Naxos… mare bellissimo, paesaggio selvaggio e cibo ottimo

Spiagge chiare, mare dalle mille sfumature di colore, paesaggio autentico, tantissimi animali, cibo divino, "bucati di polpi" e molto altro ancora. Ovunque domina la semplicità
Scritto da: fraweb
naxos... mare bellissimo, paesaggio selvaggio e cibo ottimo
Partenza il: 15/07/2012
Ritorno il: 29/07/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Ciao, sono da non molto tornata da una vacanza trascorsa a Naxos, scrivo alcune mie considerazioni, che spero possano essere utili.

La Grecia è una meta frequente delle mie vacanze estive, sono stata in diverse isole (Creta, Rodi, Santorini, Karpathos, Skiathos, Milos).

Devo dire che Naxos mi è piaciuta molto molto, anche se altre isole greche mi sono piaciute di più (ad esempio Milos, che mi è rimasta nel cuore, Skiathos, Karpathos, senza contare Santorini, che è unica, impareggiabile).

Ogni isola, comunque, ha una sua caratteristica, una sua peculiarità, che la rende diversa dalle altre, quindi ognuna ha un suo particolare fascino.

Naxos non è raggiungibile con volo diretto dall’Italia. Ci sono diversi modi per arrivarci: una scelta molto frequente è raggiungerla via Atene e da lì prendere o il traghetto e arrivarci via mare oppure l’aereo, facendo un volo interno. Altra possibilità è prendere l’aereo per Santorini o per Mykonos e poi da lì prendere il traghetto per Naxos.

Io ho scelto di raggiungerla da Santorini. All’andata ho preso un aliscafo veloce, al ritorno invece una nave più lenta. Mi sono trovata bene in entrambi i modi. Fra le due possibilità quella più economica è logicamente la seconda.

Per l’alloggio mi sono affidata anche io, come tanti altri italiani, a Carmine e Luisa, i due nostri connazionali che abitano a Naxos e che hanno un sito con varie strutture locali. Fanno da tramite.

Mi sono trovata molto bene. Personalmente ho conosciuto Carmine, gentile, disponibile, mi ha fornito anche una guida con alcune informazioni sull’isola (anche se già di mio, prima di partire, mi ero procurata, come sono solita fare, molte informazioni) e una cartina.

La sistemazione scelta è stata ottima, mi è piaciuta moltissimo.

L’appartamento era grandino (noi eravamo in tre), ben arredato. Una cosa che ho adorato è stata la terrazza, non molto grande ma deliziosa. Fatta in muratura, ad arco, aveva una bellissima visuale sulla piscina e più in lontananza si vedeva il mare.

Un posto che ci ha permesso di trascorrere la vacanza in tutta tranquillità, unici rumori sono stati qualche voce divertita di persone che facevano il bagno in piscina (piscina che comunque non era costantemente frequentata) e il canto del gallo, che amava simpaticamente canticchiare anche di notte, era un gallo quindi “sui generis”.

Gentilissima anche la proprietaria, Margherita, la quale parla poco inglese ma è stata ugualmente adorabile.

All’arrivo ci ha fatto trovare un buonissimo ciambellone al cioccolato e un piattino di miele con frutta caramellata. Anche durante il soggiorno ci ha donato altri dolcetti, qualche rinfrescante fetta di anguria e qualcosa da bere.

Come benvenuto, sul tavolino della terrazza, anche una piantina di basilico, che per i Greci è beneaugurante.

L’auto abbiamo noleggiata da “Akrogiali”, un rent car situato nella Chora, consigliatoci da Carmine. Questo rent car ci ha fatto un prezzo decisamente conveniente, proprio perché eravamo clienti della coppia italiana.

Naxos dà il benvenuto con la sua bella Chora, il paese più grande dell’isola.

Da subito non si può non notare la Portara, che è il simbolo dell’isola, costruita nel VI secolo A.C. .

Essa doveva essere la porta d’ingresso di un tempio dedicato ad Apollo ma mai terminato.

