Repubblica Dominicana… espressione di vere contraddizioni

Siamo partiti cercando mare e aragoste d’inverno, ma non è stato solo così: la Repubblica Dominicana in realtà ci ha sorpresi per la sua natura rigogliosa, la sua incoerenza e il suo stile unico
Scritto da: guapakalimera
repubblica dominicana… espressione di vere contraddizioni
Partenza il: 14/03/2012
Ritorno il: 30/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Siamo partiti cercando mare ed aragoste d’inverno, ma non è stato solo così: la Repubblica Dominicana in realtà ci ha sorpresi per la sua natura rigogliosa, la sua incoerenza e il suo stile unico.

Se si cerca bene in internet si riescono a trovare voli abbastanza economici ed infatti abbiamo trovato un volo aereo Iberia da Venezia con scalo a Madrid per 630 euro andata e ritorno compresa l’assicurazione sanitaria per tutto il viaggio (per niente male!) e così inizia la vacanza.

Abbiamo trascorso circa 10 giorni nel sud est dell’isola dove consigliamo come alloggio il residence Tamarindo nel dominicus americano (contatto affidabilissimo: margherita.rossetti@hotmail.com; casevacanzadominucus@hotmail.com). La signora ha anche un piccolo ristorante consigliatissimo per cortesia, prezzi e qualità “Il Tucano”. A mezzogiorno comida domenicana e la sera cucina italiana.

La zona è purtroppo molto turistica, quindi i resort e i villaggi solitamente gestiti da europei hanno il monopolio a discapito dei dominicani. Vedrete molti baracchini con merce (soprattutto quadri) tutti uguali e tutti cercano (anche in modo fastidioso) di accalappiarti per farti comprare qualcosa. Tastate bene il terreno e schiaritevi le idee prima di prendere delle fregature.

In questa parte dell’isola vivono e lavorano tantissimi italiani e molti sono i turisti italiani che, però, sono quasi tutti rinchiusi nei resort e che quindi conosci solo durante le escursioni. L’unico paesino nei dintorni è Bayahibe che però dista circa 3-4 km, quindi bisogna avere l’automobile per arrivarci oppure prendere un taxi (che sono tipo dei furgoncini a 9 posti).

La spiaggia del dominicus americano è la tipica spiaggia dei caraibi: sabbia chiara (anche se per entrare in acqua c’è qualche scoglio), palme e mare dai vari colori (comunque non limpidissimo). Non c’è la barriera corallina. Ci sono due zone di spiaggia libera, la migliore si chiama Anani Beach che si raggiunge con la macchina scovando una stradina sterrata prima del penultimo villaggio. Attenzione ai Mosquitos più ci si avvicina al Parque Nacional del Este!

A Bayahibe partono tutte le escursioni per le isole e c’è una spiaggia che si raggiunge a piedi a destra dal parcheggio. Sicuramente più selvaggia di quella del dominicus americano (attenzioni ai cocchi che cadono dalle palme!). C’è anche il centro Dive che ha buoni prezzi per i corsi Sub e il cambio è sicuramente più conveniente che al dominicus.

Escursioni

Boca de Yuma:

Partiamo un giorno per l’avventura verso Boca de Yuma, la strada è buona. Appena arrivati abbiamo conosciuto un ragazzo dominicano (Manuèl) che ci ha portati a vedere l’entroterra via fiume: sembrava di essere in vietnam da quanto è rigogliosa la terra, abbiamo visto vari uccelli e un’ iguana. Poi ci ha accompagnati in una spiaggia selvaggia dove non c’era un turista, ma solo famiglie dominicane con un sacco di bambini. Abbiamo fatto snorkeling e poi Manuèl ci ha portato il pranzo (pescado fritto e aragosta alla brace con platano fritto) che abbiamo mangiato in sua compagnia. Abbiamo trascorso metà pomeriggio in quella spiaggia incontaminata (dicono però che quando ci sono le mareggiate purtroppo si arerino molte immondizie, ma noi siamo stati molto fortunati). Siamo tornati a piedi e così abbiamo visto un loro villaggio (case di legno, niente elettricità, niente acqua potabile, niente fognature, niente strade). Per tornare in paese bisogna attraversare il fiume e si può solo in barca. Manuèl poi ci ha portato a vedere le grotte e il paese. Le strade non sono asfaltate, i bambini giocano dappertutto, e ci sono galline, maialini e asini che girano tranquillamente per le strade. Molte case non sono in muratura. In questo tratto ci sono delle scogliere e nel lungo mare ci sono dei ristorantini dove cucinano il pescado fritto. Attenzione alle tarantole che entrano in macchina perchè “picano”!

Isola Saona

Ci siamo rivolti a Max Tours (Gabriele il Toscano) che abbiamo trovato lungo la pedonale del dominicus (gabrieleciardini@hotmail.com) per l’escursione per l’isola Saona. Solitamente molte escursioni per le isole vengono svolte con delle lance velocissime dove spesso ci si bagna molto e non ci si può spostare più di tanto. Con Gabriele invece la barca è un catamarano a motore che può condurre fino a 40 posti, noi eravamo in 25 quindi siamo stati molto comodi. Purtroppo la giornata non è splendente, ha piovuto due volte. Siamo comunque riusciti a vedere la spiaggia Canto della playa con la barriera corallina da esplorare con maschera e pinne, il villaggio di Mano Juan con le loro casette e i loro mercatini. Abbiamo pranzato con carne e pesce alla griglia in una capanna perché ha piovuto. Poi al ritorno ci siamo fermati alle mangrovie, le piscine naturali e le grotte. Escursione direi obbligatoria per chi va in Repubblica Dominicana (naturalmente con Gabriele).

