Portogallo in dieci giorni
Indice dei contenuti
1° giorno
Partiamo da Torino con un volo di linea della compagnia portoghese Tap alle 15:30 per Lisbona. All’aereoporto ci aspetta la macchina noleggiata da casa con Europcar che ci porterà in giro per circa 8 giorni. Partiamo subito direzione Sintra senza fermarci a Lisbona che visiteremo gli ultimi 2 giorni di viaggio.
Il cielo è terso e il sole caldo: questo è il clima che non ci abbondonerà mai nei prossimi giorni. L’inizio non è dei migliori perché nonostante il navigatore incontriamo qualche problema nel trovare l’albergo (Ibis Lisboa Sintra) e così decidiamo di visitare Sintra e ci fermiamo a cena in questo pittoresco paesino fatto di salite e di discese, tutto rivestito di azulejos, le tipiche piastrelle decorate, che ricoprono le strade e le facciate di molte case. Ci guadagnamo una cenetta portoghese coi fiocchi, ma ci siamo persi la visita al fiabesco Palacio de Pena (la cui ultima entrata è alle 17.30), decisamente il più grande rimpianto di tutto il viaggio. La giornata è breve e dopo cena torniamo finalmente all’hotel dove ci addormentiamo presto in vista del viaggio di domani.
2°giorno: Sintra-Cabo de Roca-Obidos-Nazarè-Porto
Si parte presto con l’entusiasmo e l’adrenalina di un viaggio che comincia per un Paese che non vediamo l’ora di scoprire. Ci fermiamo subito a Cabo de Roca, punta più occidentale del continente europeo: un paesaggio mozzafiato sulle ripide scogliere che scendono a picco sul mare ai piedi di un grande faro che scruta l’oceano direzione America e un fresco venticello che scompiglia i capelli. Facciamo colazione in un piccolo bar dall’aria un po’ cupa, ma dove troviamo brioches cioccolatose spettacolari (capiremo nei prossimi giorni che tutta la pasticceria portoghese è ricchissima e golosissima). A metà mattina tappa a Obidos un paesino molto turistico ma bellissimo con le sue strette stradine su cui si affacciano casette bianche sormontate da bouganville fucsia, rosse e arancioni; il tutto cinto da mura medievali su cui passegiamo. Facciamo un giretto e, nonostante l’ora non rinunciamo ad assaggiare la Ginja, liquore di ciliegie…bè buonino…ne compriamo 3 bottiglie!
Verso mezzogiorno raggiungiamo Nazarè, località di mare sull’oceano. Qui le case private diventano ristoranti direttamente nelle viuzze del centro e si mangiano grigliatone di pesce a prezzi davvero ragionevoli (consigliamo vivamente Restaurante o’ Vincenze).Nel centro la gente stende i panni direttamente in strada, appende gabbiette di canarini fuori dall’uscio e le donne/nonne vestite con abiti tradizionali, foulard neri scialli pesanti e calze di lana (T=40°C) espongono cartelli di affittacamere. Caffè lungo mare, capatina al punto panoramico e poi ripartiamo alla volta di Porto nel tardo pomeriggio. Usciamo dopo un’oretta di relax in hotel (Ibis Porto Centro) per un giro nel centro prima di cena e ne restiamo a dir poco delusi: le strade e le case sono scure e sporche e incredibilmente fatiscenti a parte la bella cattedrale (Sé Catedral), che vediamo solo dall’esterno e Plaza da Libertade. Due passi, cena e nanna.