Bellissimo da lì ammirare il tramonto.

Alla Chora c’è tutto quello di cui si può aver bisogno, servizi, negozi, bar e taverne in cui poter gustare qualche piatto locale, a prezzi economici.

E’ un’isola montuosa, l’acqua è abbastanza abbondante; questo ha favorito lo sviluppo dell’agricoltura, sulla quale l’isola si basa molto. Ci sono diverse coltivazioni di verdure; non mancano neanche gli alberi da frutto. Le verdure e la frutta sono infatti ottime. Squisite, in particolar modo, sono le patate.

Sul territorio ci sono anche vaste zone brulle, ci sono moltissimi sassi, i quali, vengono impiegati nel costruire un’infinità di muretti a secco; essi delimitano anche i versanti più inclinati e pendenti.

L’isola non è stata ancora presa d’assalto dal turismo di massa, quindi conserva ancora un aspetto selvaggio, autentico e naturale, sono molti gli animali presenti: tantissime caprette e pecorelle, carino anche vederle attraversare la strada.

Un giorno ne ha attraversato un gruppo davvero numeroso che andava tutto di fretta, forse richiamato da qualcuno o qualcosa. Che forte!, andavano velocissime, come saette!

Oltre a pecore e caprette ci sono asini, galline, cavalli, mucche (quest’ultime a volte purtroppo costrette a stare legate tutto il giorno, sotto il sole cocente, con accanto un recipiente con un po’d’acqua), papere ecc.

A proposito di asinelli, una mattina, mentre facevo un po’ il giro dell’interno dell’isola, mi è capitato di incontrare un anziano signore che andava a dorso di un asinello e di assistere ad una cosa simpatica.

L’asinello trasportava un sacchetto pieno di carne. Il vecchietto, il quale aveva la maglia un po’ macchiata di sangue a causa della carne, aveva appuntamento con un signore per consegnargliela.

Cose semplici, che ormai nelle nostre città o paesi non si vedono più.

Ho scattato qualche foto e l’anziano signore è stato molto contento di essere stato fotografato, ne era molto compiaciuto.

Le abitazioni sono ben integrate nel territorio, sono basse, per lo più chiare, costruite con uno stile semplice.

Qua e là ci sono alcune strutture non terminate, probabilmente perché erano abusive e non avevano i regolari permessi, è una cosa che si vede spesso nelle isole greche.

La vegetazione c’è ma non molto abbondante, è soprattutto all’interno: macchia mediterranea, oleandri, ulivi, qualche albero di fico, ginestre (deve essere bellissimo quando sono tutte fiorite, stupendo essere circondati da cespugli gialli), molti cespugli di origano selvatico, menta, che emanano nell’aria il loro profumo ecc.

Anche Naxos, come molte isole greche, nei mesi estivi è molto ventosa (dei giorni di più, dei giorni di meno, a volte comunque il vento può anche essere assente) a causa del noto Meltemi.

Vorrei ora soffermarmi sulle spiagge.

Ce ne sono moltissime, tutte dall’acqua stupenda, limpida, con bellissime sfumature di colore.

La maggior parte di esse sono facilmente raggiungibili.

La zona con la maggior concentrazione di spiagge è sicuramente la zona sud-ovest (è questa la parte più turistica dell’isola), ce ne sono davvero tantissime, una accanto all’altra, tutte molto belle, sono un po’ simili tra loro, soprattutto alcune.

Tra quelle che ho visto, cito la bellissima Agios Prokopios, tra l’altro è una spiaggia riparata dal vento ed è fatta di una bella sabbia grossolana, fatta di tanti piccoli sassolini, per cui se anche tira vento essa non si alza. Acqua limpida dalle svariate varietà di azzurro. Si va presto a fondo, qui l’acqua è un po’ più freddina che in altre spiagge.

Spiaggia attrezzata con ombrelloni e lettini. E’ abbastanza economico prendere un ombrellone e due lettini, il costo è di 6 euro, se vorrete potrete ordinare, pagando, anche qualcosa da bere.

