Due settimane nell’atmosfera cordiale di Cuba
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Partiamo il 5 aprile con volo diretto Bologna-L’Avana con la compagnia Blu Panorama, in molti forum questa compagnia non gode di buona fama ma offre un volo diretto ad un costo decisamente concorrenziale (720 euro compresa assicurazione annullamento in quanto prenotato con qualche mese di anticipo) per cui non esitiamo ad acquistare i biglietti… e non ce ne pentiremo! (costo totale del viaggio, comprensivo di volo, circa 1.500,00 euro a testa).
Il volo parte con circa tre quarti d’ora di ritardo che però vengono recuperati durante il viaggio per cui atterriamo all’Avana all’orario previsto. All’arrivo recuperiamo i bagagli e subito troviamo ad attenderci l’autista che ci porterà a “casa Emilio” (25 CUC a notte). Abbiamo prenotato questa casa particolare tramite il sito internet casecuba.com scegliendo di stare nella zona della Avana veja. Casa Emilio è una casa coloniale davvero ospitale, dal di fuori tutte le case sembrano piuttosto malandate ma spesso nascondono all’interno appartamenti davvero carine ed accoglienti. La sala all’ingresso è coloratissima e molto curata, le stanze sono semplici ma graziose e pulite. Nei giorni seguenti verrà a trovarci Ignazio, il signore di Casecuba.com, ci darà qualche consiglio per la ns vacanza oltre che a un tot di indicazioni su un possibile itinerario (noi però abbiamo ne abbiamo già studiato uno). Unico “neo di Casa Emilio: la colazione non è granchè in termini di qualità (3 CUC a testa: uova, pane , caffè e succo). Inizia il nostro primo giorno all’Avana, la visitiamo muovendoci esclusivamente a piedi, gironzoliamo nel vero senso della parola tra le vie dell’Avana Veja usando questo primo giorno per ambientarci senza alcuna frenesia: vicinissima a casa Emilio (che consigliamo per l’ottima posizione) troviamo Plaza S.Francisco, a seguire la bellissima Plaza Veja e Plaza des Armas con il mercatino dei Libri. Arriviamo fino al Capitolio e poi un bella passeggiata sul Malecon. Pranziamo in un bar su calle Obipso, pollo con bevanda per 10 CUC a testa, la sera un Moijto al Cafè Paris e poi ottima cena alla Lueva de oro con aragosta e moijto a 10 CUC a testa.
7 aprile
Decidiamo di far colazione al cafè S.Domingo (sopra alla pasticceria), il menù è piuttosto vario ma in realtà hanno un decimo di quanto scritto, cmq prendiamo un pezzo di torta davvero squisita!Ci dirigiamo verso Plaza della Revolution e nel frattempo veniamo fermati ripetutamente da Cubani che ci chiedono da dove veniamo ecc ecc, tra questi anche una coppia di ragazzi che, con la scusa di mostrarci i luoghi dove si tiene il “festival della salsa”, cerca di farsi offrire da bere. Rifiutiamo non tanto per i soldi di una bevanda, ma perché siamo estenuati da questa mezz’ora di conversazione finalizzata ad avere un moijto gratis, ok anche questa è Cuba ma siamo appena arrivati e dobbiamo ancora far l’abitudine a questo “atteggiamento” tipico soprattutto dell’Avana. Continuiamo la ns “passeggiata” ma Plaza della Revolucion è davvero distante e fa caldissimo, si attraversano zone di scarso interesse e poco turistiche, arriviamo decisamente stanchi, saliamo al mirador dove la vista sulla città è bellissima! La Plaza è enorme, scattiamo qualche foto e ci riposiamo un po’, oltre alla plaza e al mirador non c’è praticamente nulla, pensavamo di fermarci a pranzare qui ma l’unica cosa che troviamo è un distributore automatico di bevande! Per tornare a porta a plaza des Armas prendiamo un coco taxi per 10 CUC (scopriamo anche che il tragitto è lungo 10 km!). La sera ceniamo al Dominica, rist italiano che offre una discreta pizza, spendiamo 15 CUC a testa ma dai prezzi del menù capiamo che si sono palesemente sbagliati, omettendo probabilmente 1 pizza dal conto..Dopo cena prendiamo un taxi per andare a vedere la “Cerimonia del Canonazo” (5 CUC per andata e 5 per il ritorno). La fortezza è davvero bella (ingresso 8 CUC a persona) e tenuta molto bene. Il cielo è nuvoloso, temiamo un temporale ma fortunatamente riusciamo a goderci lo spettacolo senza questo inconveniente.
