Medjugorje, resistere non serve a niente…

Pellegrinaggio tra incredulità e fede
Scritto da: LupoSolitario
medjugorje, resistere non serve a niente...
Partenza il: 18/06/2012
Ritorno il: 23/06/2012
Viaggiatori: 20
Spesa: 500 €
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“Tu che hai girato tutto il mondo, a Medjugorje ci sei mai stato?” La domanda di una cara amica mi lascia muto e ci metto un attimo a rispondere…”scusa?” “Partiamo lunedí, abbiamo ancora un paio di posti in pullman, dai vieni, abbiamo bisogno di uno esperto di viaggi all’estero”. “Ma che ci vengo a fare scusa? Lo sai che entro in Chiesa solo ai matrimoni e ai funerali” (in entrambe le occasioni solo da invitato, per il momento eheh). “Lo sapevo che accettavi, puntuale lunedí alle 19.00 in Piazza Italia” Clic. Rimango con il telefono attaccato all’orecchio per un paio di minuti buoni… Mi maledico per non aver opposto un netto e pronto rifiuto… Figuriamoci, io che ero iscritto al Cicap, trascinato per 15 ore su un pullman zeppo di pie donne e ronzante di rosari… Comunque ormai è fatta, male che vada resteró in camera a leggere e a navigare con l’ipad nuovo di zecca… sempre che l’adsl abbia affiancato la preghiera laggiú in Erzegovina… Scelgo il libro che mi accompagna” Resistere non serve a niente” di Walter Siti… (ma perchè a pensarci adesso, a questo titolo, un sorriso sempre più largo si disegna sul mio volto?)

Lunedí 18 giugno 2012

Puntuale alle 19.00 mi guardo attorno; sì, le pie donne ci sono ma anche un paio di coppie con bimbi piccoli e addiritturra due donzelle non accompagnate…….poteva andare peggio, no? Autostrada e via fino alla Slovenia che subito diventa Croazia che sfila in penombra dal mio finestrino, mentre corriamo sull’autostrada piú nuova d’Europa, la A1 che a regime, collegherà Zagabria a Dubrovnik. Non posso fare a meno di domandarmi se i miei compagni di viaggio sappiano dove ci troviamo; la risposta arriva all’altezza dell’autogrill di Zara. Ormai ė mattino presto e si dà il via all’italico rito di cappuccio e brioche (ordinati nella lingua di Dante, of course). Sento del brusio alla cassa “Come sarebbe a dire che non prendono gli Euro? E perchè poi?….Roba da matti” Lo sapevo, vaglielo a spiegare ai pii pellegrini che qui accettano solo le Kune e che la figura da neocolonialista, tipo americano anni 80 gonfio di dollari, l’avrei evitata volentieri….. E che dire del tipo che pretende di pagare con il bancoposta? Ovviamente è presente una sola carta di credito, la mia Visa, e la colazione la pago IO a tutto il pullmann, e mi resta la rabbia di viaggiare con gente che pensa di aver subito un torto, non potendo pagare in Euro. Almeno ho la consolazione di Elisa ( la responsabile di ‘sto viaggio strano) che mi si avvicina sorridente e ridacchia “visto che ho fatto bene a portarti?” la guardo e a stento trattengo un vaffa……

Martedi 19 giugno 2012

Verso le 11.00 si arriva a Medjugorje, e il panorama stremato della Bosnia cambia di colpo… benzinai a 8 piste, alberghi e supermercati enormi… troppo facile per me pensare a quale sia il miracolo attribuibile alle apparizioni mariane. Ci sistemiamo alla Pensione Eden, gestita da italiani, che io, personalmente non consiglio; va bene il rigore e la semplicità, ma una camera al secondo piano senza ascensore, niente aria condizionata, e solo acqua del rubinetto a pranzo. Il resto della giornata è libero, i più ne approfittano per prendere confidenza con il luogo e per le prime visite alla famosa chiesa parrocchiale di San Giacomo, io resto in camera a navigare (si, almeno il wi-fi c’è) e a leggere.

