Safari in Tanzania 5

Un viaggio indimenticabile...
Scritto da: bushbaby
safari in tanzania 5
Partenza il: 16/08/2012
Ritorno il: 25/08/2012
Viaggiatori: 7
Spesa: 3000 €
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Un viaggio alla scoperta dei Parchi del Nord della Tanzania (Arusha National Park, Tarangire, Lake Manyara, Serengeti, Ngorongoro).

Dopo un anno il sogno si realizza…

A settembre del 2011 io e la mia amica iniziamo la ricerca dell’agenzia di safari ideale per organizzare quello che per noi è un sogno da realizzare, un safari in Tanzania a contatto diretto con gli animali che popolano quei luoghi. Prendiamo in considerazione veramente diverse agenzie ma quella che alla fine ci convince è la Rift Safari che ha sede ad Arusha ed è gestita da Claudia e Massimiliano. Mai scelta si rivelò più azzeccata. Dopo innumerevoli richieste e mail cui Fabio (fedele e utilissimo collaboratore) risponde sempre prontamente, optiamo per il seguente itinerario e strutture ricettive:

1) Arusha National Park (River Trees) per una notte;

2) Tarangire (Tarangire Safari Lodge) per due notti;

3) Lake Manyara (Kirurumu Tented Lodge) per una notte;

4) Serengeti (Serengeti Kati Kati) per due notti;

5) Ngorongoro (Ngorongoro Wildlife Lodge) per una notte.

E così a Gennaio 2012 stipuliamo il contratto di viaggio con la Rift, versiamo l’anticipo e speriamo che tutto vada per il meglio…

Il tempo trascorre veloce e tra: vaccini ( antitetanica, febbre gialla anche se non obbligatoria, tifo, colera, epatite b ma non antimalarica perchè troppo invasiva) disbrigo pratiche documenti (abbiamo preferito ottenere visti dall’Italia per evitare le lungaggini burocratiche in Tanzania attraverso la “vistonline” che nel giro di due settimane ci ha rispedito i passaporti) e domande a Fabio su ogni genere di dubbio che risolve puntualmente; ecco che il 16 agosto il sogno può cominciare. Siamo in 7 e partiamo da Cagliari nel primo pomeriggio. Alle 23:00 partiamo da Milano Linate con volo Ethiopian Airlines (assolutamente da consigliare) e dopo uno scalo ad Addis Abeba giungiamo ad Arusha circa alle 15:00 del 17 agosto 2012. (Fuso orario Tanzania un ora in più rispetto all’Italia).

All’uscita troviamo Rama (la nostra guida) ad attenderci col nostro fuoristrada che ci porta immediatamente nel primo parco: Arusha National Park dove vediamo i primi animali dal vivo e sopratutto da molto vicino.

Dopo una notte al River Trees, assolutamente da consigliare sia per il cibo che per posizione e pulizia, e dopo una breve tappa alla sede della Rift dove Massimiliano ci fornisce qualche spiegazione sul viaggio che affronteremo, partiamo per il Tarangire. Lungo la strada siamo affascinati dai colori , dal caos che regna, dalle persone che camminano lungo strada e iniziamo a renderci conto piano piano di quanto sarà difficile raccontare tutte queste emozioni.

Arriviamo nel Tarangire dopo qualche ora e iniziamo immediatamente il nostro safari e da quel giorno e per tutti i giorni a seguire sarà un susseguirsi di emozioni. Vediamo nel corso dell’intero safari, tutti gli animali possibili e immaginabili da una vicinanza che veramente ci sorprende: gazzelle di Thompson, gnu, zebre, giraffe, bufali, elefanti, babbuini, leoni, leopardi, ghepardi, bufali, rinoceronte, manguste, istrice, bushbaby e tanti altri ancora. E vediamo una vegetazione che non ci aspettavamo, baobab immensi che sembrano animati, alberi della salsiccia e acacie dal fusto giallo, foreste, laghi e campi immensi completamente gialli..ogni giorno cambiano gli scenari perciò l’entusiasmo aumenta ogni giorno che passa.

Da ogni parco visitato riceviamo delle sorprese… il Tarangire ci spiazza per i baobab, per le numerose specie incontrate, per la diversità degli scenari che incontriamo e per l’incontro con 16 leonesse tutte beatamente rilassate sotto un albero che Rama, la nostra fantastica guida, ci porta ad ammirare da vicino, e per la lotta tra un babbuino maschio che per accoppiarsi con la femmina cerca di ammazzare il piccolo che la mamma difende strenuamente correndo velocemente intorno al nostro fuoristrada..è per noi una scena comica e coinvolgiamo nei nostri commenti anche Rama che appare più divertito da noi che non dai babbuini..