8 aprile
Prendiamo un taxi per la stazione Viazul (10 Cuc – il taxi ce lo facciamo chiamare da casa Emilio). Alle 9.00 parte il bus già prenotato (abbiamo prenotato dall’Italia tramite il sito della Viazul), i bagagli vanno “imbarcati”, il bus è piuttosto confortevole; alle 12:15 circa arriviamo a Pinar Del Rio, cerchiamo un taxi per Maria La Gorda, i prezzi sono più alti di quelli indicati nella Lonely Planet, ci chiedono addirittura 100 Cuc poi troviamo un taxista che ne chiede 70 (sono due ore e mezza di viaggio) e accettiamo. Arriviamo a Maria La Gorda verso le 14:30 ma la stanza è pronta alle 16:00, siamo stanchi per il lungo viaggio e sinceramente non vediamo l’ora di sistemarci e iniziare il ns soggiorno, abbiamo prenotato dall’Italia già da qualche mese e infatti siamo un po’ delusi quando ci dicono che non abbiamo la stanza sul mare ma siamo invece nella zona garden, in pratica un sorta di bungalow di legno, molto carino e spazioso ma credevamo ingenuamente che l’aver prenotato con largo anticipo ci assicurasse una delle sistemazioni migliori; in ogni caso gli alloggi sul mare costano qualche Cuc in più ma la cosa buffa è che con la prenotazione internet non è possibile scegliere il tipo di alloggio per cui in sostanza credo che riesca ad avere la stanza sul mare chi arriva senza prenotazione ed ha la fortuna di trovarla libera o chi, telefonando o tramite agenzia, specifica in anticipo tale richiesta. Cmq i bungalow sono davvero comodi e non sono assolutamente lontani dalla spiaggia. Ceniamo al buffet del “villaggio” (la cena va prenotata al mattino pagando 13 CUC a testa escluse bevande), la cena è davvero pessima, l’unica cosa passabile sono caffè, frutta e dolci!
9 aprile
Che meraviglia, oggi finalmente possiamo goderci in toto questo luogo fantastico, raggiungerlo non è semplice ma una volta arrivati davvero si entra in un’oasi di tranquillità e relax. I turisti sono per lo più sub, qui c’è un centro diving molto famoso e dicono sia un luogo ideale per le immersioni. Noi non siamo sub ma vi assicuro che è un luogo ideale anche per chi vuole solamente rilassarsi davanti ad un mare veramente favoloso! La colazione a buffet (compresa nel prezzo della camera) non è male, per cena decidiamo invece di andare nel ristorante, accanto al bar e alla reception, mangiamo benissimo spendendo 30 CUC in due bevande incluse, non conviene cenare al buffet! Io prendo un’ottima bistecca di pesce alla griglia con patatine ed Emanuele gamberi impanati con patatine.
10 aprile
Un’altra giornata di relax totale, purtroppo i mosquitos sono molto fastidiosi, a volte si fa davvero fatica a starsene sdraiati a prendere il sole, spruzziamo il repellente su tutti i lettini cmq passiamo in acqua gran parte del tempo, il mare è splendido e ha colori meravigliosi! Ceniamo anche oggi al ristorante, 25 CUC in due per Gamberi alla griglia e pizza.
11 aprile
Colazione (vorremmo farla “all’aperto” ma i mosquitos sono fastidiosissimi così stiamo dentro alla sala) poi alle 10:30 attendiamo il bus che giornalmente porta i turisti che da Vinales vogliono trascorrere una giornata a Maria La Gorda, chiediamo all’autista se al ritorno ha due posti per noi, e ok, si po’ fare! Ultime ore di spiaggia in questo luogo fantastico, un po’ di relax al bar e poi alle 17.00 partenza (20 CUC a testa). Durante il tragitto notiamo che la strada è invasa da migliaia di enormi granchi rossi! Che spettacolo, sono ovunque, in mezzo alla strada, negli argini, sopra gli alberi (tanto che essendone completamente ricoperti sembrano di colore rosso e soprattutto danno quasi l’impressione di muoversi tante sono le zampette di granchio che vi si muovono sopra!!!).
