Bellissima Madrid 2

Scritto da: valef83
bellissima madrid 2
Partenza il: 11/04/2012
Ritorno il: 14/04/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Io e il mio ragazzo siamo stati recentemente a Madrid per quattro giorni. Siamo partiti dall’aeroporto di Orio al Serio mercoledì 11 Aprile con volo Ryanair alle 8.30 (45 euro a testa volo a/r). Volo puntualissimo rovinato dal fatto che per tutto il tempo gli assistenti di volo non hanno fatto altro che cercare di vendere qualcosa ai passeggeri, dai giornali, ai gratta e vinci, ai profumi, al cibo. Impossibile dormire dato che ogni cinque minuti veniva fatto un annuncio di quello che sarebbe stato venduto. Arrivati all’aeroporto intorno alle 11.15, ci siamo diretti subito verso il terminal 2 per poter prendere la metro e ritirare le nostre Madrid Card e l’Abono turistico che avevo acquistato qualche giorno prima su internet sul sito di Neoturismo.com. Io ho acquistato la Madrid card per 72 ore (l’abbiamo attivata alle 16.00 di mercoledì ed era valida fino alle 16.00 di sabato, orario in cui dovevamo recarci in aeroporto per il ritorno) e l’abbonamento ai mezzi di trasporto valido per la zona A (quella centrale) per 5 giorni, in modo da essere coperti tutti e 4 i giorni (non esiste l’abbonamento per 4 giorni, ma per 3 o 5 giorni). In totale per 2 Madrid Card da 72 ore e 2 abbonamenti ai mezzi per 5 giorni abbiamo speso 150 euro. Ero un po’ indecisa all’inizio sull’acquisto o meno della Madrid Card (sull’abono turistico invece non avevo dubbi, sapendo che la metro l’avremmo utilizzata parecchio) però devo dire che avere praticamente tutti gli ingressi già pagati e in molti casi poter evitare le code all’entrata è stato comodissimo. Al ritorno ho fatto un rapido calcolo di quello che avremmo speso per le varie entrate ed effettivamente il risparmio c’è stato. Sul sito di Neoturismo sono elencati tutti i luoghi in cui è possibile entrare con la Madrid Card: è utile vedere se le attrazioni comprese sono di proprio interesse per valutare se è il caso di acquistarla o meno.

Una volta ritirate le Madrid Card e l’abono turistico, con la metro in circa mezz’ora siamo arrivati in hotel: ho prenotato sul sito Booking.com l’hotel Suites 33, un bellissimo hotel 3 stelle che si trova a due passi dalla fermata della metro Plaza de Espana, in una via parallela alla Gran Via, Calle Leganitos, vicinissimo al centro e a tutte le principali attrazioni di Madrid, come ad esempio il palazzo reale. Una volta sistemati i bagagli, siamo andati alla ricerca di un posto per pranzare e la scelta è ricaduta sul caro vecchio McDonald lungo la Gran Via (ovviamente ce ne sono ovunque anche a Madrid) dato che volevamo fare un pranzo veloce e senza cattive sorprese. Dopo pranzo abbiamo iniziato la visita della città, partendo dalla zona vicina al nostro hotel: abbiamo passeggiato per Plaza de Espana fino al Templo de Debod, poi ci siamo diretti attraverso il Parco dell’Oeste fino al Teleferico che permette di vedere Madrid dall’alto e in particolare ‘sorvola’ un’immensa area verde, Casa de Campo. Il giro sul Teleferico è carino, più che altro rilassante e comunque compreso nella Madrid Card. Abbiamo poi proseguito dirigendoci verso il palazzo reale (per il momento senza entrarci) e girovagando per i bellissimi giardini di Sabatini e per la plaza de Oriente (la piazza su cui si affacciano da un lato il palazzo reale e dall’altro il teatro reale). Abbiamo poi visitato la Cattedrale de Almudena e scendendo lungo la Muralla araba abbiamo raggiunto l’entrata di un altro splendido giardino, Campo de Moro, da cui si può avere una splendida vista del palazzo reale. Ci siamo poi diretti verso la stazione Principe Pio dove abbiamo cenato nella cerveceria 100 montaditos (abbiamo scoperto in seguito che si trova in varie parti della città) che serve mini panini imbottiti di qualunque cosa (dal serrano, al salmone, alla frittata con le patate, al cioccolato, ecc ecc) al prezzo di 1 euro, massimo 2. Essendo mercoledì però, qualunque cosa sul menu era a 1 euro, compresa la pinta di birra o il boccale di sangria. Non si tratta certo di alta cucina, è un posto molto informale, pieno di giovani spagnoli, dove fare una cena veloce o un aperitivo: un locale ‘simpatico’. Terminata la cena, l’idea era di andare allo stadio Vicente Calderon per cercare di entrare a vedere il derby Atletico Madrid-Real Madrid. All’uscita dalla metro abbiamo incrociato un gruppo di tifosi del Real che, scortati dalla polizia, andava allo stadio e così ci siamo accodati a loro. Dopo una lunghissima camminata, siamo arrivati finalmente allo stadio: come c’era da aspettarsi i biglietti erano esauriti, così abbiamo passeggiato un po’ nei pressi dello stadio, affollato di tifosi dell’Atletico Madrid. E così si è conclusa la nostra prima giornata a Madrid. Le prime impressioni sono state più che positive: la città è sì affollata e piena di gente e di turisti, ma per niente caotica; la gente dà l’idea di essere assolutamente ‘tranquilla’.