Vicino alla spiaggia ci sono tanti bar e taverne in cui andare a mangiare.

Se amate un buon espresso all’italiana andate a prenderlo al bar “Torno subito”, gestito da due milanesi, che hanno deciso di trasferirsi a Naxos e aprire un’attività.

Altra spiaggia molto bella è Plaka, è lunghissima. In gran parte è attrezzata (stessi prezzi economici di Ag. Prokopios per affittare ombrelloni e lettini e anche qui possibilità, pagando, di ordinare qualcosa da bere o mangiare, facendoselo portare direttamente all’ombrellone) ma ci sono anche parti dedicate alla spiaggia libera.

In alcuni punti ci sono anche delle belle dune di sabbia.

La rena è fine e chiara, acqua limpidissima (ancora di più che ad Agios Prokopios), con bellissime sfumature di colore. Qui l’acqua degrada più dolcemente, è particolarmente piacevole farci il bagno, anche per chi non sa nuotare benissimo.

Anche questa zona è ricca di bar e taverne.

Incantevole è anche il bel golfetto di Agia Anna, tra l’altro è in questa zona che io ho alloggiato. Bella baia, con anche un piccolo porticciolino e barchette ormeggiate in acqua.

Sabbia fine e chiara, acqua trasparente.

C’è anche una chiesettina bianca, che porta omonimo nome.

Una parte della baia è attrezzata con ombrelloni e lettini, c’è anche una parte con degli scoglietti e una zona più defilata in cui si può praticare anche il nudismo.

A proposito di scogli, qui ne troverete uno davvero carino, a forma di squaletto, con bocca semiaperta, dentro la quale sono stati collocati dei sassolini a mo’ di dentatura.

Molto bella, anche se ventosa, è la spiaggia di Mikri Vigla: qui è molto diffuso il windsurf, è molto carino fermarsi ad osservare chi lo pratica…è un tripudio di colori.

Sabbia fine e chiara, belle tonalità marine. Questa spiaggia non è attrezzata. Ci sono anche una serie di piccole calettine selvagge, ci si può fermare in quella che più piace. C’è una parte, dietro una collinetta, che è più riparata dal vento ma comunque anche lì si sente.

Per godersela pienamente bisogna aspettare una giornata senza vento.

Degna di nota è senza dubbio anche Aliko. C’è una spiaggia più grande e varie calette raggiungibili attraverso sentierini presenti nelle varie collinette ricoperte da macchia mediterranea.

Arrivati presso un grande rudere abbandonato si può parcheggiare e poi si può cercare l’angolo preferito.

Qui domina particolarmente l’aspetto selvaggio e la natura, non sono spiaggette attrezzate. Alcune calette sono particolarmente invitanti. Sabbia chiara, fine, acqua limpida, tanti pesciolini.

Nella costa sud-orientale una spiaggia che mi è piaciuta moltissimo moltissimo è Panermos, le sue caratteristiche la rendono unica, particolare. E’molto riparata dal vento.

Già da lontano la si riconosce: alle spalle della spiaggia c’è una fila di palme, che donano un tocco tropicale, caraibico, a tutto il contesto. Da quanto è bella sembra un quadro.

Sabbia mista a ciottoli (quelli che lambiscono la riva sono verdolini perché ricoperti di un sottile strato di muschio). L’acqua è limpida, dalle belle tonalità di verde, infatti si riflette in essa la vegetazione circostante. Anche qui è particolarmente piacevole fare il bagno (a riva ci sono i ciottoli ma poco più in là c’è sabbia), l’acqua degrada abbastanza dolcemente, moltissimi i pesci, è sufficiente qualche pezzetto di pane per radunarne in poco tempo una grande quantità.

Ci sono anche degli scoglietti laterali su cui è facile scorgere qualche bel riccio di mare.

Una simpatica particolarità di questa spiaggia è anche la presenza di due paperelle bianche, proprio tenere, che nuotano insieme in acqua o si riposano in un angolo di essa.

