Ritorno in Alsazia
Una buona guida sulla storia del ducato di Eguisheim sprona la fantasia ad immaginare i personaggi di epoche passate che attraversavano e sostavano nei vicoli .Per chi non vuole abbandonare la magica atmosfera medievale gli affittacamere (chambre à louer)sono ovunque per modiche cifre (dai 30 ai 60 euro per una doppia).La calura estiva ci fa rinunciare ad un percorso tra i filari che viene organizzato in estate dai viticoltori tutti i giorni alle 15,30 e che finisce con una degustazione. Cerchiamo un po’ di fresco e imbocchiamo la route des cinq chateaux che ci porta direttamente nella foresta della catena montuosa dei Vosgi che domina la pianura e i vigneti sottostanti :lasciando l’auto nelle piazzole e salendo a piedi per una decina di minuti nella frescura del bosco si possono visitare gratuitamente i resti dei 3 imponenti torrioni dei duchi di Eguisheim.Il panorama è spettacolare e interessante la leggenda per cui nel 1500 i torrioni furono distrutti dalle casate concorrenti prendendo come scusa il licenziamento di un mugnaio di un feudo limitrofo! Il Castello successivo invece è chiuso al pubblico per restauri fino alla primavera del 2013.
Proseguiamo con l’auto per la strada nel bosco e scendiamo verso la Route des vins attraverso i vigneti oltrepassando Colmar che avevamo già visitato mesi fa ma che è stata un po’ deludente avendo un’impronta cittadina e mancando di quell’atmosfera tipica dei piccoli borghi dove non si trovano grandi magazzini e famose catene di abbigliamento che hanno invaso ormai tutte le piccole e medie città favorendo la globalizzazione.
Arriviamo a Turckheim in un giorno di festa (18 agosto) in cui la gran parte dei paesani si vestono in stile medievale e festeggiano lungo la strada principale del borgo gremita di bancarelle con prodotti tipici.
Sappiamo che solo spostandoci in un altro paese eviteremo la ressa della festa e così ci dirigiamo ad Ammerschwihr uno dei paesini più piccoli e tranquilli (ma con nobilissime origini Romane)della zona. I vigneti circondano il borgo ,la luce del tardo pomeriggio regala un’atmosfera particolare e rilassante. In primavera avevamo scoperto la coppia di cicogne che stavano facendo il nido sulla vecchia torre: Baldassarre e Margherita tornavano ogni anno a nidificare dal 1988 facendosi adottare dai paesani.Il nido è vuoto ma vediamo in volo numerose cicogne ma vogliamo immaginare che fossero loro a sorvolare i tetti aguzzi e le verdi colline.
Qualche km piu’ a nord la strada ci porta a Key sersburg fondata dai romani da cui deriva il nome imperiale (città di Cesare).Troviamo una camera all’hotel Costantin e cercando un ristorante per assaporare escargot e deliziose tarte flambè giriamo per le viuzze costeggiate da un canale che di sera è illuminato e molto pittoresco.Alle nove tutto tace, solo pochi turisti girovagano ancora per le vie e l’atmosfera è davvero rilassante.
Ci svegliamo la domenica con l’entusiasmo di scoprire altri luoghi :il borgo ideale è Riquewihr. Decidiamo di ammirare prima il panorama dall’alto dei vigneti e ci arrampichiamo a piedi sui sentieri vitivinicoli che abbondano nella zona. Il profumo della terra e delle viti è inebriante, il silenzio in mezzo ai filari assoluto e la visuale della paese è incantevole. Abbandoniamo a malincuore la collina di vitigni ed entriamo in paese dove numerosi negozi abbelliti dal buon gusto francese ci aspettano per venderci formaggi tipici e bottiglie di ottimo riesling e pinot nero. Il borgo è molto bello e incorniciato dalle mura antiche e dalla porta principale dove si puo’ notare ancora gli argani del ponte levatoio e quel che resta dell’antico fossato.
Il nostro weekend è quasi finito, la strada per rincasare è lunga e cosi’ l’ultima tappa è tornare, costeggiando i vigneti, ad Eguisheim e pranzare al sacco in compagnia delle cicogne au parc à cicogne dove vengono tenute in cattività per i primi 3 anni in modo da togliergli l’istinto migratorio e poi liberarle per ripopolare la zona.
In Alsazia in due giorni abbiamo visitato 6 borghi e percorso in senso circolare circa 70 km, il viaggio è stato stancante ma con la consapevolezza che ne è valsa la pena. Festeggiare il rientro con un calice di ottimo vino bianco alsaziano non ha davvero prezzo!