In Umbria c’è il borgo dove ottenere la “patente da matto”, ed è una tradizione tanto antica quanto divertentissima
Nel cuore verde dell’Umbria c’è una cittadina che tutti abbiamo conosciuto e amato grazie a una fortunata serie TV, ma che cela molto altro. Come la tradizione della patente da matto, che fa di Gubbio uno dei luoghi più originali di tutta l’Umbria, ma non solo. Curiosi di scoprire questo borgo?
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Cosa vedere a Gubbio
Gubbio si presenta con un bel colpo d’occhio, arroccata sul costone della montagna, austera e gentile. In via della Repubblica c’è la sede della Pro Loco, dove poter ottenere una piantina della città e qualche indicazione. Un primo giro della città che si può fare, per avere un colpo d’occhio dei luoghi principali, passa per piazza Grande, il Duomo, via XX Settembre o Via Savelli della Porta, visita alla stazione della Funivia e ritorno per corso Garibaldi.
I luoghi di Don Matteo
Per molti anni, Gubbio è stata il luogo in cui è stata girata la celebre fiction RAI Don Matteo, poi “trasferitasi” a Spoleto. I luoghi simbolo però sono ancora nel cuore e negli occhi di tanti: gli esterni della chiesa di “Don Matteo” sono quelli della chiesa di San Giovanni, gli interni sono quelli della chiesa di San Marziale, le scene del convento della suora quelli della chiesa di Sant’Agostino. La caserma è stata ambientata nella sala trecentesca (visitabile la mattina ed il pomeriggio dalle 15.00) del Comune, in Piazza Grande, mentre le abitazioni del Capitano e del Maresciallo sono state riprodotte a Cinecittà, a Roma.
La Basilica di Sant’Ubaldo
Una funivia, che da 532 m s.l.m. sale fino a 803 metri, collega la città con la Basilica di Sant’Ubaldo, con orari fino alle 19.30 e permette ai coraggiosi di raggiungere la sommità della vetta in soli 5 minuti. Non è una funivia vera e propria, ma sono delle “gabbie” chiuse fino a mezzo busto e poi aperte, con capienza massima di 2 persone. Andarci in auto significa fare tutto il giro della montagna impiegandoci una mezz’oretta, ma in alternativa c’è il sentiero pedonale utilizzato durante la processione e la corsa dei Ceri, lungo qualche chilometro e una quarantina di minuti a piedi (a scendere). Bella e suggestiva la Basilica sul monte dove si gode di un panorama mozzafiato.
La tradizione della “Patente da matto” (che potrete ottenere anche voi)
Sì, la patente di guida ce l’abbiamo più o meno tutti, ma volete mettere il divertimento di avere la patente da matto? Non dovrete andare lontano, perché è possibile ottenerla a Gubbio. Anzi, con più precisione, a Largo del Bargello.
Qui, infatti, si trova una bella fontana del Cinquecento, poi ricostruita nei secoli successivi, intorno alla quale bisogna girare correndo per tre volte di seguito. Solo alla fine, sarà un eugubino DOC a “battezzarvi”, schizzandovi con qualche goccia dell’acqua della fontana. Subito dopo, l’Associazione Maggio Eugubino vi riconoscerà la vostra patente, su pergamena storica, che vi dichiarerà dei veri matti di Gubbio. Matti, ovviamente, in senso buono e allegro, non certamente offensivo. E così, tornerete a casa con un souvenir che nessun altra città può offrire.
Come arrivare a Gubbio e come muoversi in città
Che si arrivi da Roma (sud) o da Firenze (nord), si percorre l’Autostrada A1 fino a Orte, poi uscire e proseguire per la E45. A Perugia prendere la SS219 direzione Gubbio oppure la Eugubina fino alla E45.
Se si vuole entrare nelle mura della città con l’auto, i parcheggi sono a pagamento (1,20 euro/ora). In Piazza 40 Martiri, anche se lasciate la macchina parcheggiata regolarmente, il martedì mattina dalle 6.00 alle 14.00 vanno spostate perché c’è il mercato settimanale. Fuori dalle mura ci sono parcheggi con le strisce bianche dove però si può lasciare l’auto al massimo un’ora col disco orario. Infine l’auto si può lasciare gratis al parcheggio dell’anfiteatro con ingresso nelle mura a piedi tramite due varchi che portano in via Cavour.
- Via Baldassarre – Piazza Grande (aperto dalle 9.00 alle 19.30)
- Via XX Settembre – Cattedrale/Palazzo Ducale (aperto dalle 9.00 alle 18.20)
Gli ascensori, molto comodi in una città tutta in salita, sono chiusi in occasione della Festa dei Ceri (15 maggio) e la domenica successiva, l’ultima domenica di maggio e il 2 giugno (Festa dei Ceri Piccoli, ma anche Festa della Repubblica).