Safari

Eravamo un po’ incerti se fare o no il Safari, ma siamo rimasti molto soddisfatti. La nostra guida era Exil, un ragazzo dominicano con il quale abbiamo fatto delle belle chiacchierate! Inizialmente abbiamo visto le piantagioni di canna da zucchero. Sono rimasta impressionata nel vedere la schiavitù proprio come la si studia nei libri: le canne vengono raccolte a mano con i maceti perché non ci sono i finanziamenti per l’acquisto dei macchinari e poi vengono trasportate con i vagoni via rotaie. Peccato che non esistono le locomotive quindi le fanno trainare dai buoi! Siamo andati a visitare un villaggio di contadini: piccole casette, strade non asfaltate, galline che gironzolano di qua e di la e tantissimi bambini che ti chiedono soldi e caramelle. La loro scuola è piccola e le classi sono divise in varie fasce orarie ogni giorno per permettere a tutti i bambini di fare almeno due ore di lezione al giorno. In tutta la Repubblica dominicana i bambini hanno una divisa azzurra e beige per la scuola. Abbiamo poi visitato una “fabbrica” di sigari, il mercato di Higuey e le piantagioni di cacao e caffè. Per ultimo gita sullo Chavon, il fiume dove hanno girato Apocaliste Now.

Non ci siamo neppure accorti che è terminato il nostro periodo al Dominicus Americano.

Avevamo prenotato a Bavaro in un resort tramite booking, ma abbiamo cancellato: molti ce l’hanno sconsigliato perché il mare è molto mosso e poi abbiamo capito che i resort all inclusive non fanno proprio per noi.

Così gli ultimi 5 giorni ci siamo diretti a Nord nella penisola di Samanà e abbiamo alloggiato a “Las Terrenas” in una stanza di dominicani in affitto al modico prezzo di 1000 pesos a notte (10 euro scarsi a testa)! La strada da Santo Domingo a Las Terrenas è nuovissima e a pagamento. Subito abbiamo notato la vera vita dei domenicani: un vespaio di motociclisti senza casco, gente seduta lungo i marciapiedi delle strade, in generale un vero caos. Il nostro alloggio era semplice e pulito, ideale se non si pretende molto… e soprattutto fronte mare! Questa parte dell’isola è bagnata dall’oceano, la spiaggia è bellissima con la barriera corallina e molti ristorantini lungo mare. Non ci sono resort nei paraggi, ci siamo sentiti veramente più liberi rispetto al sud dove ogni 20 metri di spiaggia c’è una proprietà privata.

A circa 15 minuti di auto si possono visitare le cascate “El Limon”, da fare assolutamente a cavallo perché il sentiero è veramente dissestato. Carine, ma nulla di particolare. Attenzione ai prezzi…molto trattabili.

Un giorno siamo andati in gita a “Las Galeras” e siamo andati a vedere la famosa Baya Rincon, una delle 10 spiagge più belle. E’ stata una vera avventura: per raggiungerla abbiamo percorso 6 km di strada sterratissima in ben 1 ora e 15 minuti (vi lascio immaginare le condizioni della strada). La spiaggia è grandissima, ma veramente selvaggia con un sacco di Mosquitos, di erbacce e di alghe. Ci siamo accampati nei chioschi in fondo al litorale dove sfocia un fiume limpidissimo con delle magrovie stupende. Il mio compagno ha avuto il coraggio di mangiare una grigliata di pesce fresco al chiosco. Io non mi sono proprio fidata viste le condizioni igieniche… Non siamo stati molto: l’acqua era veramente limpidissima ma era mossa (anche per questo non siamo venuti in barca).

Al ritorno ci siamo fermati un’oretta di fronte ad una delle calette di fronte all’isoleta Cayo Levantado: non male. Non avevamo molto tempo, ma avremo voluto fare un giro nell’isoletta e anche a Samanà. Sarà per la prossima volta!

Una sera abbiamo conosciuto il cugino di Marianna, la ragazza che ci ha affittato la stanza. Si chiama Agostino ed è un dominicano simpaticissimo. Siamo diventati amici: un giorno ci ha portato a vedere la sua “piantagione” e ci ha spiegato molte usanze del luogo (come per esempio la colazione tipica alle 9:00 con spaghetti, banane fritte, salame, barbabietola, baccalà, ecc…oppure l’abitudine di molti giovani a far prostituire la propria ragazza per guadagnare, ecc…). Ci siamo divertiti un sacco in sua compagnia.

E così è terminata la nostra vacanza tra relax e avventure.

Consiglio a tutti gli italiani di non fermarsi all’interno dei resort e di non aver timore a conoscere la gente del luogo. Noi abbiamo cercato, con quel po’ di spagnolo che sappiamo, di parlare con i bambini che in continuazione chiedono la carità e abbiamo preferito comprargli un gelato piuttosto; abbiamo cercato di capire perché preferiscono stare ai lati delle strade a guardarsi intorno piuttosto che tirarsi su le maniche e lavorare e perché molte spiagge rimangono abbandonate senza alcun servizio e con km di strade sterrate per poterle raggiungere.

Insomma molte sono le contraddizioni di questo paese, rigoglioso e dalle grandi potenzialità, dai paradisi nascosti ma allo stesso tempo con zone abbandonate dove regna la povertà e ancor peggio la schiavitù.

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"Ristoranti" in spiaggia

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Villaggio sulla spiaggia

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Tra mare e oceano

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Iguana solitaria

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Isola Saona

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Arcobaleno a Bayahibe

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Spiaggia a Las Terrenas

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Trasporto speciale

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Di tutto un pò!

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Anani Beach

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Studente in Rep. Dominicana

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Banana Joe

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Ciucchino



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