Castelli di e dintorni della valle delle Loira
PRIMO GIORNO
Partenza da Genova alle 6.15 con la nostra VW Golf alla volta della nostra prima tappa: Lione, con passaggio per il Frejus, come consigliato dal navigatore. Arrivo nel centro di Lione intorno alle 11.30. Visitando il centro storico abbiamo scoperto un pub irlandese eccezionale, scegliendolo per il pranzo. L’interno è stupendo. Un piccolo pezzo di Irlanda. Lo consigliamo per una sorsata di birra rilassante. Ma non per il pranzo. I panini non erano niente di ché. Nel pomeriggio abbiamo visitato le due cattedrali di Lione (Cathédrale St-Jean del XII secolo e Notre Dame de Fourvière), la seconda delle quali raggiunta tramite una funicolare. Una volta arrivati in alto si gode di una bella vista di Lione. Volendo, si può dare un’occhiata ai resti del teatro romano nei pressi. Avevamo prenotato all’Hotel des Celestins di fronte al teatro, in posizione centralissima. Le camere sono piccole ma confortevoli.
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Suggerimento: Non prendete la pasta nei ristoranti! Anche se proposta non sono capaci a cuocerla.
SECONDO GIORNO
Partenza da Lione verso Vouvray intorno alle 8. Dato che la camera a Vouvray ci sarebbe stata consegnata solo dopo le 18, abbiamo optato per due soste intermedie: Bourges e il castello di Valençay. Intorno alle 12 siamo arrivati a Bourges, pranzato e poi abbiamo visitato la stupenda cattedrale di St Etienne. Peccato per le impalcature. Siamo saliti sul campanile (se avete meno di 25 anni e cittadini comunitari il biglietto è gratuito). La visita nella cattedrale è comunque libera.
Intorno alle 15 siamo ripartiti per Valençay, il nostro primo castello, che fu dimora di Charles Maurice de Talleyrand, ministro degli esteri di Napoleone. L’interno del castello è stupendo ma prendetevi anche il tempo per visitare il parco.
Arrivo a Vouvray intorno alle 20 al bed and breakfast “Le clos mariotte”, unica base della nostra vacanza, dalla quale secondo noi si riesce a visitare comodamente ogni luogo della valle.
Suggerimento: se avete prenotato a Vouvray e arrivate in serate, fate in modo di aver già cenato perché in zona non ci sono locali e i pochi chiudono troppo presto. Noi siamo finiti al Lulu Park nel bel mezzo di una serata country sotto un tendone con tavoloni lunghi in stile octoberfest al freddo. E pioveva pure.
TERZO GIORNO
Finalmente l’inizio del nostro tour. Prima tappa giornaliera Nantes (circa a 2.30 h di distanza in auto). Lì abbiamo visitato il Palazzo dei Duchi di Bretagna, luogo della firma dell’editto di Nantes e la cattedrale (St Pierre et St Paul dal XV al XIX secolo). Abbiamo pranzato sui gradini della cattedrale con una splendida baguette farcita, presa in una deliziosa boulangerie poco lontana dalla piazza della cattedrale.
All’interno del palazzo dei duchi è allestito un museo sulla storia della città.
Seconda tappa Le Plessis Bourrè, magnifico castello ancora circondato da acqua. Obbligo di visita guidata ad orari prestabiliti. Bellissimi interni ma divieto di fare foto.
Terza tappa Angers dove abbiamo visitato il castello della fine del III secolo e la cattedrale di St Maurice (fine XII secolo). All’interno del castello è esposto l’Arazzo dell’Apocalisse, il più lungo arazzo medievale del mondo con i suoi 103 metri.
QUARTO GIORNO
Prima tappa giornaliera: il castello di Serrant. Una vera sorpresa soprattutto per quanto riguarda gli interni. La biblioteca è qualcosa di impressionante con i suoi 12000 volumi. (Visita guidata con guida che spostava i sopramobili come se fosse a casa sua! Alquanto irritante!). Nel nostro gruppo, c’era anche una signora anziana che faceva versi strani, come Davy Jones del film “Il pirata dei Caraibi”. Avete presente il verso che fa alla fine delle sue frasi? Proprio quello!
