Venezuela, tour indimenticabile…
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Sabato 9/6/12
H3 volo Milano/Madrid/Caracas/Ciudad Bolivar. A caracas è venuta a prenderci una ragazza P/c energy tour per trasferirci all’aeroporto nazionale (che comunque si trova a 5 minuti a piedi da quello internazionale) e dopo 2 ore di attesa abbiamo preso il volo su puerto ldaz in quanto quello su ciudad bolivar era stato cancellato. Poi un’ora di transfer in auto e finalmente arriviamo alla posada don francesco dopo oltre 24 ore di viaggio e 6 ore emmezzo di fuso orario Conosciamo cosimo e finalmente intorno alle h. 23 andiamo a letto.
Domenica 10/6
Alle h 7.30 conosciamo indiana jonàs che viene a prenderci in posada cCon un jeepone 4×4 di 4500 di cilindrata (meno male che qui la benzina è praticamente gratis, 0.07 bolivar al litro che tradotto vuol dire fare il pieno con 1 euro) e dopo un caffè partiamo per la gran sabana con sosta in un bel parco di puerto ordaz per ammirare le prime cascate che in questo tour ci faranno sempre compagnia – poi dopo qualche sosta qua e là arriviamo dove inizia la Gran Sabana, panorami spettacolari, e verso le 18 arriviamo al primo campamento (chivaton) – incontriamo altri 4 ragazzi italiani che avevamo visto in aeroporto e che faranno lo stesso nostro giro ma con altro tour operator + altri 2 signori di milano (che viaggiavano “leggerissimi” visto che alitalia non gli aveva imbarcato le valige che sono rimaste a milano per quasi 1 settimana)- Buona cena preparata dagli indios pemon, un po’ di rum che jonas si era fermato a farci comprare in una “liquoreria” e poi a nanna.
Lunedi 11/6
Ci trasferiamo al villaggio indio di iborido dove prendiamo una barca e dopo aver navigato sul rio aponwao per circa mezzora, arriviamo allo spettacolare salto chinak meru, o salto aponwao, una cascata bellissima alta 105 metri che prima vediamo dall’altro e poi, attraverso un sentiero dentro la foresta (mettetevi dei sandali o scarpe con un buona suola anti-scivolo). Arriviamo ai piedi della cascata e dopo altri 15 minuti di cammino, arriviamo al Pozo escondido dove facciamo un bel bagno rinfrescante in questa piscina naturale verde smeraldo Poi l’indios che ci ha accompagnato ci ha spiegato un po’ di piante che utilizzano loro come medicine naturali e abbiamo anche assaggiato delle formiche/termiti vive che sapevano di limone: buonissime direi, e sono anche ottime contro le zanzare perché “spalmandole” su gambe e braccia si sente un buon profumo di limone che le tiene lontane Poi ritorniamo al villaggio Indios dove ci aspetta un incredibile pollo al miele che me lo sogno ancora di notte – poi partiamo per Santa Elena, piccola città al confine con il brasile dove pernottiamo c/o l’ecolodge ya koo
Martedì 12/6
Oggi iniziamo la giornata visitando il confine Venezuela/Brasile e facendo un giro nel primo paesino brasiliano giusto per berci un Guaranà, poi trascorriamo questa bellissima giornata visitando 5/6 cascate (salto kawi, salto kama, quebrada de jaspe, cortina de yuruany ecc) facciamo un sacco di bagni perchè in tutte le cascate ci si può bagnare e visto che il tempo è bello e siamo solo noi due, ne approffittiamo per bagnarci ogni due per tre. Poi visitiamo la comunità indigena di san francisco de yuruani dove pranziamo e poi proseguiamo verso la posada , sempre accompagnati dai mestosi tepuis e dagli sconfinati paesaggi della gran sabana. Notte c/o rapidos di Kaimoran.
Mercoledì 13/6
Oggi lunga giornata di trasferimento per tornare da gran sabana a ciudad bolivar (circa 8 ore con sosta pranzo) ma molto carinamente jonàs, su mia richiesta, quando siamo arrivati a Ciudad bolivar, ci ha fatto fare un giro al casco antiguo (il centro storico antico) che è veramente bello e merita una vista – poi un salto in posada e salutiamo jonas che però ritroveremo fra 3 giorni per andare sull’orinoco – Cosimo ci accompagna in auto in un fast food vicino alla posada dove fanno un po’ di tutto (non avevamo voglia di ristorante) e dove abbiamo cenato con una buona pizza. Poi cosimo è venuto a riprenderci e verso mezzanotte siamo andati a nanna.