Ormeggiate nell’acqua della baia ci sono anche alcune barchette.

Panermos è una baia decisamente selvaggia, non è attrezzata, quando ci sono stata io c’era solo una piccolo furgoncino che vendeva bibite e qualche snack. Erano inoltre presenti delle sedie che credo siano state messe a disposizione da questo “barettino”.

C’è anche la possibilità di usufruire di due tavolini in pietra.

Questa baia sa trasmettere tranquillità, è un paradiso dal tocco esotico, la cui bellezza selvaggia deve essere preservata con amore e rispettata da tutti coloro che vi si recano, tenendolo pulito.

Ci sono stata due volte. Una volta sono addirittura scese in spiaggia due caprette nere, che si sono dirette verso un albero di fico dove c’era un contenitore con dell’acqua; si sono abbeverate, fermandosi un pochino e poi sono risalite da dove erano venute. Naturalmente immancabile una foto.

Da Agia Anna per arrivare a Panermos occorrono circa due ore di viaggio in auto. Il viaggio non è certo breve (ci sono anche molte curve, tornanti, strade strette) ma è molto bello, bei paesaggi. Alcuni scorci sono particolarmente suggestivi e panoramici, protagonista è la natura e i suoi suoni: il frinire dei grilli e delle cicale, il simpatico verso di qualche altro animale.

In certi punti, inoltre, la colorazione delle rocce del paesaggio circostante si tinge un po’ di arancio e rosso.

Sicuramente merita una sosta Moutsouna: piccolo e caratteristico porticciolo con alcune taverne in cui mangiare del pesce. Mi è piaciuto molto. C’è anche una piccola spiaggettina.

Luogo estremamente tranquillo, in cui regna la semplicità, è un posto un po’ distante da tutto.

Vi racconto un piccolo aneddoto: una mattina sono stata nel piccolo market presente per comprare qualcosa da mangiare da portare a Panermos ed ho assistito alla consegna del pane da parte della corriera…ebbene sì, il market veniva rifornito del pane giornaliero tramite corriera, cosa d’altri tempi, ormai inusuale per la nostra società.

Lungo il tragitto si incontrano anche altre piccole calettine, selvagge e deserte.

Merita sicuramente una visita anche la parte nord dell’isola. Anche in essa ci sono alcune spiaggette selvagge e deserte, per chi ama starsene un po’ tranquillo; esse spesso sono battute dal vento ed hanno il mare mosso.

In questa zona si trova ad esempio Abram, nel giorno in cui l’ho vista c’erano in spiaggia anche tre simpatici cagnolini che giocavano allegramente.

Molto carino è Apollonas, piccolo villaggio con porticciolo e spiaggetta. Anche esso molto molto semplice e tranquillo, mi è piaciuto davvero molto. Ci sono tante taverne e barettini in cui mangiare o bere qualcosa, in tutto relax e con davanti agli occhi una bella visuale marina.

In uno di questi barettini ho preso una squisitissima coppa di yogurt bianco compatto greco con miele e noci, una vera delizia.

Se questo luogo fosse stato più vicino al posto in cui avevo l’appartamento, ci sarei tornata più volte, anche solo per mangiarla ancora.

Apollonas è famoso anche perché qui si trova il Kouros più grande dell’isola. Non estremamente interessante, comunque merita vederlo, anche solo per il fatto che è una cosa che fa parte di Naxos.

I Kouros sono statue incompiute di marmo, risalenti al VII secolo A.C.; in genere rappresentano degli eroi sotto forma di giovani uomini nudi (come ad esempio i due che si trovano a Melanes), questo invece rappresenta un uomo maturo, è scolpito direttamente nella roccia, in posizione sdraiata sulla schiena. Si notano la testa, la barba, le orecchie, le braccia scolpite in maniera grossolana e rudimentale e un principio dei piedi.

