Il rosso mare di Suzi, Jasy e Albi…
Abbiamo prenotato una settimana a Marsa Alam e precisamente al Floriana Dream Lagoon, il tutto prenotato un mese prima , ad un prezzo secondo noi molto alto, ma visto i consigli di chi ci era già stato e soprattutto dall’ottima descrizione del venditore del pacchetto, ci siamo detti che per 970 euro a giugno ne varrà veramente la pena!!
Partiamo dall’aeroporto di Bergamo il 16 giugno alle 8 circa della mattina, nessun ritardo e il volo è stato piacevole, impiegheremo quattro ore e mezza prima di mettere piede nel piccolo aereoporto di Marsa Alam, dove tra mille peripezie, una fiumana di turisti che si mette in coda nel poco spazio disponibile, controlli dei passaporti , compilazione del visto per terra (25€ già pagati all’agenzia)… e chi più ne ha più ne metta, finalmente usciamo e veniamo accolti da un vento caldissimo che avevo quasi dimenticato… siamo in Egitto!
Difatti dico a Suzi che pur essendoci più di 40 gradi il vento caldo che ci accarezza le chiome, rende tutto più sopportabile, e mi ricorda le mie precedenti visite in questo paese, prima a Hurgada e poi Sharm, sempre in questo periodo dell’anno.
Durante il percorso che ci porterà nel nostro villaggio, vediamo il classico paesaggio roccioso e desertico, dove non c’è praticamente nulla. Guardo le mie compagne di viaggio attonite (per loro è la prima volta che vengono in questo paese) nel vedere che a parte qualche raro resort sulla costa, e scheletri di abitazioni mai finite, il tutto appare incompleto, sporco e misero, meglio portare lo sguardo verso…. l’orizzonte, almeno lì l’uomo non ha intaccato la purezza del territorio. Suzi dice: “Sembra Hiroshima the day after….”
Arriviamo nel nostro villaggio e dopo i vari benvenuti ci danno le chiavi della stanza….mi accorgo che il vento che ho trovato appena uscito dall’aereoporto non c’è più! Aiuto si muore dal caldo,e anche all’ombra non si riesce a stare…
Che dire…a parte il caldo che ci accompagnerà per l’intera settimana senza l’ombra di quel vento che ho poc’anzi citato, l’impatto non è stato molto positivo. Ma inizio col dirvi che la cosa che a noi è piaciuta di più in assoluto del nostro resort sono i giardini, con bellissimi fiori e piante: bouganville, palme da datteri e bellissimi ibiscus!! Tortorelle intontite dal sole allietano i giardini nevicati di petali di fiori… Per il resto la camera è normalissima, (vista piscina bellissima) così come in generale tutta la struttura nubiana del villaggio, niente di eccezionale.
Scopriremo poi che l’aria condizionata e’ malfunzionante e non ci sono zanzariere alle finestre…(le zanzare ci sono, eccome !!) sigh. Sicche’ per non morire di caldo (38-42° per tutta la settimana) lasciamo andare tutte le notti il nostro “trattore della coldiretti” che a volte “accelera” con un rumore impressionante. (anche se lo tieni spento si sentono i “decolli” dalle altre stanze!! )
Difatti il nostro primo giro di perlustrazione ci porta in spiaggia dove parcheggiamo le nostre stanche membra sui classici lettini e ci concediamo il meritato riposo, apro una parentesi dicendo che il piccolo bar lascia molto a desiderare…ma è poco importante… dopo di che facciamo il primo bagno…
Ci accoglie una bella laguna dove l’ acqua color turchese è bassa, e per poter nuotare bisogna camminare per più di un kilometro… io e Suzi ci portiamo al largo per vedere se riusciamo a intravvedere qualche pesce, ma avendo solo gli occhialini vediamo ben poco… ci rifaremo nei giorni successivi con tutta l’attrezzatura al seguito.
Peccato che qui il sole tramonta molto presto, difatti gli orologi del villaggio vengono spostati di due ore avanti rispetto all’ ora Italiana, per dar modo di non trovarsi alle cinque/sei del pomeriggio con il tramonto, quindi siamo costretti a lasciare la spiaggia quasi subito con l’intenzione di farci però un tuffo in piscina!
Orrore, alle 19.30 la piscina è chiusa!