Mercoledí 20 giugno 2012

Questa mattina si entra nel vivo del pellegrinaggio; mi dicono che è prevista l’ascesa al monte Podbrdo, dove nel 1981 sarebbe apparsa la Vergine Maria; un pò per curiosità e un pó perchè son stufo di stare in camera mi aggrego. Si tratta di arrampicarsi per un breve sentiero sconnesso, della durata di circa un’ora, lungo il quale sono poste incinsioni in bronzo che fungono da tappa e da cambio di decina per il Rosario che si recita salendo. C’ė molta gente lungo il percorso, e vedo una devozione che mi pare sincera; gente anziana che sale trascinandosi, invalidi issati portantina da volontari di un’associazione chiamata “Comunità Cenacolo”, fondata da Suor Elvira, a favore di ragazzi con situazioni difficili, quali la droga, tanta gente che alle tappe si inginocchia. In cima, nel punto in cui sarebbe apparsa, e continuerebbe ad apparire la suddetta Vergine, una statua con la scritta “Kralica Mir” “Regina della Pace”, titolo con cui Ella si sarebbe presentata Si avvicina Elisa e mi dice “Qui, proprio qui, è dove Lei ti ha voluto, nessuno viene a Medjugorje, se non lo chiama Lei”…… Vorre fare lo sbruffone e rispondere “veramente mi hai chiamato tu, non Lei”, ma all’ultimo rinuncio… In fondo Elisa ci crede davvero, ed io non ho alcun diritto di ironizzarci sopra……e poi, se avesse ragione Lei, penso per un attimo, ma subito scarto quest’ipotesi. Scendiamo quindi dal Podbrdo, pranziamo e il resto del giorno è libero; gli altri vanno alla messa in croato delle 19.00 (con sottotitoli in cecoslovacco, di fantozziana memoria, rido tra e e me) e poi all’adorazione delle 22.00. Ma quanto pregano questi.

Giovedì 21 giugno 2012

Altra mattinata, altra salita; oggi tocca al Krizevac, il monte della croce, che domina la vallata; partecipo pure io, anche se il gruppo è ormai diviso in due parti distinte; io e tutti gli altri. La salita è piú impegnativa di quella di ieri; le stazioni sono infatti 12 e danno modo di pregare un’intera via crucis; vedo gente che sale scalza perchè evidentemente non soffre abbastanza e giunti in cima vediamo la Croce; alta 9 metri ed eretta nel 1933; la Madonna ha detto in un messaggio che questo luogo era già allora prescelto da Dio per i successivi fatti miracolosi. Come ieri resto del giorno libero.

Venerdi 22 giugno 2012

Oggi la giornata è interamente dedicata ad ascoltare testimonianze, prima quella dei gestori della pensione che ci ospita, poi quelle dei ragazzi della giá citata Comunitá Cenacolo; non le riporto in primo luogo perchè penso che questo non sia lo spazio giusto, e poi perchè sono, nello loro drammacicità, tutte ugualmente banali; la droga e la prostituzione, la cacciata di casa e la strada, la fede, che salva e purifica. Alla sera invece si sale nuovamente al Podbrdo, questa sera c’è l’apparizione ad Ivan; c’è molta più gente dell’altra volta, molti con le torce elettriche… arrivati in cima c’è un silenzio surreale, tutti sono in ginocchio sui sassi… Io ci penso un attimo, e alla fine pure io piego il ginocchio ed abbasso la fronte, questa volta, lo ammetto turbato. Scendo in silenzio, alle 03.00 si riparte, e tutti vanno a dormire poche ore. Io invece torno davanti alla Chiesa di San Giacomo, alla statua della Madonna… sono le due di notte e ci siamo solo io e Lei… Ora, a casa, ripenso a tutto questo; non ho mai creduto al caso… e forse non di “caso” si è trattato questa volta… non che mi senta addosso una fede incredibile, alla Paolo Brosio… ma un dubbio, una goccia che si insinua nella roccia… chissà. Accanto a me ho il libro che ho comprato per il viaggio… ne ho letto solo poche pagine… Rileggo il titolo “Resistere non serve a niente”. Già… molto vero, mi dico. Mandatemi pm per quasiasi info, rispondo molto volentieri a tutti.

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