Ibiza, l’isla Blanca
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Capitolo Albergo: la struttura si presenta come il più classico dei palazzoni, molto moderno e curato negli esterni, un po’ meno negli interni. Il nostro pacchetto prevedeva solo la colazione, ma la struttura proponeva la formula all inclusive, decisamente sprecata per chi, come noi, utilizzava la struttura solo per dormire. Attenzione: si paga tutto! Noi abbiamo pagato 13 euro per la cassetta di sicurezza, mezzo litro d’acqua nell’albergo costa 1,50 euro. La colazione era molto abbondante, così l’indomani mattina, dopo aver riempito lo stomaco, siamo usciti alla ricerca di un motorino da noleggiare. Ad Es Canar non ci sono molti noleggi, non vi fidate di quelli convenzionati. Noi possiamo suggerirvi l’autonoleggio sole, il tipo è disponibile e dispone di motorini quad e macchine. Abbiamo noleggiato uno scooter 125 cc, con appena 600 km, nuovissimo e comodissimo, spesa per una settimana 160 Euro piu la cauzione di 50 Euro. Vi consigliamo di prendere una cilindrata non inferiore al 125 cc, in quanto Ibiza è fatta di saliscendi salite ripide ecc… La benzina non costa nulla rispetto all’italia 1,40 Euro il litro e sono tutti self service. Detto ciò veniamo alla splendida Ibiza.
PRIMO GIORNO
Trovandoci già nel nord est abbiamo optato per visitare le spiagge della zona. Prima tappa la Platja de Agua Blanca; si raggiunge seguendo le indicazioni per San Carles e poi per Cala Sant Vicent. Ci teniamo a precisare che tutte le spiagge sono segnalate benissimo. Lungo la strada in prossimità di San Carles de Peralta, ci siamo imbattuti in uno dei tanti mercatini Hippy dell’isola. Questo si svolge il sabato e si chiama Las Dalias, davvero molto molto carino. Svariate bancarelle che vendono di tutto dai tipici vestiti in lino bianco ai coloratissimi costumi, braccialetti, fasce sandali ecc., il tutto condito da musica. Visitando questi mercatini si inizia ad intuire l’anima dell’isola. Fatto qualche acquisto abbiamo proseguito per la Platja de Agua Blanca (voto 10). Prima di giungere alla spiaggia vi aspetta il dazio del parcheggio: 1,50 euro per lo scooter e 3 euro per la macchina. La spiaggia si trova a strapiombo di una scogliera, la discesa è agevole, ma la salita un po’ meno. Percorrendo il dislivello dall’alto ci si perde in un panorama mozzafiato. La spiaggia è alquanto stretta nel primo tratto noi ci siamo spostati verso sinistra e camminando un po’ ci si trova nella zona più bella non attrezzata con lettini ed ombrelloni, che invece si trovano a ridosso della discesa sotto un baretto molto carino, ma assai costoso. Costo di un lettino 6 Euro e di un ombrellone 6 euro, un panino una birra e una coca al tavolo 21 euro, ma li vale tutti. La zona di sinistra è meravigliosa, gli scogli affiorano sul bagnoasciuga, la sabbia di colore scuro regala un contrasto cromatico d’imbarazzante bellezza e l’acqua è davvero bianca. Comprate un ombrellino fa davvero caldo. Sulla spiaggia ci sono diversi nudisti, che si mischiano con tranquillità e naturalezza a quelli con il costume, nessuno si cura di nulla ci si rilassa e basta, Ibiza è libertà.Sulla spiaggia si possono trovare delle zone di roccia che danno origine a dei fanghi. Provateli! Verso le 17 ci siamo spostati ed abbiamo esplorato la zona nord verso Portinatx. La strada è meravigliosa e poi con il motorino si può gustare il paesaggio e l’aria fresca dell’isola. Tornando sulla strada abbiamo notato un ristorante molto carino il San Carlos, si trova sulla strada per Santa Eularia nell’omonimo paese di San Carles, dove la sera abbiamo cenato. Posto caratteristico, con un simpatico signore che arrostisce pesce e carne a volontà. Una Paella e una sangria 40 Euro. Dopo cena abbiamo deciso di esplorare il nostro paesino: Es Canar. Ad onor del vero non ci ha entusiasmato, anche perchè ci sono una serie di ristoranti e locali, ma è frequentato per lo più da famiglie e gente adulta. Tuttavia non mancano i posti carini, come il Jacaranda Lounge. Questo locale si snoda intorno ad una piscina , ci sono divani e divanetti ed un Dj anima la serata. Ci siamo stati spesso per il consueto appuntamento con la sangria al tramonto.