Ma come è possibile che uno in vacanza non possa farsi un tuffo di sera o a mezzanotte…? Svegliatemi non sono nelle piscine comunali della mia città! Vero? Và be, ci consoleremo con la cena…
Appena sono entrato nel ristorante del Dream Lagoon mi sono detto se avevamo sbagliato posto, una sala scura e tetra… ma dove siamo?!!! Vorrei conoscere chi può essere così demente da progettare una struttura ad archi tipo chiesa romanica gotica, in mattoncini scuri e luci da Abbazia benedettina in questo angolo del mar Rosso! Scusatemi ma un posto cosi fuori luogo in vita mia non l’ho mai visto. E che dire del cibo…io a casa mia non mangio aragoste, caviale, frutti di mare o altre leccornie, ma si dà il caso che la varietà del cibo era scarsa e la qualità era molto al di sotto delle aspettative…. consiglio a chiunque vada in questo ristorante il famosissimo “fritto misto di meduse” roba da farsi venire l’acquolina in bocca… forse in qualsiasi mensa aziendale o ospedaliera si mangia molto meglio! Molto meglio la serata egiziana, dove il cibo era diverso ma ottimo.
L’indomani e nei giorni successivi abbiamo anche potuto avere la fortuna di poter pranzare o cenare negli altri ristoranti del Floriana, il “Blu Dolphin” e il “Bellavista” entrambi simili al nostro gotico “Coral” sia nella varietà che nella qualità del cibo, quindi alla fine ci siamo detti che dopo tutto la nostra Abbazia benedettina era pur sempre migliore…
La vita in un villaggio è sempre quella, dormi mangi e prendi il sole, ma qui hai anche la fortuna di vedere una delle barriere coralline più belle al mondo.
Peccato che davanti al Floriana per arrivare alla barriera devi nuotare per svariate miglia, e con le forti correnti nessuno di noi è riuscito ad arrivarci… in compenso nella vasta laguna puoi ammirare degli enormi scogli corallini dove puoi in forma ridotta vedere tutto il panorama ittico del mar Rosso, bello!
Abbiamo incontrato pesci balestra blu, pesci farfalla, angelo, pipistrello, unicorno, scoiattoli, trigoni e razze giganti, una murena gigantesca e tanti nemo (la varietà del mar rosso) incastonati tra gli anemoni. Il piu’ bello è il pesce pappagallo o il picasso. Fantastici!
Informatevi che presso il villaggio ci sono lezioni tenuti da un biologo che insegna a riconoscere e a come comportarsi durante le immersioni/snorkelling. Risponde a tutte le domande. Raccomanda soprattutto di fare attenzione a non urtare i coralli con le pinne e a non toccare nulla; a volte la corrente ti trascina inavvertitamente verso questi preziosi regali della natura!
Apro una piccola parentesi per chi voglia venire qui, questo villaggio è particolarmente adatto a chi ha dei bambini piccoli, (non di certo nel periodo caldissimo estivo) forse per noi adulti avremmo avuto più soddisfazioni andando ad Hurghada o a Sharm, dove la barriera è a pochi metri dalla spiaggia, e dove le pareti coralline scendono a picco negli abissi.
Nel pomeriggio andare in spiaggia non c’è soddisfazione: non c’è un filo d’aria e l’acqua non dà refrigerio poiché scotta letteralmente e poi in spiaggia il povero bar non elargisce birra “per il nostro bene”…. Sigh.
Collegandomi a Sharm la Rimini egiziana, questa non ha niente a che vedere con Marsa Alam, qui se esci dal villaggio non c’è niente di niente, quindi la sera non hai molte alternative, forse per me e Suzi poteva essere poco importante, ma per Jasmine essendo una sedicenne sempre attenta alle mode poteva non essere sufficente la serata nella tenda beduina adibita a discoteca…..(originalissima!) Ci siamo comunque divertiti tutti e tre , forse perchè le musiche revaival anni 80 hanno smosso anche me e Suzi…..
Una bella serata l’abbiamo goduta nel teatro dove abbiamo potuto vedere una danzatrice del ventre e i Dervisci, un gruppo di danzatori tipici egiziani, che con le loro giravolte ci hanno veramente conquistato, e bisogna assolutamente dire che senza i ragazzi dell’animazione della settemari club, senza il personale che ogni giorno cura i giardini, senza i volenterosi camerieri dei ristoranti e senza la bravissima Sara che sviluppa opere d’arte nella fotografia….. questo resort avrebbe già chiuso i battenti…bravi!
Momenti di relax dopo cena ce li concedevamo su una bellissima terrazza vicino alla piscina illuminata, a suon di musica dal vivo tipo piano bar, in compagnia dell “anice” (slurp) o cocktails di soda colorata per le signore. La vista e’ magnifica all’imbrunire.
