Bellissima Cefalonia

Cinque giorni in giro per la bellissima isola
Scritto da: Adeliana
bellissima cefalonia
Partenza il: 14/05/2012
Ritorno il: 18/05/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Finalmente si parte per arricchire nuovamente il cuore e la mente: nonni Adeliana e Paolo (nonno Paolo guida ed io sono il suo navigatore tom-tom).

Volo Ryanair Bergamo/Cefalonia 44 euro in 2. Partiti da Bergamo il 14.05.12 alle ore 8,40 ed arrivati alle 11 (ora locale ) : in soli 7 Km si arriva ad Argostoli

Ritorno da Cefalonia il 18.05.12 alle ore 12 locali e arrivati alle 13.00.

Alloggio all’Oskars di Lassi. 30 euro per notte.

Cefalonia è bellissima e ci ho lasciato il cuore, ripromettendomi di ritornarci. Sono stati solo 5 giorni ma intensi, che ci hanno dato quella carica di cui avevamo estremo bisogno e la possibilità di non sentire tutte le informazioni che ormai da tempo ci stanno mettendo ansia.

Alcuni diari parlavano di strade vertiginose e della discesa verso Myrtos e verso Assos come da paura: soffro veramente le vertigini, ero un po’ preoccupata, ma grazie alle eccezionali 2 guide delle Isole della Grecia Dany e Puccy di Exequatur (ben più informati di qualsiasi agenzia turistica), prima della partenza sono stata ampiamente rassicurata. Le strade di Cefalonia sono bellissime, tutte asfaltate e larghe ed in particolare il tratto molto panoramico che da Argostoli porta a Fiskardo viaggia sì alto rispetto al mare, ma è largo, non particolarmente a strapiombo (basta aver già percorso normalissime strade di montagna o certe stradine strette e con curve molto a gomito che si trovano sui nostri laghi per capire che sono di assoluta tranquillità). L’isola si gira facilmente, le strade sono ben indicate e la mappa dell’isola che ti danno con l’auto indica anche in greco i nomi dei paesi, per cui è impossibile sbagliare. L’incontro con Argostoli non è stato subito amore a prima vista. Adoro le isole cicladi in modo viscerale. Argostoli non è la cittadina greca tutta bianca, né una cittadina tipica come può essere Rethymno a Creta, ma è una cittadina normale con un bel lungomare alberato; ha parecchi ristoranti di tutti i generi, pasticcerie a prova dei golosi più sfrenati e alcuni bei negozi di qualità. C’è la via interna Lithòstroto, pedonale pavimentata, ricca di negozi di ogni genere. Però più ci stai più ti accorgi che ci stai veramente bene: si mangia benissimo, si è vicinissimi a spiagge bellissime ed offre tutti i servizi di cui si può avere bisogno. La vicinissima Lassi invece è un lungo viale con tanti bei ristoranti , alberghi, studios e spiagge bellissime vicine. Sono 2 punti strategici per visitare facilmente tutta l’isola, come lo sono Sami e Aghia Efimia. Le strade di attraversamento dell’isola sono in mezzo al verde ed in posti quasi totalmente disabitati. Quando lasci Cefalonia ti rimane una profonda voglia di ritornarci. Cefalonia comunque merita assolutamente di essere visitata.