Seconda tappa: il castello di Brissac, il più alto della Loira. Prendetevi tutto il tempo per visitare il parco. Purtroppo noi non siamo riusciti perché pensavamo che per visitare il castello di Saumur, la nostra tappa successiva, servisse più tempo. In realtà al di là dell’esterno, davvero stupendo, l’interno è semplicemente vuoto. In pochi minuti avevamo già visitato l’interno. Alla fine della visita a Brissac (anche in qui solo guidata) era prevista una degustazione dei vini prodotti nel castello.
QUINTO GIORNO
Giornatina intensa. Prima tappa: il castello di Chaumont, residenza di Caterina de Medici prima e poi di Diane de Poitiers. Stupendo. Sicuramente uno dei più belli sia come interni, sia come esterno, sia come parco e scuderie.
Seconda tappa: il castello di Chenonceau, uno dei più appariscenti e particolari. Si sapeva che sarebbe stato davvero uno spettacolo con la sua galleria sul fiume. La sera stessa abbiamo passeggiato nei giardini del castello mentre il tutto veniva illuminato da fari di svariati colori conferendogli un aspetto ancora più fiabesco.
Terza tappa: Amboise con il castello reale e Le Clos Lucè, a pochi passi di distanza, ultima residenza dell’orgoglio italiano, Leonardo Da Vinci. Il castello non ha parco ma è molto grazioso il giardino e vale la pena di visitare la piccola cappella in stile tardo gotico, dove si dice sia stato sepolto Leonardo Da Vinci.
Le Clos Lucè è stata davvero una piacevole scoperta. E’ più una villa che un castello. Meritano tantissimo gli interni con molte riproduzioni in miniatura delle invenzioni del maestro e il grande parco, dotato di laghetto e altre sue opere.
Nota bene: l’ingresso a Le Clos Lucè è molto caro (18 euro a testa).
Suggerimento: Usciti dal castello di Amboise potrete godere di un incantevole negozio specializzato in biscotti (assaggi inclusi) in cui la mia ragazza mi ha fatto perdere un sacco di tempo.
Se volete mangiare ad Amboise, noi abbiamo trovato validi: L’Epicèrie e Anne de Bretagne, in quest’ultimo non prendete l’insalata, troppo condita.
SESTO GIORNO
Prima tappa: il castello di Villandry. I più bei giardini della Loira, comprendenti l’orto aromatico, il labirinto, lo stagno e il giardino dell’amore. Anche l’interno del castello è molto bello ma il top di questo maniero sono i giardini.
Seconda tappa: il castello di Langeais, le cui austere mura esterne contrastano con il giardino interno. Fuori dal castello, ci sono una bruschetteria e una patisserie fantastici (Patisserie “La Maison de Rabelais”). Dopo la visita ci siamo seduti fuori a bere un thè con un dolcino al frutto della passione e mango. Mio Dio, che buoni. Sarebbe da tornarci solo per quello.
Terza tappa: il castello di Azay le Rideau, definito da Balzac come “prezioso diamante adagiato sull’Indre”.
Bellissimo nella sua eleganza e simmetria. Lo scalone è l’elemento caratterizzante del castello costituito da tre rampe dritte.
Alla sera abbiamo visitato Chaumont a lume di candela (ben 2500), uno spettacolo incantevole. Sembra proprio di tornare ai tempi di dame e cavalieri. Le stanze illuminate da candele, candelabri ecc sono qualcosa di magico.
Suggerimenti: Gli spettacoli “Son et Lumiere” non vengono organizzati ogni sera. Conviene informarsi sui vari siti o su depliant per non rischiare di perderli.
SETTIMO GIORNO
Prima tappa: il castello di Chinon, praticamente in rovina ma con ancora il suo fascino. Dalle sue mura si può godere di una bella vista del paese sottostante, dei suoi vigneti e del corso della Loira. Dopo la visita siamo scesi in paese per assistere alla parata medievale e visitare il mercatino.