Se siete in questa zona arrivate fino a Lionas, spiaggia della costa est estremamente selvaggia (naturalmente non attrezzata), frequentemente battuta dal vento. Ci sono bellissimi ciottoli colorati misti a sabbia scura, nera (ciottoli dalle tonalità gialle, rosa, arancioni, verdi, nere, bianche, grigie ecc). Un posto decisamente tranquillo.

Mi sono seduta fra i ciottoli, vicina alla riva e mi sono messa ad osservare il mare con le sue onde schiumose, che si infrangevano sulla battigia (di tanto in tanto ero simpaticamente rinfrescata da qualche schizzo marino) e ad ammirare le belle sfumature delle pietre presenti, i cui colori, una volta bagnate, diventavano più vividi, più accesi, stupendi…che bello!, ho un bel ricordo di quei momenti.

A Lionas c’è anche qualche abitazione e un paio di taverne, la gente del posto saluta calorosamente chi arriva, anche perché, essendo un posto molto sperduto, non sono soliti vedere molte persone.

Per quanto riguarda escursioni giornaliere da fare in barca, c’è la possibilità di visitare le “Piccole Cicladi”, ad esempio Iraklia, Koufonissi, Schinoussa. Personalmente quest’anno non ho fatto escursioni, mi sono voluta godere pienamente l’isola in sé, senza altre divagazioni.

Dopo avervi un po’ descritto le spiagge di Naxos, con qualche parentesi relativa a piccoli villaggini marini ed escursioni in barca, vorrei ora un pochino dedicarmi ai paesi.

Il paese principale è la Chora, vivace, animata, allegra ma anche semplice, è dotata di ogni tipo di servizio.

Molto carino il porto, punteggiato di tante taverne in cui mangiare e localini in cui sorseggiare una dissetante bevanda, le sue barche, la sua passeggiata, con la discreta e dolce presenza della Portara.

Particolarmente caratteristica la zona dell’ “Old Market”, fatta di vicoletti stretti in pietra, scalini, archi, negozietti, colori, taverne. Ogni angolo nasconde una sua particolarità.

Tra queste viuzze sembra di tornare indietro nel tempo, un tempo scandito da cose semplici.

Si può salire fino al Kastro, fortezza veneziana, ben conservata, altro simbolo di Naxos.

Alla Chora c’è anche una chiesettina bianca davvero incantevole, si chiama “Panagia Mirtidiotissa”. Si trova su una piccola isolettina e questa sua particolarità la rende unica, anche essa è un simbolo distintivo di Naxos. E’ raggiungibile solo tramite barchette.

Su internet ho letto che a Natale viene tutta illuminata con lucine, diventando ancora più suggestiva.

Tra i negozi sicuramente da vedere vi consiglio il negozio chiamato “Tsimblakis”: è ben riconoscibile anche vedendolo dall’esterno, ci sono tanti cestini appesi e altre cose. E’ un negozio molto originale, caratteristico, in cui è bello entrare anche solo per vedere (e sentire) cosa c’è.

Si vende una gran varietà di spezie, ce ne sono un’infinità, ma anche formaggi, olive, capperi, miele ecc. Si è pervasi da un insieme di odori diversi. Si vendono inoltre tanti cestini, recipienti in terracotta e anche i tipici contenitori in metallo colorato per il vino sfuso, servito nelle taverne.

Sempre alla Chora vi consiglio di gustare una buonissima crepe al localino che c’è all’inizio del porto, si chiama “Jackpots – Night and day”, io l’ha assaggiata con nutella e nocciole spezzettate ed era veramente favolosa, divina. Questo localino fa anche il “gyros pita”, una sorta di piadina tipica greca riempita con carne di maiale allo spiedo tagliata a fettine sottili, pomodori, patatine, cipolla, tzatziki, spezie ecc, non l’ho personalmente assaggiato. Fanno anche il servizio “take-away”.

Per chi vuol mangiare un buon gelato è famosa la gelateria “Waffle House”, l’originale è alla Chora, poi ci sono delle imitazioni anche da altre parti. Qui troverete diversi gusti di gelato, inoltre producono la cialda artigianalmente, è quindi possibile mangiarla calda.

