Marrakech, la città dei mille colori
Indice dei contenuti
1° Giorno La medina e i suoi nobili palazzi
Arriviamo a Marrakech alle 7.40 in perfetto orario, dopo il controllo passaporti e aver cambiato gli Euro in Dirham (1€=11 Dh) all’interno dell’aeroporto, ci dirigiamo all’uscita dove ad attenderci c’è il nostro taxista Banani, prenotato dal Riad, il quale ci accompagna all’ auto e subito capiamo di essere arrivati in Marocco, sul cruscotto una pelle di montone e come poggiapiedi pregiati tappeti. Dopo 15 minuti di viaggio arriviamo al Riad, posto vicino alla porta della Medina Bab Aylen, costo della corsa 150 Dh=13€. Il Riad è molto carino e la stanza è grande ed accogliente. Lasciate le valigie, bevuto il nostro primo thè alla menta, ci sentiamo pronti per avventurarci tra le vie della Medina. L’impatto è subito forte, ci sembra di essere stati catapultati nel passato, ovunque gente che sulla strada vende frutta e verdura, piccoli negozi improvvisati all’interno di garage e stanzette che vendono le cose più disparate, dalla pasta a legumi e spezie riversati in sacchi di iuta, a carni e viscere di animale appese in bella mostra,galline ancora vive da scegliere al momento e abbigliamento tipico. Perdersi per poi ritrovarsi all’interno della Medina è cosa che accade di sovente, i vicoli si assomigliano un po’ tutti e i nomi delle vie sono quasi inesistenti, ma non temete, ad ogni angolo troverete una moltitudine di ragazzini più o meno giovani, disposti per pochi Dirham ad accompagnarvi al posto desiderato. Così il primo giorno in breve ci ritroviamo al mercato berbero a visitare le concerie di pellame. La guida all’entrata ci offre un rametto di menta da odorare per alleviare il cattivo odore che pervade l’intera conceria,odore dovuto alla presenza di escrementi di piccione che costituiscono una candeggina naturale utilizzata per la sbiancatura delle pelli, affinché poi,immerse in tinte naturali ricavate da varie piante/spezie, possano assumere il colore desiderato. La visita è interessante, ma ad un certo punto non vediamo l’ora di andarcene per respirare aria meno viziata. All’uscita visitiamo un negozio di pellame dove acquistiamo una borsa,la contrattazione è lunga, ma alla fine riusciamo a spuntare un prezzo pari ad un terzo della richiesta iniziale( contrattare sempre). Camminando tra le strette vie arriviamo nella Piazza Jemaa el Fna, cuore della Medina. Affamati e stanchi troviamo ristoro sulla terrazza panoramica del Ristorante Dharma, dove assaggiamo dell’ottimo Cous Cous (40 Dh a persona), poi di nuovo in cammino direzione del Palazzo El Badi (9.00-16.15, 10 Dh), antica dimora ormai in rovina del saadino, divenuta zona di nidificazione delle cicogne. Di seguito visitiamo Palazzo Bahia (9.00-16.30 , 10 Dh), perfettamente conservato e rimaniamo affascinati dalle colorate mattonelle di maiolica che formano spettacolari mosaici, soffitti in legno dalle forme più suggestive e ampi cortili interni con fontane ad ornamento. In serata ormai esausti ci fermiamo a cenare in uno dei tanti ristorantini ambulanti che sorgono la sera in piazza, cena a base di broschettes( spiedini di carne) ad un ottimo prezzo. La piazza Jemaa el Fna è animata da turisti, ambulanti, musicisti, saltimbanchi, danzatrici e incantatori di serpenti che la rendono unica permeandola di un’atmosfera magica. Ci godiamo lo spettacolo,quasi surreale, preparandoci a dare qualche dirham anche solo per guardare. Quanti nuovi odori, colori, sapori… così inebriati da un turbinio di nuove sensazioni torniamo al nostro Riad con il Taxi (50 Dh) e subito cadiamo in un sonno profondo.