1° giorno

Traghettiamo alle 13,30 alla volta di Lixouri – c’é il dubbio che l’auto (una Panda noleggiata dall’Italia a 90 euro per 4 giorni) non sia assicurata sul traghetto, ma l’Avis ci ha confermato che é assicurata. All’Avis abbiamo incontrato una coppia, che ha casa a Zante, che sta prendendo l’’auto perché é assicurata anche a Zante (hanno disdetto l’auto prenotata da altra compagnia perché non assicurata). Proseguiamo per la spiaggia di XI ; il cielo é parzialmente coperto ma abbiamo potuto apprezzare la bellezza di questa spiaggia color arancio completamente deserta; anche i locali sul mare sono in corso di sistemazione. Ne troviamo uno aperto, ma riusciamo a prendere solo un toast, perché non c’è altro: 4 euro cad. Proseguiamo per la bellissima spiaggia di Petani ed all’arrivo inizia a piovere. Nonostante il tempo il mare é di un bel colore; certo ci fosse il sole sarebbe tutt’altra cosa. A piedi nudi nell’acqua mi sono fatta tutta la spiaggia con in una mano l’ombrellino e nell’altra la fotografica, attenta pure per le folate di vento che di tanto in tanto arrivano. L’acqua comunque non é fredda e da li ho capito che col sole probabilmente si possono fare i bagni. Siamo quindi rientrati e la sera abbiamo cenato sul lungomare di Argostoli (alla destra del viale alberato) da Kalafatis: un omone di poche parole ma con una cucina squisita e leggera. Per fortuna il giovane cameriere é gentilissimo e parla anche un po’ di italiano, frequentando la chiesa cattolica al centro di Argostoli. Ci sono poche persone. Io ho preso un piatto abbondante di squisite sardine grigliate 7 euro – Paolo 1 piatto di squisiti calamari grigliati 9 euro. La prima serata ti fanno lo sconto del 10%. Ad Argostoli si può comunque mangiare molto bene anche a meno. Una giovane copia di pisani incontrati nel ristorante ci hanno nei giorni seguenti indicato dove si mangia in 2 a 13 euro: 5 euro un grande piatto di sardine e 8 euro un’ orata abbondante con contorno di patatine ed un bicchiere di vino offerto dalla casa. Da Argostoli si sono spostati in uno studio a Sami: la sera da Sami ritornavano a quel ristorante tanto si erano trovati molto bene. Non abbiamo più avuto occasione per cenare anche noi lì, ma sarà per la prossima volta. Il nome è scritto solo in greco ed è di 6 lettere e se non sbaglio (alfabeto greco sotto gli occhi) dovrebbe essere Eleios. Venendo dal Kalafatis si va fino quasi all’inizio del lungomare alberato. Lato mare, prima c’è un fruttivendolo abbastanza grande, poi si arriva ad un grande negozio di pesce con l’insegna lunga azzurra che inizia con una grande D. Subito dopo c’è il ristorante (che ha di fronte un’edicola) con 2 lavagne nere con scritti i menu in offerta e uno è in italiano, l’unico in italiano che abbiamo visto a Cefalonia. Ho mio figlio che dall’Italia mi da le previsioni del tempo e pare che domani sia brutto. Per cui la prevista gita a Fiskardo la rimandiamo per una giornata migliore.

2° giorno

Colpo di scena, al mattino presto Cristiano ci manda il messaggio che le previsioni sono cambiate e la giornata è Ok. Partenza alle 9 alla volta di Fiskardo. Ci si arriva in un’ora e mezza percorrendo una strada panoramicissima. Fiskardo è graziosissima, la Portofino di Cefalonia. E’ un piccolo porto di pesca costruito intorno ad una baia a ferro di cavallo sul quale si affacciano belle case dai colori pastello occupate da parecchi ristoranti , bar e boutiques. Il primo ristorante è sulla minuscola, ma graziosissima ed unica spiaggetta di Fiskardo. Tutti ti rivolgono la parola senza essere invadenti . Viene raccontata sulle guide come una località turistica di alto livello con prezzi alti, ma noi non abbiamo trovato grandi differenze rispetto alle altre località. Non so dire quante foto ho scattato alle varie casette di tutti i colori, agli angoli pittoreschi di gusto squisito, ai bellissimi vasi di fiori, alle barche ed ai ristoranti lungo la banchina che sono veramente invitanti. Nel passeggiare nelle viuzze interne, ho scoperto il “Nitsa” rooms for rent tel. 2674 41327. Un angolo di paradiso. Una piccola palazzina arancio con fiori, fiori ed ancora fiori di tutti i generi e colori, mai visto un angolo così idilliaco. C’é pure un bellissimo gattino color nocciola e marrone che tranquillamente dorme su di una sedia. Non possiamo non fermarci a pranzo e scegliamo il Tassia che la guida Rough dà come una delle taverne più grandi e più cara del porto, ma dai prezzi esposti, sono gli stessi che si vedono ad Argostoli. Bellissimo pranzare con quel gioioso e colorato panorama. Io ho preso un’insalata greca a 7 euro e Paolo polipo alla griglia 11 euro. Paolo aveva poi chiesto un caffè e ci hanno offerto una fetta di torta per me (che sono golosissima) ed il caffè per Paolo.

Ci siamo riproposti di tornare una sera a Fiskardo per vederla by night, che ci era stato caldamente consigliato, ma poi abbiamo rinunciato al pensiero di fare 2 ore di macchina al buio in una strada pochissimo trafficata. Noi nonni di sera solitamente non ci spostiamo, se non con i mezzi come lo scorso anno a Milos per salire alla Plaka.