Inizia un temporale e intanto continuiamo il ns viaggio, arriviamo a Vinales alle otto di sera, dunque c’è da dire che, tramite Ignazio avevamo chiesto (tutto tramite sms, davvero comodo!) di prenotare una casa a Vinales, così gli accordi erano che al ns arrivo avremmo trovato qualcuno con un cartello con il ns nome. Arriviamo che è già buio, l’autista molto gentile accompagna ogni turista alla propria casa ma noi non sappiamo quale sia, sappiamo solo che in piazza qualcuno dovrebbe aspettarci ma effettivamente questo qualcuno non sapeva nemmeno il ns orario di arrivo, noi avevamo detto ad Ignazio che saremmo partiti da Maria La Gorda alle 17.00 con un pullman privato, in piazza non c’è nessuno, l’autista scende, entra in un bar e torna con una signora che ci saluta e non capiamo niente di quello che dice; diamo per scontato che sia lei la persona contattata da Ignazio, siamo stanchi e non ci facciamo troppe domande. Ignazio, all’Avana, ci aveva parlato di una casa particolare a Vinales,(casa nella quale lui indirizzava la maggior parte dei turisti) lasciandoci un biglietto con l’indirizzo, tale indirizzo non corrisponde alla casa di questa signora ma è anche vero che qui a Cuba ci si aiuta molto e capita spesso che se qualcuno non ha posto per accogliere turisti, chieda ad un amico, un vicino o un parente, proprietario di una casa particolare, di ospitarli. Conclusione: rimaniamo nel dubbio se questa sia o meno la casa prenotata da Ignazio…
La casa è davvero molto semplice, costa 20 CUC a notte, io non chiudo occhio e non riesco a spiegarmi come un gallo possa cantare a tutte le ore della notte, davvero..è un incubo! Il bagno è piuttosto spartano, la doccia va ad elettricità? Rimango un attimo perplessa quando la vedo, provo a spostare un po’ la levetta dell’acqua calda…e dalla doccia inizia ad uscire fumo! Ops….fare la doccia non mi da molta serenità!
12 aprile
Facciamo colazione, è davvero buona! Chiediamo alla signora la possibilità di fare un’escursione nella valle e così lei contatta una guida che viene a prenderci direttamente alla casa. Paghiamo 15 CUC a testa per un tour che inizia alle 9.00 di mattina e termina alle 15.00, sempre a piedi, nelle splendide valli di Vinales, la guida è fantastica, ci spiega tutto ciò che riguarda la coltivazione del tabacco e ci mostra tutte le piante del territorio, è anche molto simpatico, ci porta in una “cueva” e qui, un po’ perplessi, facciamo il bagno in un fiume sotterraneo: la guida ha decantato a lungo questa esperienza ma sinceramente l’avrei evitata soprattutto perché poi si deve continuare il tour fradici, ok è caldissimo ma intanto mi sono ritrovata con le scarpe inzuppate (dentro alla grotta poi non è così semplice ripulirsi per bene dal fango e asciugarsi…con cosa poi??). Al ritorno siamo KO, ceniamo alla casa particolare e con 10 CUC a testa ci preparano un’ottima aragosta, ma non solo quella, la tavola è piena di contorni, riso, papas, verdura….
13 aprile
Andiamo all’agenzia Cubanacan per chiedere info in merito allo spostamento per Cayo Levisa. Poi prendiamo un pulmino che in pratica effettua un tour di tutte i maggiori punti di interesse della zona. Il costo del biglietto è di 5 CUC a testa, il pulmino ripercorre sempre lo stesso tragitto per tutto il giorno, per cui si può scendere dove si vuole, stare quanto si vuole e poi risalire al prossimo passaggio del bus, ottima organizzazione! Il giro è interessante, anche senza scendere ad ogni fermata si può comunque apprezzare tutto il paesaggio circostante, facciamo sosta all’hotel Jasmine dove, da una terrazza panoramica, si gode di un’ottima vista sulla valle dei Mogotes e pranziamo nel bar adiacente la terrazza. Vediamo il Murales della Preistoria e decidiamo di non fermarci alla Cueva dell’Indio che a detta della ns guida del giorno prima, non vale granchè.
Inizia un forte acquazzone ma per fortuna non dura molto e la sera usciamo per goderci un buon aperitivo in questo paese davvero molto accogliente! Beviamo ottimi moijto (2 CUC) in un locale frequentato da turisti e gente del posto, qui le persone del luogo sono davvero cordiali, amano parlare con i turisti ma a differenza dell’Avana non cercano nulla in cambio, parlano della loro terra, del loro lavoro e al max ti chiedono se hai bisogno di una guida, se vuoi fare un giro a cavallo ecc, ma il tutto senza la minima insistenza!