Seconda tappa: il castello di Ussé, castello che ha ispirato Perrault per la fiaba “La bella addormentata nel bosco”. All’interno si possono ammirare vestiti del passato, di anno in anno di epoche diverse.
Terza tappa: l’abbazia di Fontevraud, fondata nel 1099. All’interno della chiesa sono presenti i sepolcri dei re plantageneti, compreso Riccardo cuor di leone. Da vedere le cucine gotiche (la parte più antica dell’abbazia). Qui si respira proprio un’aria di pace e di calma. Un non so ché di mistico. Ottima meta dopo il trambusto che si può trovare in alcuni castelli.
Quarta tappa: il castello di Brezè. Merita moltissimo per l’esterno e il piccolo parco. La sua peculiarità è costituita dalle cave scavate nel tufo all’interno del fossato, anch’esse visitabili. Al contrario l’interno avrebbe bisogno di un restauro accurato. E’ prevista la degustazione e vendita del vino prodotto in loco.
Alla sera abbiamo assistito ad un altro spettacolo “son et lumiere” ad Azay le Rideau con cavalli e altri animali, mentre il castello veniva illuminato man mano che calava il buio.
Suggerimenti: Il mercatino medievale è allestito una volta all’anno (forse il primo sabato di agosto). Informatevi sulla data per non perderlo. Ne vale veramente la pena.
Lo spettacolo notturno ad Azay le Rideau ha orari prestabiliti (solo il sabato e solo due spettacoli a sera).
OTTAVO GIORNO
Prima tappa: Vendome, piccolo paesino sulla strada in direzione di Chartres costruito su un gruppo di isole sul Loir. Meritano una visita l’antica abbazia della Trinità in stile tardo gotico e il paesino in sé.
Seconda tappa: Chartres con la sua magnifica, stupenda e imponente cattedrale (la navata centrale è ampia 16 m e alcune volte arrivano a 37 m di altezza). Prendetevi il tempo di guardare tutte le vetrate. Sono realmente bellissime. Noi abbiamo anche assistito ad un concerto gratuito d’organo nella cattedrale, con brani di Bach, Haendel e altri. Se avete tempo, visitate la cripta, la più grande di Francia (solo visite guidate). Noi non siamo riusciti.
A pochi passi dalla cattedrale, è necessario dedicare una mezz’oretta di tempo a “La Chocolaterie”, una sala da thè in cui potrete assaggiare tante varietà di cioccolatini.
Suggerimenti: Incredibilmente nel piccolo negozio all’interno della cattedrale i prezzi sono molto più convenienti che all’esterno, se volete acquistare qualche souvenirs.
Nella chocolaterie di Chartres chiedete espressamente di farvi portare i mentchikoffs, dolcetti al cioccolato specialità della città.
Probabilmente sul sito di Chartres trovate il programma dei concerti con date e orari.
NONO GIORNO
Prima tappa: il castello di Chambord, l’immensa reggia voluta da Francesco I. Le dimensioni di questo castello e dell’intera tenuta sono impressionanti, volte a evidenziare il fasto della monarchia francese. Molte stanze sono aperte al pubblico; particolare è lo scalone centrale a doppia rampa in cui due persone che salgono o scendono da rampe diverse non si incontrano mai. Dalla terrazza superiore, in mezzo alla selva di guglie e camini, si può ammirare tutto il parco circostante. Noi abbiamo affittato la bicicletta per visitare più agevolmente il parco. Lo consigliamo vivamente data l’estensione (per un’ora si spende 6 euro per adulto).
Seconda tappa: il castello di Cheverny. Si può acquistare un biglietto che comprende un giro in barca e in golfcar oltre alla visita al castello e al parco. Purtroppo quando siamo arrivati noi data la forte affluenza di persone non era più possibile prenotarsi per questi giri. Gli interni del castello sono fra i più belli mai visti in questa vacanza. La sala delle armi è proprio stupenda.