Probabilmente dovevamo prevedere una notte o due a Fiskardo visto anche che ci sono alcune spiagge molto carine, come Emblisi (che abbiamo poi visto) , Fokis e Dafnoudi. Da Fiskardo poi in una mezz’oretta si raggiunge Assos ed a 8 Km anche la strepitosa spiaggia di Myrtos.

Assos è un centro molto grazioso, aggrappato ad un piccolo istmo che conduce ad una rocca fortificata. Vicino alla piazzetta unica del paese vi sono i resti diroccati di ville preesistenti al terremoto del 1953. Una discesa di 4 Km porta al paese, strada a curve, ma asfaltata e larga. La spiaggetta non è molto invitante, ma forse Assos ha il vantaggio di essere a 8 Km da Dhivaràta che è il paesino da cui parte la discesa per Myrtos: 4 case ed alcuni ristoranti , certo per chi ama la solitudine é il posto ideale perché Myrtos è Myrtos. Dall’alto la visione dai 2 punti panoramici è strepitosa: è veramente una delle meraviglie della natura ed il mare è di un turchese fosforescente….come gli occhi delle mie nipotine Giulia e Sara. (8 e 5 anni e mezzo). La discesa di 4 Km alla strepitosa spiaggia di Myrtos è a prova di chi come me soffre veramente di vertigini : è abbastanza larga e vi passano comodamente 2 macchine senza bisogno di doversi accostare per fare passare altre macchine. La si percorre tranquillamente in 10 minuti. L’unica vera accortezza è di accertarsi di non aver lasciato accesi i fari perché alla solita copia di pisani incontrati più volte sull’isola, è accaduto questo. Comunque, con l’aiuto di altre persone sono riusciti a riattivare la batteria della Panda. In spiaggia c’erano poche persone ed è stato bellissimo godersela così. Ho letto che ad agosto è molto affollata, ma è anche molto grande per cui dovrebbe essere vivibile. Torniamo a casa. Cena da Kalafatis ad Argostoli. Io prendo 1 piatto di cozze matrimoniali (così io le chiamo perché lunghe 10 cm) cucinate con sugo di pomodoro e pezzetti di formaggio morbido buonissime 9 euro – Paolo le alici (small fish) grigliate 7 euro .Ci portano anche in omaggio un piatto di sardine grigliate. Paolo prende sempre un bicchiere di vino Rombola 2 euro.

3° giorno

Si parte alla volta di Sami e subito alla spiaggia di Antisamos, famosa per essere stata l’ambientazione del film “Il mandolino del capitano Corelli”: mare bellissimo di un verde smeraldo. Passeggiando lungo la baia si arriva in fondo ad un bar tipo Robinson Crosuè.