Il Lake Manyara è un parco più piccolo ma la presenza dell’acqua lo rende diverso dagli altri..vediamo una quantità incredibile di uccelli e di colonie di babbuini, nonchè i primi ippopotami e abbiamo un incontro ravvicinato con un gran bell’elefante che ci sbarra la strada mettendosi davanti al fuoristrada e portando Rama a consigliarci di stare in silenzio e di non muoverci..per fortuna dopo qualche minuto e dopo averci sventolato le orecchie in faccia si allontana pacifico e io posso riprendere a respirare…la paura per me e un altro compagno di viaggio sarà tanta mentre gli altri (secondo me per incoscenza!!!) non sembrano cosi preoccupati…La notte decidiamo per il safari notturno, esperienza adrenalinica, nel corso della quale ci siamo veramente divertiti..Si svolge su un fuoristrada messo a disposizione dai gestori del parco ed è completamente aperto su tutti i lati e sul tetto e in compagnia di un ranger armato (nel nostro caso si trattava di una donna che ha dormito tutto il tempo) di una guida e di un altro ragazzo che seduto sul cofano della macchina illumina lo spazio alla ricerca di animali..siamo riusciti a vedere : manguste, cat silver, istrice, ippopotami, gnu, piccoli pescolini che per noi sardi sembravano invisibili, elefanti e bushbaby di cui in realtà nessuno di noi ha nitidi ricordi. Abbiamo assistito ad uno spettacolo fantastico..per qualche istante il fuoristrada ha spento le luci permettendoci di godere della visione di numerose lucciole, che sembravano formare quasi un unico quadro col cielo stellato..e ragazzi il cielo stellato in Tanzania è da togliere il fiato..

Il giorno dopo partenza per il Serengeti attraverso il parco del Ngorongoro..è stata una giornata di trasferimento veramente impegnativa soprattutto perchè nel Serengeti incontreremo moltissimi fuoristrada che solleveranno una quantità di polvere indescrivibile..qui lo scenario cambia nuovamente e vediamo distese immense e senza fine di prati completamente gialli intervallati qualche volta da un albero o poco più…proprio questo ci lascia senza fiato, il contrasto con l’azzurro del cielo e il bianco delle nuvole ci emoziona..passeremo due giorni intensi e ricchi di emozioni, vedremo il leopardo sbranare la preda sull’albero e la leonessa puntare la propria preda salvo poi vedersela scappare e dormiremo in un campo tendato dove sentiremo, la prima notte il rumore del forte vento e la seconda la vicinanza della iena e degli elefanti.. sarà un evento che non dimenticheremo facilmente…

Dopo due giorni di safari partiamo per la nostra ultima meta, il Ngorongoro, cratere la cui caldera a detta di Carlo (lo studioso del gruppo) è la sesta per ampiezza al mondo..qui la sensazione è quella di essere dentro l’arca di Noè..circondati da un numero veramente impressionante di animali che quasi sfioriamo con le mani. Vediamo il rarissimo rinoceronte oltre a moltissime zebre, gnu, elefanti enormi, leoni e ippopotami..stremati ci rifugiamo per l’ultima notte al Ngorongoro Wildlife lodge..

Il giorno dopo si torna ad Arusha e si torna a casa…

Come sempre alla fine di un viaggio si tirano le somme e ci si chiede cosa ci ha lasciato, e così a distanza di qualche giorno mi rendo conto che il mal d’Africa non è un’invenzione ma una sensazione che ti assale dopo aver ammirato l’immensità dei luoghi, la maestosità dei baobab, la libertà degli animali, volti, colori, sapori, spazi infiniti che durante la nostra permanenza abbiamo assaporato in ogni istante..mi accorgo di provare grande senso di gratitudine per Rama la nostra fantastica guida parlante italiano, che per circa 10 ore al giorno aveva come obiettivo quello di rendere il nostro safari unico e così, in contatto con le altre guide, ci ha portato a vedere tutte le scene interessanti di avvistamento nei nostri dintorni..abbiamo ammirato la sua capacità e la sua passione per il lavoro ma anche la sua umanità..rimarrà sicuramente nei cuori di tutti noi.

Quanto alle notizie pratiche aggiungo che tutti i posti dove abbiamo dormito sono stati speciali e ci tornerei, seppure per differenti motivazioni. Il viaggio ci è costato circa Euro 2.800,00 tutto compreso (visti, vaccini, shopping, viaggio cagliari-milano); abbiamo usato repellenti al deet e ci siamo trovate benissimo (in questo periodo ci sono pochissime zanzare); mi riaffiderei assolutamente alla Rift safari; i lunch box sono ripetitivi e qualitativamente non rispecchiano le abitudini europee ma in fondo non siamo mai morti di fame; per le spese locali (bibite e souvenir abbiamo speso circa 250 dollari a testa); da non dimenticare macchina fotografica, binocoli, bandana e capello per la polvere, salviette umidificate..

Che altro aggiungere… Hakuna matata e buon viaggio!



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