Non posso fare a meno di parlare delle escursioni, o meglio da chi le sponsorizza, parlo delle assistenti della settemari club… secondo me pagate solo per mandare i turisti nella…. concedetemi il termine “merda”
Grazie a Dio ne abbiamo fatta appena una, …nella “città” di Shalateen nel profondo sud dell’Egitto, vicino al confine con il Sudan, e ci è stata descritta come una delle esperienze migliori per poter apprezzare il mondo arabo….con tanto di visita al mercato dei cammelli con la rara possibilità di vedere i beduini intenti nelle loro contrattazioni, in più una visita al mercato del luogo e per finire nel rientro un meraviglioso bagno in una laguna di mangrovie….cosa dire, vista cosi non poteva essere che allettante, visto che le altre escursioni, sicuramente più famose erano in posti più lontani, vuoi Luxor o Assuan ma che in una sola giornata sarebbero state piu stancanti!! (4 + 4 ore di bus A/R)
Quindi via! paghiamo 50 euro e alle 9 della mattina prendiamo un piccolo pulmino insieme ad altri otto temerari….
Il viaggio inizia su una lunghissima strada dritta in mezzo al deserto, dopo 1 ora ci fermiamo a Berenice, un piccolo villaggio dove regna solo miseria e caldo. Ci fermiamo davanti ad un bar ben rifornito di bibite, dove gli abitanti del luogo, solo uomini, fumano narghilè e bevono te alla menta. Sono sorridenti e socievoli nel loro tipico vestito lungo bianco e gilet marrone.
Fa caldissimo e capisco perché regna l’ozio… anche le caprette lasciate gironzolare ovunque cercano riparo dal sole. Dall’altra parte della strada si avverte la vera vita egiziana: dove le abitudini sono scolpite dalla privazione di acqua e dalla religione islamica. Deludente l’immondizia che regna ovunque… ma anche questo fa parte del paesaggio. Un signore con noi e’ affascinato dalle lattine schiacciate e arrugginite e le raccoglie. Pop art!!
Ma non ci lasciamo scoraggiare perchè dopo un’altra ora siamo felici di intravvedere Shalateen….
Arriviamo al famoso mercato dei cammelli (dromedari) ma è già tutto finito!!!
Ci fanno vedere dove questi poveri cammelli vengono tenuti prima di essere spediti chissà dove, stalle di sosta roventi sotto un sole impietoso! Le cacche sparse almeno sono secche e non lasciano ricordini appesi alle suole…. Mi si stringe il cuore vedendo che devono legare piegata la zampa anteriore per non farli scappare via.. (sigh).
Sciami di bambini maschi ci accompagnano e cercano conversazione: “euro” e “italia uno”…
Il macabro spettacolo continua quando vediamo queste povere bestie trattate in modo disumano mentre vengono fatte salire sui camion, tanto che cerchiamo di volgere lo sguardo ancora una volta verso l’orizzonte…
Finalmente andiamo via, e visitiamo il mercato, dove non c’è nulla di particolare a parte il caldo disumano e la polvere… uomini pigri e capre ovunque… All’ ora di pranzo andiamo in un modesto ristorante dove pensiamo sia l’unica cosa positiva di questo posto, forse per la posizione, essendo l’edificio più alto del villaggio dove notiamo ancora di più quanto è … ehm.. “povero” questo luogo! Ma chi siamo noi per giudicare?
A parte il fatto che di donne (o bambine) ne abbiamo visto soltanto una tutta coperta dalla testa ai piedi?
Non dimenticheremo mai quando uno degli onnipresenti bambini domanda a me e a Suzi: “avete visto come è bella la Shalateen?…” Io a voce bassa dico “si”, e Suzi commovendosi: “Sì…..è grande.”
Comunque mangiamo pollo allo spiedo, riso e brodo caldo di grano, buonissimo!
Milioni di gradi ci accompagnano nel giro del mercato tra bancarelle di vestiti, casalinghi, un macelleria senza banco frigo e senza venditore, negozi di frutta (belli) e uno di spezie dove i nostri compagni di viaggio comprano karcade’, te e spezie varie.
Andiamo via e ripercorriamo la lunga strada per il ritorno, con la speranza che il bagno nella laguna delle mangrovie possa farci dimenticare le precedenti visite…. arriviamo e di mangrovie spelacchiate ce ne sono due o tre, per non parlare della laguna…una pozza di acqua caldissima infestata da piccole pulci.. Basta!
Spero che chiunque legga questa modesta recensione non si scoraggi e veda come il suo prossimo viaggio nel mar Rosso una bellissima esperienza… Per noi lo è stato, i ricordi più belli sono senza dubbio il mare con i suoi pesci coloratissimi, poi ancora il mare e poi solo il mare!
Certo le aspettative erano commisurate al budget elevato! Sicuramente non ci sono stati gli standard qualitativi internazionali che ci aspettavamo! (il cibo era stato detto “sicuro” e invece la maledizione di Tutankamon ci ha battezzato tutti e 3!) E poi alla faccia dell’all inclusive… il frigo-bar e’ a pagamento! Sicuramente la prossima volta prima di prenotare aspetteremo l’ultimo minuto, almeno potremo goderci la vacanza ad un prezzo molto più basso con tutti i pro e i contro.
Ciao Alberto, Suzi e Jasmine