Ho conosciuto una giovane copia canadese , che era lì in escursione col motorino, provenienti da una lunga crociera partita da Venezia, con tappe Dubrovnik, Cefalonia, Santorini e tutto il mediterraneo. Partiamo alla volta del lago sotterraneo di Melissani: sappiamo che mostra la sua bellezza dalle 12 alle 14 per il sole che batte proprio al centro della volta crollata. Scendiamo lungo un corridoio nella roccia e subito si vede il laghetto che proprio nulla ha di colorato perché il sole, che prima c’era, è sparito. Arrivano ben 3 pulman della famosa crociera. Li facciamo passare tutti (con altre 2 coppie che, come noi, aspettano il sole). Le numerose persone vengono smistate velocemente: 4 barche, 12 persone per barca, 10 minuti il giretto e via. Hanno visto praticamente solo una parvenza di colore. Noi siamo arrivati alle 12 ed alle 13 finalmente siamo riusciti a fare il giretto con un po’ di sole. Consiglio quindi di entrare al laghetto solo con pieno sole anche perché l’ingresso costa 7 euro a persona. Partiamo per Aghia Efimia e sul mare si incontrano alcune calette da sogno dove alcune persone fanno il bagno. Bellissimo il panorama su Aghia Efimia prima di arrivarci, in un angolo si vede pure il cimiterino, pittoresco pure quello. E tanta era la voglia di colore che siamo ritornati alla meravigliosa Myrtos dove, se avessi portato il costume, avrei fatto il bagno. Infatti c’erano diverse persone in acqua. Ma mi sono ugualmente goduta tanto splendido mare passeggiando in acqua. Aghia Efimia/Dhivaràta sono 10 minuti di macchina e altrettanti la discersa verso Myrtos. Torniamo ad Argostoli e decidiamo di cercare il monumento ai caduti italiani. Già eravamo stati all’ente del turismo dove, entrando non si vede un depliant illustrativo dell’isola e l’unica cosa che sono riuscita a dire è stata la richiesta della strada da seguire per arrivare al monumento: Risposta: “in fondo al lungomare fino alle piscine di atletica e poi a sinistra”. Per fortuna già avevo informazioni in Italia ed inoltre il cameriere bravissimo del Kalafatis mi aveva spiegato dove era, disegnandomi il tragitto sulla tovaglia di carta. Indico chiaramente la strada da fare perché non perdiate tempo nella ricerca. Noi per trovare la fossa dove sono stati trucidati i militari italiani, sbagliando, abbiamo percorso una stradina sterrata rossa dopo il monumento per più di 1 km (prima cercandola per un bel tratto a piedi e poi in macchina) fino ad arrivare nuovamente alle case di Argostoli). Si fa tutto il lungomare; arrivati in fondo la strada, dopo una lieve curva, si prosegue fra i pini sempre sul mare. Si va fino al faro di Agios Théodoros , si prosegue ancora per poco e si incontra una deviazione a sinistra ben indicata da un cartello stradale: su questa deviazione dopo poco si arriva al monumento. Non troviamo però la buca dove sono stati uccisi gli italiani. La vedremo poi la sera quando, incontrata una coppia di bergamaschi al faro tempietto, ci mostrano che la buca è proprio lì alla destra della strada che devia verso il monumento, dove c’è un grande cancello verde (e pure ben indicata , come c’è pure il cartello di divieto di accesso perché proprietà privata). Ho poi scoperto che, seguendo la stradina sterrata che dal nostro residence Oskars porta verso la punta del promontorio (dalla strada principale di Lassi che viene dall’aeroporto in corrispondenza del grande supermercato Dolphin, si prende la stradina a sinistra che va verso gli studios Oskars): dopo circa 1 km si arriva proprio alla buca ed alla deviazione verso il monumento. La sera,seguendo il detto “chi lascia la vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova” torniamo al ristorante Kalafatis anche perché si mangia molto bene ed é anche piuttosto vuoto per cui…ci spiace pure. Io prendo un piatto di gamberoni grigliati 16 euro e Paolo agnello grigliato 11 euro.