SECONDO GIORNO
Il secondo giorno abbiamo girato moltissimo spostandoci verso sud est da Santa Eularia sino a Ses Salinas la zona più a sud dell’Isola. Vi facciamo un piccolo report delle spiagge. Sui vari forum avevamo visto diverse foto di Cala Mastella (Voto 0), posto incantevole, ma al nostro arrivo siamo letteralmente scappati. La spiaggia si sviluppa in una caletta animata da un fetore insopportabile, il mare era marrone e non c’era nessuno. Via verso Cala Boix (Voto 8), altra spiaggia carina a strapiombo sul mare, ma nulla a che vedere con Playa de Agua Blanca. Altra spiaggetta dove ci siamo fermati e che merita per la sua tranquillità è Pou des Lieò (Voto 6). La spiaggetta è piccolina ed il tragitto per arrivarci è sterrato ed in discesa. Ci sono i classici ricoveri in legno delle barche dei pescatori ed un baretto molto carino. Di ritorno solito aperitivo ad Es Canar e via la sera verso Eivissa. Il nostro scooter non faceva storie e ci trasportava per 29 km sino ad Eivissa. Le strade sono a doppio senso di marcia, scarsamente illuminate se non in prossimità dei centri urbani ,trafficate, diciamo che di sera non sono il massimo in motorino (portatevi un K-way). Giunti ad Eivissa abbiamo subito capito di aver sbagliato a pernottare ad Es canar. La cittadina è meravigliosa, dal porto si snoda in una serie di strade e stradine che salgono su sino all’antica rocca, assolutamente da visitare. Gente ovunque bar ristoranti locali e localetti, negozi, una meraviglia. La gente è sempre allegra e disponibile. Lasciate perdere i ristoranti e le pizzerie con menù turistico e dedicatevi a trovare un posto carino ce ne sono svariati. Nella zona limitrofa al porto vi consigliamo la Comida de San Juan, ci siamo arrivati per caso. Il locale è molto caratteristico, ma c’è sempre da aspettare. Ottimo rapporto qualità prezzo.
TERZO GIORNO
In mattinata torniamo verso Eivissa per visitare la famosa spiaggia di Talamanca (Voto 1). La spiaggia si trova a ridosso del porto e l’acqua è orribile. Ottima l’organizzazione, un ragazzo italiano gestisce i servizi in spiaggia con lettini ombrelloni e ottime sangrie. Se volete vi porta anche la paella in spiaggia. Nel primo pomeriggio ci siamo spinti nella zona più a Sud di Ibiza nota come Ses Salinas, prende il nome dalle saline che si trovano li. La spiaggia di Ses Salinas (Voto 9) è lunghissima e frequentatissima, anche da molti italiani, però il mare è davvero meraviglioso. Quì a differenza delle altre spiagge i baretti pompano musica a palla e sulla spiaggia non è raro vedere gruppi di PR che distribuiscono inviti per le varie discoteche dell’isola. Altra spiaggia di questa zona è Es Cavallett (Voto 6, ma solo per le alghe), frequentata per lo più da Papponi (passatemi il termine) con diverse Ferrari nel parcheggio. Anche qui c’è un servizio lettini e due bar uno più bello dell’altro. Il primo dove ci siamo fermati si connota per le tende di lino e i divani bianchi. Molto Trendy. Il secondo, noto anche come Chiringay è un’istituzione, frequentato per lo più da omosessuali, che ad Ibiza sono la norma, ma che nel loro fare dipingono la situazione ed il contesto. Anche qui, come un pò ovunque, vi sono diversi nudisti, ma ribadisco ad Ibiza fai ciò che vuoi senza che nessuno ti osservi come se fossi pazzo o cosa. Ibiza è libertà. Solita sangria e la sera abbiamo cenato a Santa Eularia, una cittadina molto carina vicinissima ad Es Canar. Vi consigliamo di spostarvi subito nelal zona del porto turistico, caratterizzata da ottimi ristoranti e locali che servono sangria e prosciutto iberico a volontà. La passeggiata sui moli è meravigliosa l’atmosfera molto più calma rispetto ad Eivissa, ma il Guarana è un locale dove c’è musica all’ aperto sino a notte fonda.