Vicino alla “Waffle House” c’è anche il famoso negozio “Naos”, in cui si vendono monili artigianali in argento. Qui è possibile trovare vari gioielli montati con il cosiddetto “occhio di Naxos”, conchiglia con disegno a spirale al centro. Negozio carino ma ce ne sono tanti altri interessanti e bellini.

Per chi vuole una cartoleria-libreria molto fornita vi consiglio “Zoom”, sul porto.

A Naxos ci sono anche altri paesini da visitare, paesini dell’interno, agglomerati semplici di case chiare, basse, con stradine, vicoletti e scalini, paesini in cui il tempo sembra essersi fermato. A mio avviso non sono nulla di particolarmente affascinante, ma non mi sono molto addentrata a scoprirli.

Quello che più ha colpito è il paesino Halki, famoso per la storica distilleria “Vallindras”, che produce il noto “Kitron”, liquore locale fatto con le foglie di cedro, è proprio una cosa tipica di Naxos. Viene realizzato in tre diverse gradazioni alcoliche, ognuna contraddistinta da uno specifico colore: la verde è la più leggera, la bianca è la gradazione alcolica intermedia e poi c’è la gialla che è quella più forte. Ho degustato tutte e 3 queste gradazioni e a me quella che è più piaciuta è la verde, sapore delicato. Il “Kitron” ricorda un po’ nel gusto il limoncello.

Ad Halki si respira a pieni polmoni una semplicità autentica.

Merita una visita anche il negozino che fa tessuti e ricami artigianali, c’è anche un antico telaio in legno.

Altro paesino è Filoti, famoso per il platano secolare che c’è nella piazza principale del paese.

Poi c’è Apiranthos, il cosiddetto “paesino di marmo” e Koronos, paesino di montagna, che io ho visto solo di passaggio. Qui è famosa la taverna “ Matina e Stavros”, nella piazza principale del paese; dicono che ci si mangia bene, in tutta semplicità, sorseggiando acqua di fonte.

Ora veniamo ad un argomento appetitoso (è il termine più giusto da usare eh eh eh), il mangiare.

A Naxos si mangia davvero molto molto bene (direi ancora meglio che in altre isole greche, già molto buone dal punto di vista culinario), a prezzi decisamente economici. Sono buonissime le verdure (prima fra tutte, come accennavo sopra, la patata) ma anche il pesce, la carne e la frutta (ad esempio sono gustosissime le pesche).

Moltissime taverne puntano sui piatti di pesce, dalla maggior parte decantato come fresco, logicamente molto spesso non è così, molto sovente è congelato ma questo non vuol dire che sia meno buono, il pesce congelato è ugualmente molto valido, tutto dipende dalla qualità del prodotto.

Nei menù greci, per quanto riguarda il pesce, sono molto presenti i polpi, cucinati in vinaigrette o alla griglia, i calamari, fritti o grigliati, ma anche i gamberetti, il pesce spada ecc.

Un’usanza simpatica greca è appendere i polpi a dei fili per farli essiccare al sole.

E’ il cosiddetto “ bucato di polpi”. Nonostante sia un’abitudine frequente, non avevo mai avuto modo di vederla dal vivo…a Naxos, nella sua Chora, l’ho vista moltissime volte…anche questo è Naxos!.

Molto buona anche la carne, spessissimo grigliata. In Grecia sono famosi i “souvlaki”, spiedini grigliati di maiale, pollo, agnello ecc. piatti, per lo più, semplici ma cucinati bene.

A Naxos, come in generale nel resto della Grecia, i secondi piatti sono spesso accompagnati con un po’ di contorno (patate fritte o al forno, riso o verdure crude), quindi sono piatti completi.

Nella cucina greca vengono molto utilizzate le spezie, molto buono è il finocchietto selvatico (ad esempio nell’insalata).

A fine pasto è gradita abitudine portare un omaggio, un dolcino, spesso a base di yogurt e miele, oppure un bicchierino di liquore tipico greco.