Secondo giorno

Iniziamo la giornata con la colazione da Starbucks, sempre sulla Gran Via, e poi ci dirigiamo verso il Palazzo Reale: arriviamo alle 10.00 in punto e siamo i primi, e quasi gli unici, ad entrare. La visita alle sale del palazzo quasi completamente vuote, liberi di girare in lungo e in largo, è stata impagabile, tanto che il palazzo reale è stata una delle cose che mi sono piaciute di più tra quelle che abbiamo visitato. Usciti da palazzo reale, abbiamo iniziato un itinerario a piedi che avevo preparato la sera prima: da Plaza de Villa siamo arrivati a Plaza San Miguel con il suo caratteristico mercato con tante specialità gastronomiche (anche se per niente a buon mercato), fino a Plaza Major e Puerta del Sol, per poi proseguire fino al Banco de Espana. Qui abbiamo deciso di entrare al museo delle Belle Arti, anche se l’abbiamo visto molto velocemente; ci sono alcuni quadri di Goya che conoscevo e che ho apprezzato più di altri meno conosciuti, almeno per me. Tornando a Puerta del Sol siamo risaliti fino a Plaza del Callao, famosa per le numerose sale cinematografiche, che incrocia la Gran Via. Qui abbiamo pranzato da Pans & Co., catena spagnola di paninoteche, tipo fast food, economica e pratica per poi proseguire verso plaza santo domingo e plaza isabel II e tornare al punto di partenza, nei pressi del palazzo reale. Prendiamo poi la metro e ci dirigiamo allo stadio del Real Madrid (la fermata della metro è proprio davanti allo stadio) dove, per la gioia del mio ragazzo, ci concediamo un lungo tour dello stadio passando per il campo, il museo, la panchina, gli spogliatoi e lo store ufficiale del Real Madrid. Terminato il tour dello stadio (l’ingresso costa 16 euro, compreso nella Madrid Card) con la metro raggiungiamo plaza de Colon, dedicata a Cristoforo Colombo, dove visitiamo il Museo delle Cere (carino anche se dai commenti non è paragonabile a quello di Londra ma io non essendoci mai stata ho trovato interessante anche questo) e poi andiamo verso l’Hard Rock Cafè che si trova a un lato della piazza. Il menu’ scontato compreso con la Madrid Card non ci attrae particolarmente, così decidiamo di tornare in albergo e chiedere consiglio al personale alla reception per un posto dove mangiare una buona paella. Ci viene consigliato un ristorante che si trova a 20 metri dal nostro hotel, El Serete. Abbiamo mangiato una paella molto buona e abbondante in un locale dall’atmosfera informale, a conduzione famigliare, con pochi tavoli, una decina al massimo, frequentato non tanto da turisti ma da persone del posto. Per la paella i tempi di attesa sono ‘lunghi’, bisogna aspettare circa mezz’ora ma questa attesa è un buon segno perché significa che viene preparata al momento. Per una paella per due persone, un calice di vino a testa, acqua, pane e caffè abbiamo speso 52 euro e siamo usciti dal ristorante veramente pieni.