Dopo un po’ di Mojito…andiamo a cena a “la casa de don Tomàs”, cena davvero buona e spendiamo meno di quanto pensassimo, 20 CUC in due.
14-17 aprile
Salutiamo la proprietaria della casa e saldiamo il conto (att.ne: nelle case particulares l’acqua in bottiglia è piuttosto cara, meglio comprarla nei market). Non siamo stati male ma sicuramente è stata una sistemazione piuttosto spartana, forse avendo un po’ più tempo a disposizione sarebbe stato il caso cercare una sistemazione un po’ più accogliente e anche pulita.
Alle 8.30 prendiamo il bus per Palma Rubia (10 CUC a testa). Da Palma Rubia prendiamo il traghetto (10 CUC a persona andata e ritorno) per Cayo Levisa (35 minuti).
Arriviamo sull’isola, veniamo subito accolti dal personale dell’hotel (l’unico sull’isola), abbiamo prenotato dall’Italia tramite il sito in quanto essendo l’unica possibilità di alloggio sull’isola volevamo essere sicuri di non dover rinunciare a questa tappa! Non ci aspettavamo di certo però questo tipo di sistemazione! Il bungalow è splendido! Non è nella prima fila di fronte al mare, ma è cmq sulla spiaggia, il mare è a due passi così come il ristorante e il bar. E’ vero noi siamo viaggiatori “zaino in spalla” abituati spesso ad alloggiare in camere “spartane” e molto semplici, per cui una sistemazione un po’ più carina ci fa subito un certo effetto, ma questo bungalow è davvero al di sopra di ogni nostra aspettativa, è enorme, pulitissimo, la doccia è in pratica una piccola stanza con due doccie e una panca, il bagno è enorme, tv, frigo, letto comodo, piccolo salotto e fuori amaca, angolo doccia per ripulirsi dalla sabbia e salottino in terrazza! Ma non è tutto, la cucina del ristorante è ottima, scopriamo che la capo cuoca è una signora italiana! La scelta è vasta e davvero non ci si può lamentare di qualità e quantità. Scopriamo essere tra i pochi ad aver prenotato questo hotel autonomamente, quasi tutti gli italiani presenti sono con la Press Tour, forse gli stranieri che incontriamo invece sono viaggiatori “autonomi” come noi. Cmq noi siamo un po’ “orsi” e cerchiamo sempre di non mischiarci troppo, questo poi è un luogo davvero romantico! Dopo la casa particolare di Vinales ammetto che un po’ di comodità le apprezziamo volentieri!
Qui a Cayo Levisa passiamo 3 giorni di relax, purtroppo è un periodo molto ventoso e sicuramente chi si aspettava di vivere una tipica vacanza di mare scegliendo se prendere il sole sul lettino o sdraiati sul bagnasciuga, ne rimarrebbe deluso. Se ci si sdraia al sole il vento dopo un po’ diventa piuttosto fastidioso, la sabbia è fine e viene sollevata, il mare non è piatto ma sempre un po’ agitato, l’acqua è bellissima, dai toni molto differenti rispetto a Maria La Gorda, i colori qui sono più intensi e tendono al verde, l’acqua è comunque splendida ma è ovvio che un mare calmo lo si gode sicuramente di più. Ma noi non abbiamo di certo intenzione di farci rattristare dal vento, viaggiare significa anche sapersi adattare a quel che si trova, la natura è la padrona di casa, il vento non ci permette di crogiolarsi al sole ma questo non vuol dire che non potremo godere quest’isola così affascinante. Abbiamo trascorso le giornate esplorando l’isola facendo meravigliose passeggiate, il luogo è suggestivo, spesso ci si trova soli sulla spiaggia, dalla parte sinistra del resor si arriva ad una zona selvaggia piena di mangrovie, non c’è anima viva, solo un grandissimo silenzio e al mattino le orme degli uccelli che abitano questi luoghi.
Dalla parte destra lo scenario è magnifico, una lunga spiaggia bianca lambita dal mare dai mille colori, non è limpido come a Maria La Gorda ma d’altronde la sabbia è finissima e con il vento il mare non è mai calmo.