QUARTO GIORNO
Questo è stato il giorno della visita a Formentera, se potete fatela. Dal porto di Eivissa partono ripetutamente traghetti e aliscafi per la splendida isola di Formentera. Noi abbiamo optato per il traghetto per portarci dietro il nostro scooter, 45 Euro a testa. Non occorre prenotare, basta recarsi alla biglietteria un oretta prima della partenza. Il traghetto ci impiega quaranta minuti a raggiungere la piccola isola dal mare caraibico. Appena sbarcati ci siamo recati subito al Far De Mola, il punto più alto di Formentera, da dove si ammira un panorama mozzafiato e si riesce a vedere l’intera conformazione dell’isola. Fermatevi per un caffe al baretto che si trova li, è davvero caratteristico. Inizia l’esplorazione delle spiagge. Il tempo è tiranno (alle 18.30 riparte il traghetto) e decidiamo di visitare la Platja de Migjorn (Voto 10 e lode). La spiaggia è enorme e merita una lunga passeggiata. Noi ci siamo fermati in un’insenatura meravigliosa vicino il chiosco “Bus Pirata”. Acqua turchese, mai vista neanche ai Caraibi. L’isola però ci ha un po’ deluso. Es Pujol merita una visita ma nulla di che. Sicuramente a differenza di Ibiza Formentera è molto più indicata per una vacanza all’insegna del relax. Bellissima anche la spiaggia di Ses Illetes, ma stracolma di gente, non c’era spazio neanche per un telo. Bellissima anche la zona del Blue Bar dove si svolge il classico aperitivo. Diciamo che tutto sommato la rimandiamo al prossimo anno. Tornati ad Ibiza abbiamo trascorso la serata a Santa Eularia, vista la levataccia per il traghetto.
QUINTO GIORNO
Questa volta toccava al mercatino Hippy di Es Canar, il più famoso di tutta Ibiza. Si svolge nel villaggio turistico di Punta Arabi. Davvero caratteristico merita di essere visitato. Abbiamo trascorso l’intera giornata alla Platja de agua Blanca. Nel pomeriggio abbiamo visitato Sant Antoni. Grandissima delusione: il paesino è una cozzaglia di palazzi moderni e decadenti ed è il ghetto degli inglesi che trascorrono le loro giornate nei pub di tutto il paesino. Capitolo a parte merita il Cafè del Mar. Un’isola felice sul lungomare di Sant Antoni. La sera ancora Eivissa, ma questa volta abbiamo visitato la città vecchia e le mura di cinta. Molto ma molto caratteristica, in quanto si snoda per vicoletti, molto simili ai borghi medioevali umbri. Abbiamo cenato in Placa De La Villa al ristorante La Oliva, meravigliosa l’atmosfera e il cibo.
SESTO E ULTIMO GIORNO
Ultimo giorno ancora sulla platja de Agua Blanca sino al tramonto e poi Eivissa sino a notte fonda in giro per i localini. Segnaliamo il Gatto e la Volpe, situato in una bellissima piazzetta, atmosfera conviviale ed una sangria esagerata.
SETTIMO GIORNO
Purtroppo si torna a casa, consegnamo il motorino ci aspetta il volo di ritorno. Ibiza ci ha regalato il suo fascino, ci ha rapito con la sua atmosfera e la sua libertà, ci siamo ripromessi di tornarci, ma stavolta volo Ryanair e Booking tutta la vita.
Capitolo discoteche: Non abbiamo fatto neanche una serata, ma ovunque ci sono pr e negozi che vendono gli ingressi, basta chiedere!