Giovedì 14/6
Oggi gran giorno: è il compleanno di Eedo: 50 anni! E finalmente si va a Canaima. Ho organizzato il viaggio in modo tale che il giorno del suo compleanno fossimo proprio li e infatti, dopo un’oretta di volo (chessna, 5 posti) alle 9 del mattino siamo già lì! Uno spettacolo !! Inoltre cosimo ci ha fatto una sorpresa perché ci ha mandato al waku lodge che è il lodge più bello e attrezzato di tutta Canaima. Il lodge si trova proprio di fronte ad una cascata imponente, sulla laguna di Canaima, giornata bellissima con sole a picco. Al pomeriggio giro in barca nella splendida laguna di canaima ed escursione al salto sapo che è una cascata bellissima dove si cammina praticamente dietro la cascata per oltre 100 metri e poi si può fare un bel bagno La camminata non è facilissima e si fa in costume perché ci si lava per tutto il tempo da testa a piedi. Giornata bellissima e mio marito è stra-contento e agitato perché domani si fa al salto angel: stà per realizzare il suo sogno …
Venerdì 15/6
Partiamo alle 5 del mattino e dopo aver navigato per circa 3 ore sul Río Churun, ci fermiamo all’isla orquidea per fare colazione, poi dopo un’altra ora emmezza di barca, eccolo li! Lo vediamo da lontano: il salto angel … la cascata più alta del mondo: 980 metri !!!! da non credere – ma quando arriviamo all’isola Ratoncito, dove dormiremo e da dove parte il sentiero per salire alla cascata, il salto angel è quasi completamente coperto dalle nuvole, la cima è tutta coperta e si vede solo l’ultimo pezzo della cascata. Non vi dico la faccia di mio marito, io faccio finta di niente per non aumentare la sua delusione e comunque il nostro indio gli dice di non preoccuparsi perché fra poco il cielo si aprirà: e infatti dopo mezzoretta, le nuvole se ne vanno e il salto angel ci appare in tutta la sua maestosità – l’emozione è grandissima, non si può spiegare a parole Lo vediamo da un mirador nell’isola ratoncito insieme ai nostri compagni di viaggio (una famiglia venezuelana (mamma papà e 3 figli grandi) e una ragazza svizzera che viaggiava sola) facciamo un riposino sull’amaca e pranziamo con un buon pollo alla brace. Nel frattempo ritorna il gruppone (più di 20 persone) che era partito da canaima con noi ma facevano il “full day” quindi andata/ritorno in giornata (da pazzi perché praticamente stai 7/8 ore in barca e poi solo un’ora alla cascata) – ora tocca a noi: partiamo alle 14, siamo solo noi 8 più la guida indios che ci porta in cima, nel frattempo il cielo si è aperto, il colore è di blu intenso e splende il sole (il gruppone che è salito al mattino invece ha trovato pioggia vento e la cascata non l’hanno vista gran chè) e quando arriviamo li sotto è fantastico. Restiamo quasi 2 ore ad ammirarla, a fare foto, a goderci lo spettacolo Poi scendiamo e in attesa della cena ci rilassiamo in amaca sorseggiando cuba libre (la famiglia si era portata dietro una bottiglia di rum e coca: ottima idea direi !!!) poi ceniamo e alle 21 tutti a nanna in amaca: bellissima esperienza, abbiamo dormito benissimo (ci hanno messo anche le zanzariere sopra le amache). Ma ricordatevi di dormire di lato altrimenti vi sveglierete con un gran mal di schiena – io ero contentissima perchè mio marito era felicissimo!
Sabato 16/6
Sveglia alle 5 e prima cosa da fare ovviamente è alzare il naso all’insu per ammirare il salto angel anche a quest’ora Il tempo è bello quindi ennesimo spettacolo Poi colazione e alle 7.30 si parte per rientrare a canaima dove arriviamo al lodge alle 11.30 per fare un doccia e prendere l’aeroplanino (ancora un 5 posti) che parte alle 13.30 per Ciudad bolivar dove incontriamo la nostra mitica guida jonas che ci porta al Ranch san andres, vicino al delta dell’orinoco dove arriviamo verso le 18, facciamo un bagno in piscina, ceniamo con ottima carne alla brace (non per niente è un ranch …) e poi a nanna presto perché siamo un po’ cotti.