Vi indico alcune taverne in cui ho mangiato bene, tutte appunto con prezzi accessibilissimi: ho mangiato davvero benissimo da “Vassilis”, nei vicoletti della Chora: taverna molto carina (anche se non molto nota), semplice e caratteristica. Ha tavolini sia in un cortiletto interno sia dentro una salettina. Piatti cucinati molto bene, con un tocco di originalità, non sono banali. Mi è piaciuta moltissimo e quindi ve la consiglio.

Molto buono ad esempio il calamaro grigliato alla salsa di limone, tagliato a rondelline, morbidissimo e accompagnato da patatine fritte, insalatina verde, pomodori e cetrioli.

Buono anche il pesce spada alla griglia (a chi piace, è un sapore un po’ forte), in emulsione di olio e limone, accompagnato da una delicata insalatina di granchio (buonissima), patatine fritte, insalatina verde, pomodori e cetrioli.

A fine pasto, come omaggio, viene servito un piattino di frutta fresca con sopra uno sciroppo alla fragola, anche in questo si è voluto dare un tocco di originalità.

Vicino “Vassilis” c’è anche la taverna “Metaxi Mas” e la taverna “Apostolis”, anch’esse sempre molto affollate, personalmente però non le ho provate.

Altra taverna in cui vi consiglio proprio di mangiare è la mitica e notissima “Meze 2”, alla Chora, sul porto (hanno anche una succursale a Plaka, che non ho provato, comunque si dice che la migliore sia quella della Chora).

Taverna sempre piena di gente, fino a tardi, è frequentata anche dai Greci.

Non si può andare a Naxos e non andare almeno una volta a mangiare da “Meze 2”.

E’ bello mangiare qui, proprio sul porto, con la visuale delle varie barche ormeggiate.

C’è anche il menù in italiano e qualche cameriere conosce qualche parola italiana.

“Meze 2” è famosa soprattutto per i piatti di pesce, si mangia davvero molto bene; ho assaggiato il polpo in vinaigrette, davvero delizioso, poi la frittura di calamaretti e di gamberettini, leggera e buonissima.

Chi era con me ha assaggiato anche la razza, la cui polpa è condita con olio, prezzemolo e limone (questo piatto si chiama “Salaturi”), era un piatto consigliato da moltissimi che lo avevano provato ed effettivamente era molto buona, dal sapore delicato. Divine anche le patatine fritte.

A fine pasto, come omaggio, viene portato un dolcino con yogurt e sopra della frutta o carotine lavorate con il miele (al gusto le carotine non sembrano carotine ma frutta, hanno infatti un sapore dolce, effetto di come sono state lavorate).

Un’altra taverna che vi consiglio vivamente è “Faros”, ad Agia Anna. E’ situata vicino al porticciolo, quindi c’è una bella e romantica visuale sulla baia, con le barchette ormeggiate in mare, il rumore dell’acqua che lambisce la riva, qualche gattino che passa tra i tavoli.

Si mangia decisamente bene, buonissime per antipasto le schiacciatine tagliate a triangolini e servite insieme ad una ciotolina di tzatziki e una riempita con una salsina piccante.

Molto buono anche il piatto chiamato “Kalofagà”: per due persone, è costituito da un misto di carni alla griglia, accompagnato dalle schiacciatine e ciotoline prima citate; è, tra l’altro, un piatto molto abbondante.

Fanno anche molti primi piatti di pasta o riso, che in molti dicono essere molto buoni, non li ho personalmente assaggiati.

A fine pasto, come omaggio, viene offerto un gustoso triangolino di torta tipo tiramisù.

La signora che gestisce la taverna è italiana.

Nel porticciolo di Moutsouna vi consiglio la taverna “Dixty”, con i tavoli nei pressi della piccola spiaggetta presente (seduti al tavolino, si hanno i piedi quasi sulla sabbia); anche qui è molto bella l’ambientazione, si è cullati dal rumore del mare e magari da qualche voce allegra di qualche bambino che fa il bagno in acqua.