Terza tappa: Blois, castello reale nel centro città. Qui è possibile acquistare un biglietto cumulativo per visita e spettacolo Son et Lumiere. Nel cortile interno si possono osservare quattro diversi stili: il gotico del castello medievale del XIII secolo, il gotico fiammeggiante dell’ala Luigi XII, lo stile Rinascimentale dell’ala Francesco I con lo scalone elicoidale e il classicismo dell’ala Gastone di Francia.
Suggerimenti: A Chambord abbiamo pranzato in un ristorante di fronte al castello. I piatti sono alquanto miseri e ci si alza con la fame, però la vista sul castello è un suo asso nella manica.
Non tutte le sere vengono organizzati gli spettacoli Son et Lumiere a Chambord. Conviene informarsi sul sito in anticipo.
Probabilmente arrivando al castello di Cheverny al mattino, i biglietti con giro incluso sono ancora disponibili.
A Blois meriterebbe una visita la patisserie di Eric Saguez ma al lunedì è chiusa come un po’ tutto in città.
DECIMO GIORNO
Prima tappa: la cittadella di Loches comprendente castello, chiesa di St Ours e il mastio dell’XI secolo. A differenza degli altri castelli, quello di Loches denota il suo carattere difensivo. E’ come fare un viaggio nel Medioevo. All’interno del mastio, ormai sventrato, sono ancora presenti i segni dei camini e delle finestre che scandiscono i tre piani da cui era costituito.
Seconda tappa: Montrèsor. Graziosi il castello anche se di dimensioni molto ridotte rispetto agli altri visitati e le viuzze del paese. L’interno del castello è stata una sorpresa per la cura e gli arredamenti.
Terza tappa: il castello di Le Lude, anche se non di strada. E’ obbligatoria la visita guidata. Gli interni e il parco meritano sicuramente una visita. Ultima tappa prima di cena: la cattedrale St Gatien a Tours. Anche se dopo aver visto la cattedrale di Chartres, la visita è d’obbligo.
Suggerimenti: Fate in modo di non trovarvi all’ora di pranzo a Montrèsor perché non c’è molta scelta di locali.
Suggerimenti generali
Nei castelli in cui è d’obbligo la visita guidata, consultate preventivamente i siti per informarvi sugli orari di visita.
Nella stragrande maggioranza dei castelli visitati si trova parcheggio gratuito. Abbiamo dovuto pagare solo a Nantes, Angers e Chartres. A Chambord si pagava 3 euro di tariffa fissa per l’auto. A Tours dopo le 18.30 i parcheggi erano gratuiti fino al mattino dopo.
Munitevi almeno di una carta prepagata, funzionante sui principali circuiti (Visa o Mastercard), per poter fare benzina ai distributori quando sono chiusi. Non c’è la possibilità di inserire contanti, comunque la benzina e il gasolio costano molto meno in Francia che da noi (guarda caso). Se potete fate rifornimento dai distributori dei supermercati, sono i più economici.
Ora in Francia è obbligatorio avere sull’auto un etilometro (alcool-test) usa e getta, reperibile per pochi euro nelle farmacie francesi. In caso di controlli rischiate una multa, anche salata.
A Tours ci sentiamo di consigliare “L’atelier Gourmand”, piccolo ristorante in stile contemporaneo. Il servizio è molto cordiale a parte un cameriere alquanto maleducato con i nuovi clienti, dato che alla nostra seconda visita è stato molto più gentile. Suggeriamo petto d’anatra in salsa al pepe verde con patate e olive e gamberi al cognac con riso.
Per quanto riguarda il bed and breakfast “Le Clos Mariotte” è necessario sottolineare la cordialità e simpatia della padrona di casa Florence. Il prezzo è davvero basso (per la camera Marans 65 euro a notte colazione inclusa) e le camere veramente belle e particolari. La nostra aveva un lucernario sopra il letto da cui vedevamo le stelle quasi ogni notte. Consultate il sito per vedere le foto.
Suggeriamo di visitare i seguenti siti: www.francevoyage.com; www.castelliloira.it; www.castelli-loira.it