2° Giorno Il Souk e i suoi colori
Svegliati dal canto del Muezzin che richiama i fedeli alla preghiera, facciamo una tipica colazione marocchina a base di Mssemmen( piadina morbida) con marmellata,succo d’arancia e caffé,il tutto servito sull’ampia terrazza del Riad. Seconda tappa della nostra visita a Marrakech è il Museo di Marrakech e la Madrasa di Ben Youssef, Ex Scuola Coranica ( 9.00-18.00 , 60 Dh). Entrambi gli edifici sono meravigliosi,perfettamente conservati ed impreziositi da decorazioni in mosaico di maioliche e legni decorati in stile marocchino, ma quello che ci colpisce maggiormente sono le stanze degli studenti della Madrasa. Una moltitudine di piccole stanze con soppalco,di cui alcune si affacciano sull’ampio cortile, altre su piccoli cortili laterali, costituendo così una sorta di labirinto. Lasciati questi palazzi d’altri tempi, ci addentriamo nel viuzze e poco dopo senza accorgercene ci ritroviamo nel mezzo del Souk. Il Souk è il mercato che sorge adiacente alla Piazza Jemaa el Fna ed è costituito da una miriade di vie e negozi, qui è possibile acquistare praticamente di tutto,da pellami a vestiari tipico,da lampade luccicanti a ceramiche colorate, argenterie ornamentali,mobili e profumate spezie, il tutto d’ogni forma e colore. Al Souk contrattare è d’obbligo, concludere sempre ad un terzo del prezzo richiesto. Pranzo al Cafè de France, vista gradevole sulla piazza, ma il servizio e il menù fisso lasciano a desiderare. Direzione Riad per una sosta, una veloce doccia e siamo già di ritorno in piazza, dove finalmente riusciamo a bere un aperitivo a base di birra, al Cafè Glacier, locale in stile molto gradevole, uno dei pochi a servire bevande alcoliche. Cena al ristorante Les Salama (600 Dh in due), locale molto ben curato e davvero romantico, dove mentre ceniamo assistiamo ad uno spettacolo di danzatrici del ventre. Soddisfatti della giornata facciamo rientro al Riad per un meritato riposo.
3° Giorno Giornata dedicata al relax
Iniziamo la giornata dirigendoci subito verso la Koutoubia (non visitabile), moschea con il minareto più alto dove uomini e donne hanno ingressi separati. Da qui con il Taxi raggiungiamo il Parco di Majorelle (8.00-18.00 , 50 Dh)situato appena fuori dalla Medina. Il giardino non è molto esteso ma risulta essere incantevole, luogo mistico e di pace racchiude una moltitudine di piante provenienti da ogni parte del mondo. Finalmente qua troviamo un po’ di calma, immersi nel verde e lontani dal caos della medina dove motorini, carretti, ambulanti non danno tregua. Lasciato il giardino proseguiamo a piedi alla scoperta di Gueliz, la città nuova,ricca di lussuosi negozi e palazzi, tutti di color sabbia, che con il calar del sole, al tramonto risplendono. Dopo una sosta per un panino, riprendiamo un Taxi dirigendoci all’interno della Medina alla scoperta delle Tombe Saadiane (9.00-18.00, 10 Dh). Perfettamente conservate ed arricchite da preziose decorazioni a zelij (colorati mosaici marocchini) che rivestono le tombe e le intere pareti delle stanze. E’ tardo pomeriggio, è il nostro ultimo giorno a Marrakech, ci fermiamo su una panchina a pensare ai momenti vissuti qui, a dare un ultimo sguardo alla gente del posto, ad ascoltare il canto del muezzin e ad attenderci, come dolce finale l’Hammam a Les Bains de Marrakech. Nella medina troverete molti Hammam, noi siamo andati a questo perché ci è stato segnalato dalla padrona del nostro Riad, offre prezzi contenuti pur essendo tra i più lussuosi, inoltre prenotando in anticipo dà la possibilità di fare l’Hammam (150 Dh) in cabine private per 2/3 persone. L’ingresso all’Hammam ci fa già intuire che sarà un’esperienza che difficilmente potremo scordare. Ci mettiamo costume, ciabatte ed accappatoio e ci sdraiamo nel patio esterno dove ci viene servito del succo d’arancia. Poco dopo veniamo accompagnati alla nostra cabina privata, dove una donna ci fa accomodare sui lettini. Veniamo insaponati, poi lontani da tutto, ci abbandoniamo alle loro mani che ci lavano con un guanto di crine ed infine ci spalmano d’argilla sul viso e sul corpo. Ci sentiamo come nuovi, la nostra pelle sembra aver assunto un nuovo aspetto, è lucente, morbida e profumata. Finito il trattamento ci rilassiamo su dei lettini in un ambiente privato, dove ci vengono serviti acqua, dolcetti e thè alla menta. L’esperienza è paradisiaca e ci riporta in una dimensione senza tempo. L’Hammam è un’esperienza che non potete perdere, in quanto momento di purificazione del corpo e dello spirito prima di tornare alla vita di tutti i giorni.
Salam Aleikum Marrakech… domani si torna in Italia.