Kos tra mare e archeologia

Un'isola da girare senza difficoltà
Scritto da: ALESONIA
kos tra mare e archeologia
Partenza il: 20/07/2012
Ritorno il: 03/08/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Il nostro viaggio comincia da Roma Ciampino con volo diretto Ryanair su Kos, dove atterriamo dopo circa 2 ore di volo nella zona centrale dell’isola (cittadina di Antimachia). Avendo affittato su internet dall’Italia un’auto a noleggio sul sito www.autoeurope.it ritiriamo subito la Matiz che ci hanno assegnato (munita anche del seggiolino che avevamo richiesto per il nostro bimbo) e che sarà la nostra fedele compagna di viaggio nella vacanza. Avevamo anche prenotato da casa i nostri pernottamenti nell’hotel-residence Chrysoula di Kefalos Marina (www.Chrysoulahotel.com), situato in posizione strategica per raggiungere le più belle spiagge dell’isola, tutte collocate sulla costa sud-est, a pochi chilometri dal nostro alloggio. Premetto che quella zona è assolutamente priva di divertimenti e vita serale/notturna, più adatta a famiglie con bimbi, ma sicuramente più bella dal punto di vista paesaggistico e con clima più gradevole della parte nord. Il vento sulle spiagge del sud-est è piacevole e non fastidioso, la notte abbiamo dormito senza aria condizionata (pur avendola in stanza) e senza afa o umidità, mentre sulle rinomate, ma per noi deludenti, spiagge del nord-ovest il vento battente può risultare anche fastidioso e rendere difficoltosa una nuotata.

Lascio un’opinione positiva sul residence che ci ha ospitati, struttura semplice ma fornita di tutto, con pulizia giornaliera dell’appartamentino (cambio asciugamani e lenzuola settimanale), dotato di frigo, 2 piastre cottura, forno microonde, bollitore, tostiera e alcune stoviglie. In più con piscina a disposizione degli ospiti e possibilità di far colazione o mangiare piatti preparati dalla famiglia che gestisce la struttura. Parlano un italiano perfetto, se avete difficoltà con le lingue. Noi non abbiamo usufruito dei loro pasti, la sera cenavamo nelle taverne greche e vi indico subito una lista di locali:

Taverna Kastri a Kefalos: buono!

Taverna Oromedon a Zia (www.pragmata.info/Oromedon_gb.htm): buono, prenotate o andate prima delle 19,30 altrimenti non vi sedete malgrado abbia tanti tavoli!

Ristorante Limionas, nell’omonima località: buono! Pesce fresco, non congelato, frequentatissimo da italiani, ma ne vale la pena davvero.

Ristorante Camel, nella strada che porta a Camel beach (nei pressi di Kefalos): buono!

Ristorante della Magic beach: buono!

Bocciati invece i seguenti tre ristoranti di Kefalos: Maria, Zefiros e Ippocrates, davvero deludenti.

Passo ora ad elencarvi le spiagge che vale la pena di vedere, tutte collocate a sud-est dell’isola:

Magic (o Polemi) beach con sabbia grossa, Sunny, Markos (o Psilos Gremos), Lagada, Paradise con sabbia fine, Camel con sassolini, Agios Stefanos con sabbia fine.

Sconsiglio la zona di Kardamena, spiagge deludenti e paesino invaso da britannici alticci.

A proposito della più famosa ed affollata spiaggia, la Paradise beach (a luglio non era affollata, ma ad agosto temo sia zeppa di gente), aggiungo che è piena di lettini ed ombrelloni da affittare al costo di 7 euro giornalieri. L’acqua è bassa e limpida, adatta ai bambini anche se gelida, la sabbia è fine, ci sono bagni chimici e “kantine”, camioncini ambulanti con bevande e cibo. Parecchio inflazionata e ultraturistica, ma vale la pena andarci per i colori e lo scenario naturale. Nel tratto di mare davanti all’unico ristorante che c’è sulla spiaggia vedrete anche le “bubbles”, le bollicine naturali che salgono dal fondale dell’isola vulcanica. Ecco perché la Paradise è anche detta Bubble beach!

Consiglio anche di andare alla Camel beach, più raccolta, inserita tra 2 costoni rocciosi. La spiaggia non è di sabbia ma di sassolini, il fondo del mare è invece sabbioso con qualche roccia e adatto ad un po’ di snorkeling.

Ah, altra spiaggia adatta allo snorkeling è la Magic beach, perché sul fondale è presente una roccia piatta dove si annidano i pesci.