Si mangia bene, ad esempio è buonissima l’insalata di calamaro grigliato, con pezzettini di calamaro, pomodori, pezzettini di pane tostato e cipollina fresca.

E’ un piacere mangiare in questo porticciolo così intriso di semplicità.

Qui non viene offerto nessun dolcetto a fine pasto.

Per chi è un grande appassionato di pizza e non vuole rinunciarci nemmeno in vacanza consiglio la pizzeria “Il Girasole”, lungo il porto di Naxos. Fanno anche il servizio “take-away”.

La pizza è molto buona, particolarmente gustosa è la margherita con la mozzarella di bufala, dal gusto molto delicato. Buona ed economica (2 Euro) anche la schiacciatina all’olio.

Se decidete di mangiare ai tavoli non immaginatevi di spendere di meno rispetto che mangiare un antipasto e un secondo piatto in una taverna, il prezzo si equivale.

Ho sentito parlar molto bene anche della taverna “Voula”, a Plaka, ma non l’ho provata personalmente.

Una sera ho mangiato anche alla taverna “Scirocco”, nella piazza principale della Chora, abbastanza pubblicizzato, a me non è piaciuto molto, l’ho trovato un po’ turistico.

Una cosa simpatica delle sere a cena nelle taverne della Chora è che ad un certo punto arrivano un gruppettino di 3 ragazzi che incominciano a suonare e a cantare qualche pezzetto di canzone della tradizione italiana. Dopo pochi secondi dal loro arrivo un ragazzo del gruppo si stacca dagli altri e incomincia a raccogliere soldi per la musica offerta. Appena finito di racimolare i soldi smettono immediatamente di cantare e suonare e se ne vanno…che furbacchioni, cantano e suonano giusto due note per raccogliere i soldi delle persone presenti; appena terminato in una taverna passano a quella accanto e così via!, fanno il giro delle principali taverne della Chora.

Penso proprio che a fine serata riescano a mettere insieme una bella somma.

Parlando di Naxos, non si può non fare almeno un accenno a qualche mito o leggenda che la riguarda: la leggenda racconta che Zeus sia stato allevato sull’isola alle pendici del monte più alto, il quale oggi porta il suo nome. Si chiama infatti “Zas” (1004 m.) ed è il più alto di tutte le Cicladi. La grotta è raggiungibile a piedi e si può visitare.

L’isola di Naxos è anche legata alla leggenda di Arianna, figlia di Minosse, re di Creta.

Infatti è qui che l’ingrato Teseo, dopo che lei, innamorata di lui, lo aveva aiutato a sconfiggere il Minotauro e a uscire dal labirinto, l’abbandonò addormentata.

E’ sempre a Naxos che Dioniso (Dio del vino, Bacco per i Romani) incontrò Arianna, che, assopita, giaceva sulla sponda dell’isoletta Palatia, dove è situata la Portara.

Appena la vide se ne innamorò e volle sposarla.

Ad Arianna sull’isola venivano dedicate due feste: una chiamata “festa dell’afflizione” in ricordo dell’abbandono di Arianna da parte di Teseo e l’altra nominata “festa della gioia” celebrava l’incontro e il successivo matrimonio con Dioniso.

Per celebrare Dioniso, ogni anno, a inizio settembre, c’è il “Festival del vino”.

Lasciando l’aspetto mitologico e tornando alla mia vacanza, i giorni nella bella Naxos sono passati velocemente e prima di salutare definitivamente anche per quest’anno la Grecia ci siamo concessi un pomeriggio e una notte nella magica Santorini, per poi prendere il volo per l’Italia l’indomani mattina: è sempre bellissimo rivedere certi paesaggi, la Caldera e il suo fascino accattivante.

Vi ho un po’ raccontato il mio viaggio, sperando che possa essere utile a chi vorrà recarvisi…Buona Grecia a tutti,

Un saluto,

Francy

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Bucati di Polpi di Naxos



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