4° giorno

Ci svegliamo che c’è abbastanza sole, ma dopo mezz’ora inizia a piovere per cui programmiamo la giornata in modo adeguato. C’è da dire che a Cefalonia penso sia molto difficile fare le previsioni del tempo (forse in questa stagione) perché parti che c’è il sole, dopo mezz’ora è talmente nero che pensi che la giornata sia compromessa, ma poi dopo un quarto d’ora ritorna il sole. Partiamo alla volta della fortezza Agios Geòrgios. Torna il sole ed il panorama è bellissimo: la fortezza è chiusa. La curiosità di questo luogo è che vi è un passaggio segreto, lungo all’incirca 9 km, che dal kastro conduce ad un punto della strada che costeggia la parte meridionale della laguna di Koutavos. Il passaggio fu scavato come via di fuga nel caso in cui il kastro fosse caduto in mano nemica. L’ultima volta che venne utilizzato fu nel 1943, quando un gruppo di soldati italiani assediati nel kastro dalle truppe tedesche, fu condotto fuori da isolani compassionevoli. Ed ora si va alla volta del Monastero di Agios Geràsimos. La grande chiesa di fronte è chiusa. Chiediamo e ci danno il depliant dell’azienda agricola Rombola e ci indicano di andare verso il monastero. Entriamo in una cappella che contiene dipinti bui , una iconostasi dorata,e un grande sarcofago d’argento. Ed abbiamo avuto la grande fortuna di assistere ad una cerimonia. Sono arrivati 4 sacerdoti ed una suora tutti in nero. Piano, piano hanno aperto l’urna in varie fasi e poi uno dopo l’altro sono entrati a baciare le spoglie mummificate (il volto era tutto nero) del santo. Anche una mamma con una bimba ha baciato il santo e sia lei che altre mamme hanno dato dei biglietti (disponibili su di un tavolo) che poi un sacerdote ha letto. Al termine anch’io ho lasciato un messaggio. Il sole ormai è tornato e ci dirigiamo verso le spiagge della zona. Prima incontriamo la bellissima lunga spiaggia di Avithos sempre color arancio, sotto l’aeroporto. All’inizio c’è la graziosissima taverna Enetiko con vista sull’isolotto di Dhias. Anche lì prendiamo le alici grigliate che sono proprio squisite euro 5,8 e chi le mangia così in Italia, per lo meno a Bergamo! Scendiamo poi alla vicina spiaggia AI Helis dal color marron e poi verso Platis Gialos. Subito appare il grande hotel White Rocks sul mare. Entriamo nel giardino perché solo da lì si può vedere da vicino il punto bellissimo di Tourcopodaro super-fotografato: è un lembo di spiaggia che prosegue verso il mare dove si attacca ad uno sperone roccioso a forma di T ed è impossibile non fare foto a questo angolo molto, molto fotogenico. Andiamo poi verso la bellissima spiaggia di Makris Gialos già attrezzata per la vita da mare. Ci sono ombrelloni di tela+2 sdraio a 6 euro, sdraio di legno con materassino ed ombrellone di paglia a 8 euro ed i salottini matrimoniali con tendine – un grande bar/ristorante. Torniamo ad Argostoli e ci dirigiamo verso i mulini di Katavothres (poco prima del faro) che sono un’affascinante curiosità geologica. Lì l’acqua del mare scompare sottoterra per finire nella grotta di Melissani e nelle cascate lungo la costa fra Sami e Ahgia Efimia. Al faro incontriamo la copia di bergamaschi (che ci hanno insegnato dove era la buca del massacro) e di nuovo i 2 gioivani pisani. E lì abbiamo la sorpresa: la beautiful di Cefalonia. Davanti al faro a forma di tempietto stanno preparando un tavolone bianco e vicino a noi ci sono 2 signori elegantissimi, uno con una rosa, rosa all’occhiello che si fanno fotografare e ri-fotografare in primo e secondo piano dal fotografo attrezzato con mezzo metro di teleobbiettivo e con un giovanotto che suona il mandolino. Che sia il set di un film? No, poco dopo arrivano gli invitati di un presunto matrimonio. Che siano gli sposi? Aspettiamo incuriositi. Subito dopo arriva un giovanotto ventenne con una rosa rosa all’occhiello. Allora è lui lo sposo? Finalmente arriva la macchina della sposa, scende una signora di una certa età con un abito di pizzo bianco che bacia ed abbraccia il ragazzo. Sono loro gli sposi?! Andiamo vicino al tempietto con il tavolone e le sedie ricoperte di teli bianchi ed inizia la cerimonia. Colpo di scena: lo sposo è il signore con la rosa e la sposa in abito di pizzo bianco. Questa sera è, purtroppo, l’ultima sera e tornando a Lassi vediamo sulla via principale un delizioso ristorante Bluter’s House. Arredo antico, poltroncine in pelle marrono ed all’ingresso un bellissimo tavolone con piano in vetro che copre riquadri di paste varie, frutta secca, fiori e spezie. Faccio le foto ed i camerieri molto cortesi mi invitano a fotografare pure l’interno che è veramente stupendo. Mi fanno scendere pure sotto nel salone dei bagni perché anche quello è da fotografare e l’angolo bagni è solo un piccolo dettaglio. Prenotiamo per la sera. E’ indicato come il migliore di Lassi, ma dal grande menu posizionato all’esterno i prezzi sono gli stessi degli altri ristoranti. 7 euro una moussaka ecc. Torniamo a cena ed i giovani camerieri e la bella ragazza sono vestiti molto chic, tutti in nero con una scintillante cravatta bianco lucido. Servizio molto accurato. In Italia si sta lontani da questi ristoranti per non dover fare il leasing. Nel ristorante c’erano parecchie persone. Io ho preso un’abbondante piatto di spaghetti ai frutti di mare (Spicy sword fish) euro 13,90 e Paolo 1 piatto di spiedini di pesce (fish Souvlaki) euro 11,90 . Cucina squisita. Ho fotografato pure il menu vastissimo: Mousaka 7,40; Pastitsio 7,80; Chicken Souvlaki 8,80; Port Steak 8,90 ecc.