Purtroppo l’ultimo giorno è arrivato, è nuvoloso ma ironia della sorte, non tira vento! Insomma…se c’è il sole tira vento e se non tira vento..è nuvoloso! Non so quale sia effettivamente il clima tipico di Cayo Levisa, credo cmq che non sia così raro incontrare il forte vento, è una meta “particolare”, a noi ha regalato
Momenti bellissimi, forse proprio per questo aspetto un po’ selvaggio che la rende affascinante ma probabilmente non adatta a tutti. Abbiamo incontrato altri ragazzi italiani e nonostante il vento nessuno di noi è rimasto deluso dal soggiorno in questo posto incantevole.
Nel pomeriggio fa capolino un po’ di sole e riusciamo a salutare l’isola con un bel bagno, il mare è più calmo e infatti come ci aspettavamo… è bellissimo!
Per uno strano gioco di colori ci si rende conto della sua trasparenza solo una volta entrati in acqua! Dalla riva non sembra così limpido, la sabbia finissima viene sollevata e quindi appare un po’ torbida, ma dopo due passi sembra di essere in una piscina.
18 aprile
…oggi c’è il sole! Non è giusto… il vento cmq non manca mai.
Dobbiamo partire, da Cayo Levisa parte un traghetto la mattina e uno il pomeriggio, abbiamo optato per quello della mattina, con il senno di poi e avendo dovuto rimanere un giorno in più a Cuba causa vulcano islandese, avremmo decisamente optato per il traghetto della sera!
Cmq sappiamo del vulcano ma non sappiamo ancora se il ns aereo partirà o meno per cui non ci resta che rispettare il ns programma e tornare all’Avana.
A Palma Rubia ci aspetta il ragazzo della Cubanacan (affidabilissimi) e ci porta all’Avana (neanche 3 ore di viaggio).
Ci facciamo portare a Casa Emilio, avevamo chiesto se ci tenevano la stanza e infatti fortunatamente è tutto ok, ci sistemiamo, facciamo un giretto per l’Avana e poi riposo.
La sera solito mojito al cafè Paris, poi Boteguita del Medio e cena con paella al rist Valencia: semplicemente squisita, la paella più buona che abbia mai mangiato!
19 aprile
Ci informiamo sul ns volo, dovremmo partire oggi, dall’Italia le notizie sono incerte ma in aeroporto ci dicono che il volo è confermato.
Vogliamo far colazione al cafè S.Domingo ma non hanno niente… così andiamo in Plaza Veja, in un bar nell’angolo specializzato in caffè, mangiamo due ottime fette di torta e continuiamo a gironzolare per cercare qualche souvenir da portare a casa. Poi ci arriva un messaggio dall’agenzia presso la quale abbiamo comprato il biglietto aereo: il ns volo è stato spostato alla stessa ora del giorno dopo! Torniamo a Casa Emilio e disdiciamo il taxi che avevamo prenotato per l’aeroporto, mangiamo qualcosa in camera, un giretto fuori e a nanna sperando di poter partire il giorno dopo. A dire il vero non siamo così preoccupati, ci rammarica però pensare che avremmo potuto goderci un giorno in più a Cayo Levisa, l’Avana è una bella città ma ci sembra di averla già girata in lungo e in largo! Cmq già siamo stati fortunati ad avere l’aggiornamento sul volo spostato.
20 aprile
Colazione al “solito” bar di Plaza Veja, torta e cappuccino, neanche 5 CUC in due. Telefoniamo in aeroporto, facciamo un paio di telefonate per essere sicuri ma…ci danno orari diversi!!! Consiglio…vi auguro non vi capiti una situazione simile ma nel caso non date troppo affidamento alle informazioni dell’aeroporto…nemmeno loro sanno con certezza gli orari, gli unici a saperli sono le compagnie aeree! Cmq di sicuro la notizia più attendibile è quella del CTS (l’agenzia in Italia con cui abbiamo acquistato il volo).
Siamo un po’ indecisi, è vero avremmo tutto il tempo per goderci in toto questo giorno in più all’Avana, secondo il Cts il volo dovrebbe partire in serata ma all’aeroporto stimano un altro orario, così facciamo una patta e decidiamo di finire la ns colazione con calma, tornare alla casa, fare i bagagli e andare in aeroporto per seguire da lì la situazione.
