Pietroburgo è una vera capitale europea: strade affollate, palazzi elegantissimi, chiese e palazzi reali ovunque. Un pò monotona, ma noi, niente affatto paghi della prima impressione, abbiamo percorso tutta la “prospettiva Nievskij, come ci proponeva la guida Touring, per ammirare i palazzi, i ponti ecc.
Siamo entrati nella chiesa della madonna del Kazan, devo dire molto bella e nella famosa chiesa “sul sangue versato” che mi ha deluso un po’. Da fuori e da lontano, sembra un’altra San Basilio, ma avvicinandoci inizia ad essere evidente che è molto più moderna (quasi 500 anni di differenza) e all’interno è molto sontuosa, ricoperta interamente di mosaici, ma…non è la stessa cosa, insomma è una classica cosa “in stile”, non è originale!
22 agosto
Stamattina ho dovuto acquistare un cardigan+ sciarpa di lana perchè ieri sera mi sono gelata!
Siamo poi andati in un mercatino nella via Sadovaya, ma era squallidissimo, solo scarpe (di plastica) vestiti (…), cose intime, insomma noi avevamo letto che era inutile andarci perché non solo non era un bel posto, ma non avremo trovato nulla, ed è così, la prossima volta dovremo fidarci di più delle segnalazioni.
Arrivati alla piazza centrale antistante l’hermitage, abbiamo fatto un giro per il parco e visitato la piazza dei decabristi, poi siamo rientrati, perché volevamo ritornare sulla Neva (fiume della città) per l’una (di notte).
Infatti c’è una particolarità, essendo la città sviluppata su più isole, queste sono collegate tra loro da grossi ponti in ferro che la notte si alzano per permettere alle navi grandi di passare ed è una cosa molto suggestiva da fare, ma purtroppo il primo ponte si alza all’una, noi già alle 11 eravamo distrutti e stava per iniziare a piovere, alla fine abbiamo desistito.
23 agosto
Oggi diluvia, ma noi, che avevamo già visto le previsioni, abbiamo destinato la giornata odierna alla visita dell’hermitage, uno dei musei più belli e prestigiosi di tutto il modo, soprattutto la pinacoteca!
L’unica cosa non preventivata è stata un’ora di fila sotto l’acqua!
Comunque il museo è davvero bello, ma soprattutto enorme! Infatti abbiamo fatto il “giro breve” consigliato dalla guida Touring… di sole 6 ore per vedere solo i quadri più belli e più prestigiosi!
Dopo siamo tornati in albergo, perchè la giornata non ci ha permesso di fare altro, visto che ancora diluvia!
24 agosto
Il programma di questa giornata era stato già definito a fine luglio perché avevo contattato una guida russa che parla in italiano per andare alle due residenze fuori città: il palazzo di Caterina la grande, il cosiddetto palazzo d’estate e le fontane del palazzo Peterov.
Ci siamo accodati a un gruppo italiano e dall’hotel Mosca, ad una fermata di metro dal nostro albergo, siamo partiti con un pullman alla volta del palazzo d’estate! Inutile descriverne la magnificenza, tutto uno scintillio di oro ovunque e soprattutto abbiamo visto la famosissima “camera d’ambra” con relativa storia, e le vicende della zarina più famosa (Caterina appunto).
In primissimo pomeriggio siamo arrivati all’altro palazzo per ammirare le stupefacenti fontane!
Ebbene, noi siamo di Caserta e la reggia vanvitelliana che abbiamo qui non è quel che si dice una “casa di campagna”, ma le fontane di Peterov, non credo abbiano paragoni, sono abbaglianti! E poi c’è anche da dire che lo zar era un buontempone, aveva disseminato il parco di scherzi e giochi d’acqua per far bagnare tutti i suoi ospiti!
La sera, al ritorno, abbiamo deciso di andare a vedere almeno un ponte che si alzava, anche se il freddo e la minaccia di pioggia non ci ha fatto propendere per il battello, siamo stati affacciati quasi di fronte l’hermitage per ammirare l’evento. Molto bello!
L’inconveniente è sorto all’una e 45 quando siamo tornati. La metro, e lo sapevamo, era chiusa, ma anche di autobus non ne abbiamo incrociati!!!! E alla fine, siamo tornati in albergo a piedi.
Per la verità si usa molto fermare auto private e contrattare per farsi accompagnare ovunque, lo fanno praticamente tutti, ma i russi non parlano inglese e….sarà per le nostre origini napoletane, ma non ci siamo fidati ad entrare in macchina di uno sconosciuto e abbiamo preferito fare i 3 km a piedi!
25 agosto
Ultimo giorno, stasera abbiamo l’aereo. La mattina abbiamo fatto tutte le nostre cose con grande calma. L’ultima cosa da vedere, era un altro mercato. Questo ci era stato segnalato perché è un mercato alimentare e a detta di molti, molto conveniente e particolare… io mi chiedo se le persone che scrivono le recensioni, facciano mai la spesa…l’unica particolarità era che si vendeva il caviale!
Per il resto era un normalissimo mercato al coperto.
Poiché restava ancora qualche ora, siamo andati a vedere l’incrociatore “Aurora”, famosa nave da guerra che diede l’ancor più famoso segnale di inizio della rivolta dei rivoluzionari con un colpo di cannone, ancorata più o meno di fronte il palazzo d’inverno e ora sede di un museo. Purtroppo la fila era talmente lunga che non siamo potuti salire sulla nave!
In pomeriggio siamo tornati in albergo per recuperare i bagagli e prendere la metro per raggiungere lo stazionamento degli autobus per l’aeroporto.
In definitiva è stato un viaggio molto bello e interessante, e forse andrò un po’ controcorrente, però tra le due città ho apprezzato più Mosca, sarà per la diversità dalle altre capitali europee, ma, secondo me ha molto più fascino, il fascino insolito ed esotico della Russia!