5° giorno

Oggi si prospetta una giornata bellissima. Fa caldo ed il cielo è pulitissimo. Peccato che è il giorno della partenza. Da un racconto di un TPC sapevamo che le famose tartarughe caretta caretta le avevano avvistate vicino al ponte Dhrapano avevamo già controllato sia sul lungomare oltre il ristorante Kalafatis che dall’altro lato del ponte, ma di tartarughe neppure l’ombra. Un taxista ci aveva detto poi che erano vicino al porto. E questa mattina ho l’ispirazione. Alle 8,30 andiamo ad Argostoli dove vi sono le barche che arrivano dopo la pesca e vendono il pesce e lì chiediamo. Di barche ce ne sono 2, una più grossa vicino al molo ed il marinaio ci dice che passano da lì. Aspettiamo, ma se ne vede solo una da lontano che si avvicina alla barca perché gettano loro del pesce. Ci sono altre persone che, come noi, sperano di vedere le tartarughe. Decidiamo di camminare lungo il molo ed arriviamo alla seconda barca dove appare come l’ultimo regalo di Cefalonia: una bellissima tartaruga che fa la sfilata di moda avanti ed indietro dal molo e che posso fotografare in tutte le pose. Che meraviglia! Andiamo poi in una antica pasticceria/panetteria con annesso bar che é proprio lì di fronte e prendiamo un po’ di dolcetti gustosissimi. Anche questa pasticceria ho dovuto fotografare perché non so se da noi ce ne è una così bella e fornita. Lì ci siamo sempre riforniti di delizie per la colazione: la torta al cioccolato è veramente squisita, come pure delle sfoglie sottili di quello che da noi chiamano torrone, ma molto, molto buone. A malincuore partiamo alla volta dell’aeroporto. Ma prima ripassiamo a rivedere ancora con il sole molto più favorevole la spiaggia di Makris Gialos, Platis Gialos e l’angolo meraviglioso di Tourkopodaro. Lungo il percorso ammiriamo anche il panorama sulle spiagge di Melhia, alcune baiette coloratissime con casette sparse.Penso che anche qui potrebbe essere un’ottima soluzione di vacanza. Vacanza meravigliosa!

Un dolce ricordo sono anche le numerose caprette incontrate sulle strade, le pecore nei prati ricoperti di fiori azzurri, alcune stranamente rasate per metà corpo : se ti avvicinavi anche solo di poco per fotografarle piano, piano si raggruppavano vicine le une alle altre e si allontanavano. L’unica nota strana è che le recensioni davano Oskars dove alloggiavamo noi come accoglienza strepitosa da parte dei proprietari. Arrivati alla casa (sotto il ristorante ed il bar non ci sono più, ma sono stati spostati sulla via principale a circa 1 km) non vedevamo anima viva. Poi è arrivata una signora che ci ha portato in camera e velocemente ci ha dato le istruzioni dei servizi presenti in camera e se ne stava già andando quando le ho chiesto dove ci dovevamo rivolgere se avessimo avuto necessità di qualche cosa. La signora ci ha detto che la trovavamo al ristorante 3 Brothers. Non abbiamo più visto nessuno fino alla nostra partenza. Avessi ascoltato chi suggeriva il Lefteris Village, sicuramente molto migliore e a 23 euro, ma la mia preoccupazione era di essere vicino ad Argostoli. Avendo l’auto, sono solo pochi minuti di tragitto in più e si è anche più vicini alla bellissima spiaggia Makris Gialos. La camera era carina, fiori, alberi di limoni e vista su Lixouri, ma avrei preferito meno fiori (anche se sono una delle mie passioni) ma l’accoglienza che la copia di Bergamo, incontrata al matrimonio al tempietto, ha avuto dalla proprietaria dello studio dove erano alloggiati. Soggiornavano a Trapezaki (prenotato anche loro con book) da una signora giovane che li ha riempiti di depliant dell’isola ed informazioni di ogni genere. Ogni giorno li andava a trovare ed ha fatto loro compagnia, raccontando tantissime cose dell’amata isola ed anche quando sta succedendo in Grecia. E’ molto preoccupata per le scarse prenotazioni e per la situazione greca (3 tedeschi avevano disdetto). Teme che i turisti non vadano a Cefalonia nel timore di scioperi aerei e altro.

Cefalonia è troppo bella perché ciò accada. Si mangia benissimo, il clima è ottimo e ce ne siamo accorti rientrando a Bergamo con un clima autunnale. Da Fiskardo poi in 1 ora si è a Lefkada – da Sami in 40 minuti si è a Itaca – da Pessadha in ore 1,30 si è a Zante per cui è anche un’isola strategica per una lunga meravigliosa vacanza. Sicuramente ci ritornerò presto: viviamo vicino alle montagne e il mare è gioia per i nostri occhi e a Cefalonia vi posso assicurare che la gioia è proprio tanta. Per fortuna la mia vacanza ad agosto sarà ancora alle isole greche Kos, Symi, Nysiros, Tilos, Kalymnos, altrimenti la tristezza sarebbe tanta! La foto del diario è della spiaggia Myrtos con lo sfondo di Assos. Good-bye Cefalonia!



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