Terzo giorno

La mattina dopo iniziamo la giornata gustandoci una colazione ‘tipica’ alla Mallorquina, una pasticceria in Puerta del Sol (non molto visibile al momento dato che stanno facendo dei lavori al palazzo sovrastante e ci sono le impalcature) affollatissima dove si fa colazione in piedi con brioches e dolci di ogni tipo molto buoni e molto grandi per un prezzo modico. Finita la colazione, ci incamminiamo verso Plaza de Cibeles, con lo splendido palazzo che ospita le poste spagnole e poi ci dirigiamo al Prado. Evitiamo la coda all’ingresso con la Madrid Card e iniziamo la visita, all’inizio con qualche difficoltà ad orientarci (le sale sono veramente tante) ma ben presto ci troviamo a vagare per le sale con guida alla mano che indica in ogni sala i capolavori da non perdere. Direi che il modo migliore per visitare il Prado è proprio questo: capire quali sono per ogni sala i quadri più importanti o interessanti in base al proprio gusto personale e concentrarsi su quelli. All’entrata viene consegnata una piantina del museo con indicati appunto i quadri-capolavoro da non perdere, noi ci siamo basati principalmente su quella. Terminata la visita, durata circa due ore e mezza / tre ore, pranziamo in zona in un fast food (non volevamo perdere troppo tempo a cercare un posto decente dove mangiare, per paura di finire in uno dei tanti ristoranti turistici che ti rifilano ‘specialità’ che in realtà sono piatti improponibili) e poi proseguiamo entrando nel giardino botanico che si trova in prossimità del Prado e ci concediamo un lungo giro nel parco del Buen Retiro. Da non perdere il lago, il palazzo di cristallo e il palazzo di Velasquez. Noi ci siamo anche concessi un giro con la barca a remi (tutto sommato 4,65 euro per 45 minuti non ci è sembrato esagerato) così ci siamo potuti riposare un po’ prima di continuare il giro del parco (è talmente grande che credo sia impossibile girarlo tutto in un pomeriggio) prima di riprendere la metro e recarci allo stadio dell’Atletico Madrid (fermata Piramides) dove abbiamo fatto un tour guidato di circa 40 minuti con guida che parlava spagnolo e inglese. Lo stadio è meno spettacolare di quello del Real, ma sicuramente ha più atmosfera. Noi ci siamo andati perché il mio ragazzo è appassionato di calcio e non voleva perdersi questi due stadi. La sera ci siamo fatti tentare nuovamente dalla cerveceria 100 montaditos questa volta nel locale lungo la Gran Via e dopo esserci abbuffati di panini spendendo poco meno di 7 euro a testa, ci siamo concessi una camminata lungo la Gran Via fino a Puerta del Sol, affollata di gente.

Quarto giorno

Il sabato, l’ultimo giorno del nostro soggiorno a Madrid, dopo la colazione da Starbucks ci apprestiamo a visitare le ultime cose prima del ritorno. Iniziamo con Plaza de Toros de La Ventas, dove è previsto un tour guidato di circa 40 minuti in inglese, spagnolo o francese (l’italiano non era previsto purtroppo). Il tour mi è piaciuto molto, l’arena di Madrid è una delle più importanti al mondo anche se non è la più grande. Poi siamo ritornati verso la cattedrale di Almudena vicino a Palazzo reale per salire sulla cupola da dove si ha una bella vista di tutta la città. L’ingresso prevede anche l’entrata al museo della cattedrale. Prendiamo poi la metro e ci dirigiamo alla stazione di Atocha con l’intenzione di vedere il monumento alle vittime dell’attentato terroristico del 2004 ma purtroppo non sono riuscita a trovarlo! In compenso abbiamo visto il ‘giardino tropicale’ situato proprio nel mezzo della stazione con un bel laghetto con le tartarughe d’acqua, che io adoro!

Ci portiamo poi in zona Museo Reina Sofia dove entreremo nel pomeriggio: questo sarà l’ultimo museo che visiteremo. La coda all’ingresso è molto lunga e bloccata non so per quale motivo, ma con la Madrid card non dobbiamo aspettare ed entriamo direttamente. Il museo ha dei bei quadri di Salvador Dalì, Picasso e altri ma sicuramente non può essere perso per l’opera più importante: la Guernica di Picasso. Terminata la visita al museo, torniamo in albergo per recuperare i bagagli e ci dirigiamo verso l’aeroporto: purtroppo il nostro splendido viaggio è giunto al termine.

Madrid è una città a mio parere bellissima, con moltissimi luoghi interessanti da visitare e tanti spazi verdi e piazze e anche se è affollata come tutte le grandi città non dà assolutamente l’idea di essere caotica o ‘disordinata’. Mi ha dato l’idea di essere una città molto pulita e ‘tranquilla’, anche se piena di gente a qualsiasi ora (tranne forse la mattina presto!). Spero di tornarci presto!



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