Domenica 17/6
Verso le 8 partiamo per il porticciolo indio, dove ci imbarchiamo per l’esplorazione nel dedalo di fiumiciattoli e di canali che costituiscono il Delta. Vediamo un po’ di scimmie, di pappagalli, altri uccelli, andiamo a pesca di pirana con una canna “indio” (praticamente un pezzo di legno): l’indio ne pesca 2, jonas ne pesca 3, Io ne prendo uno e mio marito … Niente !!! Ci è rimasto un po’ male ma comunque alla sera la zuppa di pirana fatta da jonas se l’è mangiata anche lui. Poi un giro in curiana, la tipica canoa india, guidata a remi da edo e l’indio (io ovviamente mi sono fatta trasportare), una passeggiata nella Jungla per “bere e mangiare” come gli indio (c’è il buonissimo cuore di palma, poi un frutto che è pieno zeppo di acqua ecc…), poi abbiamo visitato una casa Indio: il delta dell’orinoco è il regno degli indios waraos che vivono su poverissime costruzioni su palafitte. Purtroppo il villaggio che dovevamo visitare era deserto per un funerale pertanto abbiamo visitato la casa, se così si può chimaare, della nostra guida indio. Nel tardo pomeriggio siamo rientrati al ranch per un po’ di relax e il nostro solito cuba libre (la bottiglia di rum e sempre nel nostro zainetto) – cena a base di carne alla brace e poi una bella serata divertente con i ragazzi del ranch che è grandissimo ma dato che c’eravamo solo io ed edo come ospiti, erano lìtutti per noi: biliardo, Cuba Libre, poi torta a sorpresa alla cuoca perché era il suo compleanno, balli .. È stata proprio una bella serata. Poi a mezzanotte inoltrata siamo andati a nanna. Perché domani andiamo finalmente al mare!
Lunedì 18/6
Al Mattino jonas ci porta a maturin, dove aimeh ci tocca salutare la nostra splendida guida, prendiamo un volo per caracas e successivamente (dopo 5 ore di attesa) prendiamo un altro piccolo aereo da 14 posti che ci porta a Los Roques dove passeremo i nostri ultimi giorni di vacanza c/o la posada va pensiero – los Roques è veramente un paradiso, tutti i giorni ti sposti in barca per visitare 2/3 isole che sono disabitate quindi grandi bagni in un mare fantastico: sembra Sardegna e sicilia mischiati insieme, ogni volta che giri lo sguardo, il colore cambia, dal bianco al turchese al verde smeraldo: veramente una meraviglia – poi la sabbia è bianchissima e sembra borotalco – l’unica pecca è che esiste solo vegetazione bassa, non ci sono palme/alberi pertanto il sole non ti molla un attimo – infatti tutte le posade, oltre al frigo pieno di roba da mangiare e da bere, forniscono ombrelloni e sedie a tutti, la barca carica tutto al mattino e quando arrivi su un’isola scaricano tutto – l’unica isola abitata è gran roque, dove praticamente atterri sull’acqua perchè la pista è piccolissima e circondata dal mare ovviamente – il paese è piccolo e lo giro tutto a piedi o in bicicletta, non ci sono strade asfaltate (solo sabbia) non esistono semafori, automobili, moto … La gente è molto cordiale: Praticamente è un paradiso – Suggerisco 3/4 giorni a los roques a fine vacanza oppure se avete pochi giorni a disposizione dovete assolutamente fare 3 giorni a canaima (con pernottamento in amaca sotto il salto angel) e poi 4/5 giorni a los roques In questo paradiso restiamo fino a venerdi sera 22/6 perché sabato mattina alle 7.30 prendiamo il nostro solito aeroplanino che ci riporta a caracas da dove poi prendiamo il volo Iberia che ci riporterà in italia – sigh !! La vacanza è finita ma i posti che abbiamo visto rimarranno per sempre nei nostri cuori … Ma in venezuela ci torneremo presto perchè manca la parte ovest: los llanos, il parco marino Morrocoy, merida, coro… È un viaggio che consigliamo a tutti coloro che amano la natura, i paesaggi infiniti, il mare, i cieli stellati e i silenzi…
Annalisa, Edoardo