Arriviamo e notizie sicure non ce ne sono, gli orari nel tabellone continuano a cambiare, spariscono…riappaiono…qualche momento di sconforto c’è ma è più che altro stanchezza, constatiamo che però tutto sommato noi siamo anche fortunati, ci sono un sacco di turisti in fila da ore e ore perché l’Air France ha dovuto far slittare un tot di voli e così alcune partenze sono posticipate addirittura di 4/5 gg! Alcune persone, già provviste di biglietto di ritorno, sono state costrette ad acquistare un ulteriore biglietto di un’altra compagnia per poter anticipare il rientro! Insomma: il caos, noi siamo fortunati, il ns volo è confermato e così la sera ci imbarchiamo (se cmq avessimo dato retta esclusivamente alle notizie provenienti dall’Italia avremmo goduto qualche ora in più di spensieratezza!).Siamo esausti ma non è finita, dietro ai ns posti due bambini non smettono di urlare e dare calci ai sedili….non ce la posso fare! E’ sera, siamo stanchi e vorremmo dormire, Emanuele chiede per favore un po’ di silenzio ma il papà scocciato risponde che sono solo bambini…ok ma…potremmo forse passare una notte così? Per fortuna scendono allo scalo di S. Domingo J…non credo proprio ce l’avrei fatta!
Che dire, Cuba è una grande isola e la ns è stata una visita molto limitata, in 15 gg si potrebbero sicuramente inglobare più tappe ma non volevamo rischiare di fare “toccata e fuga”, in ogni caso per vedere bene Cuba servono molto più di due settimane per cui abbiamo pensato di limitare il ns viaggio ad alcune tappe, quelle che in questo periodo più ci ispiravano, volevamo avere il tempo per visitare l’Avana senza però avere sempre la guida alla mano, a volte è davvero bello camminare senza meta, ammirando ciò che si incontra, senza cercare niente, è bello osservare la gente, il modo di vivere, le loro case così vecchie, così ricche di fascino e di storia, ammirare le bellissime auto che colorano la città e sentire sempre in sottofondo la loro musica, un ritmo che ti avvolge, ti incanti nel vederli ballare e nel sentirli cantare con le loro voci così piene. Volevamo vedere l’Avana ma anche tuffarci nel bellissimo mar caraibico e Maria La Gorda ha fatto per noi, ore e ore di viaggio ma ne vale la pena, in cambio si ha un mare e una pace poco comuni, poi Vinales, un paese piccolo e colorato e anche qui è stato bello perdersi tra la gente, parlare con loro sorseggiando un Mojito, camminare nelle loro valli e fermarsi a parlare con un vecchio coltivatore di tabacco che avrà incontrato e parlato con mille turisti ma non per questo ha tolto passione ha quello che dice, ti racconta il suo lavoro con trasporto e tu ti senti davvero un privilegiato per essere lì, in quel momento, ad ascoltarlo.
Cayo Levisa era un po’ la ns tappa “fighetta”(passatemi il termine), effettivamente non è stato come credevamo ma chi è abituato a viaggiare, sa che non bisogna mai idealizzarsi troppo i luoghi, può capitare di non trovare esattamente ciò che si credeva ma questo non significa necessariamente delusione, per noi ha significato scoperta, il vento ci ha “costretto” a piacevoli passeggiate in solitudine, ci ha spinto alla scoperta di questa piccola isola e forse senza vento non lo avremmo fatto.
E poi il volo spostato, neanche questo era prevedibile, ma in un viaggio l’imprevedibile è sempre da mettere in conto, lo stato d’animo con cu si vivono certe situazioni serve anche a capire quanto si è “solo turisti” e quanto si è viaggiatori!
Di Cuba rimangono tanti ricordi, l’Avana forse ha conquistato il ricordo più grande, è magica davvero, abbiamo incontrato persone fantastiche, casa Emilio la consigliamo con tutto il cuore, sono assolutamente cordiali ma mai invadenti, Ignazio di Case Cuba è disponibilissimo e un ottimo riferimento in loco.
Sia a Maria La Gorda che a Cayo Levisa sono presenti solo gli unici “resort” di cui ho parlato per cui consiglio di prenotare in anticipo tramite i loro siti.
A Vinales invece le case particulares sono ovunque, per cui la cosa migliore è dare un’occhiata e vedere quella che fa al caso vostro.
Noi abbiamo scelto di muoverci con taxi e bus questo perché le tappe del viaggio non erano molte e cmq tutte ben collegate, con i trasporti locali ci siamo trovati davvero bene, sia con i bus pubblici che privati e così con i tassisti!
Per qualsiasi info potete scrivere al mio indirizzo (lara.angeli@alice.it) e sarò lieta di rispondervi!