3°giorno
Prima di tutto abbondante e ciambellosa colazione. Vista la delusione del centro visitiamo il mercato (in linea con il resto della città) e decidiamo di attraversare il fiume Duoro dove, sulla riva sinistra a Vila Nova de Gaia si invecchia il vino Porto. Visitiamo la cantina Offley e siamo anche fortunati perché essendo le 10 di domenica mattina la gente in giro è poca e la guida è completamente a nostra disposizione. Degustazione e ovviamente acquisto di una bottiglia. Partenza verso le 11: oggi dobbiamo raggiungere Coimbra, ma prima per pranzo ci fermiamo a Guimares, piccola cittadina medievale bella e curatissima: i giardini del centro sono riposanti e il castello del X secolo è davvero bello e imponente (tra l’altro si visita gratis). Ci rimettiamo in macchina e dopo ore di viaggio (caldo, caldo, caldo) raggiungiamo il B&B che ci accoglierà per la notte (Casa nas serras). Davvero bello: una villa completamente ristrutturata con tanto di piscina e frutteto attorno. Ceniamo a Coimbra, pittoresca cittadina universitaria dove ascoltiamo finalmente il fado, tipico canto popolare portoghese triste e malinconico. Giretto per il paese e ritorno all’ovile.
4°-5°giorno
La mattina salutiamo la simpatica coppia che ci ha ospitato e ci dirigiamo al santuario di Fatima dove ci fermiamo a messa. Il santuario è davvero un luogo toccante ed emozionante, forse solo rovinato da negozi e negozietti che sono un contorno un po’ ingombrante. In serata ci fermiamo a Evora. Evora è una città che merita una visita tutta cinta da mura medievali, con una bellissima cattedrale e i resti di un tempio romano con colonne corinzie perfettamente conservato. Nonostante l’abbondante cena dopo mangiato troviamo una pasticceria e ci facciamo una scorpacciata di Paste di Nata, meravigliosi dolcetti alla crema tipici di Lisbona…davvero deliziosi! Cercatene la ricetta…sono anche facili da preparare!
5°giorno
La giornata trascorre veloce per buona parte in auto, attraverso la regione centrale dell’Antelejo decisamente arida, costellata da alberi da sughero, mandrie al pascolo, ulivi e alcune coltivazioni di viti, pomodori e granturco. Facciamo tappa a Monsaraz, splendido paesino sul cocuzzolo di un monte detto “museo a cielo aperto”, Portalegre ed Estremoz. Il pomerigggio del raggiungiamo l’agognato mare nel paese di Albufeira. Ci sistemiamo nell’albergo Colina do mar (otttimo per la posizione ma un po’ trasandato) e pranziamo vicino alla spiaggia. Albufeira è una località di mare animata di giorno e ancor più di notte con tantissimi locali per tutti i gusti, grandi spiagge di sabbia fine e quasi tutte libere.
6°-7°-8° giorno
Le giornate al mare scorrono veloci, il clima è splendido, il mare piuttosto freddo e, visto che abbiamo la macchina a disposizione ogni giorno cambiamo spiaggia: Sao Raphael, Baleeira, Carvoeiro e la riserva naturale di Rio Formosa.
9°-10° giorno
Verso le 9 di mattina siamo pronti a partire alla volta di Lisbona dove lasceremo l’auto e ci sistemeremo all’hotel Ibis Lisboa Liberade (è evidente che siamo affezionati a questa catena di hotel…). Inutile dire che la visita della città è la ciliegina sulla torta di questa bellissima vacanza: visitiamo il quartiere di Belem, Alfama, Barrio Alto, Beixa, che nel 1755 è stata completamente ricostruita dopo il terremoto che ha profondamente segnato Lisbona e il Portogallo e facciamo un giro sul mitico tram 28. Il tutto anche grazie ai classici bus per turisti a due piani che consigliamo se avete poco tempo come noi anche perché i biglietti valgono anche sui bus e tram di linea e per alcuni elevatori che vi trasportano dalla parte bassa a quella alta della città. Questi due giorni passano in fretta come tutta la vacanza e ripartiamo il 10° giorno con un volo Lisbona-Torino alle 9:30 del mattino con il sole del Portogallo negli occhi, il fado nelle orecchie e nel cuore, come sempre, la voglia di ripartire per… si vedrà!