In treno a Belgrado
L’indomani siamo pronti per visitare Belgrado, il cui centro storico immerge il visitatore in un’atmosfera quasi fiabesca. A dare questa impressione è probabilmente la Skadarlija, la via del centro da cui iniziamo il nostro tour: è una strada pavimentata con ciotoli, dall’atmosfera bohémien, ristoranti tipici ed edifici caratteristici. Da lì ci spostiamo verso Piazza della Repubblica, dominata dal monumento equestre del principe Mihailo Obrenović III ed attorniata da edifici di rilievo quali quelli che ospitano il Museo ed il Teatro nazionali. Ci dirigiamo quindi verso la Chiesa di San Marco e, nel tragitto a piedi, passiamo davanti alle sedi di alcuni organi istituzionali, tra cui il Parlamento. La Chiesa di San Marco spunta maestosa tra il verde del giardino che la circonda: più piccola del Tempio di San Sava, il maggior luogo di culto cittadino, ci dà però l’opportunità di assistere a qualche minuto di un matrimonio celebrato con rito ortodosso serbo, che è in svolgimento quando entriamo in chiesa. Non ci sono banchi o posti a sedere e gli invitati sono tutti in piedi, stretti in emiciclo attorno agli sposi.
Nel pomeriggio ci rechiamo alla Fortezza, probabilmente il luogo di maggior interesse turistico della capitale serba. Sotto un sole cocente, entrando ed uscendo dalle varie Porte, cerchiamo di visitare questa cittadella nella sua interezza: al suo interno sono esposti vari residuati bellici della seconda guerra mondiale, sia dell’esercito jugoslavo che delle truppe nemiche. Dalla Fortezza si gode di un panorama straordinario: si vede infatti la confluenza di Sava e Danubio, i due fiumi che bagnano Belgrado e la macchia verde del Kalemegdan, l’ampio parco che circonda il castello, in cui si erge la Torre Nebojša. Scendiamo quindi percorrendo ripidi scalini verso il Kalemegdan e cerchiamo un po’ di sollievo all’ombra dei suoi alberi. Poi, a piedi, ci incamminiamo verso Novi Beograd (Nuova Belgrado), la parte più moderna di Belgrado situata sull’altra sponda della Sava. Ci fermiamo a bere qualcosa seduti al tavolino di uno dei tanti barconi adibiti a bar e ristoranti che caratterizzano e vivacizzano questo tratto del fiume. Da qui godiamo di una bella vista della parte vecchia della capitale, nella quale torniamo per trascorrere la serata.
Il nostro break è purtroppo già quasi finito. Ci resta un’ultima mattinata, che dedichiamo ad acquisti vari e all’ultima passeggiata in centro. Dopo un ottimo pranzo ci rechiamo nella piccola stazione ferroviaria di Belgrado e ripartiamo verso l’Italia in un vagone, anche questa volta, pressoché vuoto. Chissà che in futuro Belgrado trovi la considerazione che merita da parte dei turisti senza però che questo ne stravolga abitudini e costumi.