La spiaggia di Agios Stefanos è la più caratteristica, presente su tutte le cartoline e foto dell’isola, con davanti a sé l’isolotto di Kastri da raggiungere a nuoto. La tratta è fattibile se si sa nuotare, a mio figlio abbiamo messo per sicurezza i braccioli nel timore potesse stancarsi e l’acqua è veramente gelida. Sull’isolotto di Kastri, appena arrivati dopo la nuotata, si suona per tradizione la campana della chiesa, posta esternamente a disposizione dei bagnanti vittoriosi! In più, sulla spiaggia di Agios Stefanos, ci sono le rovine dell’omonima basilica, con colonne e mosaici in stato di abbandono e purtroppo in balìa di chiunque.

Se volete esplorare la costa sud-ovest dell’isola potete fare un salto ad Agios Theologos o a Cavo Paradiso (quest’ultima dopo 8 km di sterrato) raggiungendole da Kefalos old town, dove non c’è spiaggia di sabbia ma pietroni enormi e mare agitatissimo in cui non siamo riusciti a bagnarci, sarebbe stata follia. Bei panorami comunque!

Un’altra baietta tranquilla è quella di Limionas, con 2 spiaggette (una riparata dal porticciolo e con mare calmo, l’altra con mare agitato e più esposta), ma non eccezionale perché il fondale è ricco di posidonia.

Nella zona nord-ovest l’unico tratto di mare che abbiamo trovato migliore è stato quello della Bravo beach, tra Troulos e Marmari, nella zona a nord di Mastichari. Vento battente, cavalloni, sabbia fine, ma acqua migliore della zona. Deludenti le spiagge di Mastichari, Troulos, Marmari, Tigaki, Lambi, Psalidi, Agios Fokas. L’unica che valga la pena di passarci qualche ora è la zona di Embros Therme, a nord-est. La maggior parte delle persone lascia l’auto in cima alla scogliera e percorre a piedi il tratto in discesa verso il mare, fattibilissimo, ma abbiamo visto anche chi scendeva fino quasi a riva. Divieti non ce ne sono, la scelta è libera! Potrete immergervi nella bollente acqua termale naturale, cosa piacevolissima. Consigliano di non superare la mezzora di bagno e di togliere ogni tipo di metallo si abbia indosso se non si vuole ossidarlo! Considerato che per i bimbi va tutto dosato in maniera differente, ho fatto immergere mio figlio per poco tempo anche perché non riusciva a sopportare più di tanto quel calore. Per rinfrescarvi potrete, comunque, farvi un bagno al mare, anche se lo sbalzo termico è notevole.

Considerate che Embros è vicina a Kos town, dove vale la pena fare un giro turistico. Noi abbiamo visitato le rovine della città, l’Odeon, l’Agorà, il Castello, il famoso platano di Ippocrate, il mercato coperto ricco di spezie di ogni genere e profumi inebrianti! Per pranzo abbiamo mangiato nell’ottima taverna Elja (Oliva), www.elia-kos.gr/en/ nel centro pedonale della città.

Non abbiamo fatto escursioni fuori dell’isola, per scelta, ma potreste visitare la calda e vicina Bodrum in Turchia, raggiungibile in aliscafo a soli 10 euro, oppure fare un giro in battello nelle isole vicine a Kos.

Se dovete fare una spesa più ricca e globalizzante per il vostro frigorifero consiglio a chi alloggerà a sud di Kos, il Carrefour vicino all’aeroporto, perché a Kefalos e dintorni ci sono dei minimarket, ma con poca varietà e prezzi più alti del “megastore”.

Complessivamente l’isola si gira tutta in meno di 10 giorni, le nostre 2 settimane sono state abbondanti ma il soggiorno più lungo e stato sicuramente più adatto alle nostre esigenze e ai ritmi del bimbo. Una piccola nota sul fatto che nell’isola (e un po’ in tutta la Grecia) puoi essere punto da vespe anche sulla riva del mare. A mio figlio è toccata la prima puntura di vespa della sua vita, con ovvi strilli di dolore. Pazienza, fa parte della natura! Di Kos mi resta ancora l’odore dei cespugli di timo, l’isola ne è piena, soprattutto nella zona di Limionas, dove abbiamo avuto la fortuna di vederci attraversare la strada da un coniglietto selvatico.

Buon viaggio a chi visiterà Kos dopo di noi e un saluto alle mille e mille capre che abbiamo visto e vedrete!



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